Deluso dai cristiani? Deluso dal cristianesimo? Lasciati sorprendere da Cristo! - «Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in Me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che Io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di Me, affinché dove sono Io, siate anche voi; e del luogo dove Io vado, sapete anche la via». Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me». Giovanni 14:1-6

Non molto tempo fa’, incontrai un uomo. «Sono ammalato gravemente da sette anni – mi disse – e la pastoressa non mi ha mai fatto visita!» La sua delusione era evidente.
Diversi anni fa’, presi parte a un’iniziativa in cui si invitava la gente per strada vicino Baden-Baden. Era sabato pomeriggio e c´era un uomo seduto davanti casa sua.
Così incominciammo a parlare. Quando iniziai a parlargli di Cristo mi disse la famosa frase: «Dio sì – ma il Suo staff terreno!» Penso che intendesse i pastori, i predicatori, oppure semplicemente i cristiani che dovevano avergli pestato i piedi. Ecco un altra persona delusa dal Cristianesimo.
Poco tempo dopo, mia moglie ed io ricevemmo una lettera triste. Una vecchia conoscente ci scriveva: «Mi hanno ferito troppi cosiddetti «cristiani» … lo staff terreno di Dio si è comportato peggio dei non-credenti … Non tollero più la scusa: «I cristiani sono anche umani».

Inoltre ho abbandonato anche la lettura della Bibbia …». Di queste frasi potrei citarne tante. Se si osservasse un po’ da vicino la cristianità odierna ci sarebbe da vergognarsi. Non c’è niente di nuovo su questa terra. Un tale ci sembra così pio e poi si scopre che ha una relazione con la segretaria. Il leader di un’opera missionaria si trova, ad un tratto, «dietro le sbarre» perché non è stato onesto nella gestione dei soldi. Oppure ci può essere una famiglia apparentemente perfetta che la domenica è seduta in chiesa, ma che per tutta la settimana litiga dalla mattina alla sera, arrivando ad essere sentita dai vicini. Molti nostri contemporanei dicono: «Sia i cristiani che tutto il Cristianesimo mi hanno profondamente amareggiato.

Se poi penso alle crociate, all’ inquisizione e alle guerre religiose presenti al giorno d’ oggi, ai combattimenti all’ultimo sangue fatti nel nome di Dio, allora sono veramente stufo della fede. Il Cristianesimo? No, grazie. Ne sono deluso».
Cosa risponderemo a tali affermazioni? Dovremmo forse chinare il capo e ammutolirci di fronte ad un tale fallimento del Cristianesimo? Alla luce di queste asserzioni, abbiamo ancora il diritto di invitare alla fede in forma ufficiale?

A questo punto devo comunicarti qualcosa di molto importante: Non c’è scritto da nessuna parte che bisogna porre la fede nell’uomo, né in un pastore o in un prete, né in un missionario o evangelista, né in un diacono o un qualsiasi altro cristiano, né in un gruppo o un’ istituzione cristiana, né in una chiesa o chiesa libera … Chiunque ripone la fede nell’ uomo e si appoggia a lui fallirà.

In Geremia 17 sta scritto: «Maledetto chi confida nell’uomo». Nella Bibbia trovo scritto: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato!» (Atti 16:31).
L’ uomo delude. Anche i migliori e i più nobili deludono. Quanti uomini mi hanno già deluso! Cristiani a cui tenevo molto … E io? Quanta gente ho deluso io? Tanta gente che si aspettava aiuto da me ed è rimasta delusa.
Ripeto: alla fine deludono tutti– solo Gesù Cristo non delude mai. Lui mantiene le Sue promesse. È vincolato alla Sua parola in eterno. Se poniamo la nostra fede nelle Sacre Scritture, avremo un fondamento stabile sotto i nostri piedi.

Ho fatto riferimento alle guerre religiose. Nei notiziari sentiamo parlare di «milizie cristiane» in Medio Oriente oppure di «truppe di combattenti protestanti» che marciano nei centri abitati dell’ Irlanda del Nord.
Non tutti quelli che si dicono «cristiani», sono veramente cristiani Dovremmo considerare seriamente questo dato di fatto.

