Nell'università dove insegnavo scienze del giornalismo, dove fra l'altro si era laureato l'ex-presidente R. Nixon, tutti gli studenti erano partiti per le vacanze di natale, lasciando vuoto tutto l'edificio. Ero solo, l'aria stessa era triste, nessun focolare attendeva la mia presenza, mia moglie mi aveva lasciato, tenendo con sé i miei tre bambini. Cercando di fuggire dalla mia angoscia, presi la cornetta per telefonare ad un'amica e andare a fare baldoria. Ma stanco di fuggire dalla realtà dei miei problemi, la rimisi a posto, mentre quasi automaticamente uscivo di tasca un libretto che avevo ricevuto qualche giorno prima. Si intitolava: "Cosa devo fare per essere salvato?"
 
La prima parte mi colpì, ma non mi piacque molto, perché mi faceva vedere che ero un peccatore. Ma nella seconda intravidi il Salvatore, come disse Giovanni Battista indicando Gesù: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!" (Giovanni 1:29).
 
Alla fine del libretto vi era una preghiera con la richiesta di perdono e di salvezza, che feci mia. Vi era anche un coupon da spedire per chi volesse approfondire l'argomento, che inviai, tanto era un indirizzo a circa 3000 miglia lontano e nessuno sarebbe venuto a cercarmi.
 
Però in quel momento mi sentii bene, di un benessere indescrivibile. Pensando che fosse qualcosa di psicologico e passeggero, andai a casa. Ero ospite dalla nonna di un amico. Al mattino di un giorno grigio, la campagna mi apparve di un verde dipinto, il cielo di un azzurro mai visto, a tavola dissi alla nonna: "Mi hai fatto una colazione così gustosa!" - "ma è la stessa di ogni mattina!" rispose. In quel momento la radio intonò un valzer di Strauss, presi la nonna ed iniziai a danzare per la cucina, al che la nonna oltremodo sbalordita disse: "Ma è impazzito!?" Ma poi ancor più meravigliata mi disse: "Strano, quando sono andata per rifarti il letto l'ho trovato quasi intatto, non come le altre mattine che trovavo sempre tutto sossopra... Stai bene?!" Certo che stavo bene, quello fu il mio natale più bello, perché la vita, Gesù, era entrato nel mio cuore, ed era una gioia incontenibile. Da 44 anni sto così.
 
Dopo quel giorno il mio primo desiderio fu quello di realizzare l'ultimo comandamento che Gesù diede ai suoi discepoli, prima di ascendere al cielo dopo la sua resurrezione: "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:19-20).
 
Per la grazia del Signore, fra nazioni che nascono e muoiono e si spezzettano in tante parti, ho girato tutto il mondo da solo o in particolare con le navi evangeliche, Logos e Doulos della missione "Operation Mobilization", raggiungendo 215 nazioni, per annunziare a milioni di persone questa meravigliosa Buona Novella.
 
Ora vivo in Israele cercando di comunicare la vera pace, quella di Gesù, ma purtroppo a parte i kamikaze, la maggior parte fra israeliani e palestinesi sono d'accordo in una cosa sola, che Gesù non è il Figlio di Dio, che non è Dio, e come potete immaginare è sempre una battaglia quotidiana.
 
Ma presto finirà e sarò per sempre con il mio Gesù nella gloria, nella pace eterna, e con me miliardi di altri che credendo in Gesù hanno realizzato il vero Natale. Ci sarai anche tu?
 
Ray Lentzsch
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carmensita silletti

Ciao sono Carmen 7 anni fa ho avuto da Gesù un bellissimo regalo mi donato un bambino meraviglioso doveva nascere il 25 dicembre ma con il cesario hanno anticipato al 19.Gli occhi  azzurri biondo sembrava x 2 anni tutto bene poi fabrizio parlava prima ma poi ha avuto un blocco del linguaggio è incominciato tutto all asilo poi le maestre non l hanno accolto e subentrata iperattività poi tanti giri roma s giovanni rotondo  logopedia rifuto da a scuola privata poi l elementari sostegno muro delle insegnanti.Ma in tutto questo v è una cosa bellissima Gesù ci ama i da la forza mi ha fatto incontrare brave mamme e domani faesteggeremo insieme il compleanno di fabrizio la gioia in persona lui ha ciò che gli altri non hanno Gesù Alleluia

alex

Molti dicono: "mai nessuno è venuto dall'aldilà per dirci come stanno le cose, mio nonno è morto da 50 anni e non è più tornato..." Ma questa rimane solo una scusa d'incredulità poiché...
 
