Una pps non solo simpatica ma anche molto istruttiva.
Ricevuta per email dal carissimo Giacomo.

 

«Due bebè si trovano nel seno di una donna incinta. Uno domanda all’altro:

- Tu credi nella vita dopo il parto?

- Si, certamente. Qualcosa deve esistere dopo il parto. Forse siamo qui perché abbiamo bisogno di prepararci per ciò che saremo più avanti.

- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come dovrebbe essere questa vita?

- Non lo so con sicurezza… ci sarà più luce di qui. Magari cammineremo con i nostri piedi e ci alimenteremo con la bocca.

- Che assurdità! Camminare è impossibile. E mangiare con la bocca? E’ semplicemente ridicolo. Il cordone ombelicale è da dove ci alimentiamo. Io ti dico una cosa: la vita dopo il parto non è concepibile. Il cordone ombelicale è troppo corto.

- Eppure io credo che deve esserci qualcosa, anche se un po’ diverso dalle cose a cui qui siamo abituati.

- Ma nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti la vita non è altro che una triste esistenza nell’oscurità che non porta a nulla.

- Bene, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sono certo che vedremo la mamma e lei si prenderà cura di noi.

- Mamma? tu credi nella mamma? e dove pensi che si trovi?

- Dove? E’ tutto intorno a noi! Noi viviamo in lei e attraverso di lei. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.

- Mah! Non riesco a crederci! Non ho mai visto una mamma, e pertanto è logico che non esista.

- Bene, però a volte, quando stiamo in silenzio, tu puoi sentirla che canta o avvertire come accarezza il nostro mondo. Sai che ti dico?… Io penso che c’è una vita reale che ci aspetta e che adesso ci stiamo solo preparando per quella…

Quando il primo dei gemelli venne partorito, l’altro fu assalito dal terrore per ciò che sarebbe successo al fratello e, prima o poi, a lui stesso. Quando poi toccò a lui, la paura fu tremenda, fino a che non vide la luce e, vedendo quanto era bello ciò che era là fuori, pianse di gioia…».

 

Tipo di Galleria

Angelalabbate

C’era una volta, un pesciolino talmente piccolo da essere chiamato Briciola! Briciola era piccolo, ma era molto intelligente. Voleva sapere tutto di tutto e continuava a rivolgere domande ad ogni abitante del mare: Perché sono rosso? Perché le conchiglie sono di forme diverse? Perché davanti al mio naso ci sono tutte queste bollicine?Perché? Perché? Perché?…E alla fine se c’era qualcuno che gli rispondeva era sempre…

…il Signor Polipo. Ma una volta Briciola fece una domanda alla quale nemmeno il Signor Polipo sapeva rispondere! Briciola disse: “È vero quello che si dice in giro?”. “Cosa si dice in giro?” disse il Signor Polipo. “È vero che esiste l’acqua?” chiese Briciola. “L’acquaaa” disse il Signor Polipo “ma che domande mi fai? L’acqua, l’acqua, l’acqua. Ma lo sai che non lo so! Alcuni dicono che esiste altri dicono che non esiste, non lo so dire con certezza, prova a chiederlo agli altri abitanti del mare”.

Così Briciola andò dagli altri abitanti del mare, dalla sardina e dal pesce pagliaccio, e c’era chi gli diceva: “Forse c’è. Mi ricordo che mio nonno me ne parlava dell’acqua”. Il pesce pagliaccio disse: “Briciola, sei giovane, sei un pesciolino, nuota e divertiti, non pensare all’acqua fin che sei giovane!”. Ma Briciola lo voleva sapere ed andò dal…

Signor Pesce spada, ma anche lui non sapeva dare una risposta. Allora Briciola disse: “Uffa, nessuno che mi sa rispondere!”. Allora il Signor Pesce spada disse a Briciola: “Beh, qualcuno ci sarebbe…la grande, enorme, Balena Bianca”. Così, Briciola si mise in viaggio. Nuotò per molti giorni, quando, alla fine vide una grande montagna bianca…ma, non era una montagna…

era la grande Balena Bianca. Così Briciola si presentò davanti alla Balena e urlò: “Signora Balena! Signora Balena!”. E la Balena disse: “ehhh…chi è che mi disturba?”. “Io ti dovrei fare una domanda” disse Briciola. “Ah sei tu Briciola, dimmi pure” rispose la Balena. “È vero quello che si dice in giro?”. “Che cosa si dice in giro, Briciola?”. “Ho sentito dire in giro che esiste l’acqua!”. La Balena disse: “Ma, ma che domande fai? Uhm…come posso insegnare la lezione a questo pesciolino? Mi è venuta un’idea, saliamo fuori in superficie!”. “Fuori!!!” disse Briciola “io ho paura, non sono mai uscito fuori”. Stai tranquillo disse la Balena: “Ci sono io, sono forte, grande e ti proteggo”. Così la Balena salì fuori in superficie e Briciola dietro la seguiva con il fiatone!

