Nel 1970, dopo un controverso iter parlamentare, veniva approvata la legge n. 898 che ha introdotto nell’ordinamento italiano la disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio. In altre parole, da trent’anni a questa parte anche in Italia è consentito separarsi dal coniuge e divorziare, con la successiva opportunità di convolare a nuove nozze.
Seconde nozze? Cosa dicono le scritture?
Descrizione: "Il Signore non spezzerà la canna rotta!" Quale immagine appropriata per una persona che è ripudiata dal proprio coniuge, dopo aver costruito una famiglia e per lunghi anni aver convissuto in pace con coniuge e figli. Un ripudio senza altro motivo che il capriccio incosciente di uno dei due, caccia l'altro nell'inferno della solitudine e, ancora peggio, lo incatena al divieto di rifarsi una famiglia!
Ma io chiedo qui con forza: è il Signore che vuole realmente questo o è la cecità del nostro farisaismo che lo vuole?
Questa persona ripudiata, non è forse ridotta come una canna rotta, cui sta dinanzi soltanto il destino di essere spezzata definitivamente?
Che cosa fa il Signore a questo riguardo?
Come farà perchè la canna non venga spezzata del tutto? Questo libro intende scrutare le Scritture senza i condizionamenti delle interpretazioni della tradizione, nè quelle di un progressismo forviante, ma con l'intento sincero di accettare serenamente ciò che le Scritture dicono nel loro spirito.
Di fronte alle soluzioni che sono state qui indicate.
Come risolveranno il problema il vero credente,
i pastori e gli anziani stessi? Liquideranno l'argomento chiudendo gli occhi sulla realtà delle cose, pensando semplicemente che, poiché il Signore condanna il divorzio, lo condanniamo assolutamente anche noi. Oppure, rimedieranno pensando che, non essendoci mai stato nessun divorzio e nuove nozze nella nostra chiesa, continuiamo a rifiutarli e a rigettare dalla chiesa chiunque, sia venendo dall'esterno o che si manifestasse nel suo interno, sollevasse questo disgustoso problema, pensando: " Fra di noi non tollereremo mai un simile peccato!"
Oppure riusciranno a pensare anche che forse non hanno mai approfondito sufficientemente lo spirito delle Scritture per capire bene che cosa ci dice realmente il Signore al riguardo?
Sull'argomento sono già stati scritti vari libri che personalmente non ho letti, ma del loro contenuto ho sentito parlare, perché l'argomento ormai è una piaga che non si può arginare. E per di più, sono diffusi e manifesti gli atteggiamenti che circolano fra i credenti che sono interessati al problema. Allora non mi si condanni perché parlo di ciò che non ho letto, perché non intendo criticare quei libri. lo desidero parIare soltanto delle tesi che circolano ai nostri giorni sul tema divorzio e nuove nozze", per confrontarle con ciò che dice il Signore nelle scriture.
IL Problema in sostanza è che taluni sostengono senza eccezioni che Signore permette Il divorzio e le nuove nozze per qualsiasi ragione perché la cosa non costituisce peccato, altri invece sostengono che, essendo il divorzio e le nuove nozze un peccato, concludono che nessun divorzio né nuove nozze saranno mai approvate dal Signore. Se è vero che le posizioni indicate lo sono in termini assoluti, da quanto vedo in pura coscienza nelle Scritture, nessuna delle due tesi indicate è conforme al reale spirito delle Scritture. Molto umilmente e senza la minima presunzione di dire l'ultima parola al riguardo, dico in queste pagine soltanto ciò che vedo onestamente nelle Scritture. Anzi, se qualcuno mi potrà dimostrare dove sto sbagliando, purché non si tratti di opinioni personali o di interpretazioni cavillose delle Scritture, sono pronto ad emendare le mieconvinzioni in favore di quelle del Signore.
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La tua identità. Il tuo cuore è la componente più importante di chi tu sei. È il centro del tuo essere in cui risiede il tuo ''vero io". "Il cuore dell'uomo si riflette nell'uomo" (Proverbi 27:19). "Come pensa nel suo cuore {l'uomo], così egli è" (Proverbi 23:7, versione Nuova Diodati). -
Quanti di noi conoscono il significato e l'importanza del termine PATTO?!
Nel Nuovo Testamento, nella lingua italiana, si usano i termini testamento e patto. Il primo ha effetto quando avviene la morte di qualcuno, il secondo ha effetto tra due viventi. Nella lingua ebraica si usa lo stesso termine per entrambi. Nella cultura ebraica affinché un patto abbia effetto ci deve essere la MORTE, il SACRIFICIO di una vita.