Da dove veniva quel bambino che per amore di te e di me nacque in una stalla? Di sé dice nella Bibbia: "Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi". Eppure scese fin quaggiù, al di sotto dei suoi piedi. Giovanni Battista disse: "Non son degno di portarGli i calzari".
 
Eppure scese anche al di sotto dei nostri piedi; schiacciato come un verme fino alla croce. Il suo nome ci dice chi Egli fosse: "Gesù", che vuol dire: "Dio salva!" Sì! Dio Padre ha dato il meglio del cielo per salvare il peggio della terra, che amore! Puoi dire: "Io sono salvato?" Non c'è tempo per pensare al Salvatore, è natale! Bisogna riempirsi la pancia e giocare a carte! Il passaggio pedonale è intasato, non si può passare, tutti pensano ai regali, all'albero di natale... Ma a Gesù!? Quando Gesù nacque si fece simile agli uomini, quando ritornerà invece tutti i veri credenti saranno fatti simili a Lui (Fl 2:5/8-1Gv 3:2). Sarà lo stesso anche per te?
Egli nacque in una stalla perché l'albergatore disse: "Non c'è posto!" Adesso Gesù vuol rinascere nel tuo cuore per darti la vita, c'è posto? Un bel sì! sarà il miglior regalo per Gesù.

nikscorsone.maranath@libero.it

alex

Nei nostri paesi civilizzati per il Natale non manca nulla, un bel presepe, babbo natale, l'albero, tanti regali, tante luci colorate, cibo abbondante e succulente, grandi riunioni familiari (almeno una volta!), affollate riunioni religiose, specie la notte del 24... In tutto questo credo però che manchi l'essenziale. Si è nell'attesa febbrile di ricordare l'evento più importante, la nascita di Colui che 2000 anni fa circa divise la storia. Ma perché venne realmente Gesù?
 
Per farci avere abbondantemente tutte le cose sopra descritte? Vediamo cosa possiamo apprendere dal libro in cui viene narrata la Sua storia, la Bibbia. Intanto è profetizzato di Lui in Isaia 61 "che veniva per recare una buona notizia agli umili (cioè a persone che si liberano del loro orgoglio e Lo accettano e Lo credono, come dei bambini); per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per liberare tutti coloro che sono schiavi di Satana e del peccato (invece noi in quel giardino la mattina presto lo legammo ben stretto), per consolare l'afflitto, per mettere, per dare (non per togliere), una corona di gloria invece della cenere (noi gliela demmo invece di spine), olio di gioia invece di dolore (Lui invece oltre al dolore ricevette da noi aceto mischiato col fiele), il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto (noi invece pensammo bene di spogliarlo), e avranno felicità eterna, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione del Signore per mostrare la Sua gloria. Io mi rallegrerò grandemente nel Signore, l‘anima mia esulterà nel mio Dio, poiché Egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto nel mantello della giustizia". Questa profezia in favore nostro, Gesù l'ha adempiuta perfettamente col Suo sacrificio. Tutti quelli che credettero e che credono tuttora ricevono: il perdono dei peccati, la salvezza, la gioia e la vita eterna, il riposo, la pace e la certezza di un posto in cielo come il ladrone in croce, che dopo la sua piccola preghiera diventò santo e nello stesso giorno, senza meritare nulla, si ritrovò in paradiso. Ecco, il vero Natale è rappresentato dall'aver realizzato e dal possedere con certezza queste cose divine e spirituali. Se prima Gesù divise la storia, alla croce divise l'umanità, tra salvati e perduti, tra religiosi e veri cristiani. Qual'è il tuo Natale?

nikscorsone.maranath@libero.it

alex

Ovunque si respira aria di festa, si ricevono auguri di Buon Natale a più non posso. In realtà ci si augura una "Buona Nascita!" É vero che si fa riferimento alla nascita del Salvatore, ma indirettamente si augura la cosa più bella e più importante della vita. Anche Gesù augurò una "Buona Nascita!" ad un importante personaggio del Suo tempo, un dottore della legge, che era come un cardinale dell'epoca odierna. Si chiamava Nicodemo al quale disse: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio".
 
