Il ritorno degli Ebrei nella terra promessa
Il ristabilimento della nazione di Israele e il miracoloso ritorno dei suoi cittadini sparsi in tutto il mondo fa capire che Dio non ha cambiato opinione riguardo al "Suo popolo, che ha preconosciuto".
GLi Ebrei nel mondo sono circa 13 milioni: il 2 per mille (0,19%) della popolazione mondiale. Circa il 40% vdi essi vivono nello Stato d'Israele, quasi altrettanti negli USA; in nessuno degli altri Paesi se ne trovano più di mezzo milione. In Italia sono 28.000.
Com'è risaputo sono sparsi per il mondo dopo la diaspora di quasi 2000 anni fa e da allora sono sempre stati una nazione senza territorio, fino alla fondazione dello Stato d'Israele il 14 maggio 1948.
Come molti altri popoli, si sono mescolati a diversi gruppi etnici; ma più di qualunque altro hanno dato alla cultura ed alle tradizioni comuni un valore essenziale.
I secoli di antisemitismo in tutti i Paesi cristiani, culminati nello sterminio nazista (Olocausto o Shoah), sono storia molto nota. I nemici d'Israle ritengono gli ebrei essere stati il male dell'umanità e provocatori delle più grandi sciagure (al riguardo leggi questo articolo). Ma nell'ultimo secolo è diventato evidente e in un certo senso "misurabile", un fenomeno che forse prima veniva vagamente intuito: la loro straordinaria capacità di ottenere risultati brillanti nel campo scientifico, organizzativo, economico ed oggi anche militare.
Non si tratta della genialità di singoli personaggi: Marx, Freud o Einstein non dimostrano che gli ebrei in generale sono più "intelligenti" della media, così come Dante, Leonardo e Galileo non dimostrano la superiorità del cosiddetto "genio italico".
Quello che colpisce, invece, è che un piccolo popolo, che rappresenta il 2‰ della popolazione mondiale, ha ricevuto il 263‰ dei premi Nobel per le materie scientifiche, il 380‰ delle Medal of Science, il 330‰ del Wolf Prize ed il 240‰ del Kyoto Prize.
E' come se gli italiani avessero preso 1.300 premi Nobel per la scienza, invece dei 13 effettivamente ricevuti (e la metà sono stati assegnati ad ebrei italiani).
Si potrebbero citare anche Spinoza, Mendelssohn, Durkheim, Mahler, Proust, Modigliani, Lévi-Strauss, Fromm, Chagall. Wittgenstein, Chomsky, Popper e tanti altri personaggi di rilevanza mondiale; ma l'importanza del contributo ebraico al progresso della scienza va molto al di là di questi pochi individui celebri.
Infatti, in proporzione alla loro consistenza numerica, il numero di premi che gli ebrei hanno è almeno cento volte maggiore di quello delle altre popolazioni.
Il premio Nobel è il più prestigioso dei premi internzionali ed è attribuito annualmente, di regola a sei persone che si sono distinte in alcuni campi scientifici (medicina, chimica, fisica, economia), politici o artistici (pace, letteratura) "apportando considerevoli benefici all'umanità".
Le premiazioni sono decise dall'Accademia Reale Svedese delle Scienze, dal Karolinska Institutet di Stoccolma, dall'Accademia Svedese (in collaborazione con l'Accademia Francese e l'Accademia Spagnola) e da una Commissione di cinque membri eletti dal Parlamento svedese.
Benchè siano soltanto lo 0,2% (2‰) della popolazione mondiale, gli ebrei hanno ricevuto oltre il 26% (263‰) dei premi. Questo significa che, in proporzione, sono stati premiati 131 volte più degli altri
Si deve però tener conto di due fatti importanti, che contribuiscono ad abbassare notevolmente la media mondiale:
Il Premio Kyoto, istituito nel 1985, è assegnato dalla Fondazione Inamori, istituita dall'imprenditore filantropo Kazuo Inamori (n. 1932) nella convinzione che "il futuro dell'umanità può essere assicurato solo quando vi è un equilibrio tra lo sviluppo scientifico e l'arricchimento dello spirito umano" Premia i settori che non sono tradizionalmente onorati dal premio Nobel, e non solo coloro che sono esponenti di spicco del loro campo, ma anche "coloro che hanno contribuito in modo significativo al miglioramento scientifico, culturale e spirituale del genere umano".
