Il rischio di rendere Dio più religioso di quello che è - Paolo Ricca

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La spiritualità del quotidiano - Come vivere in una prospettiva di fede la vita di tutti i giorni - Il rischio di rendere Dio più religioso di quello che è. Come vivere la vita di tutti i giorni in una prospettiva di fede? Che rapporto c'è tra Dio e l'esistenza profana? Quella appunto del lavoro quotidiano delle incombenze domestiche e familiari, delle relazione di varia natura che tutti noi abbiamo ogni giorno. Che rapporto c'è tra Dio e quella che possiamo chiamare "profanità"? Cioè l'esistenza profana di tutti i giorni?

12 maggio 2013 - Paolo Ricca

 

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  • Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio. Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla chiesa di Dio; come io stesso mi sforzo di essere gradito a tutti in ogni cosa, non cercando il mio proprio vantaggio ma quello di molti, affinché siano salvati. - 1° Corinzi

  • Noi cristiani ci affanniamo parecchio a cercare la volontà di Dio per le nostre vite; quando poi crediamo di averla trovata, ci diamo da fare duramente per vederla soddisfatta nella nostra vita.

    Sono convinto che tale affanno nel cercare la volontà di Dio, per vivere in essa, camminare in essa e vederne la completezza, può diventare la nostra più grande battaglia, ed essa si intensifica quando ci troviamo in circostanze avverse.

  • Quando Dio ti chiama, o se lo ha già fatto, ricordati queste quattro cose:

  • Forse questo breve racconto vi farà sorridere. Erano mesi che i miei genitori mi invitavano a fare quel passo, ma non mi avevano costretto, perché volevano che prendessi io stesso la decisione. Quando finalmente la presi, mio padre portò in giardino un cestino pieno di carta. Mia sorella e mio fratello vennero ad incoraggiarmi. Mio padre diede fuoco alla carta e, quando si alzarono le prime fiamme, vi gettai quell’oggetto a cui tenevo tanto.

  • Dio ci dice che Egli ha posto ogni cosa che è stata creata sotto i piedi dell'uomo. Considerate questi versetti dall'epistola agli Ebrei:
     
    "Che cos'è l'uomo perché tu ti ricordi di lui o il figlio dell'uomo perché tu ti curi di lui?Tu lo hai fatto di poco inferiore agli angeli; lo hai coronato di gloria e d'onore; tu hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi». Avendogli sottoposto tutte le cose, Dio non ha lasciato nulla che non gli sia soggetto.

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