"Nicodemo gli disse: "come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?" Gesù rispose: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: «Bisogna che nasciate di nuovo»" (Gv. 3:3/7). Una volta un filosofo diceva di non esistere, così dandogli un pizzico gli dissi: "Lo hai sentito?" Lui assolutamente non voleva rispondere per non tradirsi, e dato che gli feci un po' di male, alla fine si arrese e ammise di esistere, altrimenti non avrebbe dovuto sentire dolore. Ma io rincalzai dicendogli: "Perché esisti?" Noi esistiamo perché un giorno siamo nati e siamo venuti a far parte della grande famiglia umana. Gesù voleva far capire a Nicodemo che se non nasceva di nuovo, non poteva né vedere e né entrare in paradiso. Ma quella nascita era spirituale, per la quale non è necessario entrare nel grembo materno. E non è facoltativa, perché per esistere in questo mondo bisogna nascere, e allo stesso modo bisogna nascere di nuovo spiritualmente, per la fede in Gesù, per far parte della grande famiglia eterna di Dio.
 
Tutti siamo creature di Dio, ma figli si diventa accettando Gesù (Gv.1:11-12). Nicodemo era un buon uomo, un grande religioso, un insegnante della Parola di Dio e che aveva osservato tutte le feste comandate, ma se non nasceva di nuovo non avrebbe visto il regno di Dio. Un giorno non conteranno le nostre partecipazioni a tutte le feste di Natale della nostra vita, ma se siamo nati di nuovo gli angeli hanno fatto festa nel cielo per noi, per ogni peccatore che si ravvede, così come si fa festa per ogni bimbo che nasce (Lc. 15:7). Hai sentito la festa? Sei nato di nuovo? In caso contrario ti facciamo il nostro migliore augurio di Buon Natale!

nikscorsone.maranath@libero.it

alex

Il sole sta sorgendo su un orfanotrofio di bambini portatori di handicap. È natale. Un piccolo infermo chiede: "Perché festeggiare il natale se qui tutto va male?". Un'altra bambina risponde con voce dolce: "È proprio perché tutto va male che Gesù è venuto sulla terra". Ha ragione, possiamo infatti ringraziare Dio che guardando dall'alto del suo santuario, dal cielo, osservando la terra e ascoltando i gemiti dei prigionieri, dei desolati ha mandato Gesù, il meglio del cielo per liberare il peggio della terra, i condannati a morte (Salmo 102:19-20).
 
Egli lasciò la gloria e miriadi di angeli che lo servivano per venire a nascere in una stalla. Visse in povertà, lavorò con le proprie mani, e tuttavia divise la storia. Neonato fece tremare un re; bambino mise in imbarazzo gli eruditi; uomo maturo comandò alle forze della natura; aprì gli occhi dei ciechi e risuscitò i morti. Non compose mai un canto, eppure è stato il soggetto di innumerevoli canti per migliaia di compositori. Nomi di grandi uomini, sono apparsi e poi scomparsi, ma il nome di Gesù, superando i millenni, non è mai stato considerato come qualcosa del passato, ma sempre del presente. Se togliessimo tutti i nomi più illustri dalla storia dell'umanità, il mondo continuerebbe a girare ugualmente, ma se togliessimo quello di Gesù, non rimarrebbe niente altro che niente. Il natale storico della Bibbia è di capitale importanza, perché nasceva il Messia atteso, la speranza dell'umanità, la redenzione, il perdono, la pace, la vita e la salvezza. La Sua vita, dalla nascita alla resurrezione, ha avuto il Suo culmine all'ascensione, con l'entrata gloriosa nel regno dei cieli. Ieri quando Egli nasceva non era nell'albergo, non era nel palazzo del re, non era in nessuna casa d'Israele... Oggi non sarà sotto l'albero di nessuno, in nessun presepe come in nessuna cattedrale magnificamente addobbata. Sarà solo, come sempre nell'umile cuore del credente. Quel credente, chiunque esso sia che sentiva il vuoto del suo cuore, che si sentiva desolato e prigioniero da una vita senza senso e che sentiva il bisogno del Salvatore e di essere salvato. Il valore della nascita di Gesù, a nostro riguardo, si concretizza però nelle parole che ancora oggi Egli ci rivolge: "In verità, in verità vi dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3). Ecco il culmine della nostra nascita spirituale, del nostro natale, l'entrata nel Suo regno.

nikscorsone.maranath@libero.it

Inviato da alex il

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