Finora sono stati assegnati solo un centinaio di premi: meno numerosi, in proporzione agli anni di attività, dei premi Nobel.
Qui si prendono in considerazione solo i premi per le materie scientifiche; biologia, matematica, ecologia, astronomia, scienze naturali, scienze cognitive, tecnologie biologiche e mediche, ingegneria ecc.
Il ritorno degli Ebrei nella terra promessa
Il ristabilimento della nazione di Israele e il miracoloso ritorno dei suoi cittadini sparsi in tutto il mondo fa capire che Dio non ha cambiato opinione riguardo al "Suo popolo, che ha preconosciuto".
Ha più di 3.000 anni ma ne dimostra solo 73 :-)
Amata da molti,
odiata da tanti.
La più giovane tra le nazioni,
ma tra i popoli il più antico...
Shalom Yisrael!
Am Yisrael chai!
14/05/1948 - 14/05/2021
"Pregate per la pace di Gerusalemme: prosperino quelli che ti amano. Ci sia pace entro le tue mura e prosperità nei tuoi palazzi. Per amore dei miei fratelli e dei miei amici ora dirò: «Sia pace in te». Per amore della casa dell'Eterno, il nostro DIO, io cercherò il tuo bene." (Sl 127.6-9)
Una delle parole di Gesù più dense di tenerezza e di attenzione al reale è il detto che segue l'annuncio dei fenomeni cosmici che accompagneranno la venuta del Figlio dell'uomo: “Dal fico imparate la parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina” (Mc 13,28)
Quando indossi una camicia se ti capita di sbagliare ad infilare il primo bottone, poi li sbagli tutti.
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WI-FI
Una delle donne più belle al mondo ė sicuramente la donna grazie alla quale abbiamo il Wi-Fi.
Si chiamava Hedi, Hedi Lamarr. Era una ebrea viennese con una passione per la tecnologia e una vocazione per il teatro ed il cinema. A Hollywood, e prima in Germania dove aveva iniziato la sua carriera fuggendo poi per evitare i Nazisti, l’avevano definita la donna più bella del mondo e in effetti le sue foto e i suoi film confermano che fosse di una bellezza straordinaria.
Quello che pochi però sospettavano ad Hollywood è che quella bruna che recitava al fianco di Spencer Tracy o Clark Gable fosse anche uno straordinario ingegnere delle comunicazioni, in grado di inventare e brevettare un sistema di teleguida per i missili. Il governo americano durante la seconda guerra mondiale snobbò l’invenzione, salvo poi ripescarla ai tempi della crisi di Cuba. L’invenzione di Hedi Lamarr è diventata poi fondamentale per sviluppare la tecnologia Wi-Fi. Insomma se oggi possiamo collegarci senza fili con cellulari, PC e tablet alle reti, lo dobbiamo a lei, la donna più bella del mondo!
ISRAELE CAMBIA IL MODO DI VEDERE IL MONDO
L’università Bar-Ilan di Tel Aviv ha inventato un particolare collirio giornaliero che libererà per sempre i miopi e i presbiti dagli occhiali.
Israele vince la sete con l'acqua di mare
A pochi chilometri da Tel Aviv l’impianto di desalinizzazione di Sorek, il più grande e innovativo al mondo, è la risposta del Paese alla siccità decennale che ha prosciugato la Mezzaluna fertile
A una quindicina di chilometri da Tel Aviv due gigantesche vasche, grandi come campi da calcio, vengono riempite da acqua che arriva dal Mediterraneo. Fuoriesce da un tubo che emerge dalla sabbia che è così grande che ci si potrebbe camminare dentro. Le vasche contengono un letto di sabbia dove l’acqua subisce una filtrazione prima di finire all’interno di grandi capannoni. Il loro interno assomiglia alla camera dei motori di una navicella aliena. Migliaia e migliaia di cilindri biancastri di poco più di un metro d’altezza e larghi quanto un palmo di mano, contengono fogli di membrana di plastica che presentano pori con un diametro inferiore a un centesimo di quello di un capello umano, le quali avvolgono un tubo centrale. L’acqua marina viene sparata nei cilindri a una pressione di 70 atmosfere: l’acqua passa, il sale viene bloccato e la salamoia residua ributtata in mare. Il risultato è acqua potabile che serve per un milione e mezzo di persone.
