Cosa succede ad un Ateo se incontra la parola "Fede", certamente con - razionalità - la analizzerà i suoi pensieri di quasi superiorità voleranno lontano ed alla fine con molta sufficienza dirà è una "condizione del cervello".
 
Poi nella solitudine della sua vita, penserà e quasi per giustificare i suoi pensieri dirà: le mie affermazioni razionali sono giuste Dio non esiste! non si può aver Fede in qualcosa che non si vede, pregarla poi? ma è inconcepibile pregare qualcosa di astratto e tira fuori Darwin, Marx, la matematica quantistica, la Biologia e si rasserena.
 
Ripensa però alla parola Fede e ...forse essere Atei non è lo stesso una Fede? ma nò, lui crede nelle cose razionali e ... si consola in quella notte che non finisce mai!
 
E' vero però che anche essere Atei e razionali è una Fede; poi pensa che non è la stessa cosa e il suo cervello in piena solitudine vola nei meandri dell'evoluzione è li' trova la chiave di tutto, le molecole organiche, i nucleotidi, le prime cellule, l'abiogenesi fino a giungere agli invertebrati; rettili, uccelli, primi Mammiferi, scimmie antropomorfe (scimpanze antichi) e dallAustralopitecus all'Homo Sapiens Sapiens Moderno.
 
E' soddisfatto quell'Ateo tutto solo in quella notte dove ancora non c'è alba, una parola però lo fà tanto pensare; TEORIA, se tutta l'Evoluzione è teoria quindi l'evoluzionismo è fede non esiste allora nell'origine dell'Uomo nulla di razionale solo fede?
 
Poi pensa: io non credo in Dio perchè non lo vedo, ma neppure una molecola si vede ma al suo interno ci sono progetti complessi che l'Uomo non potrebbe ricreare, la Matematica dei Quanti che in ogni scoperta sull'origine della materia aggiunge SEMPRE frasi come PRESUNTA -PROBABILE e continua e pensa agli anelli mancanti nell'evoluzione dell'Uomo la violazione da parte di questa teoria delle leggi della termodinamica e della fisica (un pesce che fuoriesce dalla palude primordiale e sviluppa le gambe).
 
Adesso in questa notte i suoi occhi cominciano a vedere e capisce che la fede nel non credere che Dio esiste e più forte del credere che Dio esiste, capisce anche che la fede di un ateo è credere in teorie, probabilità, cose presunte e finalmente si chiede perchè non cercare Dio con una fede diversa.
 
Ecco la solitudine di un ateo la solitudine di un Uomo senza Dio, una fede che non apre il Cuore ad una speranza di un nuovo domani, una fede senza certezze, una fede senza Amore...
 
Leggevo una frase di ALBERT EINSTEIN che diceva: "IL VERO VALORE DI UN ESSERE UMANO E' DETERMINATO PRINCIPALMENTE DALLA MISURA E DAL SENSO IN CUI EGLI HA RAGGIUNTO LA LIBERAZIONE DAL "SE".
 
Ed in questa nuova alba io aggiungo, possa il Signore della Misericordia e della Speranza avere pietà di me.
 
 

cerquini

Il senso della vita.

Pochi fortunati esseri umani possono dare un senso alla vita.
La stragrande maggioranza, invece, non ha la possibilità o la voglia di pensarci perché colpita da innumerevoli sofferenze, causate dalla natura o dagli uomini stessi.

Molto frequentemente la sofferenza colpisce anche quei pochi che un senso alla vita l' avevano già dato.                   

La SOFFERENZA  imperversa su tutto!

Spontanea questa considerazione:

La divina commedia.
Immaginare, ipotizzare, pensare, credere, che possa esistere un essere tanto malefico, malvagio, tragico, che, oltre a tutte le altre malefatte (infinite sofferenze per gli esseri viventi, umani ed animali) abbia creato anche la tortura eterna, è una idiozia colossale.
 
Dante che l’ha scritta e Benigni che la decanta, sono due inconsapevoli ***** *****.
 
Purtroppo anche alcune persone geniali, essendo inculcati di religione sin dall’infanzia, non si rendono conto delle stupidaggini che gli hanno propinato.
 
La scuola deve essere assolutamente liberata da insegnamenti religiosi. Ai nostri figli si deve insegnare l’uso della ragione, e tanto, tantissimo allenamento al tale uso. Oltre, ovviamente, all' apprendimento della storia delle religioni e dell' ateismo. Amen.  

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