La Sua risurrezione dai morti era assolutamente necessaria per due ragioni: innanzi tutto era necessaria per lui; infatti, Gesù si riferì spesso ad essa come ultima e più convincente prova del fatto che Egli era il Messia: "Questa malvagia e adultera generazione chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona" (Matteo 12:39). E ancora: "Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere" (Giovanni 2:19). I Suoi nemici ricordarono queste parole; essi dissero a Pilato: "quel seduttore, quando era ancora in vita, disse: 'Dopo tre giorni io risusciterò'" (Matteo 27:63), e lo indussero così a far sorvegliare la tomba di Gesù affinché i discepoli non ne rubassero il corpo per poter dire che era risorto.

Inoltre, la Sua risurrezione era necessaria per noi. Egli, dice l'apostolo, "è stato risuscitato per la nostra giustificazione" (Romani 4:25), cioè affinché il nostro debito verso Dio, il debito dei nostri peccati, potesse essere pagato e cancellato.... continua qui

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