La storia contemporanea non conosce più, se non raramente, la figura del martire cristiano in senso stretto. Eppure essa continua a produrre figure che, pagando con la vita la fedeltà ad un principio, richiamano ad una dimensione superiore dell’esistenza. La morte violenta di Charlie Kirk, assassinato a soli trentun anni durante un evento pubblico, deve essere letta in questa luce: non come un fatto di cronaca isolato, ma come un segno che interpella la coscienza dell’Occidente.

La vicenda di Kirk è salita alla ribalta della cronaca come era giusto, ma purtroppo con il susseguirsi delle macabre tifoserie pro e contro insieme a tutte le annesse strumentalizzazioni, anche se il martirio cristiano è quotidiano e purtroppo incessante. Si pensi solo alle centinaia di uccisione in Nigeria, praticamente rimaste mediaticamente spente.
Vite di uomini, donne e bambini, che nella quotidianità, nella loro povera quotidianità avevano scelto di seguire Gesù! Leggi qui: 

Una grande parte di cristiani esaltano l'operato di Kirk, che bello vederlo testimoniare alcune verità che condividiamo in piena sintonia, che gioia vederlo difensore dei principi sacrosanti per gli amanti della Parola, il matrimonio, la vita nel grembo delle neo mamme. 

C'è tuttavia chi intravede un lato oscuro in questo bagliore che è stata la vita e, purtroppo, la morte del fratello Kirk.

Per alcuni, simpatizziamo con questi, è un errore deporre ai piedi di una fazione politica la propria fede ed il proprio ardore, ed il Signore ci accenda con quell'ardore e passione per la Parola che aveva Kirk.
 

Per questi è stato un errore perché si ritiene che, come Chiesa, non siamo chiamati ad istituire una teocrazia, dove è sorta ha fatto più danni di quando la chiesa era perseguitata.
Certamente non possiamo tacere le ingiustizie, i peccati, ma soprattutto possiamo e dobbiamo indicare la Verità, che non è una religione o un partito ma solo la Parola e Gesù che l'ha incarnata. Solo così non corriamo il rischio di portare acqua ad un mulino che non può essere il nostro, si stima che il contributo di Kirk, quello cioè anche degli evangelici americani, sia stato decisivo per la seconda rielezione di Trump.

Perché il mulino non è nostro? Perché la Parola ci dice chi governa il mondo non è il Signore, per ora.
Quindi qualunque fazione politica o governante noi aiutiamo politicamente, nel senso di portargli voti, è un aiuto al governo di questo mondo, in un modo o nell'altro è così.
Ora ci rendiamo conto che entriamo in un campo minato dove alcune persone sanno muoversi molto meglio di noi cristiani, è il loro campo, ma nel frattempo siamo chiamati a vivere in questo mondo, testimoniando. E quindi?

Quindi riteniamo che come cristiani possiamo e dobbiamo essere anche buoni consiglieri a chi ci governa, oltre ovviamente e principalmente a vivere tali principi.
E' utile ricordare che il Nuovo Testamento più volte ci incoraggia, anzi ci ordina di portare rispetto alle autorità, di qualsiasi colore (e in quel tempo i Romani governavano)
Rispetto e consigli certamente, ma altro è essere parte del meccanismo politico in prima persona.
Ovviamente un attivismo in prima persona può essere mosso da sani principi, ma ci muoviamo nel territorio del governo del mondo!

Anche se ci muovono sani principi, infatti, ci addentriamo in meccanismi che impongono, in questo sistema di cose, la violazione dei principi di cui vorremmo essere portabandiera. O almeno pretende il compromesso su alcuni di essi.
SI pensi alla diatriba aborto, matrimonio, cultura gender, quale cristiano onestamente potrebbe concordare? Ovviamente altro è accettare chi la pensa diversamente.
E ci sono politici che afferrano questi principi, rinnegandone altri e promettono cambiamenti, battaglie, in cambio del voto per portarli al potere, la solita storia.
Fin qui è tutto abbastanza normale, in questo mondo, tralasciamo per brevità le ipocrisie delle loro vite che rinnegano i principi di cui vorrebbero essere rappresentanti, e gli effetti che producono poi con i loro governi.

