Il peccato, quello "geneticamente" ereditato oppure quello prodotto dai nostri pensieri e dalle nostre azioni è, insieme ad altri "attori" che scopriremo, l'origine delle sofferenze.
--- Alvaro Pietrageli ---
Roma 10 novembre 2002
Le scritture e il peccato
Vi sono seri motivi per credere che la lettura e lo studio della Parola, spesso non portino alcun beneficio spirituale a coloro che vi si dedicano. Anzi, in molti casi provocano più danni che benefici! Siamo coscienti che queste affermazioni sono forti, ma in realtà non lo sono più di quanto la situazione richieda.
Infatti, i doni divini possono essere adoperati male e si può abusare della misericordia del Signore. Che questo sia quanto accade, è evidente da ciò che possiamo osservare. Anche «l'uomo naturale» può dedicarsi (e spesso lo fa) allo studio delle Scritture con lo stesso entusiasmo e piacere con cui studia altre discipline.
Quando ciò si verifica aumenta la conoscenza, ma aumenta nche l'orgoglio. Come il chimico prova piacere nell'effettuare esperimenti interessanti, così colui che studia la Parola è pieno di gioia quando accresce le proprie conoscenze. Ovviamente la gioia di quest'ultimo non è più spirituale di quella del primo. Inoltre, come i successi del chimico lo portano ad avere una maggiore stima di sé ed a guardare con disprezzo gli altri, così avviene spesso anche per coloro che investigano la Bibbia solo per conoscere argomenti particolari quali la
numerologia, la tipologia o la profezia. Le motivazioni che spingono a studiare la Parola di Dio possono essere diverse. Alcuni la leggono per soddisfare la propria presunzione letteraria. In alcuni circoli, ad esempio, si è diffusa la tendenza ad avere delle nozioni generali
sulle Scritture, in quanto la mancanza di conoscenza della Bibbia è considerata una lacuna formativa.
Altri leggono la Bibbia per appagare la loro curiosità. Altri ancora per
alimentare la propria fierezza settaria. Costoro considerano loro dovere conoscere approfonditamente le caratteristiche della propria denominazione e sono sempre alla ricerca dei "testi prova" a sostegno delle loro dottrine! Poi ci sono quelli che studiano la Scrittura per saper rispondere a coloro che hanno convinzioni differenti dalle loro. Purtroppo, in tutti questi casi, non c'è un desiderio ardente di cercare Dio e di essere edificati spiritualmente, di conseguenza non c'è
nessun beneficio reale per l'anima.
Come, allora, trarre davvero profitto dallo studio e dalla lettura della Parola? In II Timoteo abbiamo la risposta a questa domanda: «Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona» (II Timoteo 3:16-17).
La sacra Scrittura non ci è stata data per speculare e così gratificare il nostro intelletto, bensì per essere preparati «per ogni opera buona»! E ciò avviene tramite l'insegnamento, la riprensione e la correzione. Ora cercheremo di sviluppare questo principio con l'aiuto di altri passi.
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"Ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finché si può dire: «Oggi», onde nessuno di voi sia indurito per inganno del peccato" (Ebrei 3:13)Qualcuno ha detto: "se non vuoi comprare la merce del diavolo non entrare nel suo negozio", indicando con queste parole il grande pericolo della superficialità. Il cuore dei credenti dovrebbe vigilare e cercare la guida del Signore per ogni decisione che è chiamato a compiere.
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--- "...se vivete secondo la carne voi morrete" Romani 8 ---
Non si tratta di una esecuzione istantanea, proprio come non lo fu con Adamo ed Eva. Piuttosto di un'agonia dal sapore inspiegabilmente percepibile con le papille gustative dell'anima. Come il sapore del sangue in bocca quando qualcosa non va nel nostro corpo.
Tale morte avviene ad ogni scelta, che sono spesso quotidiane, lontana dalla Sua volontà. -
Romani 6 - Predica tratta dal capitolo sei della lettera di Paolo ai Romani - Quale sarà la tua risposta d'amore ad un Dio d'amore?
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"Non sapete che" in questa lettara la prima di una decina di domande simili.
Continuiamo lo studio di questo libro con l'aiuto del fratello Simon Marshall.
1° Corinzi capitolo 3:16 > 4:5
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Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del padre mio e dimoro nel suo amore - Giovanni 15:10