Questa settimana, considerando i Dieci Coman­damenti e le loro implicazioni per noi oggi, dob­biamo tenere presenti tre verità che li riguardano. Innanzitutto, i Dieci Comandamenti furono dati a Israele dal Dio del patto, quale espres­sione della propria volontà per il suo popolo, e furono presentati con questa premessa: "Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto" (Esodo 20:2). L'ubbidienza a questi comandamenti era la parte del patto spet­tante ad Israele. 
In secondo luogo, i Dieci Comandamenti furono riassunti da Gesù che abbinò le due ingiunzioni, separate nei Comandamenti, di amare Dio con tutto il nostro essere e di amare il nostro pros­simo come noi stessi (Deuteronomio 6:5; Levi­tico 19:18; Matteo 22:37-39): "Dà questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i pro­feti" (Matteo 22:40). 
In terzo luogo, ai Dieci Comandamenti si può ubbidire soltanto per mezzo dello Spirito Santo che è in noi. Come disse Paolo, Dio mandò suo Figlio "affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo ... secondo lo Spirito" (Romani 8:4). Senza l'opera dello Spirito Santo in noi l'ubbidienza incondi­zionata del cuore che Gesù chiese nel Sermone sul Monte sarebbe impossibile. Continua qui

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Inviato da alex il

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