Credere come bambini
"Se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli". Matteo 11:25; 18:3
La preghiera pronunciata da Gesù è riportata nel versetto del giorno, è una lode indirizzata al Padre. Il motivo di questa lode potrebbe stupirci: il Signore ringrazia il Padre perchè le Sue cose sono nascoste ai sapienti e agli intelligenti, mentre sono rivelate ai piccoli.
Ma per quel che riguarda Dio, le verità sono talmente al di sopra di noi che non possiamo comprenderle e approfondirle coi nostri limitati mezzi umani.
Tentare di farlo vuol dire dimenticare che Egli è il Creatore, e avere l'idea che si possa trattare con lui da pari a pari. No; il solo modo per conoscere Dio è la fede, la fiducia tranquilla come quella di un bimbo nei confronti dei suoi genitori, che consiste semplicemente nel credere a qualcuno che sà e che non sbaglia mai.
Anche se questo ci risulta difficile a causa del nostro orgoglio, dobbiamo abbandonare i nostri ragionamenti e accettare semplicemente ciò che Egli ci insegna, cioè che noi siamo peccatori, che abbiamo bisogno di un Salvatore e che il Figlio di Dio ha accettato per amor nostro di essere questo Salvatore tramite il suo perfetto sacrificio.
IL BUON SEME
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A casa nostra c'è il motto: "niente musi lunghi ". - I musi lunghi sono una brutta abitudine soprattutto per chi ha un carattere permaloso. Col passare del tempo e attraverso le circostanze sto cercando di insegnare alle bimbe che i musi lunghi non servono. Quando si arrabbiano o subiscono degli sgarbi, devono imparare a perdonare e a togliere il muso dalle loro facce.
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Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano.
Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto». E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro. - Marco 10 -
Uno stralcio dal libro di Sam Doherty, disponibile presso la sede
U.E.B.
Noi tutti siamo coinvolti in problemi di varia natura.
Diversi di questi, sono presenti anche nella vita di tanti servitori di Dio, spiritualmente ricchi e fedeli.
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Commenti
Come bambini
Curiosi.. come bambini...
FATEVI COME BAMBINI
In quel momento, i discepoli si avvicinarono a Gesù, dicendo: «Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?» Ed egli, chiamato a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
«In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Chi pertanto si farà piccolo come questo bambino, sarà lui il più grande nel regno dei cieli.
E chiunque riceve un bambino come questo nel nome mio, riceve me.
Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare.
Guai al mondo a causa degli scandali! perché è necessario che avvengano degli scandali; ma guai all'uomo per cui lo scandalo avviene! Se la tua mano o il tuo piede ti fanno cadere in peccato, tagliali e gettali via da te; meglio è per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. Se il tuo occhio ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; meglio è per te entrare nella vita con un occhio solo, che aver due occhi ed essere gettato nella geenna del fuoco.
Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Matteo 18
Il maggiore nel regno dei cieli
---------- Matteo 18 --------------
In quell'ora i discepoli si accostarono a Gesù e gli chiesero: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». E Gesù, chiamato a sé un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli.
Chi dunque si umilierà come questo piccolo fanciullo, sarà il più grande nel regno dei cieli.
E chiunque riceve un piccolo fanciullo come questo in nome mio, riceve me.
Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d'asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare.
Guai al mondo per gli scandali! Perché è necessario che avvengano gli scandali, ma guai a quell'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
Parimenti, se il tuo occhio ti è occasione di peccato, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita avendo un occhio solo che, avendone due, esser gettato nella Geenna del fuoco. Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli, perché io vi dico che gli angeli loro vedono continuamente nei cieli la faccia del Padre mio, che è nei cieli.
Poiché il Figlio dell'uomo è venuto per salvare ciò che era perduto. Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore ed una di esse si smarrisce, non lascerà egli le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita?
E se gli capita di ritrovarla, io vi dico in verità che si rallegrerà più di questa, che delle novantanove che non si erano smarrite.
Così è la volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neppure uno di questi piccoli perisca».