Va', gettati ai Suoi piedi, insisti...

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"Va', gettati ai Suoi piedi, insisti.." - Proverbi 6:3 - Gettarsi ai piedi del Maestro: non si tratta certamente di un metodo da seguire, ma di un desiderio che viene dal cuore, nella consapevolezza che in ginocchio, ai Suoi piedi, riceveremo tutto quello che il nostro cuore desidera.
 
LA POTENZA DELLA PREGHIERA INSISTENTE
Va', ora, adesso, in questo momento, devi sentire il bisogno di umiliarti, piegarti, inginocchiarti. È un comando al quale devi solo ubbidire con gioia, nonostante la sofferenza del momento, lo scoraggiamento, la malattia; devi andare e non te ne pentirai. 
Chiunque tu sia:
  • anziano, 
  • giovane, 
  • meno giovane. 
È un imperativo che significa propriamente: "muoversi da un luogo per giungere in un altro".
Va', raggiungi il luogo dove prostrarti; va' nella camera segreta dove pregare nel segreto Qualcuno che non vedi ma che senti nell'intimo del tuo cuore.
Va', è un ordine specifico; c'è Qualcuno che vuole spezzare il tuo cuore, abbassare l'io e donarti tanta e tanta benedizione.
Va', fa' presto, non tardare, Qualcuno ti sta aspettando.
Ubbidisci, affrettati per avere di più da Qualcuno che ti vuole dare dell'altro.
 

GÉTTATI AI SUOI PIEDI

Come son belli i Tuoi piedi nei loro calzari" (Cantico dei Cantici 7:2).
Ai Suoi piedi v'è guarigione: "E gli si accostarono molte turbe che avevano con sé degli zoppi, dei ciechi, dei muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero ai Suoi piedi, e Gesù li guari" (Matteo 15:30).

È un privilegio andare ai piedi di Gesù!
"Quand'ecco Gesù si fece loro incontro, dicendo: Vi saluto! Ed esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e L'adorarono" (Matteo 28:9).

È una gioia lacrimare ai piedi del Maestro:
"Ed ecco, una donna che era in quella città una peccatrice, sapendo che Gesù era a tavola in casa del Fariseo, portò un alabastro di olio odorifero; e stando ai piedi di Gesù, di dietro, piangendo cominciò a rigargli di lacrime i piedi, e li asciugava coi capelli del suo capo e baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con olio" (Luca 7:37-38).

Vi è un motivo fondamentale che porta a gettarsi ai piedi di Gesù: in Apocalisse è scritto che il Figlio di Dio ha piedi come terso rame e come colonna di fuoco. Ciò significa che Purezza, Santità e guarigione li possiamo trovare unicamente ai piedi del Signore della gloria

Oggi, ci si sforza di ideare nuovi metodi, nuovi progetti per progredire spiritualmente, questa tendenza però porta a far perdere di vista il vero significato della preghiera.

La chiesa oggi è alla ricerca di metodi migliori; Dio, invece, è alla ricerca di uomini che si gettano ai piedi di Gesù piegando il cuore e l'anima.

Il più nobile esercizio del credente è stare ai piedi del Maestro.
Non perdiamo questa santa abitudine.
"Nel Nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio" (Filippesi 2:10).

Cari nella grazia, ogni nostro sforzo sarà inutile se non diamo ascolto alla Parola di Dio ai piedi del Signore! Gettati dunque ai Suoi piedi, non te ne pentirai, anzi diventerai un esperto combattente e sicuramente riporterai la vittoria nel Nome di Gesù in ogni circostanza negativa della tua vita.
 

INSISTI

Oggi, purtroppo, siamo abituati a risposte istantanee e preghiere sbrigative.
L'evangelista Luca, descrivendo nel libro degli Atti un momento della vita dei primi cristiani, ci dice che essi perseveravano di pari consentimento nella preghiera.
La loro era una preghiera seria, concorde, perseverante e insistente.
Queste sono le condizioni indiscutibili per ricevere quanto il nostro cuore desidera.
Insisti a tempo e fuor di tempo, non gettare la spugna; considera che il Signore in questa attesa ti sta formando e per certo Egli continuerà a formarti.
Insisti, non dar posa all'anima tua, tieni il tuo cuore sveglio e non dar sonno ai tuoi occhi ne' sopore alle tue palpebre; "disimpegnati come il cavriolo di man del cacciatore, come l'uccello di mano dell'uccellatore". Va' gettati ai Suoi piedi, insisti" (Proverbi 6:4-5).
 
Santino Crugliano
 
Tratto da RISVEGLIO PENTECOSTALE Aprile 2012

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