Profezia contro Tiro
Gr 25:22; Ez 26-28; Am 1:9-10; Za 9:2-4
23:1 Oracolo contro Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis!
Essa infatti è distrutta; non più case! Non c'è più nessuno che entri in essa!
Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.
23:2 Siate pieni di stupore, o abitanti della costa,
che i mercanti di Sidone, solcando il mare, affollavano!
23:3 Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo,
il raccolto del fiume, erano la sua entrata;
essa era il mercato delle nazioni.
23:4 Vergognati, o Sidone!
Poiché così parla il mare, la fortezza del mare:
«Io non sono stata in doglie, e non ho partorito,
non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini».
23:5 Quando la notizia giungerà in Egitto,
tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.
23:6 Passate a Tarsis,
urlate, o abitanti della costa!
23:7 È questa la vostra città sempre gaia,
la cui origine data dai giorni antichi?
I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.
23:8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro,
la dispensatrice di corone,
i cui mercanti erano prìncipi,
i cui negozianti erano dei nobili della terra?
23:9 L'ha decretato il SIGNORE degli eserciti,
per offuscare l'orgoglio di ogni splendore,
per avvilire tutti i grandi della terra.
23:10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo,
figlia di Tarsis! Non c'è più giogo!
23:11 Il SIGNORE ha steso la sua mano sul mare,
ha fatto tremare i regni,
ha ordinato riguardo a Canaan che siano distrutte le sue fortezze,
23:12 e ha detto: «Tu non continuerai più a far festa,
o figlia di Sidone, vergine disonorata!
Àlzati, passa nel paese di Chittim!
Neppure là troverai riposo».
23:13 Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva,
il paese che l'Assiro assegnò a questi abitatori del deserto.
Essi innalzano le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro,
ne fanno un monte di rovine.
23:14 Urlate, o navi di Tarsis,
perché la vostra fortezza è distrutta.
Gr 25:11-14 (At 21:3-6; Sl 45:12)
23:15 In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni,
per la durata della vita di un re.
Dopo settant'anni, avverrà di Tiro
ciò che dice la canzone della prostituta:
23:16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città,
o prostituta dimenticata;
suona bene, moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te».
23:17 Dopo settant'anni, il SIGNORE visiterà Tiro
ed essa tornerà ai suoi guadagni;
si prostituirà con tutti i regni del mondo
sulla faccia della terra.
23:18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati al SIGNORE;
non saranno accumulati né riposti;
poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno in presenza del SIGNORE,
perché mangino, si sazino e si vestano d'abiti sontuosi.
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