Storie vere tratte dal libro: Pornografia, come guarire?
Se sapessimo cosa si nasconde dietro la moderna pornografia, non esiteremmo un istante di più nel cercare una via d'uscita o nell'esortare chi ne fa uso a liberarsi da questa catena.

Dietro la facciata di un piacere spudoratamente esibito si nascondono infatti storie di dolore, di schiavitù morale e psicologica, di dipendenze, di alienazioni e turbe della sessualità.


Troviamo persino gravi crisi matrimoniali, nascoste all'interno di una lacerante sofferenza privata.


Ascoltando le testimonianze di molti giovani salta subito agli occhi un elemento comune: il disagio con cui vivono la loro situazione.
Molti provano una forte frustrazione e non sanno come uscirne, spesso perché non sanno con chi parlarne. Hanno paura di ammettere questa loro schiavitù privata e cercano di imparare a convivere con i sensi di colpa che affiorano nella loro coscienza.

Anche gli anziani sono attratti dalla pornografia, spesso per compensare, attraverso stimoli forti, un deficit nell'eccitazione. Ma non
fanno i conti con una difficoltà evidente: da una parte si riempiono di stimoli erotizzanti e ciò genera a livello mentale un sovraccarico di desiderio, ma dall'altra la risposta fisiologica del loro corpo non è in grado di farvi fronte.

Si può innescare perciò un profondo meccanismo di disagio psico-fisico, che può alterare addirittura la personalità dell'individuo.

Le testimonianze che seguono sono l'emblema dell'altra faccia della medaglia. Quella meschina e avvilente.

" ... Da alcuni anni ho un problema che mi assilla: la pornografia. È stata la curiosità a spingermi a comprare la prima rivista. Sono un credente e faccio parte di una chiesa, dunque so che guardare certe immagini è peccato. ( ... ) Riesco a stare alcune settimane senza sentire il bisogno di sfogliare quei giornali, ma poi, all'improvviso, mi prende come un raptus e anche se cerco di lottare, il desiderio è piùforte di me e mi soggioga. ( ... )

Capisco perfettamente lo stato d'animo descritto dall'apostolo Paolo in Romani 7:14-24 e anche il mio rapporto con Dio viene influenzato da questo problema. ( ... ) Cosa posso fare per liberarmi da questo padrone implacabile e senza scrupoli?"
Luigi, 22 anni


" ... Mi vergogno molto a parlare di certe cose, soprattutto perché sono stata educata in modo molto rigido, sia nella famiglia che nella chiesa che .frequento fin da bambina. ( ... ) So che la pornografia è un problema soprattutto dei maschi, ma purtroppo anch'io ne sono attratta. ( ... )
Premetto che sono ancora vergine, ma mi attira il senso di piacere e di felicità che provano le persone chefanno l'amore su quei giornali, anche se a volte provo un senso di schifo. ( ... ) So che tutto questo è sbagliato e ho paura di diventare dipendente da quelle immagini o che queste diventino dei modelli per la miafutura sessualità. ( ... )
La pornografia può alterare la spontaneità amorosa tra marito e moglie?"
Silvia, 18 anni


"Non sono credente e ho molti dubbi sull 'esistenza di Dio, ma in questi ultimi mesi ho cominciato ad interessarmi di argomenti spirituali. ( ... )
Tempo fa ero convinto che la chiesa cristiana (sia cattolica che protestante) avesse completamente deformato il concetto della sessualità. { ... ) Ero d'accordo con certe filosofie orientali che invece considerano il sesso come un'unione mistica tra un uomo e una donna, che permette loro di realizzare una certa partecipazione con la divinità.
{ ... ) Io ho avuto diverse esperienze sessuali, e anche se non ho mai provato nessuna forma di unione mistica con il divino, tuttavia credevo fosse più giusta la concezione di quelle filosofie piuttosto che quella cristiana. Ho fatto largo uso di ogni tipo di materiale pornografico nella convinzione della sua innocuità, pensando che la pornografia fosse una forma per affermare la propria libertà sessuale, al difuori di ogni regola imposta dalla morale bigotta del cristianesimo.

