Fabio sta leggendo nel Vangelo il racconto della morte di Gesù.
- Non è una lettura che ti serva a qualcosa, gli dice il padre, sono solo delle favole!
- Papà, si parla di qualcuno che è stato picchiato, che hanno inchiodato a una croce. È una storia vera? Quell'uomo era cattivo?
- Non occuparti di questo. Dammi il libro e smettila con le tue domande. Va' fuori a giocare!
Il bambino era stato profondamente impressionato da quella lettura e il padre si sentiva a disagio.
Dopo alcuni giorni, Fabio è a letto con febbre molto alta e, nel delirio, ripete: "Perché l'hanno ucciso?"
Il padre spiega al medico incuriosito: "È una storia che ha letto prima di ammalarsi".
 
Durante la notte, vegliando il figlio, ripensa alla bugia che ha detto dicendogli che il Vangelo è una fiaba. Si sente colpevole di aver dimenticato Dio; si vede come effettivamente è: un uomo superficiale, peccatore davanti a Dio...
Quando il bambino apre gli occhi, il padre gli dice con dolcezza: "Sai, Fabio, la storia che hai letto l'altro giorno è proprio vera".
- Di chi parla, papà?
- Di Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
- Perché l'hanno ucciso?
 
 
Il Padre, commosso, stringe il bambino nelle sue braccia: "È morto per te e per me, per salvarci e prepararci un posto con sé in cielo". E gli racconta la bella storia vera del Signore Gesù.
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