Il testo del nostro studio lo troviamo in Filippesi 3:20:
“Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore”.

L’idea dietro una parola così importante come cittadinanza era ben nota ai cristiani che abitavano la città di Filippi, ai quali Paolo indirizza la sua epistola. Ciò ne spiega l’uso da parte dell’apostolo.
Anche oggi, parlare di cittadinanza ad un cittadino americano, italiano, o in generale ad un cittadino di una nazione ricca e prospera ha un senso molto particolare. Egli sa quali privilegi gli garantisce il suo status. Magari non ha invece molto significato per quei poverini condannati all’interno di stati totalitari, il cui unico sogno è fuggire dalla propria nazione.
I filippesi devono aver goduto di un buon trattamento all’interno dell’impero romano, del quale facevano parte. Conoscevano benissimo quanto fosse importante essere cittadino romano e quanto questo potesse garantire una vita più pacifica e, soprattutto, libera.....

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Inviato da alex il

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