Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
1 Corinzi 5 - Si ode addirittura che vi è tra voi fornicazione
Meditazione tratta da 1° Corinzi capitolo 5 - Continuiamo lo studio, in seno agli incontri di lode domenicali, su Corinzi. L'argomento affrontato in queste righe dall'apostolo Paolo è uno di quelli veramente ostici per le implicazioni a 360 gradi che comporta. Ascoltiamo come il fratello BERNI (pseudonimo) affronta la questione dell'etica e la espone alla chiesa locale.
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Roma 15 novembre 2015
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Proseguendo nello studio della prima lettera ai Corinzi. Dopo i primi saluti, sicuramente più che formali del fratello Paolo, l'apostolo arriva subito ad un problema cruciale di questa chiesa locale: i partiti interni, le divisioni e le conseguenze che ne derivano. Un problema solo di allora? Ascoltiamo attentamente e pratichiamo.
1° Corinzi 1:10-2:5
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Roma 11 ottobre 2015
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-------------- Roma 27 settembre 2015 --------------
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Proseguiamo lo studio della 1° lettera di Paolo ai Corinzi, oggi affrontiamo 12:12-31
La chiesa paragonata a membri del corpo.
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Roma 17 aprile 2016
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Commenti
un chiarimento sull'argomento
Ho ascoltato con molto interesse la predica audio sul capitolo 5 di corinzi e l'argomento del peccato dentro alla chiesa.
Questo argomento e' stato vivo oggetto di interesse da parte mia avendolo ascoltato nella versione dei TdG,
I quali applicano nella loro organizzazione defezioni esemplari e grosse problematiche familiari sulla base di questa scrittura.
Essendo rimasta un po' diciamo turbata dalla loro applicazione di questo passo per i risvolti spesso disastrosi che procura, mi sono chiesta se il Dio d'amore del nuovo patto effettivamente richieda che gli uomini nella loro scarsa capacita' di giustizia esercitino delle azioni di giudizio.. perche' in questo avverto delle possibili minacce pur capendo il senso dello scritto. Ho dei dubbi sull'abbandono totale di un fratello peccatore, specie nei termini di come viene attuato dai TdG, perche' e' come lasciarlo in balia del peccato mettendo davanti la purezza della chiesa. Ma non dovremmo sempre cercare di soccorrere e capire ovviamente senza giustificare, e nei limiti del possibile? Non so se ho spiegato bene la mia problematica di dubbio...grazie per chi volesse delucidarmi. Pace a tutti
Ciao Paola,Per quanto scrivi
Ciao Paola,
Per quanto scrivi è importante differenziare due diversi e importanti aspetti e prospettive.
- L'insegnamento dei TdG sulla disciplina
- L'insegnamento della Bibbia sulla disciplina
Per quanto riguarda i TdG abbiamo più volte analizzato e verificato, negli insegnamenti e nei fatti, che la predisposizione è di disciplinare più duramente quanti si discostano dalla dottrina della Torre di Guardia. Paradossalmente è più facilmente tollerato un peccato qualsiasi piuttosto che il mettere in discussione una dottrina, per esempio le trasfusioni di sangue, la Trinità, lo Spirito Santo, l'inferno, etc. Su questo è stato scritto già molto qui e in altri blog più specifici.
I TdG sono per molti aspetti esempi da imitare, zelo, passione per le scritture, comunione. Purtroppo in tutto questo manca una reale conoscenza del vangelo, preghiamo per loro che si convertano al Dio vivente.
Per quanto riguarda la disciplina biblica neotestamentaria essa ha sempre uno scopo: il recupero dell'anima che si sta perdendo. E' scritto: Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza; quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore - 2 Corinzi 2:6 - Certamente poi ci sono vari livelli di riprensione ed anche la costatazione che taluni sono semplicemente tornati indietro al loro vomito (legami, peccati mai abbandonati che stringono prepotentemente il laccio, proprio nel momento in cui possono far più danni). Quanto discernimento è necessario! Quanto amore, quanta attenzione!
Al riguardo ti rimando a queste considerazioni, un bello studio biblico completo, del fratello Giuseppe Martelli.