Nel silenzio davanti a Dio - Daniel L. Johnson

Uscii dal mio ufficio e sospirai profondamente. Una giornata molto pesante stava per finire. Alle sei di sera il sole era insolitamente caldo. Quel calore sembrò assorbire l'ultimo filo di energia che mi era rimasto. Mentre mi incamminavo lentamente verso il parcheggio, il mio sguardo venne attratto verso l'alto e fui testimone di un balletto aereo.
Un falco stava planando tranquillamente nel!' aria a cerchi concentrici, mentre una mezza dozzina di cornacchie adirate ripeteva inutilmente i suoi attacchi in picchiata. Le cornacchie gracchianti battevano le ali energicamente per volare più in alto del falco e assumere la posizione più adatta per il prossimo attacco.
II falco, invece, continuava il suo volo senza cambiare rotta. Si librava sempre più in alto e sembrava ignorasse quelle cornacchie frustrate. Uno dopo l'altro i volatili più piccoli si stancarono, interruppero il loro attacco e diressero il proprio volo verso terra per riposare fra i rami di un albero. Il falco, invece, saliva sempre più in alto librandosi placidamente in cerchio. Poi, improvvisamente,
senza un altro battito d'ali il maestoso uccello volò dritto in alto, oltre una cresta montuosa solo e libero, impassibile di fronte agli attacchi inutili delle cornacchie.

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