Dice Luca: "Un uomo di questa città, posseduto dai demoni che, da gran tempo, non indossava vestito, non abitava in casa ma nelle tombe. Come vide Gesù, diede un grande urlo, gli si gettò ai piedi e disse: Che cosa c'è tra me e te, Gesù figlio di Dio?" Marco aggiunge altri particolari: "Nessuno lo poteva più legare. Più volte, era stato legato con ceppi e con catene, ma aveva spezzato le catene e rotti i ceppi. Nessuno riusciva a domarlo e di continuo, notte e giorno, se ne stava nei sepolcri e sui monti urlando e percuotendosi con pietre."

Quando Gesù fu giunto all'altra riva, nel paese dei Gerasèni, gli vennero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi, che nessuno poteva passare per quella via.

 Ed ecco si misero a gridare:  «Che c'è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?»  Lontano da loro c'era un gran branco di porci al pascolo.

 E i demòni lo pregavano dicendo:

 «Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci».

 Egli disse loro:

 «Andate».

 Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; e tutto il branco si gettò a precipizio giù nel mare e perirono nell'acqua.

 Quelli che li custodivano fuggirono e, andati nella città, raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.

 Tutta la città uscì incontro a Gesù e, come lo videro, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.

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Gerasa?

Un bel paese!

Con le sue casette multicolori situati sulle collinette verdeggiante, e la sua vista sul mare, lo rendano un paesino che attrae e dove i suoi tramonti ti lasciano senza fiato!

Situato vicino al mare di Galilea, è il posto ideale per rilassarsi nello spirito!

I suoi abitantI?

Tranquilli e pacifici!

Senza tante arie per la testa, vivono di agricoltura, allevando pecore, galline e maiali!

A proposito di maiali, molti di loro avrebbero fatto una brutta fine in questa storia che ci racconta l’evangelista Luca, ma non nel senso che sarebbero finiti in saporiti salsicce e gustosi prosciutti ,no!

Il loro destino era segnato in modo diverso!

Ma  i Gerasèni di allora,  forse non ne avevano molta di sapienza!

E no, perchè loro, i Gerasèni , vivevano nelle loro tradizione religiose e paesane, e non seppero riconoscere il tempo in cui Dio li aveva visitati! Proprio come Gerusalemme, non seppero discernere il tempo della loro salvezza!

I Gerasèni non amavano tanto i forestieri, figuriamoci poi, se qualcuno li avrebbe messi in crisi economiche con la morte di decine  di maiali che finirono in fondo al mare, per il dito di Dio!

Questo per loro era un danno economico che non si poteva sopportare!

Tutto il resto della storia, la liberazione di un uomo, liberato dalle catene del diavolo da molti anni, era un contorno di poco conto che a loro poco importava!

Gli abitanti del paese potevano gustare l’aria fresca del lago, mente un leggero venticello proveniente dalla montagna vicina rendeva il luogo un posto meraviglioso dove potere vivere e stare tranquilli.

Si stava avvicinando la sera, la giornata era stata molto calda ,e la brezza serale era piacevole al corpo e alla mente!

Anche i poveri mandriani e i guardiani di maiali erano ormai stanchi della loro faticosa giornata e si accingevano a portare i loro animali verso le stalle e i porcili.

Tutto era tranquillo, e pacifico in quel luogo ,se non fosse  per quell’uomo indemoniato che gridava sempre dalla mattina alla sera c si svestiva completamente dei suoi abiti, tirava grosse pietre a chiunque avesse l’ardire di avvicinarsi a lui.

Molte volte gli abitanti del paese avevano cercato di tenerlo legato con ceppi e catene, ma tutto era inutile!

Spezzava quelle catene come se fossero fili di lana e nessuno poteva tenerlo incatenato ai ceppi per la sua forza sovraumana!

Ma quel giorno stava per accadere qualcosa che avrebbe disturbato il quieto  vivere di quella gente!

