1 Corinzi 14:34-35 - Non permetto alla donna d'insegnare, né di usare autorità sul marito, ma stia in silenzio - Perche?

In alcune pagine della letteratura rabbinica si discute sulla donna ebrea che poteva leggere la Toràh in assemblea. La Tosefta Meghilla 3:11 e il trattato talmudico Meghilla 23a riconoscono che tutti, indistintamente dal sesso e dall'età, sono qualificati per fare la lettura della Toràh (da intendersi tutto l'Antico Testamento) di Sabato, quindi anche le donne e i bambini. I saggi, però, decisero successivamente che, per rispetto dell'assemblea, le donne non leggessero, in particolare coloro che erano sposate e in presenza della propria autorità (il marito). Ed è a questa decisione che si riferisce l'apostolo Paolo in 1Cor 14:34-35 (cfr. 1Tim 2:12). Ma prima ancora, in 1Cor 11:5, sempre Paolo permette alla donna di profetizzare in assemblea. Profetizzare sì (esortazione all'osservanza della volontà di Dio), insegnare no (perché non tutta la Toràh è applicabile dalle/alle donne).

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