{ ... ) Dopo un po' di tempo mi sono dovuto ricredere, perché mi resi conto di essere diventato dipendente da quel materiale, a tal punto da avere dffficoltà di eccitazione se non vi ricorrevo prima di un rapporto sessuale. "

Giorgio, 31 anni


"Per anni sono stato schiavo della pornografia. Sia prima del matrimonio che dopo. Pensavo che con il matrimonio avrei risolto il mio problema, ma non fu così. Avevo un cassetto pieno di riviste e per quanto desiderassi disfarmene non ci riuscivo mai. Mi sentivo un verme, soprattutto perché pensavo a cosa poteva pensare mia moglie se l'avesse scoperto. { ... ) Ogni volta in cui mi sentivo teso e frustrato mi rifugiavo nel mio mondo fittizio e, attraverso quei giornali, cercavo di alleviare le pressioni. Ma dopo mi sentivo peggio di prima: più passava il tempo e più ne ero schiavo. Cercavo di liberarmi da quella schiavitù, ma era come una droga e non potevo più farne a meno. { ... )

Mi sentivo vuoto dentro e cercavo di colmare questo senso di disagio con nuova pornografia, ma pian piano questo pensiero riempiva la mia mente ( ... } Avevo toccato il fondo e pensavo di non poterne uscire mai ... ,, piu ...
Fabio, 36 anni


"( ... } Non avrei mai immaginato quanta meschinità, quanta sofferenza e quanta cattiveria c'è nell'industria della pornografia (vedi qui il documentario Nefarius). Individui senza scrupoli, che usano le persone come se fossero solo pezzi di carne, che ti trattano come una loro assoluta proprietà e non si curano affatto se stai male, se hai dei problemi o se ti è morta la madre il giorno prima. ( ... } È un mondo dove ti sfruttano fino all'osso, ti pagano poco e ti usano soltanto ( ... }"
Sabrina, 29 anni


''Ai miei tempi circolavano foto che raffiguravano donne svestite, ma non avevo mai visto un uomo e una donna nell'atto sessuale. ( ... }
Credevo che quelle riviste e, in seguito, anche le videocassette, potessero aiutarmi a ritrovare la baldanza sessuale che cominciavo a perdere, ma non mi rendevo conto del male che stavo facendo a me stesso e a mia moglie. Era quasi insopportabile la differenza che c'era tra lafinzione di quelle scene e la realtà della mia vita.
( ... } Mi resi conto che la pornografìa mi stava gradualmente creando problemi di impotenza, perché aveva costruito un muro tra me e mia moglie. Mi stavo rovinando gli ultimi anni di
matrimonio . .. "
Angelo, 61 anni


Queste testimonianze non hanno bisogno di ulteriori commenti. Esse parlano da sole e ci aprono una finestra su un mondo dove l'essere umano è solo considerato oggetto di piacere o fonte di profitto.

Questo è il vero volto della pornografia!

Dal libro: Pornografia, come guarire?



La mia esperienza

Quando trovai quella rivista pornografica all'età di 14 anni sotto il materasso di mio padre fu una scoperta travolgente, da poco il mio corpo trasformato, da bambino ad adolescente, mi aveva portato all'esplorazione dei genitali coclusa poi con la prima volta in cui. Trovare quella rivista mi porto ad un vortice pazzesco, segreto. Il desiderio di quelle immagini erano come una droga, a volte tremavo e fremevo al solo pensiero di essere  nei pressi di poterle visionare.

Con gli anni non ho mai smesso di farne uso. Se la perversione non è mai andata oltre l'uso di figure femminile è stata una grazia, pur in questo contesto diabolico.

Alla conversione, all'età di circa 30'anni, ho cominciato a battagliare questo legame, ormai nelle mie corde da 16 anni... tuttavia, forse per il fatto di non aver mai condiviso il problema con alcuno, la battaglia si concludeva spesso con una sconfitta, certo un pentimento, un periodo di liberazione e poi... Probabilmente il fatto che il peccato resta chiuso nel cuore e non coinvolge altri aiuta a perpetrarlo. Ho detto che non influenza nessuno, è un errore. La famiglia, la chiesa, se stessi, sono sempre influenzati dal peccato.

La mancanza di discepolato, poi, non aiuta a troncare dei legami pericolosi che si percepiscono tali solo dopo anni di esperienza con il Signore, tuttavia questa non può essere una scusa ne una condanna a chi ci avrebbe dovuto aiutare.

