Ed il gallo cantò

Nel cap.14 dell’evangelo di Marco troviamo scritto: “Ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea".

E Pietro gli disse: "Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: "In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte". E Pietro gli rispose: "Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.

Quella notte, Pietro non aveva dormito bene. La sua mente in quella notte così nefasta era occupata da mille pensieri accompagnati da fitte dolorose che gli penetravano nella testa facendolo stare male!

Spiriti malvagi aleggiavano quella notte nella città della Giudea, si erano dati appuntamento in quelle terre benedette per ottenebrare le mente del popolo di Gerusalemme, aleggiavano nella casa di Pilato nella mente dei Farisei ipocriti!

Pietro lo sapeva bene!

Io ti darò le chiavi del regno dei cieli - Cosa Significa?

Molti credono che Gesù, con le parole in Matteo 16:18 e 19 abbia affidato a Pietro la guida spirituale della sua chiesa, facendolo così suo sostituto in terra. Ecco il passo: “Ed io altresì ti dico che sei Pietro, e sopra questa pietra io edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non la potranno vincere. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che avrai legato in terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto nei cieli”.

Nello studio delle Scritture non bisogna prendere mai un passo solo e separato dal suo contesto per formare su di esso una dottrina, ma di considerarlo invece alla luce di tutto l’insegnamento biblico.

Qual è l’insegnamento di Cristo su questo soggetto, quello di Pietro stesso, e qual era la sua applicazione nella chiesa primitiva.

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