I campi di grano di un agricoltore cristiano promettevano un raccolto abbondante. Tuttavia, qualche giorno prima della mietitura una terribile tempesta di grandine si abbatté sull'intera zona. 
Quando la tempesta si calmò, il coltivatore prese per mano suo figlio e, insieme, andarono a ispezionare i campi. 
La messe era completamente rovinata e gli occhi del padre si riempirono di lacrime. 
Il ragazzo lo guardò, aspettandosi di udire da lui aspre parole di protesta; invece lo sentì ripetere le parole di Giobbe: "Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il Nome del Signore" (Giobbe 1:21).

Dopo molti anni, quel figlio, ormai divenuto adulto, disse che quello era stato il sermone più solenne che avesse mai ascoltato. La fede sottomessa e irremovibile che c'era nel cuore del padre aveva avvicinato il suo cuore al Salvatore. Il padre aveva subìto una grave perdita materiale, ma con la sua fede aveva guadagnato il figlio per Cristo!

Amici cristiani, spesso adoperiamo molte parole per parlare della nostra fede e suscitare negli altri un interesse per Cristo, e questa è certo una buona cosa. Ricordiamoci però che tante volte più delle parole sono il nostro comportamento e il nostro modo di affrontare i problemi ad avere maggior impatto sugli altri; sono quelle cose che mostrano concretamente la nostra fede.

Facciamo in modo che le persone che non conoscono ancora il Vangelo possano "leggerlo" nel nostro modo di agire ed essere così conquistate a Cristo, come avvenne per quel ragazzo toccato dalla condotta del padre.

UNA LETTERA DI CRISTO 
(2 Corinzi 3:3) 

Inviato da alex il

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