L'arrivo di Bibbie in miniatura ai 33 minatori cileni intrappolati a 700 metri di profondità rafforza in loro la speranza di essere salvati. "Ringraziate coloro che ci hanno inviato le Bibbie", ha riferito un minatore di nome Renan a una rivista brasiliana, la settimana scorsa.
 
Le Bibbie "mi hanno dato tantissima fede nel fatto che uscirò da qui", ha affermato Renan. I minatori, intrappolati sottoterra dal 5 agosto, quando un tunnel è collassato nella miniera di San Josè nel deserto cileno di Atacama, aspettano di essere tirati fuori ma, secondo gli esperti, ci vorranno almeno 4 mesi. Intanto i minatori ricevono acqua e cibo, da poco anche solido e caldo, tramite un pozzo stretto scavato fino al loro rifugio.
 
La stampa cilena ha parlato di miracolo quando sono stati trovati vivi, e ciò ha dato l'idea a una chiesa avventista di far arrivare loro delle Bibbie. Il past. Carlos Parra Diaz, che si occupa delle chiese avventiste nel distretto di Copiapo, ha ricevuto il beneplacito del ministro delle miniere cileno, Laurence Golborne, per inviare le mini Bibbie ai minatori intrappolati. Ogni Bibbia è stata personalizzata con il nome dei minatori e alcuni testi particolari di incoraggiamento. "Siamo sempre stati disponibili ad aiutare i nostri fratelli che soffrono dentro e fuori la miniera", ha affermato Parra. "Ora abbiamo preparato queste piccole Bibbie così i minatori, nella loro prigionia forzata, possono leggere la Parola di Dio". Ogni volume inviato è corredato di una lente di ingrandimento, per facilitarne la lettura. Ciascuna Bibbia reca anche un'etichetta con le parole : "Stiamo pregando per il tuo ritorno", oltre ad avere ben evidenziato il Salmo 40 i cui primi versetti dicono: "Ho pazientemente aspettato il Signore, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido.
 
Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi". La chiesa ha anche regalato una copia della Bibbia ai Ministri brasiliani della salute e delle miniere, e a ciascuna delle famiglie accampate sul luogo del disastro. "Dio, che li ha mantenuti in vita, continuerà a prendersi cura di loro.
 
Ora preghiamo per un altro miracolo, che il loro salvataggio avvenga prima di quanto pensano", ha dichiarato Parra al settimanale brasiliano. Il past. Parra svolge attività di cappellania sul luogo del salvataggio.
 

alex

L'ultimo minatore, il capitano della quadra, è stato tratto in salvo questa notte. Dopo la sua uscita, le campane delle chiese del paese hanno suonato a festa per salutare tutti i 33 minatori salvati dalla miniera in cui erano rimasti imprigionati dal 5 agosto scorso. Con grande sorpresa di parenti e presenti, diversi di loro sono usciti indossando sulla tuta una maglietta con una grande stella bianca su un rettangolo rosso e blu recante la scritta: Grazie, Signore! Nella parte posteriore erano poi stampate le parole del Salmo 95: "Nelle sue mani sono gli abissi della terra. Le altezze dei monti sono sue.

minatore cileno

Al Signore sia l'onore e la gloria". Il past. Carlos Parra, della chiesa avventista nella regione di Atacama, che si è occupato del servizio di cappellania nel Campo Speranza, ha affermato che questo messaggio è prezioso e che sebbene sapeva dell'invio d elle magliette ai minatori, questi avevano tenuto segreto l'uso che ne avrebbero fatto. Alberto Segovia, fratello di David, uno dei minatori, è convinto che il fatto di indossare la maglietta con il messaggio sia la dimostrazione che questi uomini hanno lasciato le viscere della terra spiritualmente rinnovati. "David mi ha detto che una volta fuori da qui, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata di andare in una chiesa e ringraziare Dio", ha affermato.

Ogni minatore ha ricevuto il saluto personale del Presidente della Repubblica, Sebastián Piñera, una volta uscito dalla capsula "Fenix", in superficie. Giunto nell'accampamento martedì 12, Piñera si è incontrato con i parenti dei minatori per spiegare loro come sarebbe avvenuto il salvataggio. Al termine della riunione il past. Carlos Parra ha pregato con i parenti e il Presidente. La comunità avventista di cui Parra è pastore ha guidato l'ultima veglia nel campo della miniera San José, in attesa della fine del salvataggio. "È stata una giornata estenuante ma confortante poiché abbiamo dato aiuto spirituale ai minatori e i loro parenti quando lo hanno chiesto", ha affermato Parra.

