Dal Vangelo secondo Matteo:

"Or dai giorni di Giovanni Battista fini ad ora, il regno dei cieli e preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono"

Capitolo 11,12

Vi ringrazio
Giuseppe


09.03.2011
Dal Vangelo secondo Matteo: "Or dai giorni di Giovanni Battista fini ad ora, il regno dei cieli e preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono"   (Capitolo 11,12)
Carissimi, qualche giorno fa ho chiesto se qualcuno di voi potesse spiegarmi questo versetto di Matteo. La mia domanda, è sorta quando insieme con i fratelli  ci siamo adunati per meditare la parola del Signore, ebbene, non nego che quella sera  non abbiamo saputo trovare un adeguata risposta! Qualcuno di noi ha pensato “come può il regno dei cieli appartenere ai violenti… come possono loro prenderselo con la forza! ”Bene… questo è stato subito il nostro interrogarci…cosa voleva dire Gesù? Cosa si cela dietro a queste parole? Adesso sono qui, davanti a questo foglio bianco, e nella mia preghiera chiedo al  nostro Signore Gesù… “Signore concedermi di poter capire la tua parola…affinchè  possa io con la  Tua grazia renderne testimonianza  … Amen!”
“Ora figlio ascolta… quello che tu senti nel tuo orecchio predicalo sui tetti, e quello che tu senti nelle tenebre predicalo nella luce, non perchè sono io…ma per la Gloria di Dio!”
Il Capitolo 11, si apre con l’ambasciata di Giovanni il Battista, Giovanni in quel tempo si trovava in prigione è non potendo seguire da vicino le opere di Gesù,  manda a chiedere a Gesù per mezzo dei sui discepoli “sei tu colui che deve venire o  ne aspetteremo un altro?Perche questa domanda? Perchè Giovanni Battista conosceva le scritture, egli era il figlio del sacerdote Zaccaria e di Elisabetta parente di Maria madre carnale di Gesù. Intorno all’anno 27/28 D.C. si ritirò nel deserto dove visse da asceta annunciando l’arrivo del Messia (per questo è detto Precursore) Battezzò Gesù nell’acqua del Giordano.
Giovanni desiderava sapere se quello che Isaia aveva profetizzato  era accaduto con Gesù, per questo motivo Giovanni chiede a Gesù,  sei Tu colui che io ho annunciato, sei Tu quello che deve venire a liberarci dal peccato? In Isaia al capitolo 35;5,6, è scritto “Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturati gli orecchi dei sordi; 6, allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del muto canterà gioia; perché delle acque sgorgheranno nel deserto, e de torrenti nella solitudine.”
Ecco la risposta che fu data a Giovanni da Gesù: andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete:  i ciechi recuperano la vista e gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati e i sordi odono, i morti resuscitano e l’evangelo è annunciato ai poveri.” Ecco ora avvenne quello che Isaia aveva profetizzato secondo le scritture, e Giovanni ne fù rincuorato poichè quello che lui aveva annunziato nel deserto era accaduto: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Voi fratelli forse adesso vi chiederete: ma questo che centra con il versetto 12? Invece esiste un collegamento  importante; vedete,  io sono dal parere che nessuna strada se si vuole conoscerla si può percorrere iniziando dalla fine…. Il progetto di Dio è una strada davanti i nostri occhi è noi siamo chiamati a percorrerla insieme al Figlio Suo Gesù e con il suo aiuto,  e attraverso la sua parola. 
Passiamo anche da qui per arrivare al  versetto 12  Gesù dopo aver risposto ai discepoli di Giovanni , chiese alle genti che lo ascoltavano “ora voi cosa siete andati a vedere? una canna sbattuta dal vento? un principe? o un re o un profeta? Poi Gesù afferma: “ecco cosa siete andati a vedere, un Profeta anzi più di un profeta, egli è colui che ha reso testimonianza al Signore” e di Lui stà scritto “ecco vi mando il mio messaggero; egli preparerà la strada davanti a me” Malachia 3;1 
Io credo che Gesù con queste parole annunciava la fine di un tempo che si conclude prima con la morte di Giovanni il Battista e poi con la Sua morte ma soprattutto con la Sua resurrezione. Questo  lo dice celatamente nel versetto 12, probabilmente perché i discepoli non erano ancora pronti a ricevere la notizia che Gesù sarebbe stato condannato a morte!  "Or dai giorni di Giovanni Battista fini ad ora, il regno dei cieli e preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono"
Ecco cosa ho sentito nel mio silenzio: In quel tempo (anche in questo tempo) gli uomini e le donne venivano lapidate nel nome di Dio, la legge di Dio veniva messa in opera  da uomini pronti ad usarla con violenza per condannare non per perdonare, lo stesso Giovanni Battista che cercava di convincere Erode Antipa a ravvedersi e  correggere la propria condotta, fu messo a morte, e venne decapitato, fino ad arrivare alla spiegazione evidente del versetto “il regno dei cieli e preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono" ecco stiamo parlando della condanna di Gesù!
Gli stessi Giudei che erano chiamati ad osservare e a ricevere  la legge di Dio, condannavano Gesù. La massima autorità di quel luogo, il Sommo Sacerdote Caifa al quale era demandato il compito di far osservare la legge di Dio, condannava con violenza e si impadroniva del regno dei cieli che è "la parola di Dio", per  mandare a morte un uomo giusto,  Santo, il figlio di Dio, nostro Signore Gesù Cristo.
Ora fratelli io credo che sia questo il messaggio di Gesù: ecco stanno prendendo con la forza il  Regno dei Cieli, loro non mettono in atto la Parola del Padre Mio, ma accecati del loro orgoglio mi condannano con violenza e mi accusano per farmi cadere per impadronirsi del Regno del Padre Mio, e per questa verità lo condannarono.
Lui lò aveva celato e preannunciato in quelle parole.
Quindi già in quelle parole  stava annunciando al mondo la fine di un epoca e poi ... con la Sua resurrezione la sconfitta del male e l’inizio di un Regno Nuovo!
Gia il Nostro Signore Benedetto in Eterno ...perdonava quei malfattori .... li Perdonava Fratelli mentre era agonizzante sulla Croce.... capite il senso!! Lui diceva... Padre Perdonali perchè non sanno quello che fanno!!
Ecco...il Nuovo Regno già si manifestava sulla Croce... Gesù perdonava... e adunava alla fratellanza, il suo sangue e stato versato non per la violenza.... non per la forza…. Ma per Amore!
Per amore il nostro Signore Gesù e salito sulla croce!
Mentre chi lo condannava usava violenza nel regno dei cieli e per l’autorità terrena conferitagli dagli uomini se ne impadroniva condannandolo a morte!
Sia lode a Cristo!

