Lo Spirito Santo
Benché la parola «trinità» non si trovi nella Parola di Dio, la realtà di quello che essa esprime vi è ampiamente confermata.
- Leggi tutto Lo Spirito Santo
- Accedi per commentare
- 5548 viste
Benché la parola «trinità» non si trovi nella Parola di Dio, la realtà di quello che essa esprime vi è ampiamente confermata.
Dio conosce i tuoi pensieri, Egli ti viene incontro, proprio come il padre fece col figliuol prodigo, poiché Dio desidera solo il bene della sua creatura. «Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvage! E perché morreste voi?» (Ezechiele 33:11).
La parola che Isaia usa per "ribellione" in questo verso significa allontanamento, testardaggine, rivolta. Da cosa si stava allontanando esattamente il popolo di Dio? E cosa aveva causato il loro allontanamento?
Troviamo la risposta nella frase successiva: "Formano dei disegni, ma senza di me, contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito" (30:1). La frase "contraggono alleanze" significa qui che avevano fatto i propri piani. Per dirla in parole povere, Dio stava dicendo: "Il mio popolo non mi consulta più. Non cercano la mia guida ed il mio consiglio.
Invece, si appoggiano sul braccio della carne. Ed ogni volta agiscono senza cercarmi, cercano aiuto dal mondo ed accumulano peccato su peccato. Hanno dimenticato la fiducia nel braccio potente dell'Eterno".
Partita di calcio notturna
La notte ha cominciato a muoversi nello stadio, si è popolata di diecimila ombre.
E quando i fari hanno dipinto il velluto dello spazioso manto erboso, la notte ha intonato un coro, alimentato da diecimila voci.
Poi il direttore del gioco ha dato il segno d'inizio la cerimonia maestosa è cominciata senza ostacoli.
La palla bianca è volata da giocatore a giocatore come se prima fosse stato preparato tutto nei minimi dettagli.
Benché l’argomento di questo capitolo non produca arricchimento spirituale, è tuttavia necessario conoscere cosa ci dice su Satana la Parola di Dio. Resi consapevoli della sua astuzia, della sua potenza e della sua costante attività, dobbiamo stare in guardia per non essere presi nei suoi lacci. Sapendo pure che questo nemico è stato vinto dal Signore Gesù, il nostro Salvatore, saremo rafforzati per resistergli, senza tuttavia tentare di affrontarlo perché è più forte di noi. Con Gesù saremo vittoriosi!
Pace... La vita dopo la morte fisica,è la certezza che il cristiano ha, a differenza di chi è ateo... ciò nonostante, c'è ritrosia a trattare argomenti che hanno per filo conduttore "la vita dopo la morte"!...
Risposta alla sua ultima preghiera
Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l'esperienza speranza.
Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù (Atti 4:33).
Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti (1Corinti 15:20).
„Il Signore è veramente risorto,,. Con questa gioiosa esclamazione si salutarono i suoi discepoli al loro primo incontro la sera della risurrezione; di essa alcuni di loro erano stati testimoni oculari.
Voglio condurvi sul Monte Horeb, in Israele, in una caverna buia.
All'interno di questa caverna siede un profeta solitario di Dio.
Questo pio uomo è anziano, probabilmente attorno agli ottant'anni. Ha completamente abbandonato la società.
Circa quaranta giorni prima, questo profeta aveva implorato Dio di
farlo morire. Era convinto: "Questa nazione si è spinta troppo oltre.
E la chiesa si è allontanata senza possibilità di recupero. Ogni
pastore è un burattino del diavolo. Adesso il risveglio è proprio
impossibile. Non ci rimane alcuna speranza. Signore, ho fatto il mio
dovere. Per favore, prenditi la mia vita" (vedi 1 Re 19:4).
Chi era questo profeta? Era il santo Elia, che era giunto ad uno stato osì disperato proprio alcune ore dopo aver vinto la più grande vittoria di tutto il suo ministero.
Certamente vi ricorderete questa storia. Sul monte Carmel, Elia
affrontò 850 falsi profeti in una battaglia estrema, dalla quale
sarebbe dovuto emergere il vero Dio. Circa 450 fra questi profeti
servivano il dio Baal; gli altri 400 erano profeti degli altari
idolatri costruiti dalla malvagia regina Iezebel. Ora, in un rituale
demoniaco, i profeti di Baal iniziarono a danzare e a percuotersi,
“Il Signore è buono verso tutti, pieno di compassioni per tutte le Sue opere”
(Salmo 145:9).
Dio non cambia.
Questa generosità, che fa parte del Suo carattere, non è episodica, ma continua nel tempo: “Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento. (Giacomo 1:17).
La generosità di Dio si vede in Gesù.
Paolo mette l’enfasi su quanto Cristo ha già dato. “Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signor Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la Sua povertà, voi poteste diventar ricchi” (2 Corinzi 8:9).
Se Gesù Si è dato per noi (Galati 2:20), noi prima di tutto dobbiamo dare noi stessi a Lui.
Questo è stato il segreto dei credenti della Macedonia: “Prima hanno dato se stessi al Signore, e poi a noi, per la volontà di Dio” (2 Corinzi 8:5b).
Dopo aver offerto la nostra vita al Signore, dobbiamo dare noi stessi, il nostro tempo, i nostri talenti, agli altri.
Il dare non riguarda solo il denaro!
Se comprendiamo qualcosa della natura di Dio e del sacrificio di Cristo, il dare diventa una cosa naturale, non un’imposizione.
Di tutti i peccati che possiamo commettere, il dubbio è sicuramente quello che Dio odia di più. Secondo l'Antico e il Nuovo Testamento, i nostri dubbi addolorano il Signore, lo provocano, gli causano dispiacere.
Vediamo un primo esempio di questo nell'antico Israele, dopo che Dio ebbe liberato il suo popolo dalle mani del Faraone. Il salmista lamentava: "Noi e i nostri padri abbiamo peccato, abbiamo mancato, abbiamo fatto il male. I nostri padri in Egitto non compresero i tuoi prodigi; non ricordarono le tue numerose benedizioni, e si ribellarono presso il mare, il mar Rosso. Ma egli li salvò per amore del suo nome, per far conoscere la sua potenza" (Salmo 106:6-7).
Qui lo scrittore sta facendo una confessione. Quale peccato malvagio aveva commesso Israele? Avevano dubitato che Dio avrebbe potuto liberarli, nonostante Egli avesse già compiuto per loro un miracolo incredibile presso il Mar Rosso. Il salmista ci chiede di immaginare il popolo di Dio mentre gioiva per la vittoria dall'altra sponda della riva. Il Signore aveva appena compiuto uno dei più grandi miracoli nella storia dell'umanità, liberando Israele dai potenti egiziani.
Figliolini ,sono con voi ancora per poco.Mi cercherete,ma, come dissi ai giudei; dove sono io non potete venire voi,or lo dico anche a voi. vi do` un nuovo comandamento,d`amarvi l`un l`altro come io vi ho amati. da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli,se avrete mutuo amore. ( Giovanni 33-35 )
> If you woke up this morning
> with more health than illness,
> you are more blessed than the
> million who won't survive the week.
>
> If you have never experienced
> the danger of battle,
> the loneliness of imprisonment,
> the agony of torture or
> the pangs of starvation,
> you are ahead of 20 million people
> around the world.
>
>
>
> If you attend a church meeting
> without fear of harassment,
> arrest, torture, or death,