Il dialogo di Gesù con Satana. Alla scoperta delle parole intercorse tra Gesù e Satana, le tentazioni palesi e quelle subdole proposte al Figlio di Dio che si presentano dopo un periodo di lungo digiuno, 40 giorni, nel deserto.
Qui il video - La sconfitta di Satana.
Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.
Efesini Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo;
il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.
Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere.
State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno.
Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi, e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.
Efesini cap. 6
Il dialogo di Gesù con Satana. Alla scoperta delle parole intercorse tra Gesù e Satana, le tentazioni palesi e quelle subdole proposte al Figlio di Dio che si presentano dopo un periodo di lungo digiuno, 40 giorni, nel deserto.
Gesù ti chiama, rispondi alla chiamata! Simpaticissimo video d'evangelizzazione
Vedi anche: Il messaggio del vangelo
"Affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo suoi disegni" (2 Corinzi 2:11). Il contesto di queste parole era il seguente: nella chiesa di Corinto c'era un infelice che aveva commesso incesto; una immoralità tale che non si trovava neppure fra gli stranieri, al punto di prendere la moglie di suo padre (1 Corinzi 5:1).
Quest'uomo, forse per le sue ricchezze, potere o altre simili ragioni, come accade per molte persone famose oggigiorno (il sermone è del 1750 circa!), non era stato censurato dalla chiesa.
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