La vigna di Nabot; condotta scellerata di Acab e di Izebel

Mi 2:1-3; Ec 3:16-17

  21:1 Nabot d'Izreel aveva una vigna a Izreel presso il palazzo di Acab, re di Samaria.

  21:2 Acab parlò a Nabot, e gli disse: «Dammi la tua vigna, di cui voglio farmi un orto, perché è contigua alla mia casa; e al suo posto ti darò una vigna migliore; o, se preferisci, te ne pagherò il valore in denaro».

  21:3 Ma Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il SIGNORE dal darti l'eredità dei miei padri!»

  21:4 E Acab se ne tornò a casa sua triste e irritato per quella parola dettagli da Nabot d'Izreel: «Io non ti darò l'eredità dei miei padri!» Si gettò sul suo letto, voltò la faccia verso il muro, e non prese cibo.

 

  21:5 Allora Izebel, sua moglie, andò da lui e gli disse: «Perché hai lo spirito così abbattuto, e non mangi?»

  21:6 Acab le rispose: «Perché ho parlato a Nabot d'Izreel e gli ho detto: "Dammi la tua vigna per il denaro che vale; o, se preferisci, ti darò un'altra vigna invece di quella"; ed egli m'ha risposto: "Io non ti darò la mia vigna!"»

  21:7 Izebel, sua moglie, gli disse: «Sei tu, sì o no, che eserciti la sovranità sopra Israele? Àlzati, mangia, e sta' di buon animo; la vigna di Nabot d'Izreel te la farò avere io».

  21:8 Scrisse delle lettere a nome di Acab, le sigillò con il sigillo di lui, e le mandò agli anziani e ai notabili che abitavano nella città di Nabot.

  21:9 In quelle lettere scrisse così: «Bandite un digiuno, e fate sedere Nabot in prima fila davanti al popolo;

  21:10 mettetegli di fronte due malfattori, i quali depongano contro di lui, dicendo: Tu hai maledetto Dio e il re; poi portatelo fuori dalla città, lapidatelo, e così muoia».

  21:11 La gente della città di Nabot, gli anziani e i notabili che abitavano nella città, fecero come Izebel aveva loro ordinato, scrivendo le lettere che aveva loro mandate.

  21:12 Bandirono il digiuno, e fecero sedere Nabot davanti al popolo.

  21:13 Poi vennero i due malfattori. Si misero di fronte a lui, e deposero così contro di lui, davanti al popolo: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Allora lo condussero fuori dalla città, lo lapidarono, ed egli morì.

  21:14 Poi mandarono a dire a Izebel: «Nabot è stato lapidato ed è morto».

  21:15 Quando Izebel udì che Nabot era stato lapidato ed era morto, disse ad Acab: «Àlzati, prendi possesso della vigna di Nabot d'Izreel, che egli rifiutò di darti per denaro; poiché Nabot non vive più, è morto».

  21:16 Quando Acab udì che Nabot era morto, si alzò per scendere alla vigna di Nabot d'Izreel, e prenderne possesso.

 

Severa condanna di Acab e Izebel; pentimento di Acab

(Sl 7:11-16; Is 3:11)(1R 22:30-38; 2R 9:6-37; 10:1-11)

  21:17 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, il Tisbita, in questi termini:

  21:18 «Àlzati, va' incontro ad Acab, re d'Israele, che sta a Samaria; egli è nella vigna di Nabot, dov'è sceso per prenderne possesso.

  21:19 E gli parlerai in questo modo: "Così dice il SIGNORE: Dopo aver commesso un omicidio, vieni a prendere possesso!" E gli dirai: "Così dice il SIGNORE: Nello stesso luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Nabot, i cani leccheranno anche il tuo"».

  21:20 Acab disse a Elia: «Mi hai trovato, nemico mio?» Elia rispose: «Sì ti ho trovato, perché ti sei venduto a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE.

  21:21 Ecco, io ti farò cadere addosso una sciagura, ti spazzerò via, e sterminerò ogni uomo della tua casa, schiavo o libero che sia, in Israele;

  21:22 e ridurrò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasa, figlio di Aiia, perché tu hai provocato la mia ira e hai fatto peccare Israele.

  21:23 Anche riguardo a Izebel il SIGNORE parla e dice: "I cani divoreranno Izebel sotto le mura d'Izreel.

  21:24 Quelli di Acab che moriranno in città saranno divorati dai cani, e quelli che moriranno nei campi saranno divorati dagli uccelli del cielo"».

  21:25 In verità non c'è mai stato nessuno che, come Acab, si sia venduto a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, perché era istigato da sua moglie Izebel.

  21:26 Si comportò in modo tanto abominevole, andando dietro agli idoli, come avevano fatto gli Amorei che il SIGNORE aveva cacciati davanti ai figli d'Israele.

 

Gr 23:29; Sl 78:34-38; Gn 3:4-10; Is 66:2

  21:27 Quando Acab udì queste parole, si stracciò le vesti, si coprì con un sacco, e digiunò; dormiva avvolto nel sacco, e camminava a passo lento.

  21:28 E la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, il Tisbita, in questi termini:

  21:29 «Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché egli si è umiliato davanti a me, io non farò venire la sciagura mentre egli è ancora vivo; ma manderò la sciagura sulla sua casa, durante la vita di suo figlio».

 

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Inviato da alex il

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