Buon compleanno Israele !!
 Il 14 maggio 2008 compi il 60° anno dalla tua nascita, o rinascita, come Stato.

E' incredibile, per duemila anni questo popolo, sparpagliato per il mondo, perseguitato più volte, distrutto, sterminato, ha mantenuto la propria identità, fino a ricostruire uno suo Stato.

Uno Stato grande come la Toscana ma di cui tutto il mondo parla, ogni giorno. Molti affermano, e concordo con loro, che questo è uno dei più grandi miracoli e testimonianza dell'esistenza di Dio.

Israele, c'è chi ne parla male, chi la vorrebbe cancellare, nuclearizzare, etc.

Non è la prima volta.
All'ora è bene, giusto, benedire o maledire Israele?
Proprio ieri rileggevo questi passi, dove ho ritrovato conferma alla risposta che, dopo aver chinato le mie gionocchie a Cristo, trovai inaspettatamente fiorita nell'animo.


Balac e Balaam

(De 23:3-4; Gs 24:9-10)

Numeri 22:1 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano di Gerico.

Numeri 22:2 Balac, figlio di Sippor, vide tutto quello che Israele aveva fatto agli Amorei,

Numeri 22:3 e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso dall'angoscia a causa dei figli d'Israele.

Numeri 22:4 Perciò Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa moltitudine divorerà tutto ciò che è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi». In quel tempo Balac, figlio di Sippor era re di Moab.

Numeri 22:5 Egli mandò ambasciatori da Balaam, figlio di Beor, a Petor, che sta sul fiume, suo paese d'origine, per chiamarlo e dirgli: «Ecco, un popolo è uscito dall'Egitto; esso ricopre la faccia della terra e si è stabilito di fronte a me;

Numeri 22:6 vieni dunque, te ne prego, e maledicimi questo popolo, poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo a sconfiggerlo e potrò cacciarlo via dal paese; poiché so che chi tu benedici è benedetto, e chi tu maledici è maledetto».

Numeri 22:7 Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano la ricompensa per l'indovino; arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balac.

Numeri 22:8 Balaam disse loro: «Alloggiate qui stanotte; e vi darò la risposta secondo quello che mi dirà il SIGNORE». E i prìncipi di Moab stettero da Balaam.

Numeri 22:9 Dio si avvicinò a Balaam e gli disse: «Chi sono questi uomini che stanno da te?»

Numeri 22:10 Balaam rispose a Dio: «Balac, figlio di Sippor, re di Moab, mi ha mandato a dire:

Numeri 22:11 "Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto ricopre la faccia della terra; ora vieni a maledirmelo; forse riuscirò così a combatterlo e potrò cacciarlo via"».

Numeri 22:12 Dio disse a Balaam: «Tu non andrai con loro; non maledirai quel popolo perché è benedetto».

Numeri 22:13 Balaam si alzò, la mattina, e disse ai prìncipi di Balac: «Andatevene al vostro paese, perché il SIGNORE non mi ha dato il permesso di andare con voi».

Numeri 22:14 I prìncipi di Moab si alzarono, tornarono da Balac e dissero: «Balaam ha rifiutato di venire con noi».

(1Ti 6:9-10; 2P 2:15-16; Pr 28:18, 20) 1Gv 1:6; Lu 11:34-35

Numeri 22:15 Allora Balac mandò di nuovo dei prìncipi, in maggior numero e più importanti di quelli di prima.

Numeri 22:16 Questi arrivarono da Balaam e gli dissero: «Così dice Balac, figlio di Sippor: "Che nulla t'impedisca di venire da me,

Numeri 22:17 poiché io ti colmerò di onori e farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, te ne prego, e maledici questo popolo"».

Numeri 22:18 Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balac: «Anche se Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del SIGNORE, del mio Dio, per fare cosa piccola o grande che sia.

Numeri 22:19 Nondimeno, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, affinché io sappia ciò che il SIGNORE mi dirà ancora».

Numeri 22:20 Durante la notte Dio venne da Balaam e gli disse: «Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, àlzati e va' con loro; soltanto, farai ciò che io ti dirò».

Numeri 22:21 Balaam quindi si alzò la mattina, sellò la sua asina e andò con i prìncipi di Moab.

Numeri 22:22 Ma l'ira di Dio si accese perché egli era andato; e l'angelo del SIGNORE si mise sulla strada per ostacolarlo. Balaam cavalcava la sua asina e aveva con sé due servi.

Numeri 22:23 L'asina vide l'angelo del SIGNORE che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, svoltò e prese la via dei campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla sulla strada.

Numeri 22:24 Allora l'angelo del SIGNORE si fermò in un sentiero incavato che passava tra le vigne e aveva un muro di qua e un muro di là.

