Stranieri in Italia. Oltre metà sono cristiani. Evangelici in crescita

Continuate nell'amore fraterno. Non dimenticate l'ospitalità, perché alcuni, praticandola, hanno ospitato senza saperlo degli angeli. Ricordatevi dei carcerati come se foste loro compagni e di quelli che sono maltrattati, sapendo che anche voi siete nel corpo - Ebrei 13

Un commento di Paolo Naso, coordinatore del programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Mediterranean Hope, sui dati relativi all'appartenenza religiosa dei nuovi residenti.

Sono state diramate ieri 24 luglio dalla fondazione Iniziative e studi sulla multietnicità (ISMU) le elaborazioni su dati ISTAT relative all’appartenenza religiosa degli stranieri residenti in Italia.

Sea Watch, le chiese evangeliche: "Accogliamo noi i migranti. È un dovere civile di ogni democrazia"

"Accogliamo noi i migranti. È un dovere civile di ogni democrazia". E' l'appello lanciato dalle chiese evangeliche che si dicono pronte ad accogliere i migranti all'interno della Sea Watch 3.  Le chiese protestanti tendono la mano ai migranti. "Mettiamo a disposizione le nostre strutture di accoglienza in Italia e le relazioni con le chiese sorelle d'Europa per approntare un piano di ricollocazione in Europa di una quota dei migranti soccorsi dalla Sea Watch". Lo dice il pastore Luca M. Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. "Accogliere i migranti in fuga dalle persecuzioni - è dovere civile di ogni democrazia; ma per noi evangelici è anche un servizio al prossimo radicato nella tradizione biblica e un imperativo della nostra fede - spiega - tutte le chiese che compongono la Fcei hanno solide relazioni con le loro sorelle in Europa, molte delle quali sono attivamente impegnate in programmi d'accoglienza dei migranti.

Siamo convinti che la collaborazione tra governi nazionali, istituzioni europee e società civile sia essenziale per la costruzione di una politica di accoglienza efficace e rispettosa dei diritti umani".

Come comportarsi con gli stranieri secondo la Parola di Dio

Vi è mai successo di imbattervi in qualche articolo di quotidiani locali in cui si parli di uno dei cosiddetti “viaggi della speranza, nei quali centinaia se non migliaia di persone provenienti da paesi dell’Africa raggiungono avventurosamente le coste italiane con la speranza di potersi costruire qui un futuro, dato che nel loro paese ciò è improponibile?

Vi è mai capitato di ascoltare dialoghi, spesso molto accesi, tra persone che la pensano in maniera diametralmente opposta su quello che dovrebbe essere l’atteggiamento del nostro Governo e di noi tutti nei confronti di queste persone, variamente definite “migranti” oppure “profughi” o genericamente “stranieri”?

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