Non tutto ciò che avviene sotto il nome del Cristianesimo lo si può davvero attribuire ai cristiani.

Un mio conoscente tedesco si chiama Schneider (in italiano sarto). Nonostante ciò, non mi passerebbe mai per la mente di
dargli i miei vestiti per farli riparare. Si chiama Schneider, è vero, ma non è un sarto. È un chimico di laboratorio!
La stessa cosa possiamo applicare al Cristianesimo. Molte cose sembrano cristiane ma non lo sono. Secondo un motto tedesco: Ciò che non è dolce, è dolciastro (sembra dolce) e ciò che non è nero è nerastro (sembra nero).


Spesse volte ciò che non è cristiano viene cristianizzato. Il cristiano non è colui che appartiene ad una chiesa o ad un’associazione cristiana. Cristiano non è chiunque abbia ricevuto dei sacramenti o viva comportandosi onestamente.
Cristiano è colui che è nato di nuovo. Si può diventare cristiani solo attraverso Cristo. Quando Dio non è il Signore nella vita di una persona, non si è dei veri cristiani. Lo si è solo di nome. È tutta religiosità di facciata, perché alla fine non si è capaci di vivere la propria vita onorando Dio.

I veri e gli ipocriti
Sicuramente nessuno stenterà a credere che alla fine ci sono anche dei veri cristiani, non è così? È solo che la Chiesa di Gesù Cristo nasce sulla Terra, fuori dal cielo e perciò c’è ancora molta zizzania tra le spighe di grano.
Cosa farebbe un contadino se dopo aver seminato il grano trovasse delle zizzanie tra le spighe buone? Prenderebbe
il suo grande aratro e rigirerebbe le zolle di terra?
Sicuramente no. E tu, getteresti tutto il contenuto del tuo portafogli, solo perché hai trovato una moneta falsa al suo interno? Se alcuni cristiani sono bugiardi e ipocriti, Cristo però non è un ingannatore. Non c’è falsità in Lui ed Egli invita ancora oggi i peccatori ad andare a Lui. Inoltre nessuno dovrà rendere conto di un altro nel giorno del giudizio perché ognuno renderà conto di sé stesso davanti a Dio. Tutti gli ipocriti saranno esclusi dal Cielo.

Il foglio
Una volta un uomo si rivolse ad un curatore d’anime dicendogli di non voler accettare Cristo come Signore della sua vita perché era stato truffato in questioni finanziarie da un cosiddetto «cristiano». «È davvero questa la ragione?», chiese il pastore. E lui rispose: «Si». E il pastore a lui: «Ti propongo una cosa. Metti per iscritto questa tua dichiarazione». Estrasse il suo block-notes e scrisse: «Non sono un cristiano perché uno che fingeva di esserlo, mi ha truffato in questioni finanziarie». Il pastore staccò il foglio dal blocchetto e lo porse all’uomo dicendogli: «Quando ti troverai davanti al trono del giudizio di Dio ed Egli ti domanderà perché hai rifiutato Suo Figlio, allora tu potrai dargli questo foglietto». Così l’uomo lo lasciò e se ne andò.


Il pastore era appena arrivato a casa, quando suonarono alla sua porta. Fuori c’era l’ uomo di prima con il foglietto in mano che gli disse: «Le ho riportato questo foglietto. Non penso che possa bastare come scusa davanti a Dio». Non molto tempo dopo, diede il suo cuore a Dio e diventò un credente. Posso farti a questo punto una domanda personale?
Qual è il tuo foglietto? Sei stato deluso da un credente o dai cosiddetti «cristiani»? O forse dai tuoi genitori?
Dal tuo partner? Oppure dal vicino? Da un collega di lavoro? Oppure dal tuo pastore? Dalla tua chiesa? Ti chiedo con tutto il cuore di non rimanere fermo nella tua delusione. Fai dei passi verso Gesù Cristo, verso la pura sorgente della Sua Parola. Le persone deludono, ma il Figlio di Dio non delude mai. Puoi contare su di Lui in ogni circostanza e in ogni aspetto al 100 %. Sai che cosa mi ha persuaso a scegliere Gesù? Non c’è mai stato un credente che al termine dei suoi giorni abbia rimpianto di aver vissuto per e con Cristo. Non l’ho mai sentito, mai letto, mai visto. Tutti hanno riconosciuto: «Cristo non mi
ha mai deluso». Al contrario ci sono state tantissime persone che in punto di morte si sono pentite di aver vissuto la loro vita senza Cristo.


