1. Bisogno d'amore
Per la sua stessa natura, l'essere umano ha bisogno d'amore come una pianta di sole e di acqua per potersi sviluppare. Bisogno di ricevere amore, bisogno di darne.


Il dramma è che nel corso della vita questo duplice bisogno non è soddisfatto. Perché? Tutto dipende dalla natura dell'amore umano. Noi siamo inclini ad amare quelli che ci amano, aspettando che sia l'altro ad incominciare. E, in un mondo in cui l'egoismo prevale, questa tendenza restringe considerevolmente la cerchia degli affetti. Forse ci lamentiamo perché ci manca l'amicizia degli altri, ma noi ne diamo a loro? Non viviamo noi pure accentrati su noi stessi?
 
La nostra logica umana vuole anche che, per definizione, si ami ciò che è amabile. Ne consegue che le più intime relazioni riescono a sussistere solo se sappiamo nascondere gli uni agli altri i nostri difetti. E quando questi si scoprono allora sorgono le discordie, le liti, i divorzi... Noi siamo delusi degli altri e gli altri lo sono di noi.
Quali che siano gli aspetti simpatici che la natura umana può presentare, la Bibbia non dice mai che siamo degni d'amore nè che possiamo diventarlo. Al contrario, essa dichiara che agli occhi di Dio noi siamo «odiosi e odiantici gli uni gli altri» (Epistola a Tito 3:3). Odiosi e tuttavia con un assoluto bisogno di essere amati! Questa è la contraddizione della nostra natura che spiega tanti disordini sul piano morale e psichico.

2. L'amore divino...
Il problema di cui abbiamo parlato solo Dio ha potuto risolverlo. In che modo? Amando gli uomini per primo, e amandoli così come sono.
«Egli ci ha amati il primo» (1° Epistola di Giovanni 4:19).
«Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi... Mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del suo Figliuolo» (Epistola ai Romani 5:8 e 10).
«Noi abbiamo conosciuto l'amore da questo: che Egli ha dato la sua vita per noi» (1° Epistola di Giovanni 3:16).

 Per la sua stessa natura, l'essere umano ha bisogno d'amore come una pianta di sole e di acqua per potersi sviluppare. Bisogno di ricevere amore, bisogno di darne.

Il dramma è che nel corso della vita questo duplice bisogno non è soddisfatto. Perché? Tutto dipende dalla natura dell'amore umano. Noi siamo inclini ad amare quelli che ci amano, aspettando che sia l'altro ad incominciare. E, in un mondo in cui l'egoismo prevale, questa tendenza restringe considerevolmente la cerchia degli affetti. Forse ci lamentiamo perché ci manca l'amicizia degli altri, ma noi ne diamo a loro? Non viviamo noi pure accentrati su noi stessi?

 

La nostra logica umana vuole anche che, per definizione, si ami ciò che è amabile. Ne consegue che le più intime relazioni riescono a sussistere solo se sappiamo nascondere gli uni agli altri i nostri difetti. E quando questi si scoprono allora sorgono le discordie, le liti, i divorzi... Noi siamo delusi degli altri e gli altri lo sono di noi.

Quali che siano gli aspetti simpatici che la natura umana può presentare, la Bibbia non dice mai che siamo degni d'amore nè che possiamo diventarlo. Al contrario, essa dichiara che agli occhi di Dio noi siamo «odiosi e odiantici gli uni gli altri» (Epistola a Tito 3:3). Odiosi e tuttavia con un assoluto bisogno di essere amati! Questa è la contraddizione della nostra natura che spiega tanti disordini sul piano morale e psichico.

2. L'amore divino...
Il problema di cui abbiamo parlato solo Dio ha potuto risolverlo. In che modo? Amando gli uomini per primo, e amandoli così come sono.
«Egli ci ha amati il primo» (1° Epistola di Giovanni 4:19).
«Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi... Mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del suo Figliuolo» (Epistola ai Romani 5:8 e 10).
«Noi abbiamo conosciuto l'amore da questo: che Egli ha dato la sua vita per noi» (1° Epistola di Giovanni 3:16).

2.1 ... il suo motivo
È nel suo cuore, e là soltanto, che Dio ha trovato il motivo del suo amore per noi. Egli ci ama non perché noi siamo amabili, ma perché è nella sua natura di amare.
«Dio è amore» afferma due volte questa stessa (1° Epistola di Giovanni 4:8 e 16).

2.2 ... il suo oggetto
L'oggetto del suo amore siete voi, sono io, sono tutti gli uomini compresi i più colpevoli. Se Dio che è santo odia il peccato, Dio che è anche amore ama il peccatore.

2.3 ... la sua misura
«Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna» (Evangelo di Giovanni 3:16).
«In questo s'è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unigenito Figliuolo nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Iddio ma che Egli ha amato noi, e ha mandato il suo Figliuolo per essere la propiziazione per i nostri peccati.» (1° Epistola di Giovanni 4:9 e 10).

Si, Dio ama gli uomini. Lo afferma e ne dà la prova, ma qualche volta si sente rispondere con insolenza: «In che ci hai tu amati?» (Malachia 1:2).
Sentiamo spesso riflessioni di questo genere: Se Dio amasse le sue creature potrebbe permettere tante sofferenze e ingiustizie? Ma l'amore di Dio (che momentaneamente lascia l'uomo libero di fare male a sè e agli altri) va considerato non entro i limiti di una breve vita terrena, bensì nella prospettiva dell'eternità.
 
Se volete conoscere cos'è questo amore divino, assoluto, infinito, pensate alla croce, a Dio che dà il suo Figlio diletto per la salvezza dei suoi nemici, di quelli che lo crocifiggono. E allora si comprende che proprio il miserabile stato morale dell'uomo mette in evidenza la grandezza della grazia: Dio ci ha presi così in basso per elevarci così in alto e fare di noi non soltanto dei peccatori perdonati, ma dei figli di questo Dio d'amore.
«Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre dandoci d'esser chiamati figliuoli di Dio» (1° Epistola di Giovanni 3:1).
Voi che siete probabilmente delusi dall'amore umano, dalla sua forma più nobile o nella peggiore contraffazione, non vi stupite; esso sarà sempre inadeguato a riempire il gran vuoto del vostro cuore.
L'amore di Dio è una pienezza, un oceano, e mai arriverete ad esaurirne la tenerezza.

Però bisogna che abbiate sete di questo amore divino, e rispondiate all'invito che il Signore Gesù vi fa: «Se alcuno ha sete, venga a me e beva» (Evangelo di Giovanni 7:37).
«Chi crede in me non avrà mai sete» (Evangelo di Giovanni 6:35).
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Inviato da Gianni57 il

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