Cambio

Forte la mano serravo
"non scappo mica dicevi"
non era così, sapevo
speravo e fuggivi

Mostri dormienti
nelle notti veglianti
fugato l’innamoramento
battaglie eminenti
sconfitte cocenti
delusi, svegliati

Unica arma non più la presa, la resa,
abbracciarsi nel nuovo giorno in attesa
gettare l’ascia, di sera anima arresa

Cura, vitamina medicina
preScritta dal Dottore
nostra unica vita

Genesi 2:18-24 - Il matrimonio: la pennellata finale del capolavoro creazionale di Dio

Genesi 2:8-18-24 - Il racconto della creazione ci presenta Dio come un artista che, passo dopo passo, completa il suo capolavoro. Il brano di oggi sembra quasi una battuta d’arresto, in cui l’artista si ferma e riflette sul fatto che manchi ancora qualcosa per rendere perfetta la sua opera. Così prende il pennello e dà un’ultima pennellata.

Sermone di nozze dal carcere maggio 1943 - Dietrich Bonhoeffer

Il matrimonio è più del vostro amore reciproco, ha maggiore dignità e maggior potere.
Finché siete solo voi ad amarvi, il vostro sguardo si limita nel riquadro isolato della vostra coppia.
Entrando nel matrimonio siete invece un anello della catena di generazioni che Dio fa andare e venire e chiama al suo regno.
Nel vostro sentimento godete solo il cielo privato della vostra felicità.
Nel matrimonio, invece, venite collocati attivamente nel mondo e ne divenite responsabili.
Il sentimento del vostro amore appartiene a voi soli.


Il matrimonio, invece, è un’investitura e un ufficio.
Per fare un re non basta che lui ne abbia voglia, occorre che gli riconoscano l’incarico di regnare.
Così non è la voglia di amarvi, che vi stabilisce come strumento della vita.
E’ il matrimonio che ve ne rende atti.

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