Cristiani incompleti
I cristiani non sono delle persone perfette. Non voglio scandalizzare nessuno, ma la debolezza della nostra natura umana rovina spesso le nostre intenzioni. Non possiamo scusarci però così facilmente. Un cristiano che di sua volontà sceglie di non vivere secondo i princìpi cristiani può danneggiare molto di più il nome di Dio di quanto potrebbero mai fare cento atei! Per Dio, il Suo stesso nome è talmente Santo che non può legarsi ad una nostra ingiustizia. I credenti possono deludere. Non si riconosce un cristiano dal fatto che non sbaglia mai, ma dal fatto che riconosce i suoi sbagli. Questo è importante. Quando i cristiani non riconoscono i loro sbagli, le altre persone vivono immancabilmente delle delusioni. Sei ancora deluso dal Cristianesimo? Allora sono contento che questo argomento abbia ancora una seconda parte.


Sorpresi da Cristo!
Nell’Evangelo di Giovanni ci viene narrato di Tommaso. Quest’uomo aveva trascorso tre anni con Gesù. Aveva sentito tutti i Suoi discorsi. Aveva visto tutti i Suoi segni e prodigi. Però era scettico. Tommaso era il classico tipo che non avrebbe mai firmato un contratto senza prima averne letto tutte le clausole. Quando Cristo diceva che avrebbe lasciato i Giudei per andare dal Padre, fu Tommaso che chiese: «Signore, noi non sappiamo dove Tu vai.
Come possiamo conoscerne la Via?». Con questa obiezione scettica, diede a Cristo l’occasione di dire una delle più belle ed importanti frasi di tutta la Bibbia. Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me».


Il giorno dopo Gesù pendeva morto dalla croce, giustiziato per mano dei Romani. E Tommaso si chiedeva: «Come può un morto essere la via per andare a Dio?». Tutto questo per lui non aveva alcun senso. Infatti, deluso, si ritirò. Gesù fu deposto nella tomba, tutto sembrava essere finito. Però il terzo giorno Dio risuscitò il Figlio dai morti. La sera del giorno della resurrezione,


Cristo apparve ai Suoi dieci discepoli che si erano barricati in casa. Giuda non era più in vita. Tommaso se ne era andato. Ma che bello vedere che non fu dimenticato dal Signore! Gli altri discepoli corsero da Tommaso e testimoniarono: «Abbiamo visto il Signore!». Tommaso replicò molto scetticamente: «Se io non vedo il segno dei chiodi alle Sue mani, e se non metto le mie mani nel Suo costato, io non crederò». Basta! Otto giorni dopo, il Cristo risorto si presentò in mezzo ai Suoi discepoli e si rivolse direttamente a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le Mie mani; porgi la mano e mettila nel Mio costato; e non essere incredulo, ma credente». E Tommaso rispose: «Signor mio e Dio mio!»
(Giovanni 20:27-28). Tommaso fu il primo uomo che chiamò Gesù Cristo Dio e non solo Figlio di Dio. La sua constatazione diventò una professione di fede. In altre parole, Tommaso fu letteralmente sorpreso da Cristo.


La persona di Gesù Cristo
Hai già preso un impegno serio con la persona e la vita di Gesù Cristo? Chiunque lo farà riconoscerà che Gesù Cristo è una persona meravigliosa. Lo storico americano del Cristianesimo mondiale Scott Latourette (ndr. 1884 – 1968) scrisse: «Se si guarda ai frutti che questa breve vita (di Gesù Cristo) portò nella storia, possiamo dire che questa sia la vita che ha avuto la più grande influenza di tutto il pianeta».