Due occasioni mi hanno visto prendere sul serio il problema:
- la prima volta fu quando si prospettò l'esigenza di un nuovo anziano nella chiesa che frequentavo, ero stato indicato come possibile successore dal precedente. Tra me e Dio il dialogo era questo: "se mi darai questo incarico mi darai anche la forza per sciogliere quel legame..", che stupido!

- l'incarico non avvenne per problemi seri famigliari sorti in seno alla mia casa.. solo dopo alcuni anni il Signore mi ha mostrato le conseguenze del mio peccato, questo non esclude le responsabilità di ogni persona in causa, però mi ha portato a considerare come ho influenzato mia moglie anche non volendo o non usandole violenza.

a volte per smettere non è sufficiente il timore di Dio, benché lo temi in mille altri campi.
a volte non ti basta il Suo amore, benché lo ami in mille modi diversi.
All'ora, nella Sua Grazia, Dio ti apre gli occhi sui danni che ha prodotto il tuo legame.
All'ora, per la Sua Grazia, comincia un nuovo cammino nella stretta Via.

Scopri due fatti:

 - l'odio per il peccato (come ha ridotto la mia famiglia, la mia relazione con i figli, la mia relazione con Dio? Anche se è rimasto segretissimo ha comunque influenzato tutti quelli intorno a me)

- la possibilità di attingere alla Sua forza (un cammino rinnovato nella Via stretta influenzerà tutti quelli che ci sono intorno)

Riuscirà possibile, quindi, girare gli occhi davanti a figure femminili/maschili che mostrano, facendolo di proposito oppure no poco importa, le forme del proprio corpo. Sarà possibile, attingendo a quella forza, allontanare quelle immagini che si ripropongono come rapaci che svolazzano sopra la testa, cosa che non possiamo impedire, riusciamo, però, a impedirgli di fare il nido.

Dopo qualche giorno di "digiuno" la fame si farà sentire, ma anche la Sua compagnia. Dopo qualche settimana di astinenza il problema non sarà più il corpo che reclama i suoi godimenti, illeciti quando fuori dalla Sua volontà. Tuttavia la mente resterà campo di battaglia.

La nostra mente, come un bicchiere, è sempre piena di qualcosa, acqua/aria... Come la riempiremo ci agevolerà in questa guerra.

Sei non sei sposato/a, o sei rimasto solo/a e stai in questa battaglia, poni tutto ai piedi del Signore, cercando la Sua faccia come primo traguardo della giornata, grida, urla, supplica, loda, ringrazia.
Poniti come obiettivo il raggiungimento di questa sera, senza peccare volontariamente. Domani sarà un'altra battaglia, oggi non abbiamo la forza per domani. Ma ci basta arrivare a stasera. Domani ci penserà da se.

Se ci è possibile vincere è per Gesù, ma la vittoria è sempre una scelta ed è sempre una grazia. Non puoi vincere da solo, ma non puoi vincere se non fai una scelta.
Chiedi a Gesù liberazione e predisponiti a riceverla! Chiedi aiuto a qualche fratello/sorella (dello stesso sesso) per pregare insieme e chiedere liberazione.
Il Signore può darti vittoria, vuole darti la vittoria, fa il tifo per te.
Può farlo più volte anche se sei caduto, non arrenderti, ritorna sempre a Lui.

Posso scegliere perchè Tu ti sei fatto scelta. Posso vincere perchè Tu sei la forza
FIlippesi 4:13

