Daniele 2 - Il sogno di Nabucodonosor spiegato dal profeta

Per domare le ultime resistenze assire e far guerra agli Egiziani loro alleati, Nebucadnesar (Nabucodonosor) accorse nel nord della Mesopotamia dove nel 605 a. C. sconfisse il faraone Neco prima a Carchemish e poi ad Hamath. Queste vittorie estesero il domino babilonese alla Palestina dove però Gioachim, re di Giuda si ribellò. Nebucadnesar, assedia Gerusalemme e la prende d’impeto: il Tempio viene spogliato ed i suoi preziosi arredi andranno ad arricchire i templi nemici. Insieme al re sconfitto ed a molti ostaggi tra le persone influenti del regno, vengono condotti nella capitale nemica dei giovanissimi principi tra i quali Daniele, Anania, Misael, Azaria. Sono portati a corte ed educati, con molti altri giovani nobili del Paese e destinati ad occupare posti chiave nell’amministrazione e nel governo del potente impero. Passano alcuni anni e Nebucadnesar, il giovane ed impetuoso monarca, una notte sogna qualcosa che lo colpisce e spaventa, ma che purtroppo non riesce a ricordare.

Daniele - Coraggio indomito - C.H. Spurgeon

Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua; e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima (6:10).
Daniele prosperò immensamente nelle cose materiali, ma prosperò anche la sua anima. Spesso l'avanzamento esteriore coincide con una decadenza interiore. Decine di migliaia di uomini sono stati contaminati dal successo.

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