Si tratta del nuovo impianto di desalinizzazione di Sorek, il più grande al mondo, una vera e propria salvezza per Israele. Solo pochi anni or sono il Paese si trovava sprofondato in una delle peggiori siccità dell’ultimo millennio, ora ha acqua potabile da vendere. Nel 2008 infatti, Israele si trovò vicino alla catastrofe ambientale. Una siccità decennale aveva bruciato la Mezzaluna fertile e la più importante fonte di acqua dolce del Paese, il Mar di Galilea, era sceso fino a toccare la black line, la linea nera al di sotto della quale la quantità di sale presente nel lago lo avrebbe reso inutilizzabile per secoli a venire. I raccolti andarono quasi completamente distrutti. Nella vicina Siria si cercò disperatamente di perforare pozzi a 100, 200 fino a 500 metri di profondità per cercare acqua dolce, ma alla fine i contadini dovettero arrendersi e fu una corsa verso le principali città a cercare un lavoro di fortuna. In una ricerca apparsa su Proceedings of the National Academy of Sciences si dice che la situazione, trascurata dal governo Assad, è stata una delle cause dei drammatici sviluppi che si sono venuti a creare negli ultimi anni. La siccità e le conseguenze hanno colpito anche Paesi come l’Iran, l’Iraq e la Giordania sui quali pesa ancora oggi come una spada di Damocle.
Israele, invece, è uscita dal dramma e questo attraverso due strade: da un lato vi è stata una profonda campagna per far capire quanto sia fondamentale non abusare dell’acqua e quindi quanto sia importante riciclarla il più possibile. Servizi igienici e docce a basso flusso d’acqua sono stati diffusi a livello naziona-le, mentre sono stati costruiti sistemi innovativi di trattamento dell’acqua che riutilizzano oltre l’85 per cento di quella di scarico. Dopo un trattamento, viene utilizzata per l’irrigazione in agricoltura, un riciclo che non ha confronti neppure con il secondo Paese al mondo, la Spagna, che ne riconverte il 19 per cento. Ma tali misura non erano sufficienti a far fronte alle richieste d’acqua, circa 1,9 miliardi di metri cubi all’anno, ne mancavano ancora almeno 500 milioni di metri cubi. Se si fosse continuato a pompare acqua dal Mar di Galilea, le fattorie avrebbe solo spostato in là di qualche anno la loro morte. E allora, ecco l’altra strada. Si è ricorsi agli impianti di desalinizzazione cercando i modi per abbattere i costi di manutenzione che fino a pochi anni prima rendevano l’acqua desalinizzata inarrivabile ai più. Israele infatti, non ha semplicemente comperato la tecnologia per la desalinizzazione da Paesi terzi, ma ha realizzato miglioramenti tecnologici di grandissimo interesse che ora esporta. Il lavoro lo si deve soprattutto a Bar-Zeev dell’Istituto Zuckerberg di Israele, esperto di biofouling, la tecnologia che studia e combatte le incrostazioni di microorganismi, alghe o altri animali che vivono e crescono su superfici bagnate. I sistemi più avanzati di desalinizzazione infatti, lavorano spingendo acqua salata in membrane che contengono micropori i quali lasciano passare l’acqua, ma non i sali. E su tali membrane cresce una grande quantità di microrganismi che fanno perdere efficienza al sistema. La pulizia è molto costosa e questo ha sempre fatto sì che la desalinizzazione dell’acqua marina fosse considerata un po’ «l’ultima frontiera» a cui ricorrere per avere acqua dolce. Ma Bar-Zeev ha sviluppato un sistema che, utilizzando pietra lavica, cattura i microrganismi prima che questi si adagiano sulle membrane. In questo modo i costi per avere acqua dolce si sono notevolmente abbattuti e ora Israele può permettersi di produrre con la desalinizzazione il 55 per cento di acqua dolce usata dai suoi abitanti. In un lavoro pubblicato su Scientific American, Osnat Gillor, dell’Istituto Zuckerberg spiega: «Il Medio Oriente si sta prosciugando, l’unico Paese che non soffre lo stress idrico acuto è Israele».