Ma che dire degli altri valori evangelici, tipici del regno di Dio? 
Sostegno agli ultimi, ai carcerati, agli immigrati, ai poveri?
E la cura del giardino? (Potremmo dire che l'inquinamento è peggio di un omicidio, per tutti i morti che produce, carestie, malattie, etc?)

Approfondisci qui: Il Regno di Dio - il centro di tutti i sermoni di Gesù Cristo - Paolo Ricca 


E che dire dell'uso della armi così facilitato, rimanendo negli USA, appoggiato proprio da quanti vorrebbero difendere la vita in altri ambiti!
Già proprio quell'arma usata da quel ragazzo sul nostro Kirk!

Ma anche viceversa, cioè chi sostiene valori di uguaglianza e tolleranza, spesso diventa intollerante verso chi la pensa diversamente. 
Probabilmente, infatti, la forza di certe spinte populiste di destra sono state attivate, tralasciando le influenze internazionali, guerra ibrida mista a fakenews, boot, etc, proprio dall'irrigidimento di alcune politiche di sinistra, genitore uno, genitore 2, e la forzatura di alcuni aspetti ignorando la sensibilità dei cristiani, veri o falsi che siano.

Pochi esempi certo e che forse semplificano troppo tutta la questione, ma già con così poco, cercando di uscire dalla faziosità in cui forse molti di noi cristiani siamo già caduti (la trappola ovviamente è diabolica e il Nemico ci si è nascosto bene), ci accorgiamo di entrare in un ginepraio di cui noi cristiani non dovremmo essere esercitati, questo perché le energie ed il tempo speso in queste faccende accrescono le file di qualche partito ma sottraggono risorse al Regno. 
Anzi, forse in una situazione già così cristallizzata, alimentano semplicemente l'odio.

In questi tempi, appunto ed in conclusione, si vive una polarizzazione estrema, per cui non c'è più confronto, solo scontro. 
Odio, e odio l'uno verso l'altro che la pensa diversamente. Lo dobbiamo riconoscere: c'è una crescita vorticosa dell'odio. 
Non si ascolta più l'altro per capirlo, ma solo per rispondergli a tono, ribadendo i propri concetti. Demonizzando, mostrificando l'altro che è la causa di ogni problema.
Ora questo non è un errore, rimanere sulle proprie posizioni, l'errore, oltre ad odiare l'altro, è non metterci mai in discussione per vedere se siamo... nella fede.

Questo è il problema: potremmo anche convincere le persone che sia sbagliato abortire, lo è, oppure convincerle che il gender è abominio.
Ma le avremmo salvate? Cioè non dovrebbe essere il primo impegno annunciare Gesù? Non sarà Lui, poi, a far pulizia?

Ecco che, quindi, in un contesto come quello in cui viviamo oggi è un errore patteggiare faziosamente e palesemente per un partito, qualunque esso sia e che, come abbiamo velocemente visto appena sopra, avrà i suoi lati positivi ma anche quelli negativi.
Il fatto è che se diventiamo per esempio "Democratici e poi siamo anche cristiani", non ci accorgiamo degli aspetti negativi, terribilmente negativi del partito che abbiamo scelto.
Quando, appunto spogliati della veste di credenti, diveniamo altro, faziosi, di parte, tifosi. In un campo che non è il nostro, ma del mondo!

Il rischio è di allontanare le persone che la pensano diversamente. Allontanarle dal Regno!
Perché anche se parliamo di Gesù, la bandiera che sventoliamo è altro.
Solcando ancor di più una distanza alimentante ancor di più odio.

