Salmo 32 - Beato l'uomo a cui la trasgressione è perdonata

Versione stampabileSend by emailVersione PDF

Da una serata tra fratelli e sorelle meditando il salmo 32 - Hai confessato al Signore il peccato? Lui non vede l'ora di perdonarti, e la tua anima ha bisogno solo di quello. Confessa oggi, in sincerità e onestà, la beatitudine (cioè la gioia) è a disposizione alla presenza dell'Eterno.

--- Danny Pasquale ---
Roma 21 settembre 2016

facebook icona twitter iconawhatapps icona

Commenti

Ritratto di alex

Alessandro, stimolando la nostra riflessione, ci chiede:

Se dopo aver peccato contro il prossimo confesso il peccato in preghiera ma non alla persona contro cui ho peccato seppure lo abbia riconosciuto e mai più commesso resto ancora colpevole davanti a Dio?
 

Ciao Alessandro, scusami il ritardo nella risposta, però ci tenevo a riflettere un pochino prima di dedicarti il tempo che meriti, che merita il tuo quesito, che merita il nostro glorioso Padre.
Infatti, per come è stato posto, il quesito è la prima volta che mi perviene e mi incuriosisce e mi stimola riflessione.
Spesso la domanda è: “ma se chiedo perdono alla persona offesa ma non al Signore, sono perdonato?”
Nel tuo caso è l’opposto.

 

Ora è assolutamente positivo e biblico, per dirlo alla nostra maniera,  il concetto di: riconoscere il peccato, confessarlo al Signore, abbandonarlo.
Infatti, come ben saprai, è il peccato che ci separa dal Signore e sia prima della conversione, dell’esperienza della “nuova nascita” e anche durante il percorso rimanente di questa vita.
Nel primo caso l’opera dello Spirito Santo produce in noi una riconciliazione, per i meriti di Gesù, con il Padre.
Ma anche in seguito il peccato può produrre “morte”, ovvero il disinnescare la potenza del vangelo in noi, potremmo trovarci a predicarlo ancora, ma senza forza spirituale.
Forse hai fatto oppure stai facendo questa esperienza. Anche qui la cura è sempre la stessa, confessione, abbandono, ricominciare.
Dio fa il tifo per noi, anche quando chiudiamo la porta con le inevitabili e nefaste conseguenze.

Per quanto riguarda la tua domanda specifica quello che vedo nella Parola, in particolare nel Salmo 51, è che la confessione per poter realizzare il perdono, deve essere fatta in Cristo, e nel nome di Gesù, a Dio padre.
Da subito vorrei però evitare l’equivoco che queste parole potrebbero portare a pensare, ovvero ad una sorta di ritualismo, oppure ad un “protocollo di pentimento”. Ad un cliché.

Come ben stiamo imparando il Signore guarda al cuore, potremmo utilizzare formule perfette, un evangelichese sopraffino, una teologia impeccabile.
Ma il Signore guarda il cuore, cosa Significa?

Ecco il miracolo rinnovato Alessandro!
Quando ci avviciniamo a Lui, quando cerchiamo la Sua faccia, quando spandiamo il nostro cuore, sono tante le espressioni utilizzabili ma nessuna comprensibile senza aver fatto l’esperienza.
Hai fatto l’esperienza? Allora stai capendo….
Quando ci avviciniamo a Lui cambia l’atmosfera, la Sua presenza cambia la nostra mente, i nostri pensieri, il nostro avvicinarsi, tentennante, preoccupato, titubante, stimola la Sua risposta, immediata, repentina, potente, modificante.

E’ li che prima ancora di pronunciare qualsiasi parola di pentimento, Lui che conosce ogni nostro pensiero prima ancora che lo formuliamo, ha già prodotto il suo effetto: riconciliazione! Alleluia!

Ecco che allora, benché sia utile una forma, è il contenuto l’essenziale.
Cosa voglio dire….. Non è importante la sequenzialità dei fatti, chiedere perdono prima a Dio poi all’uomo o viceversa, ma muoversi in Cristo.
Quando cioè camminiamo per lo Spirito tutto può accadere. Per esempio, incontrare il Signore mentre vai a chiedere perdono alla persona, oppure avere la capacità di chiedere alla persona perdono dopo aver avuto l’abbraccio del Signore.
Non conta il come, Dio vede ogni cosa, o il quando, Dio è in ogni tempo.
Conta il perché. Ad esempio perché l’amore ci costringe!

Non so se ho risposto alla tua domanda, e l’argomento merita altro tempo meditativo, ma voglio lasciarti con questi spunti di riflessione concludendo: per quanto dipende da noi, viviamo in pace con tutti!
Shalom.
Dio ti benedica.
Fratello Alex

ovviamente confrontati con i responsabili della tua chiesa, e se non ne frequenti una, beh allora fallo!

Vedi anche:
https://www.evangelici.info/perdonara-o-perdere

Potrebbe interessarti..

  • Da una serata tra fratelli e sorelle meditando il salmo 63.
    Roma 23 luglio 2017
    --- Andy HAMILTON ---

  • ,

    Da una serata tra fratelli e sorelle meditando in maniera comunitaria il salmo 42/43 con il fratello Giuseppe Martelli
    --- Roma 21 giugno 2017 ---

  • Si dice che il servizio del 118 abbia preso spunto, per darsi questo nome, proprio dall'omino salmo.
    Come è per il gruppo degli ultimi 50 salmi, più o meno, si tratta di un inno di lode, in questo caso di lode e ringraziamento al Signore per la sua misericordia e liberazione.

    E' molto interessante questo salmo perchè non solo si richiede aiuto al Signore per nemici "esterni", ma si confessa anche la propria condizione dovuta alla personale ribellione verso di lui (18)

  • Ravvedimento è nel campo religioso, probabilmente, una parola fraintesa
     

    CHE COSA NON È IL RAVVEDIMENTO REDENTIVO:

    1. Il ravvedimento redentivo non è essere dispiaciuto per i propri peccati (identificabile come rimorso, o pentimento)

  • "Getta sull' Eterno il tuo peso." Salmo 55:22. Portare un peso può essere giusto e può essere sbagliato, e noi dovremmo saper distinguere. Non dovremmo mai portare l peso del peccato e del dubbio; ma ci sono altri pesi che Dio stesso mette su di noi e che Egli non intende toglierci di dosso, ma vuole che siano da noi riportati a Lui. "Deponi sul Signore quello che Egli ti ha dato" (RV margine).

Islamecom

Opere evangelica per sordi

La chiesa perseguitata

Pregare ed aiutare

Pompieri cristiani

meta