A volte accade che qualcuno, bypassando il citofono, entri nelle scale e bussi alla porta. L'occhio magico, altrimenti detto "spioncino" ci consente di vedere CHI E'. nche se sconosciuto, almeno possiamo vedere il suo sembiante. lla porta del cuore, bussa solo Gesù, per spingerci al ravvedimento, col fine di accompagnarci al Padre e dire: «per questo ho pagato Io».
Dio ti benedica. - Mario De Liso


Gesù bassa!

"Ecco, Io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la Mia voce e apre la porta, Io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con Me".
(Apocalisse 3:20)

Il messaggio di Gesù è rivolto a quella parte della Chiesa di ogni tempo tristemente marcata dall'indifferenza nei riguardi "delle cose di Dio".
L'indifferenza di chi ha avuto una certa conoscenza di Dio, ma poi ha deciso che è meglio tenerLo a distanza, limitandosi a praticare una religiosità esteriore senza metterci il cuore.
L'indifferenza cammina spesso con l'autosufficienza e porta a dire: "Non ho bisogno di niente", in stridente contrasto con le parole di Gesù: "Senza di Me non potete fare nulla".

Nonostante tutto il Signore offre un consiglio anche ai tiepidi, il che ci porta ad esclamare: "C'è davvero speranza per tutti!".
Ciò avviene perché Gesù ama e quindi dice: "Tutti quelli che amo, Io li riprendo e li correggo".

Il Suo intervento inizialmente fa male, poi si rivela provvidenziale.
In questo caso Gesù porta un consiglio a domicilio: "Io sto alla porta e busso".
E se Gesù bussasse proprio alla porta del tuo cuore...?
Gesù bussa perché la porta è chiusa e Lui non forza nessuno.
"Se qualcuno ascolta" implica ovviamente che non tutti sono interessati a udire la Sua voce.
Per ascoltare occorre tacere almeno per un attimo. Finché continuiamo a dire: "Non ho bisogno di niente" Lui non potrà/vorrà entrare: il paletto dall'interno della porta del nostro cuore lo dobbiamo levare noi!
Il Suo messaggio si fa concreto: "Io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con Me".
Immagina: tu apri e Gesù entra in casa tua!
Chi prepara la cena?

Stai tranquillo, Gesù stesso porta la cena a domicilio. Anzi Lui è la cena: "Io sono il pane della vita; chi viene a Me non avrà più fame e chi crede in Me non avrà mai più sete".

E mentre Lui condivide Se stesso con te, tra una portata e l'altra ti consiglia di comperare da Lui: "dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti", ovvero la vera ricchezza della gloria di Dio che le ricchezze materiali non potranno mai acquistare; "delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità", figura dell'abito della giustizia di Dio, il solo che può coprire in modo soddisfacente la nostra condizione per poter stare alla Sua presenza; "del collirio per ungerti gli occhi e vedere" le cose spirituali che la vista naturale non può neanche immaginare.

Gesù conclude: "Sii dunque zelante" [non più indifferente] "e ravvediti" [realizza quel che c'è in te, riconosci i tuoi errori, respingili].
A ognuno di noi spetta la decisione di aprirGli la porta o lasciarLo fuori.

Elio Varricchione

Tratto da "CRISTIANI OGGI" Gennaio 2010

Inviato da alex il

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