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Commenti
Alcune riflessioni
IN AGGIUNTA
Per completezza vorrei segnalarvi gli Studi dottrinali del fratello Antonino Gervasi reperibili su Evangelici.net (tra cui uno sul matrimonio) che secondo me offre (lo studio sul matrimonio) degli spunti interessanti.
Comunque sono ancora d'accordo con Ela (scusa non Elia, errore mio). Bisogna veramente stare attenti a dettare un linea netta, bianca o nera: si rischia sempre di giocare con la vita concreta delle persone giocando con degli studi teorici (che peraltro dimostrano tutto e il contrario). Come ho già detto per me si trasla tutto ad un livello di fede e bisogna sempre rifarsi al rapporto che ognuno di noi ha personalmente con Dio, proprio quel Dio incontrato di persona, che ha cambiato le nostre vite.. sicuramente, se nel frattempo non l'abbiamo sinceramente rinnegato, saprà dirci quale direzione prendere.. E anche se sbagliamo, possiamo sempre confidare nel perdono di nostro Signore: Lui ci ha già perdonato quando aprimmmo il nostro cuore...
Caro fratello Fabio, di
D'ACCORDO
Caro fratello,
grazie per la tua risposta.
sono d'accordo con te e, forse, hai un pò completato ciò che volevo dire.
Il tuo intervento mi ha fatto venire in mente diversi episodi biblici nei quali Gesù rimprovera i farisei proprio per una cieca interpretazione della legge.
Ad esempio quando dice che i farisei hanno posto sulle spalle dei fedeli pesi insostenibili, oppure sul sabato: "Il sabato è fatto per gli uomini, non gli uomini per il sabato" e se ne potrebbero citare in quantità industriali.
Mi vengono in mente anche le parole di Giovanni il Battista al capitolo 3:
[31]Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
Il matrimonio coinvolge inevitabilmente anche Dio, il quale "unisce in un'unica carne".. per l'uomo è un mistero: non sa come avviene questa unione e, riflettendoci, è anche un mistero il fatto che questa "unione di carni" cessi, quasi misteriosamente, dopo la morte (ci si aspetterebbe il contrario se non fosse indicato nelle Scrittue). Non saremo mai in grado, data la nostra natura umana e limitata, di carpire completamente questo fatto. Possiamo solo avvicinarci, studiarlo e capire molte cose, ma mai tutto.
Scusatemi il passaggio al limite del metafisico.. era per dire che, anche a livello teorico, non si può pretendere di dettare una precisa dottrina, nè essere conoscenti quanto Dio e nè santi quanto Dio (come hai detto tu la fede ci viene incontro aiutandoci ad essere più santi e per svelarci misteri non del tutto comprensibili con la logica umana.. e comunque non siamo tenuti a conoscere tutto in questa vita perchè la cosa più importante è la salvezza...).
a livello pratico, sono d'accordo con te e aggiungo: si rischia di creare una cerchia di "perfetti, puri e casti", la cui fortuna è stata una vita lineare e liscia.. di fatto come avviene nella Chiesa cattolica..
Sono certo che "Dio odia il divorzio" (Michea), che bisogna arginare l'epidemia di separazioni superficiali e che matrimoni felici sono da auspicare e dovrebbero essere la norma. D'altro canto vivo con mia madre (non evangelica) che ha dovuto divorziare per motivi gravissimi, si risposerà ed è felicissima (in poche parole se fosse rimasta con mio padre, noi figli saremmo stati rovinati psicologicamente).. Studio il matrimonio biblico con la massima oggettività possibile. Senza coinvolgimenti emotivi, molti hanno affermato che non si può pretendere di farla tornare con il suo primo marito (peraltro un marito che ci ha rinnegato come figli) e nè chiamarla adultera: semplicimente quel matrimonio o non era valido o comunque, essendo un umano limitato, dico che non si possono gettare dei pesi insostenibili come facevano i farisei (famosi per essere pefettini fuori, e incoerenti dentro).. se poi un credente, abbandonato, si sente legato e vincolato e così "solo una carne" con suo/a ex a tal punto da vivere una vita "solitaria" (sicuramente con i suoi frutti e lati positivi).. il succo del discorso è che non bisogna biasimare nessuno: sono sempre scelte dolorose e il Signore sicuramente avrà parlato al cuore di tutti coloro che passano per queste situazioni prima della propria scelta (come so che ha fatto con mia madre che essendo molto credente e cattolica si è posta in maniera seria la questione)..
e si sbaglia, Dio saprà sicuramente perdonare..