A.C., 45 anni

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Argomenti

alex

  • Metti il computer / il televisore in una stanza frequentata da altre persone
  • Usa dei filtri per Internet
  • Scegli i film in TV in maniera consapevole, non fare “zapping”
  • Limita l’uso della televisione (usala soltanto con altre persone)
  • Controlla di che tipo di film si tratta su siti come www.kids-in-mind.com
  • Annulla l’abbonamento alla tv satellite o alla pay-tv
  • Metti delle foto della famiglia sopra il monitor della tv o del computer
  • Chiedi al coniuge o ai genitori di inserire una password conosciuta solo a loro per utilizzare televisore o PC
  • Parla apertamente delle cose sbagliate che hai fatto, ma senza scendere nei dettagli!
  • Trova delle persone a cui rendere conto delle tue azioni
  • Incontrati regolarmente con un amico, per pregare e condividere
  • Organizza delle colazioni per soli uomini o per sole donne
  • Se sei un pastore, lavora in un ufficio insieme ad altri colleghi
  • Coltiva dei rapporti interpersonali di supporto
  • Tieni un diario
  • Tieni vivo il rapporto personale con Dio e mangia del “cibo spirituale”
  • Crea un elenco di debolezze personali
  • Vai a letto presto, specialmente quando sei stanco
  • Cerca comunione con altri fratelli quando ti senti solo
  • Trova delle attività che distolgano i tuoi pensieri quando ti annoi
  • Decidi di fare qualcosa subito, quando arrivano i pensieri – non quando è troppo tardi!
  • Rimani rilassato
  • Preparati in anticipo per le situazioni e i luoghi “difficili”
  • Passa del tempo all’aria aperta nei giorni di riposo o durante le vacanze
  • Impara i fatti essenziali sui meccanismi del sesso e il corpo
  • Pratica attività che compensino fisicamente lo stress derivante dal lavoro (hobby, sport, esercizio fisico)
  • Mangia in maniera sana e regolare
  • Non nutrire i desideri carnali
  • Nelle emergenze “scappa”, cambia immediatamente il luogo in cui ti trovi
  • Sii consapevole delle percezioni e dei pensieri che ti colgono
  • Sii consapevole delle conseguenze del “dopo”
  • Confessa il tuo problema a Dio
  • Sii consapevole delle vittime dietro le scene (ad esempio, gli attori porno)
  • Vai a dormire alla stessa ora del coniuge
  • Lavora sul tuo matrimonio (con conversazioni, atteggiamenti romantici, tenerezza)
  • Chiedi a tua moglie di annullare gli abbonamenti ai cataloghi di biancheria intima
  • Lascia il tuo computer, il modem, il cavo dell’antenna nelle mani del coniuge
  • Rifiuta la posta cartacea pubblicitaria
  • Non lasciare i bambini da soli con il televisore o il computer

Viaggi di lavoro

  • Chiedi alla reception di disattivare il canale dei film porno
  • Metti una foto di famiglia sopra il televisore
  • Prega e chiama il coniuge la sera
  • Scegli una stanza senza televisore

 

Pensieri

La dipendenza è collegata con la ricerca di qualcosa: da qui bisogna cominciare… c’è spesso un grande vuoto, specialmente una mancanza di amore, di accettazione, di apprezzamento ecc. Queste sono necessità umane basilari, che si affiancano al bisogno di cibo.

Qui naturalmente entra in gioco la questione di Dio: l’amore ha origine in lui e se viene da lui riempie veramente. Perciò dovremmo avvicinarci a Dio senza timore, ricercare un rapporto personale intimo con lui, parlare con lui come si fa con un padre buono… si può parlare di qualsiasi cosa con lui in totale onestà – il vuoto sarà riempito dal suo amore.

Dobbiamo cominciare dal vuoto, scoprendo dove esso si trova nella nostra vita, quali sono i momenti, le situazioni o i luoghi in cui siamo deboli e andiamo a cercare “il sesso virtuale che non dà soddisfazione”. Noi siamo come degli aspirapolveri: assorbiamo della polvere che ha un pessimo gusto e non soddisfa veramente. Non vale la pena di farlo!

Ecco alcune aree in cui molte persone sono deboli:

  • Mancanza di rapporti interpersonali sinceri e pieni d’amore
  • Sentimenti non elaborati
  • Mancanza di amore
  • Situazione di ira, fame, solitudine, stanchezza
  • Noia
  • Avventura
  • Crisi di mezz’età
  • Disoccupazione
  • Stress
  • Separazione
  • Scoraggiamento (fallimento personale, promesse non mantenute)

Per me le situazioni che facevano da innesco erano la solitudine, la delusione e lo scoraggiamento. È importante sapere dove ognuno ha una sensibilità individuale ed è in una “posizione di rischio” ed evitare queste situazioni oppure riempirle con qualcosa di buono, ad esempio, stare in mezzo alla gente, andare a letto al momento giusto ecc.

