Martin Lutero, il padre della Riforma Protestante, l’autore delle 95 tesi di Wittenberg che così profondamente mineranno il potere temporale e spirituale del papato di Roma. Il luteranesimo nega la transustanziazione (ovvero la trasformazione, nella liturgia eucaristica, del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo), il ruolo intercessore della Chiesa Cattolica Romana e il valore salvifico delle opere buone, portando avanti la dottrina della giustificazione per fede. Lutero muore il 18 Febbraio 1546.

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Luther - Genio, ribelle, liberatore - Film (2003)

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alex

Martin Lutero nasce nel novembre del 1483 a Eisleben nella Tu-ringia, regione della Germania centrale e nel 1501 inizia i suoi studi uni-versitari ad Erfurt conseguendo nel 1505 il titolo di magister artium. Nello stesso anno diventa monaco entrando nel monastero degli agostiniani mendicanti e nel 1507, ordinato sacerdote, inizia lo studio della teologia. Nel 1512 consegue il titolo di dottore in teologia ed è chiamato ad inse-gnare Sacra Scrittura all’università di Wittenberg nella vicina regione del-la Sassonia, governata da Federico III, il Saggio.
In quegli anni trascorsi intensamente e in modo esistenziale per lo studio della Bibbia nel monastero e poi per il suo insegnamento all’università (corsi su Genesi, 1512-13, Salmi, 1513-15, Romani, 1515-16, Galati, 1516-17, Ebrei, 1517-18), Lutero sviluppa la sua riflessione teologica che lo porta nel 1517 a scrivere le 95 tesi sulla penitenza e sulle indulgenze, tesi che se-condo la tradizione affigge il 31ottobre alla porta della chiesa del castello di Wittenberg. Questa data viene considerata come l’inizio della Riforma Protestante.
Accusato di eresia nel 1518, Lutero negli anni successivi scrive tre opere fondamentali della Riforma: “Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca”, “La cattività babilonese della Chiesa” e “La libertà del cristiano”. Nel gennaio del 1521 Papa Leone X scomunica Lutero che però si appella al giudizio dell’imperatore Carlo V che, infine, acconsente ad incontrarlo e lo invita a difendere la sua posizione all’incontro di aprile della Dieta a Worms promettendogli un salvacondotto grazie alla pro-tezione dell’elettore Federico il Saggio. In tale incontro, Lutero conferma quanto da lui scritto e alla domanda se intende ripudiare le sue affermazioni risponde di no a meno di essere convinto "mediante la Scrittura e la chiara ragione" del contrario e pertanto viene condannato come eretico. Durante il suo ritorno a Wittenberg, Federico il Saggio gli salva la vita rapendolo con un finto assalto e portandolo al castello della Wartburg, vicino ad Eisenach, dove rimane nascosto fino al marzo del 1522.
In quei dieci mesi Lutero traduce il Nuovo Testamento dal greco in tedesco, poi pubblicato a settembre. Tornato a Wittenberg prosegue la traduzione in tedesco dell’Antico Testamento dall’ebraico e dal greco, inclusi quindi i libri deuterocanonici, completando così l’intera Bibbia nel 1534.
In Germania, oltre alla traduzione in lingua gotica del vescovo Ulfila (IV secolo) esistevano va-rie traduzioni medievali parziali della Bibbia in diversi dialetti. Nel 1466 a Strasburgo fu stampata da Johan Mentelin la prima Bibbia in un tedesco dell’area bavarese pubblicata in 14 edizioni prima del 1518, la cui versione risale forse agli inizi del XIV secolo.
La Bibbia di Lutero si distingue da queste altre traduzioni per due caratteristiche fondamentali: la traduzione è fatta a partire dai testi originali in ebraico e greco e la lingua tedesca è quella ‘alto-tedesca’, cioè della Germania centrale, comprensibile al nord come al sud, utilizzata dalla cancelle-ria della Sassonia, soprattutto quella a livello ‘idiomatico’, cioè di lingua ‘parlata’.
Fra i vari strumenti linguistici utilizzati da Lutero troviamo il Nuovo Testamento greco di Era-smo di Rotterdam (1519/2ed.), la Bibbia Ebraica di Gersom Ben Mosè Soncino (1494), la Vulgata di Girolamo, le traduzioni di Sante Pagnini (1527) e di Sebastian Munster (1534).
Lutero rivolge una particolare attenzione alla comprensibilità da parte del lettore finale che, nel-la lingua scritta alto-tedesca sintatticamente semplice, foneticamente chiara, semanticamente tra-sparente, ritrova i tratti linguistici tipici della lingua parlata. Egli afferma infatti: “Mi sono molto appli-cato a tradurre in tedesco puro e chiaro. Non si deve chiedere alle lettere della lingua latina come si ha da parlare in tedesco, come fanno questi asini [i traduttori alla lettera], ma si deve domandarlo
alla madre in casa, ai ragazzi nella strada, al popolano al merca-to e si deve guardare la loro bocca per sapere come parlano e quindi tradurre in modo conforme”.
Lutero ha posto sempre la massima attenzione al proprio impegno come traduttore della Bibbia procedendo a diverse revi-sioni insieme ad altri riformatori fra i quali l’umanista Filippo Me-lantone, il praeceptor Germaniae, fino alla propria morte avvenu-ta nel febbraio del 1546.
La diffusione della Bibbia di Lutero fu enorme: solo a Wit-tenberg, nel periodo dalla pubblicazione del Nuovo Testamento nel 1522 fino alla morte di Lutero nel 1546, vi furono 10 edizioni complete della Bibbia e oltre 80 edizioni del Nuovo Testamento e di singoli libri biblici per un totale di 260 ristampe. Nei primi cento anni dalla morte di Lutero, solo a Wittenberg, furono stam-pate oltre 200.000 Bibbie.
L’impatto religioso, linguistico, culturale, sociale ed economico della traduzione tedesca di Lutero fu enorme in Germania e in tutta l’Europa.
Punto di riferimento essenziale per il protestantesimo tedesco, la Bibbia di Lutero è stata oggetto di revisioni ’ufficiali’ susseguitesi nel tempo: nel 1892, nel 1912, nel 1984 e nel 2016 in occasione dei 500 anni della Riforma Protestante (1517-2017).

Fonte: Società Biblica in Italia

 

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