Quando uscirono, la Balena mise la schiena fuori dal mare, ma rimase con il muso dentro il mare, e disse: “Forza, Briciola, salta sopra la mia schiena!”. E Briciola, doing, saltò sopra la schiena della Balena. Così la Balena stava sott’acqua, mentre Briciola stava fuori dall’acqua. “Ti piace, Briciola?” chiese la Balena. Briciola si guardò in torno, non era mai stato fuori e disse: “Ohhh, che bello! È tutto blu! È cosa sono quelle cose bianche tutte morbide?”. “Sono le nuvole”, rispose la Balena. “Ahh, e che cosa sono quelle cose che si muovono nell’aria?”. “Sono gli uccelli” disse la Balena. “Ahhh, è che cos’è quella cosa rotonda che brilla, brilla e mi fa chiudere gli occhi?”. “È il sole” disse la Balena “ti piace’”. Però ad un certo punto Briciola iniziò a sentirsi male, gli mancava qualcosa…

…e iniziò a tossire: Cough! Cough! Iniziò a girargli la testa, e si girò anche lui, gli occhi gli erano diventati tutti gialli e anch’essi gli giravano. “Briciola, che cosa c’è?” disse la Balena. “Non lo so, mi sento male.” La Balena disse: “Bravo! Dimmi perché ti senti male?”. “Mi sento male, perché…perché…perché mi manca qualcosa.” “Dimmelo, Briciola è questione di vita e di morte” disse la Balena. “Mi manca…mi manca…la mamma!”. “Ma no” disse la Balena. “Mi manca…mi manca…il papà” disse Briciola. “Ma no. Dimmi cosa ti manca per vivere.” disse la Balena. E proprio all’ultimo, mentre Briciola stava per morire disse: “Mi manca…mi manca…l’acqua”. “Oooh” disse la balena “ti manca l’acqua”. Allora la balena…

Ritornò nel fondo del mare. Aspettò che Briciola si riprese e poi disse a Briciola, guardandolo negli occhi: “Quando eri fuori, mi hai detto che ti piaceva, è vero?” “Si, si”. “Poi mi hai detto che stavi male perché ti mancava qualcosa, vero?” disse la Balena. “Si. Si”. “Che cosa ti mancava Briciola?” chiese la Balena. Briciola si vergognava, che figura aveva fatto, “Mi mancava l’acqua!”. “Sciocco pesciolino” disse la Balena “tu mi dici se esiste l’acqua, ma tu ci vivi dentro l’acqua, tu sei dentro l’acqua, l’acqua è sopra di de, l’acqua è sotto di te, l’acqua è alla tua destra, l’acqua è alla tua sinistra e se apri la bocca, l’acqua entra dentro di te!”.

Lo sapete che tutti quelli che dicono che Dio non c’è si comportano come questo sciocco pesciolino! Dio è sopra, Dio è sotto, Dio è alla tua destra, Dio è alla tua sinistra e se crediamo in lui con tutto il cuore, Dio viene a vivere dentro di noi! Sapete perché vale la pena far vivere Dio dentro al nostro cuore? Perché Dio è meravigliosamente buono!

R_Francesco

Pace...

A differenza di quei gemellini,

io sono stato un unico "prototipo" nella mia vita in quell'ambiente, culla della nostra prima esperienza di vita... non ho potuto dialogare con chicchessia che non fosse mia mamma.... anche lei cominicava con me, con me, che sarei divenuto il suo primogenito di altri otto a seguire... ora, son passati più di 56 anni da quei momenti ma, mi ritorna in mente il suo profumo di mamma. Che essere meraviglioso è stata  la mia mamma... anche la vostra mamma lo è o lo è stata!...

Come mai, dall'inserimento del post, nessuno ha lasciato un segno delle proprie emozioni?... Non siamo più capaci di provarne o di ricordarcene alcuna?... Credo che sia la vergogna( di che?) di esternarle... lo stesso succede quando desistiamo a parlare di Gesù... 

Non dico che dobbiamo gridare in nostro amore per Lui ma, testimoniarlo,  così, con naturalezza e semplicità. Proviamoci almeno. Coraggio....

Pace.

R. Francesco

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