Numeri 22:25 L'asina vide l'angelo del SIGNORE; si strinse al muro e schiacciò il piede di Balaam contro il muro; e Balaam la percosse di nuovo.

Numeri 22:26 L'angelo del SIGNORE passò di nuovo oltre, e si fermò in un luogo stretto dove non c'era modo di voltarsi né a destra né a sinistra.

Numeri 22:27 L'asina vide l'angelo del SIGNORE e si sdraiò sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina con un bastone.

Numeri 22:28 Allora il SIGNORE aprì la bocca dell'asina, che disse a Balaam: «Che cosa ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?»

Numeri 22:29 Balaam rispose all'asina: «Perché ti sei fatta beffe di me. Ah, se avessi una spada in mano, ti ammazzerei all'istante!»

Numeri 22:30 L'asina disse a Balaam: «Non sono forse la tua asina che hai sempre cavalcato fino ad oggi? Sono forse solita farti così?» Ed egli rispose: «No».

Numeri 22:31 Allora il SIGNORE aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l'angelo del SIGNORE che stava sulla strada, con la sua spada sguainata. Balaam s'inchinò e si prostrò con la faccia a terra.

Numeri 22:32 L'angelo del SIGNORE gli disse: «Perché hai percosso già tre volte la tua asina? Ecco, io sono uscito per fermarti, perché la via che percorri è contraria al mio volere.

Numeri 22:33 L'asina mi ha visto e per tre volte ha deviato davanti a me. Se non avesse deviato davanti a me, io ti avrei ucciso all'istante, ma lei l'avrei lasciata in vita!»

Numeri 22:34 Allora Balaam disse all'angelo del SIGNORE: «Io ho peccato perché non sapevo che tu ti fossi messo contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornerò».

Numeri 22:35 L'angelo del SIGNORE disse a Balaam: «Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò». E Balaam andò con i prìncipi di Balac.

Nu 24:10-13

Numeri 22:36 Quando Balac udì che Balaam arrivava, gli andò incontro fino alla città di Moab che è sul confine segnato dall'Arnon, nel punto più lontano.

Numeri 22:37 Balac disse a Balaam: «Non ti ho forse fatto chiamare con insistenza? Perché non sei venuto da me? Non sono proprio in grado di farti onore?»

Numeri 22:38 Balaam rispose a Balac: «Ecco, sono venuto da te; ma potrei forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò».

Numeri 22:39 Balaam andò con Balac e giunsero a Chiriat-Usot.

Numeri 22:40 Balac sacrificò buoi e pecore e mandò parte della carne a Balaam e ai prìncipi che erano con lui.

Numeri 22:41 La mattina Balac prese Balaam e lo fece salire a Bamot-Baal, da dove Balaam vide l'estremità del campo d'Israele.

Benedizioni pronunziate da Balaam

De 23:3-5 (De 32:8-9; Sl 147:19-20) Ge 50:20; Gd 11

Numeri 23:1 Balaam disse a Balac: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette tori e sette montoni».

Numeri 23:2 Balac fece come Balaam aveva detto, e Balac e Balaam offrirono un toro e un montone su ciascun altare.

Numeri 23:3 E Balaam disse a Balac: «Sta' vicino al tuo olocausto e io mi allontanerò; forse il SIGNORE mi verrà incontro; e io riferirò quello che mi avrà fatto vedere»; e andò sopra una nuda altura.

Numeri 23:4 Dio venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato i sette altari e ho offerto un toro e un montone su ciascun altare».

Numeri 23:5 Allora il SIGNORE mise delle parole in bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balac e parla così».

Numeri 23:6 Balaam tornò da Balac, ed ecco che questi stava vicino al suo olocausto con tutti i prìncipi di Moab.

Numeri 23:7 Allora Balaam pronunziò il suo oracolo:

«Balac mi ha fatto venire da Aram,

il re di Moab mi ha chiamato dalle montagne d'Oriente.

Vieni, disse, maledici Giacobbe per me!

Vieni, impreca contro Israele!

Numeri 23:8 Come farò a maledirlo se Dio non l'ha maledetto?

Come farò a imprecare se il SIGNORE non ha imprecato?

Numeri 23:9 Io lo guardo dalla sommità delle rupi

e lo contemplo dall'alto dei colli;

ecco, è un popolo che dimora solo

e non è contato nel numero delle nazioni.

Numeri 23:10 Chi può contare la polvere di Giacobbe

o calcolare il quarto d'Israele?

Possa io morire della morte dei giusti

e possa la mia fine essere simile alla loro!»

