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Sputi e minacce alla cantante israeliana Yuval Raphael: “Ti sgozzo”. L’odio pro-Pal sfila all’Eurovision di Basilea

Un ragazzo con la kefiah ha mimato il gesto di tagliarle la gola. Lei è la giovane sopravvissuta al massacro del Nova Festival del 7 ottobre, salvata solo perché nascosta sotto i corpi degli amici uccisi da Hamas. Oggi, è costretta a stare sotto scorta

Eurovision 2025, da palcoscenico musicale a festival dell’odio. A Basilea sfilano glitter e slogan arcobaleno, ma anche bandiere palestinesi, insulti e minacce di morte. La festa europea dell’inclusività esclude ancora una volta chi non si allinea. Protagonista della storia stavolta la cantante ventiquattrenne israeliana Yuval Raphael.

Sopravvive al massacro, ma è costretta a sfilare sotto scorta

La giovane, scampata al massacro del festival Nova il 7 ottobre 2023 nascondendosi sotto i corpi di coetanei uccisi da Hamas, ha dovuto sfilare sotto scorta lungo l’intero Turquoise Carpet, il tappeto d’onore del song contest, circondata da un cordone serrato di guardie del corpo.

 

Il gesto della gola tagliata e la denuncia alla polizia

 

Durante l’evento inaugurale, un uomo kefiah in testa, bandiera palestinese in mano – si è avvicinato alla delegazione israeliana. In mezzo a cori pro-Gaza, ha mimato il gesto del taglio della gola rivolto direttamente alla cantante e ha sputato nella sua direzione. Il tutto è stato filmato durante una protesta e diffuso sui social.

Il canale pubblico israeliano Kan Broadcasting, membro ufficiale dell’Eurovision, ha sporto formalmente denuncia dell’accaduto alla polizia svizzera. La notizia è stata confermata dalla stessa emittente.

Silenzio degli organizzatori, fermento tra gli artisti

L’aggressore, identificato ma non ancora arrestato, avrebbe esplicitamente minacciato di “sgozzare” l’artista. Intorno, la festa ha assunto toni surreali: tra maschere da circo e slogan come “Cantiamo mentre Gaza brucia”, il folklore si è piegato all’ideologia. I cori non erano più solo musicali, e i silenzi – quelli delle istituzioni – sono risultati assordanti.

Nessuna dichiarazione è arrivata dagli organizzatori. Al contrario, ha preso piede una campagna parallela. Oltre settanta ex partecipanti alla manifestazione hanno chiesto l’esclusione di Israele. “Le azioni dello Stato di Israele sono in contrasto con i valori dell’Eurovision: pace, unità e diritti umani”, ha dichiarato Nemo, vincitore in carica.

Il tentativo di escludere Israele dall’Eurovision

Il documento firmato dagli artisti è stato presentato all’Ebu, ente organizzatore, con l’intento di ottenere una squalifica simile a quella inflitta alla Russia nel 2022.

L’Ebu, per ora, tiene la linea: “Il concorso è universale e apolitico”. Yuval Raphael canterà comunque la sua canzone New Day Will Rise per lanciare un messaggio di speranza. Eppure, la poltica dei moralismi e delle buone intenzioni, continua a inciampare sempre nello stesso punto cieco: quello in cui l’odio passa inosservato, purché indossi i colori giusti…

Fonte: Secolo D'Italia 

alex

19 gennaio 2025 - La tregua - Ostaggio liberato, dopo 471 giorni! fra i mitra degli assassini.
Lo Show di Hamas sui pick-up tirati a lucido, viene da chiedersi dove abbiano trovato l'acqua per tirarli a lucido, mentre la popolazione fa la fila per una bottiglia di acqua.
Inviato da alex il

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