Autore: Mike Genung

alex

  1. La dipendenza sessuale è un peccato scelto liberamente. La persona che viene intrappolata nella dipendenza sessuale ha scelto intenzionalmente di abbandonarsi alla concupiscenza o nell’immoralità sessuale. Nessuno la obbliga a bere ripetutamente alla fonte dei desideri carnali. Qualsiasi forma di sesso al di fuori del matrimonio con un uomo e una donna è un peccato, così come lo è la concupiscenza nel cuore.
  2. La dipendenza sessuale è una schiavitù nei confronti delle ossessioni e delle compulsioni della concupiscenza. La pornografia e l’immoralità sessuale svuotano l’anima: più uno si dedica a pornografia e autoerotismo, più diventa vuoto. Con il tempo la concupiscenza diventa un’ossessione che trasforma chi lotta con la dipendenza sessuale in uno stolto alla disperata ricerca di una fantasia o un’esperienza sessuale che sia la migliore possibile. Pur promettendo la vita, la concupiscenza lascia sempre la vittima vuota, triste e piena di vergogna.
  3. La dipendenza sessuale è un falso meccanismo per fronteggiare la vita. Chi lotta con la concupiscenza usa la fantasia sessuale per riuscire ad affrontare le richieste della vita reale; quando le situazioni non si rivelano come vorrebbe, lui cerca conforto e fuga nel sesso. La concupiscenza non fornisce né l’uno né l’altro, anzi, peggiora la vita ammassando vergogna, tristezza e senso di vuoto.
  4. La dipendenza sessuale è un falso tipo di amore. Nel profondo del suo cuore chi lotta con la dipendenza sessuale crede di non potere essere amato così come è, perciò si rivolge ai desideri carnali per trovarvi amore, conforto e approvazione.
  5. La dipendenza sessuale è un sostituto patologico dell’amore di Dio. Fin dalla nascita abbiamo fame di Dio; desideriamo intensamente l’amore, la grazie, l’accettazione, la gioia e la pace che vengono da Lui. Chi lotta con la dipendenza sessuale non crede che il Dio vivente lo accetti, perciò indossa una maschera per nascondere chi lui è. Forse conosce la teologia della grazia, però non ha mai accettato il dono della grazia nel suo cuore. Lo dimostrano le sue azioni, infatti per tutti noi quello che facciamo rivela ciò che crediamo.
  6. La dipendenza sessuale è un veleno spirituale, emotivo e psicologico. Svuota l’anima di un uomo e lo trasforma in uno stolto sbrindellato e disperato. Distrugge gli uomini, le donne, i bambini, i matrimoni e le famiglie. La concupiscenza fa marcire le chiese dal di dentro, e dalla storia sappiamo che può arrivare a distruggere una nazione.
  7. La dipendenza sessuale è adorazione di un idolo. L’uomo o la donna che si inchinano al falso Dio della concupiscenza ne fanno il loro oggetto di adorazione, la loro fonte di vita. Ciò che adoriamo diventa il nostro padrone.

Un cristiano con una dipendenza sessuale è uno che cerca di trovare sia il falso conforto dei desideri carnali che l’amore di Dio. Il suo rapporto personale con il Signore è nel migliore dei casi appena tiepido.

Autore: Mike Genung

alex

La vera liberazione dalla dipendenza sessuale non si trova tramite dei programmi operativi, la lettura di libri, frequentare gruppi, la consulenza, o la conoscenza della Bibbia. Questi sono degli strumenti validi ed importanti che Dio usa e che fanno parte del processo di guarigione, ma essi stessi non sono ciò che liberano la persona che lotta con una dipendenza sessuale.

Come mai? Perché fino a quando non si riempie il vuoto dell’anima con qualcosa di più grande, più forte e più attraente del peccato sessuale, il senso di vuoto assillante dentro di sé, continuerà a portarci alla concupiscenza. Il vuoto spirituale interiore deve essere colmato per poter avere una vera liberazione che cambia la vita.

Durante i 9 anni che ho trascorso nel programma delle12 tappe per la dipendenza sessuale, ho passato circa 4 anni e mezzo di sobrietà (come viene definito da loro), e cioè “niente sesso con nessuno, incluso se stessi al di fuori del matrimonio.” Anche se io ho aderito a questo standard, mi sentivo miserabile, affamato d’amore e vuoto dentro. Gestire l’esteriore non era abbastanza per me, e quindi sono tornato al peccato sessuale per tre squallidi anni.