Gs 24:9-10 (Ro 11:29; De 7:6, ecc.) Ro 8:33

Numeri 23:11 Allora Balac disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Ti ho preso per maledire i miei nemici ed ecco, non hai fatto che benedirli».

Numeri 23:12 L'altro gli rispose e disse: «Non devo forse stare attento a dire soltanto ciò che il SIGNORE mi mette in bocca?»

Numeri 23:13 E Balac gli disse: «Ti prego, vieni con me in un altro luogo, da dove tu lo potrai vedere; tu di qui non ne puoi vedere che una parte; non lo puoi vedere tutto quanto; di là me lo maledirai».

Numeri 23:14 E lo condusse al campo di Sofim, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un toro e un montone su ciascun altare.

Numeri 23:15 E Balaam disse a Balac: «Stattene qui vicino al tuo olocausto, e io andrò a incontrare il SIGNORE».

Numeri 23:16 E il SIGNORE venne incontro a Balaam, gli mise delle parole in bocca e gli disse: «Torna da Balac e parla così».

Numeri 23:17 Balaam tornò da Balac, ed ecco che questi stava presso il suo olocausto, con i prìncipi di Moab. E Balac gli disse: «Che ha detto il SIGNORE?»

Numeri 23:18 Allora Balaam pronunziò il suo oracolo e disse:

«Àlzati Balac, e ascolta!

Porgimi orecchio, figlio di Sippor!

Numeri 23:19 Dio non è un uomo, da poter mentire,

né un figlio d'uomo, da doversi pentire.

Quando ha detto una cosa non la farà?

O quando ha parlato non manterrà la parola?

Numeri 23:20 Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire;

egli ha benedetto; io non posso contraddire.

Numeri 23:21 Egli non scorge iniquità in Giacobbe,

non vede perversità in Israele.

Il SIGNORE, il suo Dio, è con lui

e Israele lo acclama come suo re.

Numeri 23:22 Dio lo ha fatto uscire dall'Egitto,

e gli dà il vigore del bufalo.

Numeri 23:23 In Giacobbe non c'è magia,

in Israele non c'è divinazione;

a suo tempo viene detto a Giacobbe e a Israele

qual è l'opera che Dio compie.

Numeri 23:24 Ecco un popolo che si leva come una leonessa

e si alza come un leone;

egli non si sdraia prima di aver divorato la preda e bevuto il sangue delle sue vittime».

De 33:26-29; 1R 4:20-25; Lu 1:54

Numeri 23:25 Allora Balac disse a Balaam: «Non lo maledire, ma almeno non benedire».

Numeri 23:26 Ma Balaam rispose e disse a Balac: «Non ti ho forse detto: Io farò tutto quello che il SIGNORE dirà?»

Numeri 23:27 Balac disse a Balaam: «Ti prego, vieni, io ti condurrò in un altro luogo; forse piacerà a Dio che tu me lo maledica di là».

Numeri 23:28 Balac dunque condusse Balaam in cima al Peor, che domina il deserto.

Numeri 23:29 E Balaam disse a Balac: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette tori e sette montoni».

Numeri 23:30 Balac fece come Balaam aveva detto, e offrì un toro e un montone su ciascun altare.

Numeri 24:1 Balaam, vedendo che piaceva al SIGNORE benedire Israele, non ricorse come le altre volte alla magia, ma voltò la faccia verso il deserto.

Numeri 24:2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribù per tribù; e lo Spirito di Dio fu sopra di lui.

Numeri 24:3 E Balaam pronunziò il suo oracolo e disse:

«Così dice Balaam, figlio di Beor,

così dice l'uomo che ha l'occhio aperto,

Numeri 24:4 così dice colui che ode le parole di Dio,

colui che contempla la visione dell'Onnipotente,

colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi:

Numeri 24:5 Come sono belle le tue tende, o Giacobbe,

le tue dimore, o Israele!

Numeri 24:6 Esse si estendono come valli,

come giardini in riva a un fiume,

come aloe piantati dal SIGNORE,

come cedri vicini alle acque.

Numeri 24:7 L'acqua trabocca dalle sue secchie, la sua semenza è ben irrigata,

il suo re sarà più in alto di Agag

e il suo regno sarà esaltato.

Numeri 24:8 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,

gli dà il vigore del bufalo.

Egli divorerà i popoli che gli sono avversari,

frantumerà loro le ossa, li trafiggerà con le sue frecce.

Numeri 24:9 Egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa:

chi lo farà alzare?

Benedetto chiunque ti benedice,

maledetto chiunque ti maledice!»

Numeri 24:10 Allora l'ira di Balac si accese contro Balaam; e Balac, agitando le mani, disse a Balaam: «Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco che li hai benedetti già per la terza volta.