Tornando al fratello Kirk, ecco qui la triste ma sincera domanda, non più utile a lui ma che può servire anche per le nostre vite: ne è valsa la pena?
Forse la vera risposta ora la conosce solo lui.

Dio benedica la sua famiglia, sicuramente una mancanza incolmabile, se non con la presenza viva di Gesù che, questo si davvero il segno tangibile di qualcosa oltre il naturale, potrà fargli dire: "Padre perdona loro.."


LA BALLATA MACABRA DELLA DESTRA E DELLA SINISTRA SUL CORPO ANCORA CALDO DI KIRK
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Ormai non valgono i principi ma l’utilità e il tornaconto settario nello sfruttare la violenza a proprio vantaggio
Quando si è scoperto che sui proiettili usati per uccidere Charlie Kirk era stata incisa la frase “bella ciao” le destre di tutto il mondo hanno provato un brivido e si sono avventate sulla notizia come belve sull’osso. «Sono stati gli antifascisti», e hanno denunciato la campagna d’odio della sinistra e delle “milizie woke”, individuate come mandante ideologico del vile omicidio. Anche la premier Giorgia Meloni, per tirare un po’ d’acqua al mulino, ha cavalcato l’onda con l’immancabile «non ci lasceremo intimidire!» rivolto agli antagonisti de noantri.
Il giorno successivo, però, è venuto fuori che la famiglia di Tyler Robinson fosse di chiara osservanza repubblicana, anzi «100% MAGA», e lui stesso legato ai Groyper un movimento isolazionista di alt right nato nelle sottoculture giovanili del web. Probabilmente lo slogan “bella ciao” l’avrà mutuato dalla visione della serie Netflix La Casa di carta e non dalla lettura di Antonio Gramsci o dello storico Ruggero Giacomini. Fermi tutti.
A quel punto quello stesso brivido compiaciuto si è spostato a sinistra, la narrazione si è capovolta con brutalità: Kirk lo hanno assassinato gli estremisti della sua parrocchia, è stato un regolamento di conti a destra, l’attentato “se lo sono fatto da soli”. Sospiro di sollievo e di nuovo elmetto in testa.
Quando la classe politica smetterà di interpretare il mondo con gli attrezzi arrugginiti del Novecento (destra, sinistra, fascismo, antifascismo) non sarà mai troppo tardi, ma non è questo il punto, qui non si tratta solo di ottusità ma di cinismo.
Nella ballata macabra e bipartisan che va in scena sul cadavere ancora caldo di un ragazzo di 31 anni in cui tutti provano a trarre vantaggio brilla lo scempio dei nostri tempi, tutto lo sciacallaggio e la melma in cui si muove lo scontro tra le fazioni politiche. Non valgono i fatti ma i posizionamenti, non valgono i principi ma l’utilità e il tornaconto settario.
Se la violenza colpisce il mio avversario farò in modo di minimizzarla e, se posso, di sfruttarla per la mia causa; come ha ricordato Bernie Sanders nel suo bellissimo intervento, questa morale selettiva vale per Charlie Kirk, come per il marito di Nancy Pelosi aggredito da un complottista trumpiano, o per l’amministratore delegato di UnitedHealth Brian Thompson assassinato dal sedicente anticapitalista Luigi Mangione, un malato di mente promosso da molti a vendicatore del popolo.
Questa perpetua guerra tra bande ha ormai colonizzato ogni spazio del discorso e del confronto pubblico ed è l’esatto contrario della democrazia.

Daniele Zaccaria - Da il Dubbio - 16 settembre 2025
 
L'esatto contrario della democrazia ed anche del cristianesimo.
Ne di destra, ne di sinistra. restiamo cristiani!
 
Stefano, primo martire della fede
54 Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.
55 Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio,
56 e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio».
57 Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui;
58 e, cacciatolo fuori dalla città, cominciarono a lapidarlo. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo.
59 E continuarono a lapidare Stefano mentre pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».
60 Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E detto questo si addormentò.

 

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Inviato da alex il

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