Isaia - note

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Autore: Isaia, profeta. Era sposato e aveva almeno due figli. Il suo nome significa “L’Eterno salva”.

Data di composizione: tra il 740 e il 690 a.C.

Parola chiave: salvezza.

Concetti centrali:

  1. La salvezza è per grazia, per la potenza e per l’amore di Dio e non per la potenza o per le opere dell’uomo.
  2. Dio è santo e non permette che il suo popolo non sia santo. Dio quindi agirà, nella Sua infinita sapienza, ma anche con la disciplina e la purificazione, affinchè il Suo popolo possa partecipare al Suo programma di salvezza.

Scopo:

  1. Richiamare il popolo alla purezza, alla santità e alla sincerità interiore.
  2. Presentare Dio che salva attraverso l’opera umile del Suo servo;
  3. Predire avvenimenti futuri secondo la volontà di Dio.

Sette aspetti eterni dell’opera di Dio nei confronti dell’uomo:

  1. Salvezza eterna (45:17)
  2. Luce eterna (60:19)
  3. Gioia eterna (35:10)
  4. Forza eterna (26:4)
  5. Amore eterno (54:8)
  6. Patto eterno (55:3)
  7. Giudizio eterno (33:14)

La vita di Gesù in Isaia:

  • nascita (7:14)
  • famiglia (11:1)
  • unzione (11:2)
  • carattere (11:3-4)
  • semplicità di vita (7:15)
  • mansuetudine (42:1-4)
  • morte (53)
  • resurrezione (25:8)
  • regno glorioso (11:3-16)
  • ........

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  • qui il file

    Uno studio del fratello Andrea Belli (ricordo con piace l'occasione in cui ho potuto conoscerlo personalmente in un campo evangelico).

    Tratto, con permesso, dal suo sito web:  http://salvezzapergrazia.wikispaces.com/

    ____________

  • Autore: l’apostolo Paolo.
    Data di composizione: prob. 65 d.C.
    Versetto centrale e scopo: “Affinchè tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa dell’Iddio vivente, colonna e base della verità” (3:15).

    Termini caratteristici:

    • “Dio nostro Salvatore”
    • “pietà”
    • “sana dottrina”
    • “uomo di Dio”

    Note varie:

  • Lettera agli Ebrei - Conferenza di Rinaldo Diprose c/o l'Istituto Biblico Evangelico Italiano - IBEI- con la chiesa di Palombara Sabina (RM) 2014

  • Autore: sconosciuto. Secondo il Talmud, probabilmente qualcuno vissuto prima di Mosè. Secondo altri potrebbe essere una traduzione dall’aramaico realizzata da Mosè.Questo spiegherebbe il fatto che il libro fu accettato dagli Ebrei e inserito nel Canone e le espressioni e i termini di origine aramaica presenti nel testo.

  • .... Dal punto di vista squisitamente linguistico, è mia opinione che la prima epistola di Giovanni rappresenti un fenomeno unico nel suo genere. E' noto, infatti, il limitato numero dei vocaboli utilizzati in questa porzione della Sacra Scrittura - circa mille.
    Ciò rende ancora più  stupefacente l'incredibile profondità delle Verità che l'apostolo riesce a dipingere con tale  immediatezza e semplicità....

    In allegato il commentario

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