Numeri 24:11 Ora fuggi a casa tua! Io avevo detto che ti avrei colmato di onori. Ma ecco, il SIGNORE ti ha impedito di averli».

Numeri 24:12 E Balaam rispose a Balac: «E non dissi io, fin da principio, agli ambasciatori che mi mandasti:

Numeri 24:13 "Anche se Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del SIGNORE per fare di mia iniziativa alcun che di bene o di male; ciò che il SIGNORE dirà, quello dirò"?

Numeri 24:14 E ora, ecco, io me ne vado al mio popolo; vieni, io ti annunzierò ciò che questo popolo farà al tuo popolo nei giorni a venire».

(2S 7:8-9; 8:2, 13-14) Sl 110; Mi 5:1, ecc.; Is 60:1, ecc.

Numeri 24:15 Allora Balaam pronunziò il suo oracolo e disse:

«Così dice Balaam, figlio di Beor;

così dice l'uomo che ha l'occhio aperto,

Numeri 24:16 così dice colui che ode le parole di Dio,

che conosce la scienza dell'Altissimo,

che contempla la visione dell'Onnipotente,

colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi:

Numeri 24:17 Lo vedo, ma non ora;

lo contemplo, ma non vicino:

un astro sorge da Giacobbe,

e uno scettro si eleva da Israele;

colpirà Moab da un capo all'altro

e abbatterà tutta quella razza turbolenta.

Numeri 24:18 S'impadronirà di Edom,

s'impadronirà di Seir, suo nemico;

Israele farà prodezze.

Numeri 24:19 Da Giacobbe verrà un dominatore che sterminerà i superstiti delle città».

Numeri 24:20 Poi Balaam vide Amalec e pronunziò il suo oracolo, e disse:

«Amalec è la prima delle nazioni,

ma il suo avvenire va in rovina».

Numeri 24:21 Poi vide i Chenei e pronunziò il suo oracolo, e disse:

«La tua abitazione è solida

e il tuo nido è posto nella roccia;

Numeri 24:22 nondimeno, il Cheneo dovrà essere devastato,

finché l'Assiro ti conduca in prigionia».

Numeri 24:23 Poi pronunziò di nuovo il suo oracolo, e disse:

«Ahimè! Chi resisterà quando Dio lo avrà stabilito?

Numeri 24:24 Ma delle navi verranno dalle parti di Chittim

e umilieranno Assur, umilieranno Eber,

ed egli pure finirà per essere distrutto».

Numeri 24:25 Poi Balaam si alzò, partì e se ne tornò a casa sua; e Balac pure se ne andò per la sua strada.

alex

ROMA (9 novembre) - La notte fra il 9 e il 10 novembre 1938 la Germania visse quella che è tristemente passata alla storia come la "Notte dei cristalli". Si trattò del primo atto di violenza collettiva ai danni della popolazione di religione ebraica da parte del regime hitleriano, che pure già tre anni prima aveva varato le leggi razziali.

Quella notte squadracce di militanti nazisti presero di mira le abitazioni e i negozi dei tedeschi di fede giudaica, le sinagoghe e altri luoghi di preghiera. Fu un'aggressione a freddo, che colpì gente inerme nelle grandi città e nei piccoli centri. La polizia non intervenne.

Il bilancio fu di 91 morti, 267 sinagoghe distrutte, migliaia di negozi e appartamenti devastati e incendiati, e circa 30mila persone rastrellate e avviate verso tre campi di concentramento. Solo a Dachau finirono 13mila persone, 700 delle quali morirono nel giro di pochi giorni, mentre le altre furono rilasciate dopo aver accettato di prendere la via dell'esilio. La "Notte dei cristalli" venne così definita a causa dei tanti negozi e attività commerciali di proprietà di cittadini ebrei, le cui vetrine vennero mandate in pezzi nelle strade.

A ordinare il tutto era stato il ministro della propaganda Goebbels, il quale, per lanciare il pogrom antiebraico, si era servito come pretesto dell'attentato compiuto il 7 novembre a Parigi dall'ebreo Herschel Gruespan, costato la vita al diplomatico tedesco Ernst von Rath. Con il passare degli anni è stato messo in dubbio che tutto fosse stato organizzato dal solo Goebbels, peraltro nel giro di due soli giorni, lasciando spazio invece all'ipotesi che il pogrom fosse stato pianificato da tempo e con cura, in attesa di un pretesto. Per beffa aggiuntiva, dopo la violenza, alle comunità ebraiche fu addirittura imposto di rimborsare il controvalore economico dei danni "arrecati".

Fonte: www.ilmessaggero.it

Inviato da alex il

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