La parola ecumenismo è una parola che, in seno al mondo evangelico di un certo stampo tradizionalista, fa accapponare la pelle.
Troppe le angherie subite negli anni, persecuzioni, uccisioni, sabotaggi, roghi, etc. La storia racconta tutte le nefandezze perpetrate nei confronti di chi, amando il Signore e la Bibbia, si trovava in contrasto con la teologia cattolica romana, si vedano qui le differenze. Eppure, pur evidenziando e rimarcando nelle opportune occasioni gli enormi errori teologici di cui parte della cristianità è incappata, è utile ricordarci, tra noi evangelici, alcuni punti brevemente esposti:
- Come protestanti, nelle origini, nasciamo per un'amore sproporzionato e meraviglioso per la Parola ma, a differenza della prima chiesa primordiale, si è trascurato l'amore per le persone. Ne sono testimoni tutte le guerre e contese e persecuzioni che anche in seno alle nostre "origini" purtroppo dobbiamo ascrivere alla nostra storia;
- Come protestanti ci siamo privati, solo recentemente riscopriamo tali valori, delle nostre radici ebraiche, con annesso disprezzo e persecuzioni, siamo arrivati alla shoah, come se quella storia non ci riguardasse;
- Nelle realtà, purtroppo ancora oggi numerose di persecuzione dei cristiani, in quei luoghi le differenze denominazionali hanno molto meno peso rispetto ad altri territori.
Ovviamente l'argomento è complesso ed assai articolato, tuttavia riteniamo che anche solo abbozzando questi aspetti possiamo trovare quel pizzico di umiltà non per snaturarci, piuttosto per crescere ritenendo il bene anche li dove non pensiamo possa esserci. L'Eterno, credo lo stiamo capendo, non è solo nei nostri confini teologici, è molto di più ed anche oltre le 4 mura benedette dei nostri locali.
Ecco che, quindi, possiamo con attenzione, anche aprirci a questo aspetto.
Buon ascolto
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