L’impianto di Sorek, che produce 150 milioni di metri cubi di acqua, è solo l’ultimo di una serie: agli inizi della siccità si era costruito quello di Askelon che produce 127 milioni di metri cubi di acqua dolce. Poi, nel 2009, l’impianto di Hadera che butta fuori 140 milioni di metri cubi di acqua e altri ne sono stati costruiti e sono in arrivo. E se un tempo l’acqua da desalinizzazione costava più di un litro di vino, ora agli israeliani pagano una bolletta mensile di circa 30 dollari, più o meno simile a quella di molte città degli Stati Uniti (in Italia siamo attorno ai 15-20 euro). Il Mare di Galilea è tornato a risplendere, così come le aziende agricole.
La strada intrapresa da Israele sta dilagando a macchia d’olio: secondo la International Desalination Association 300 milioni di persone al mondo bevono acqua desalinizzata e il numero è in rapida crescita. La società israeliana che ha costruito gli impianti nel proprio Paese ne sta ora costruendo una a Carlsbad, nel sud della California e altre commesse stanno arrivando da varie parti del mondo. Ogni anno se ne costruiscono almeno sei simili a quello di Sorek. Un impianto particolarmente ambizioso è quello in progetto sul Mar Rosso, dove israeliani, giordani e palestinesi si divideranno l’acqua prodotta e la salamoia verrà riversata nel Mar Morto che negli ultimi anni è sceso di oltre un metro in seguito al prelievo di acqua fatto dal 1960 ad oggi. Che sia l’acqua dallo stesso rubinetto a rimettere ordine nel Medio Oriente non è da escludere a priori.
Fonte avvenire:
Analisi del sangue senza ago, arriva dispositivo israeliano
Fonte: ADNKRONOS
Pubblicato il: 04/06/2016 16:33
Analisi del sangue senza necessità di 'bucare' la pelle. Al posto dell'ago arriva anche in Italia un nuovo dispositivo messo a punto dall'israeliana Cnoga, il TensorTip Mtx, che utilizza una microcamera agli infrarossi che legge nei capillari del polpastrello pressione, ematocrito, saturazione e altri valori, mostrando anche il battito cardiaco.
In pochi secondi si ottengono i dati che normalmente richiedono prelievo di sangue, esami di laboratorio, emogasanalisi ed elettrocardiogramma. Con vantaggi in termini di invasività dell'esame per i pazienti e di ottimizzazione dei tempi e delle risorse per i medici. Il dispositivo arriva nel nostro Paese grazie all'accordo di distribuzione siglato negli scorsi giorni con la Artech, piccola azienda biomedicale di Cavezzo, in provincia di Modena.
Il device è in grado di monitorare 14 parametri, quali la pressione del sangue (sistolica, diastolica e pressione arteriosa media), polso, livelli ematici di anidride carbonica, ossigeno, saturazione di ossigeno, pH ematico, emoglobina, ematocrito, emocromo, portata cardiaca, gittata cardiaca e altri, oltre al flusso d'onda dal vivo della pressione ematica e il polso.
Davvero profetiche le parole della Bibbia:
In te saranno benedette tutte le famiglie della terra
L'israeliano Haick inventa lo SniffPhone per rilevare il cancro
Al riguardo leggi anche la notizia qui riportata
Elenco non esaustivo di scoperte di studiosi e scienziati ebrei
Piccola provocazione contro tutti gli appassionati di BDS (Boicottaggio, ritiro degli investimenti e sanzioni) come a tutti gli utenti di Internet che incitano al boicottaggio dei prodotti ebraici.
Ecco un boicottaggio vero, completo e senza compromessi verso prodotti inventati da Ebrei:
Ora apparte provocazioni sterili ecco un elenco non esaustivo di scoperte fatte da studiosi e scienziati ebrei a conferma di Genesi 12