"La mano del Signore non è troppo corta per salvare".

(Isaia 59:1)

Qualcuno ricorderà un fatto di cronaca di qualche anno fa: un bambino piccolo cadde dentro un pozzo senza alcuna possibilità di venire fuori da solo. Vari interventi furono inutili, come scavare un tunnel parallelo al luogo dove si trovava, interpellare esperti e professionisti. Anche quando un uomo si calò nel pozzo, il fango nel quale il bambino era immerso era diventato talmente scivoloso che la mano del "salvatore" non riuscì ad afferrarlo saldamente per liberarlo. Fu un momento di indescrivibile angoscia, quando il povero bambino scivolò ancora più in giù e nessuno riuscì più a liberarlo!
Questo mi ha fatto pensare a tutti coloro che si trovano dove una volta ero anch'io: nel "pozzo" del peccato, lontano da Dio.
Non c'è alcun mezzo o persona che possa tirare fuori di là un'anima, per riconciliarla con Dio. Qualsiasi mano scivolerà nel fango, a eccezione di una: quella di Gesù. La Sua mano è salda, forte e tiene stretto chiunque desidera lasciarsi afferrare. La mano del Signore può arrivare fino al pozzo più profondo, più fangoso e più contorto, per tirare fuori chi grida aiuto e vuole essere liberato, salvato dalla condanna del peccato. Egli, alla croce, ha pagato il nostro debito per portarci a Dio. Rivolgiti a Lui, oggi!

w.g.

da: Una Parola per Oggi

Inviato da alex il

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