In Ebrei 9:22, leggiamo: “Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e senza spargimento di sangue non c'è perdono.” Cosa significa questo testo? Dio ha bisogno che venga sparso del sangue per perdonare l’uomo? In questo video chiariremo questo versetto alla luce del contesto in cui è inserito.

Qualche tempo fa, avevo già fatto un video,  che potete guardare, in cui illustravo il ruolo della morte e della risurrezione di Gesù nella relazione tra Dio e l’uomo e avevo spiegato che sulla croce l’amore e la  giustizia di Dio si incontrano in modo speciale, la morte viene sconfitta, le potenze del male vengono sconfitte, agli esseri umani viene data la possibilità di identificarsi con Gesù in modo che non ci sia più alcuna condanna possibile per loro. Insomma  ci sono molte cose che vanno aldilà del semplice aspetto sacrificale e di quello che noi comunemente chiamiamo “perdono”. 
Avevo poi fatto un secondo video che potete andare a vedere,  in cui mettevo in evidenza il fatto che, benché fossero permessi sacrifici rituali nell’antico testamento,  il perdono di Dio passava comunque per la fede e per un pentimento sincero. Avevamo, ad esempio visto il caso di Davide in 2 Samuele 12:13 che venne perdonato dei suoi crimini per i quali non era possibile alcun sacrificio, anzi era prevista la pena di morte! In seguito a quell’esperienza,   Davide celebrò il perdono di Dio nel Salmo 51 dimostrando che, circa mille anni prima della venuta di Gesù,  egli aveva già capito che per ottenere il perdono di Dio era importante la sincerità, la confessione di un cuore abbattuto e umiliato, non l’offerta di sacrifici.

Ma allora, ritornando al testo di Ebrei 9:22, perché dice che nella legge senza lo spargimento di sangue non c’è perdono? Qualcosa non quadra! Allora…

Tipo di raccolta
Argomenti
Inviato da alex il

CONDIVIDI...

  facebook icona twitter icona whatapps icona