Buona giornata nel Signore a tutti.
Caro fratello Fabio, secondo
Caro fratello,sono
Caro fratello,
sono pienamente d'accordo con il tuo intervento, non ho nulla da aggiungere.
Penso che questa discussione sia edificante perchè ha posto l'accento su varie problematiche attuali e ha aperto molti spunti di riflessione. Inoltre, penso che questo sia stato possibile perchè abbiamo esposto la nostra opinione senza pregiudizi, sentito dire, senza prenderla sul personale, ma anzi cercando di essere il più obiettivi possibile.
Penso che sia difficile trattare questo problema nelle Chiese per vari motivi.
1) i più "conservatori ed intransigenti" cercano di difendere la propria Chiesa dall'invasione del mondo e quindi tenta, mediante ragionamenti biblici stringenti (a volte anche troppo), di non far entrare il diavolo in Chiesa. Ma la Chiesa non si difende così, a colpi di dottrine e versetti biblici, ma bisogna puntare sulla formazione e sulla responsabilizzazione dei credenti nonchè sulla genuinità e sulla crescita della fede di ognuno (ogni credente dovrebbe farlo da sè e quindi la Chiesa deve essere di supporto e non fare il cavallo che traina la carrozza.
2) Come hai detto anche tu, nelle Chiese ci sono questi casi e allora non si riesce a mettere sù una discussione serena e pacifica perchè qualcuno potrebbe sentirsi preso in causa personalmente. Inoltre, alcuni si portano dietro tradizioni proprie e tutte cose che non centrano nè con la Bibbia e nè sono edificanti. Penso che, se qualcuno si senta con il fucile puntato, sia anche un pò colpa di chi propone queste discussioni, cioè ponendosi dall'alto, da perfetto, da colui che non ha mai sbagliato ed è il prediletto di Dio. E, invece,bisognerebbe discutere tutti allo stesso livello con la consapevolezza che oguno di noi può sbagliare e che, sopratutto, ad ognuno di noi possono capitare situazioni del genere..
3) Nelle Chiese si inizia a discutere del matrimonio con la pretesa di enunciare una dottrina che, qualsiasi essa sia, pone qualcuno in una situazione di "torto" o "irregolarità" o di "non allineamento".. Errore, a parer, mio non abbiamo fatto noi. Bisogna valutare tutti gli aspetti del caso invece molte volte si segue questo schema : problema matrimonio -> stabilire ciò che è vero e ciò che è falso -> gli evangelici cercano la verità nella Bibbia -> cosa dice la Bibbia? -> enunciazione di una dottrina o di verità.
Come puoi vedere, i passaggi sono troppo stringenti e non lasciano a spazio a considerazioni generali.. il risulto di questo processo è molto simile a un rullo compressore che travolge tutto e tutti senza considerare le singole persone.
Mi fermo qui, mi complimento con la tua Chiesa perchè si vede che "siete avanti", e Vi saluto nel Signore.
dalla mie letture della
Ciao Ela, condivido
Ciao Ela, condivido pienamente la tua esposizione, giustamente cauta e, comunque, sobria. Un pò come cerca di essere il libro stesso..
Il pericolo esiste, infatti potremmo rinchiuderci in una ortodossia senza compromessi rischiando di ignorare casi come: violenza fisica, soppruso, schiavitù, pedofilia e temi simili.... Da l'altra, però, oggi la maggior parte dei matrimoni finiscono per noia o perchè "non ti amo più"...
E, quindi, abbandonando la volontà del Signore, in fondo, per nostri capricci o pruriti, insomma il peccato. E parlaimo di realtà in seno alle nostre comunità!
Davvero le chiese hanno bisogno di molta sagezza spirituale per discepolare, accompagnare, sostenere le famiglie in un mutuo soccorso spirituale, sopratutto in questi tempi in cui tutto si sta addormentando e non si riconosce più dove inizia la chiesa o il mondo...
Teniamo duro, restiamo alla croce.
Sopportiamo, amiamo, crediamo. Lasceremo tutto qui, non porteremo nulla con noi se non i tesori che durano per sempre, spesso frutto di sacrifici e sopportazioni, per amore del Signore, anche quando dobbiamo far morire una parte di noi.
Benedizioni da Gesù, il vincitore!
https://www.evangelici.info/fireproof-mai-lasciare-indietro-il-tuo-compagno
grazie Alex Gio,