Tra indegni e scomunicati, qual è l'uso legittimo della cena?
La cena è per tutti, ma non per chiunque. Lo sapeva già la chiesa apostolica che per bocca dell'apostolo Paolo afferma che si può mangiare il pane e bere il calice “indegnamente” (1 Corinzi 11:27).
Paolo non dice - non è forse superfluo notarlo - che c'è qualcuno che non è degno di partecipare alla cena: probabilmente ricorda che alla prima cena partecipò anche Giuda, che Gesù non “scomunicò”.
Dice però che vi si può partecipare indegnamente questo può succedere a chiunque, a cominciare da chi non pensa di non essere degno. Perciò l'apostolo esorta ognuno ha esaminare se stesso prima di partecipare alla cena.
È probabile che Giuda non l'abbia fatto. Chi partecipa indegnamente fa della Cena non un mezzo di grazia, ma un giudizio contro se stesso. - L'Ultima Cena, anzi la Prima - La volontà tradita di Gesù - Paolo Ricca.
Nelle nostre chiese, spesso e con delle ragioni plausibili, ci si concentra, delle volte, nel richiamare i presenti a non partecipare alla Cena se non si è battezzati, se non si è in comunione con altre chiese, etc.
Le ragioni sono comprensibili, eppure lo sforzo maggiore, crediamo, è quello di spingere ad un esame di coscienza tutti i partecipanti, non per escludere, ma per dare l'occasione, urgente, di rendere degno il cuore, per una così bella celebrazione che, ricorda Giacomo, ha effetti sulla vita delle persone.
- La terza pista da seguire per una degna celebrazione della Cena è ricordare che è stata istituita non per i giusti, ma per i peccatori. Non però per i peccatori finti, quelli che segretamente si autogiustificano e autoassolvono, e non combattono il loro peccato che, in fondo, non considerano neppure tale, quindi non si pentono e non cambiano vita.
Ma per i peccatori veri che sanno che cosa vuol dire pentimento, riconoscono le loro colpe, si rammaricano sinceramente per averle commesse, accettano di correggersi combattendo ogni giorno il male e perseguendo il bene, pur sapendo di non raggiungere la perfezione e perciò chiedendo ogni giorno a Dio: "Perdona i nostri debiti". Per questi peccatori penitenti Cristo allestisce la Sua mensa, e offre loro pane e vino insieme alla Parola.
Paolo Ricca - L'Ultima Cena, anzi la prima - la volontà tradita di Gesù - Edizione Claudiana - pag. 212
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