Il pastore e i membri della chiesa avventista di Copiapó hanno realizzato le veglie ogni notte insieme con i parenti dei minatori. "Vogliamo ringraziare i cristiani che stanno pregando in tutto il Cile. Ci hanno dato la forza per andare avanti. Soprattutto il pastore Parra è stato fondamentale in questo processo", ha affermato Héctor Ticona, padre di Ariel, uno dei minatori imprigionati a 700 metri di profondità.

La chiesa avventista del settimo giorno terrà, domenica prossima, un culto di ringraziamento a cui parteciperanno le autorità che sono state presenti durante tutto il procedimento di salvataggio. Sarà un culto ecumenico presieduto dal past. Carlos Parra.
 

alex

Lunedì 13 settembre, il pastore Carlos Parra, divenuto il cappellano dei parenti dei minatori intrappolati nella miniera in Cile, ha ricevuto una lettera inviatagli da uno dei 33 minatori che dal 5 agosto vivono a 700 metri di profondità dopo un crollo nella miniera in cui lavoravano.

Profondamente emozionato, Parra ha preso questo dono proveniente dal minatore Jose Ricardo Ojeda che, ispirato dalla lettura della Bibbia, ha deciso di scrivergli. "Sono veramente molto grato al Signore per tutto quello che ha fatto per i minatori. Inoltre ringrazio Dio per questa lettera e perché sono sicuro che la Bibbia che abbiamo loro inviato li sta accompagna ndo e dando la speranza di continuare a vivere", ha affermato Parra.

È stata infatti un'idea della chiesa avventista di cui Parra è pastore quella di inviare delle mini Bibbie corredate di lente di ingrandimento ai minatori intrappolati (Notizie Avventiste n.29, del 1.9.2010), per incoraggiarli, dato che lungo sarà ancora la loro permanenza sotto terra prima di essere liberati. Intanto, durante il XXIV congresso dei giovani avventisti della Chiesa del Messico settentrionale, un gruppo di giovani hanno fatto visita alle famiglie dei 33 minatori che dal momento della tragedia vivono presso la miniera, nell'Accampamento Speranza. Assieme a un messaggio spirituale e musicale, i giovani hanno salutato le famiglie, pregato con loro, donato dell'acqua potabile, salutato il sindaco di Caldera che era sul posto.

I giovani sono stati contenti di aver contribuito ad alleggerire un po' l'angoscia di queste famiglie che vivono una l unga attesa e sperano di rivedere i loro figli, nipoti, papà, nonni e fratelli.


La lettera:

Pastore: Diaz Carlos Parra
Da qui sotto saluto lei e la sua famiglia per le vostre preghiere per noi, i 33 minatori. Qui siamo tutti tranquilli e so che Dio onnipotente ci ha protetti fin dal primo giorno che questo è successo. Preghiamo alle ore 12, tutti i giorni. Siamo di ogni fede e religione, tutti fratelli in Dio. Faccio un po’ fatica a scrivere ... sento qualcosa dentro di me che è difficile esprimere... Se Dio ci ha lasciato in vita è perché ci ha preparato qualcosa per quando usciremo. Qui abbiamo tanto tempo per pensare e pregare. Per lei e la sua famiglia: "Solo Gesù ci fa riposare, di modo che il nostro peso diventa leggero e facile da portare. In questo modo si apre davanti a noi uno scenario pieno di speranza, dove le afflizioni diventano un futuro consolatore".
Un saluto a lei a alla sua famiglia
Jose Ricardo Ojeda.

lettera minatore

alex

In Cile gli avventisti avevano avuto la bella idea di mandare una Bibbia ciascuno ai 33 minatori intrappolati nel sottosuolo che saranno liberati tra qualche mese. Ieri il Cardinale ha sentito però l’urgente necessità di mandare 33 Rosari benedetti dal Papa, per le loro preghiere a Maria.

Meno male che le Bibbie non le ha volute riprendere!

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