Anonymous

 

 pace fratello,io penso che  nessuno puo' impadronirsi del regno di Dio,ma e' permesso solo a chi con prepotenza e audacia in senso positivo delle parole lo brama  e desidera questo divino scopo.pace

alex

Ciao Giuseppe, grazie per la spiegazione. Convince anche me il fatto che Gesù parlasse di se, della violenza che avrebbe subito e della violenza fatta alla volonta del Padre in nome del Padre nei molteplici aspetti pseudoreligiosi di allora.. e di oggi.

lilina

il regno dei cieli è dei violenti....

in tal caso la traduzione sarebbe i tenaci,

coloro che ad ogni costo si aggrappano al regno di DIO. 

alex

Ciao Giuseppe, proviamo a meditare insieme questo passo.

E' possibile che Gesù stia rimproverando i suoi concittadini del fatto che non hanno riconosciuto il tempo, non hanno riconosciuto il FIglio dell'uomo, hanno rinnegato Gesù. Hanno rinnegato, e poi anche usato violenza, con il "regno dei Cieli che era vicino". Nei versetti da 16 a 24 Gesù spiegherà meglio questa incredulità e le conseguenze.

é scritto in Matteo: In quei giorni venne Giovanni il battista, che predicava nel deserto della Giudea, e diceva: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Una vicinanza non solo temporale ma proprio fisica. Gesù paragona il regno dei Cieli, per far comprendere realtà spirituali a persone, come me e te fatte di carne, a molte cose, fa molti esempi:

  • Un Re che vuole fare i conti con i suoi servi  Matteo 18:23
  • Un tesoro nascosto nel campo - Matteo 13:44
  • Una perla preziosa - Matteo Matteo 13:45
  • Una rete gettata in mare, dieci vergini, etc, etc

Che in questo versetto non si riferisca a Lui?

Credo sia opportuno anche riportare i versetti imediatamente succesivi a quelli da te citati, ovvero il 13 e il 14. Gesù aggiunge: "Poichè tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. E, se lo volete accettare, egli è l'Elia che doveva venire. Chi ha orecchi da udire oda!" 

Certamente di Gesù fu profetizzato, dettagliatamente anche la morte. Ma il piano era sconosciuto. Non è stato possibile comprenderlo e quindi riceverlo fino a quando non ci inviò il Consolatore. In questo passo Gesù sembra volerci dire "tutto vi è stato chiaro, anche nelle innumerevoli infedeltà, fino a Giovanni, l'Elia che avrebbe preceduto il Salvatore. Ora ecco ci sono io, c'è la croce che per voi è pazzia."

Le dottrine, le teologie che volevano il "regno dei cieli" diverso dai piani di Dio. Che attendevano un Cristo liberatore del popolo d'israele dai nemici, in quel momento l'Impero Romano, piuttosto che un Cristo redentore e liberatore dal "nemico" più pericoloso, Dio stesso la sua giustizia. e il suo giudizio La convinzione di essere graditi a Dio pur essendo sepolcri imbiancati. Ritenersi  apposto in quanto figli di Abramo.
Che non sia stata questa la violenza al regno dei cieli?

Da Giovanni fino a Gesù, dove, dopo il calvario e la resurrezione, finalmente ci è dato di vedere, se ci lasciamo curare, guarire, risvegliare, se nasciamo di spirito.

Tale violenza, tale ruberia, nel senso che ho cercato di esporre, esiste anche oggi?

A te la parola, fratello..
A DIo la gloria

giuseppe68

Quello che tu mi hai appena  riferito sarà oggetto di uno studio, tuttora mi sono bloccato in questo passo del Vangelo, e cerco nella pregliera di coglierne il senso, vorrà Gesù aiutarci a comprendere fino a quando sarà a noi possibile.

Alex appena avrò raggiunto una mia conclusione ti farò sapere,

Vi abbraccio carissimi.

Pace a tutti voi! 

Giulio

credo che il Signore ci avverta che l'approccio verso la nostra umanità deve essere determinato, già nella conversione il credente per rinnegare se stesso nei valori prettamente umani, nel riconoscere il peccato, anche nell'affrontare l'ostilità dei familiari e talvolta la derisione e lo scherno, deve fare un atto di forza, paragonabile ad un atto violento, per portare avanti il Vangelo si con se stessi che con gli altri.

Certo questo non può essere una definizione assoluta, ma semplicemente ciò che questo versetto a detto al mio cuore di persona nata di nuovo che ha come obiettivo di guadagnare persone a Cristo.

pace ai miei fratelli 

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