Il loro lassivo pensiero di non amare i forestieri, che si intrecciava con il loro placido vivere tradizionale, sarebbe stato messo in discussione dalla presenza del Signore

e anche per quell’uomo indemoniato sarebbe stato per lui una nuova novità di vita.

Dio si stava avvicinando al pacifico paese di Gerasa!

E un uomo sarebbe stato liberato  dalle catene del diavolo!

La barca dei discepoli di Gesù, si accostò alla riva del lago, e i discepoli di Gesù scesero sulla riva, e mentre Marco e   Luca tiravano la barca verso riva, Gesù scese e andò verso l’uomo indemoniato, che  nel vederlo arrivare gridava sempre di più!

Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!»

il diavolo riconosce l’autorità del Cristo su ogni potenza ,umana, celeste e spirituale e trema alla Sua signoria!

E lo scongiura di mandarlo nel branco dei porci che stava li vicino, sapendo che non avrebbero avuto più la possessione di quell’uomo che tenevano legato da molti anni!

Intanto i branchi di porci erano agitati e nervosi  ,e sentivano nel loro istinto che qualcosa di non buono per loro sarebbe accaduto fra poco!

E gli abitanti Gerasèni stavano a guardare intimoriti da quegli eventi soprannaturali che stavano accadendo sotto i loro occhi!

Loro, i Gerasèni erano poco abituati alle novità, di qualsiasi natura fosse fatta, che non fosse il loro solito vivere quotidiano!

Timorosi di uscire anche davanti  all’uscio di casa loro ,non uscivano dalla porta per vedere e assistere alla grande potenza di Dio, ma stavano a spiare dietro le loro finestre quell’avvenimento miracoloso della manifestazione di Dio.

Ed ecco la domanda autoritaria e possente di DIO che fa tremare i demoni e tutto l’inferno che ode la  sua Parola :

 «Come ti chiami?» 

Mi chiamo Legione, gli rispose il diavolo, perché siamo in molti».

Gesù, obbliga il diavolo a consegnargli il suo nome che è “Legione”, corrispondente a 6.000 soldati (6, numero dell’imperfezione del maligno, e 1000, la quantità per eccellenza). Il nome indica che il demonio che schiavizza è potente, numeroso e militarmente organizzato. 

Migliaia demoni tenevano legato quel povero uomo, ma il dito di Dio era pronto a liberarlo!

Ora c’era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. E gli spiriti lo scongiurarono:

 «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».

I demoni avevano paura dell’inferno1  

«Esci, spirito immondo, da quest’uomo!» disse con autorità divina il Signore,

e tutta la valle udì la voce possente del figlio di Dio, che comandò al diavolo e alla sua legione di uscire dal corpo di quell’uomo,

per entrare nel branco dei porci e gettarsi tutti nel mare con grande spavento dei mandriani Gerasèni.

 

E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare;

 I mandriani allora fuggirono, e portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.

Giunti che furono da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.

 Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci.

 Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.

 Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato ,l’unico grato a Dio, lo pregava di permettergli di stare con lui.

 Ma Gesù non glielo permise, ma gli disse: 

«Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato». 

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Gerasa ,un bel paese!

Dove il sole tramonta sul mare dando colori spettacolari che incantano gli abitanti del paese!

Un paese tranquillo e beato!

Dove l’aria fresca della montagna si mescola all’aria tiepida del mare, e ristorava il corpo e la mente dalla calura del giorno!

Un bel paese Gerasa1

Peccato che non avevano capito il momento in cui è stato visitato da Dio!

Gerasa come Gerusalemme!

Gli abitanti Gerasèni non avevano capito che Dio era sceso in mezzo a loro.

Gerasa ha avuto sulla sua terra i passi del Signore ,

ma nessuno dei suoi abitanti lo ha capito!

Solo un uomo, liberato dal demonio è stato grato a Dio!.

Gerasa, un bel paese, dove i suoi tramonti sul mare lasciano senza fiato!

Si,  proprio un bel paese..

Sansone Armando

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