Interessante seminario sulla non violenza nella quale interviene, con il suo consueto stampo di teologo/filosofo, il fratello Paolo Ricca. Il preambolo è sulla corruzione dell'Umanità. La violenza dell'Umanità è caratteristica della sua natura oppure la violenza è la negazione dell'Umanità piuttosto che l'espressione della stessa? Nel proseguire l'argomentazione sul problema della violenza individua 4 fondamenti teologici biblici dai quali, se ci si ritiene cristiani, non si può sfuggire.

  1. La "conversione" di Dio dalla violenza alla non violenza. Parafrasando l'Apostolo Paolo che dice: "Dove è abbondonato il peccato la grazia è sovrabbondata" potremmo dire: "dove la violenza è abbondata la non violenza è sovrabbondata." Non che sia vincente nel pensiero del Mondo o maggioritaria, anzi la non violenza è minoritaria. Ma la sovrabbondanza significa che sulla non violenza c'è un'approvazione straordinaria di Dio. Il grande segno di Dio "votato" alla non violenza è la croce. Dio preferisce essere crocifisso nel Figlio piuttosto che adoperare la violenza, preferisce subirla che farla.
  2. La visione messianica dell'A.T. - Strumenti di guerra che diventano strumenti di lavoro.
  3. Il comandamento sull'amare i propri nemici, nel sermone sulla montagna. Tale comandamento fu interpretato dai primi cristiani come la propria carta d'identità,. La qualificazione del cristiano in quanto tale. Identifica il profilo del cristiano.
    - Amare i nemici abbraccia tutto quello che possiamo immaginare come nemici si a livello personale che collettivo
    - Amare i nemici non vuol dire non odiarli, ma fare loro del bene. Amare i nemici non è soltanto un sentimento, necessariamente lo è, ma è soprattutto un comportamento benevolo verso colui che ti fa del male (Romani 12).
    - Amare i nemici ha come motivazione l'imitazione di Dio. Dio con bontà e benevolenza fa sorgere il sole e fa piovere anche sui suoi nemici.
    Quindi amare i nemici non è una guerra astuta sopraffina politicamente, psicologicamente per disarmare il nemico. Non ha un secondo fine. Amare i nemici ha il fine di essere l'icona di Dio nella storia dove ci ha posto. Poi se l'altro si disarma e si converte tanto meglio.
    - Questo comandamento è presentato come praticabile. Il cristiano può farlo. Non è eccezionale, o meglio nel cristianesimo tutto è eccezionale.
  4. L'uomo nuovo è tale in quanto disarmato. Efesini 6 - Paolo ha davanti a se un legionario romano vestito di tutto punto. Paolo tranquillamente lo denuda e lo riveste, come sappiamo, con strumenti diversi per combatterà un'altra guerra.
     

NOTA BENE

Con la chiesa Valdese, di cui il fratello Paolo Ricca è pastore, esistono diverse differenze dottrinali rispetto alla chiesa "dei fratelli". Per esempio la Chiesa Valdese riconosce la Bibbia come contenente la Parola di Dio ma che non sia tutta Parola di Dio. Tuttavia, anche ascoltando il consiglio paolino: "ritenete ciò che è bene", si riporta questa interessante conferenza per gli spunti di rilfessione che essa favorisce.

Questo video fa parte della playlist "Paolo Ricca"

 

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