Confessioni sorprendenti
Questa realtà la riconobbero anche coloro che erano stati atei per tutta la vita o che per lo meno avevano vissuto senza Cristo – ad esempio Jean Jacques Rousseau, un filosofo svizzero dell’ Ottocento. Egli promosse un ritorno alla natura, proclamando, al contrario della Bibbia, che l’uomo possiede un cuore puro fin dalla sua nascita. Ma nel suo libro, Èmile, scrisse quanto segue:
«Vi confesso che la santità del Vangelo parla al mio cuore. Osservate i libri dei filosofi con tutto il loro sfoggio!
Come sono piccoli in confronto a quello… È possibile che Colui che crea la storia sia Egli stesso un uomo? È questo il tono di un invasato o di un settario ambizioso? Che dolcezza, che purezza nei Suoi modi! Quale grazia toccante nei Suoi insegnamenti, quale nobiltà nelle Sue massime, quale saggezza nei Suoi discorsi, quale presenza di spirito, quale finezza, quale esattezza nelle Sue risposte! Quale dominio delle Sue passioni. Dov’è l’uomo, dov’è il saggio che agisce, che soffre e muore senza debolezze e senza vanto? Caro amico, un uomo del genere non lo si può inventare.»
Sai, guardo volentieri a Cristo e spesso vengo da Lui sorpreso. Rimango sorpreso quando leggo come abbia
calmato la tempesta sul lago di Gennesaret, oppure quando disse alla donna adultera: «Nessuno ti ha condannata?
Neppure Io ti condanno» (Giovanni 8:11); ed ancora: come Lui mangiava con i pubblicani e i peccatori, o dell’infinita pazienza che aveva con i Suoi discepoli. Gesù Cristo non ha mai deluso nessuno anche se Lui fu amaramente deluso da molti. Disconosciuto dai propri parenti, tradito e abbandonato dai propri discepoli, condannato e messo a morte dal proprio popolo. Ma risuscitò. Egli vive! Più di cinquecento persone lo videro risorto. Milioni di anime hanno sperimentato come Gesù è entrato nella loro vita e come l’ha cambiata in positivo.


Un invito personale
Dio dista da noi solo la distanza di una preghiera. Ma non una preghiera fatta da un indeciso. Una volta trovai questa preghiera: «Conosco il mio bisogno ma non lo soddisfo, conosco la mia colpa ma non vi pongo rimedio, so delle mie catene ma non le spezzo, conosco la via ma non la percorro, so della luce ma non la vedo».
Questa preghiera parlava di bisogno e di colpa. Hai mai pensato a quante volte hai deluso Dio? Hai sempre amato e onorato Dio con tutto il tuo cuore?
Non gli avevi promesso che Lui sarebbe stato al primo posto nella tua vita? Hai amato il tuo prossimo come te stesso? Forse riconoscerai tu stesso che davanti a Dio sei un peccatore perduto. Tuttavia si può pregare diversamente, in questo modo: «Signore Gesù Cristo, ti ringrazio che mi ami, nonostante io abbia vissuto per anni senza di Te. Tu vuoi ricominciare con me. Grazie perché nonostante non lo meritassi, Tu hai portato al Golgota, su quella croce, tutte le mie colpe e la condanna che meritavo da Dio. Ma so di meritare veramente sia la morte temporanea che quella eterna. Davanti a Te riconosco tutto il mio peccato…mi pento dal profondo del mio cuore dei miei peccati e di aver vissuto la vita a modo mio. Purificami con la potenza del Tuo sangue versato alla croce. So che mi aiuterai anche nel rimettere a posto la mia situazione con le persone a cui ho fatto dei torti. Voglio essere di Tua proprietà in questa vita e in quella futura».


Gesù è la Via
Questa preghiera risponde al tuo bisogno? Allora affida la tua vita a Cristo con tutte le tue delusioni, le tue colpe e i tuoi peccati. Egli è la Via, la Verità e la Vita. Vuoi percorrere questa Via? Allora devi incamminarti. Per natura nessuno si trova su quella via. Torna indietro. È Lui la Verità. Vuoi credere alla Sua Parola?
Affidati a Cristo e ubbidisci alla Sua Parola. Egli è la Vita. Vuoi riceverla? Mettiti in preghiera e accettalo nella tua vita. Invitalo ad entrare nel tuo cuore. E Lui entrerà. Certamente.


Wilfried Plosck

Tratto dal libro, raccolta di suoi sermoni: Gesù è la via

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