La buona battaglia. Una breve lettera, concisa e perentoria, stranamente densa di forti affermazioni categoriche e solenni.
Predica tratta da 1° Timoteo 6:11-16
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Roma 16 gennaio 2011
1 Timoteo 4:12-16 Applicati, finché io venga, alla lettura, all'esortazione, all'insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle mani dal collegio degli anziani. Occupati di queste cose e dèdicati interamente ad esse perché il tuo progresso sia manifesto a tutti. Bada a te stesso e all'insegnamento; persevera in queste cose perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.
2 Timoteo 2:2 - le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.
La buona battaglia. Una breve lettera, concisa e perentoria, stranamente densa di forti affermazioni categoriche e solenni.
Predica tratta da 1° Timoteo 6:11-16
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Roma 16 gennaio 2011
In molti paesi non c’è liberà religiosa, la Bibbia è un libro raro. Certi credenti cristiani sarebbero disposti a pagare diversi mesi di salario pur di procurarsene una, così ricopiano a mano qualche pagina del Santo libro.
Nel nostro paese, invece, in una casa possono esserci anche cinque o sei Bibbie; ma dove sono? Una forse è dentro uno scatolone in soffitta, un’altra nel baule del nonno, un’altra in libreria ma non si sa bene dove…
Ma la domenica, quando si va in chiesa, bisognerebbe pure averne una!
La domenica?
E' un dato di fatto non subito comprensibile, ma degno di nota, che nessuno è veramente libero finché non abbia trovato un padrone.
Se sono cristiano penso che devo fare due aggiunte a questa frase: un signore deve essere sostituito con «il SIGNORE», cioè Gesù Cristo; e trovare il SIGNORE è una cosa, seguirLo però è un'altra.
Chiunque legge il vangelo con intenzioni sincere, vedrà che il nostro benedetto Signore ricordava in ogni occasione ai suoi discepoli che il Suo regno non è di questo mondo; che la Sua dottrina è la dottrina della croce; e che coloro che si professano Suoi seguaci, devono accettare volontariamente le sofferenze seguendoLo con abnegazione.
Quando l'immaginazione e la volontà entrano in conflitto è sempre l'immaginazione che vince. Immaginare è proiettare figure mentali sullo schermo della nostra mente. Significa creare nel nostro pensiero quello che vogliamo avvenga nella nostra vita. Il tempo, i talenti e tutte le altre risorse della persona vengono impegnate e dedicate allo scopo di realizzare gli obiettivi dell'immaginazione.
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