Uno dei problemi era che la definizione del programma a 12 passi della sobrietà falliva il bersaglio. In Matteo 5:27 Gesù ha detto che la concupiscenza nel cuore è peccato, quindi la liberazione dalla concupiscenza deve essere misurata nel cuore, e non solo da azioni esterne. L’individuo che lotta con la dipendenza sessuale è affamato di amore ed accettazione ed ha bisogno di un nuovo cuore, che solo Dio può rimediare. Concentrarsi solo sull’aspetto esteriore è come tagliare la parte superiore dell’erbaccia; essa crescerà di nuovo a meno che le radici siano estirpate.

Il programma a 12 passi mi ha offerto un posto sicuro per condividere le mie debolezze e per rimanere fuori dall’isolamento che è una parte importante della battaglia. Ma il programma non mi poteva offrire quello di cui avevo fame, ed un uomo affamato mangerà qualsiasi cosa anche se si tratta di spazzatura.

Forse stai leggendo questo e stai pensando “lui è pazzo, vivere con un cuore puro è impossibile, almeno per me. Io sto avendo abbastanza difficoltà a stare lontano dalla pornografia e dalla masturbazione, figurati se dovessi mantenere puri i miei pensieri.”

Sei vicino alla verità: vivere libero dalla concupiscenza è impossibile per l’uomo, ma non lo è per il Dio Vivente. Quello che tu stai cercando è qualcosa che solo Lui ti può dare.

Scoprire la vera liberazione dalle ossessioni e compulsioni della dipendenza sessuale comporta l’accettazione di un dono; il dono della grazia ardente di un Dio vivente che cambia la vita; il Suo amore, gioia e pace. L’amore di Dio è ciò che riempie, purifica e dà una nuova vita. Il Suo amore cambia le vite e purifica i cuori ed è molto più attraente della contraffazione patetica della concupiscenza. Una volta che un uomo o una donna accettano il dono della grazia e l’amore di Dio nel loro cuore (qui non stiamo parlando di conoscenza o di teologia), l’attrazione verso la concupiscenza sparisce.

Perciò lo scopo di chiunque lotti con la dipendenza sessuale è di arrivare al punto di poter ricevere il dono della grazia di Dio. Per accettare questo dono noi dobbiamo essere disponibili a lasciar andare due cose: la concupiscenza e le bugie.

Non possiamo accettare il dono della grazia di Dio quando restiamo aggrappati alla concupiscenza; non dobbiamo vivere in un modo isolato ma stare connessi agli altri, e distruggendo ogni ostacolo di tentazione che abbiamo descritto nell’articolo sul cosa c’è da fare.

Poi dobbiamo abbandonare le bugie nel nostro cuore che ci tengono lontano dal ricevere la grazia di Dio. Ogni uomo che ho conosciuto che lottava con la dipendenza sessuale aveva preso per buone due bugie:

  1. Non posso essere amato per quello che sono.
  2. Dio non può o non vuole amarmi.

Spesso queste bugie nascono nella giovinezza e vengono promosse da genitori, membri di famiglia, coetanei ed altri, incluso persone cristiane. Il rigetto, l’abbandono, e l’abuso alimentano il messaggio che noi abbiamo poco valore; non possiamo mai essere “abbastanza buoni” per essere amati. Queste bugie mettono l’amore di Dio molto lontano dalla nostra portata, e quindi noi ci rivolgiamo a dei falsi surrogati come il sesso, il cibo, il potere, i soldi, il ministero, i rapporti, la droga o l’alcool per riempire quel Gran Canyon di vuoto interiore.

Per progetto divino noi siamo tutti nati con una fame per l’amore di Dio, e fino a quando non lo scopriremo vivremo con un senso di vuoto. Il peccato, l’amarezza, il dolore non risolto o il trauma e le cose che abbiamo fatto per ferire gli altri sono barriere che ostacolano la nostra accettazione della grazia di Dio. Per esempio, se un uomo prova rancore verso uno dei suoi genitori, il veleno del suo risentimento lo terrà lontano dal vivere nell’amore di Dio. Ed inoltre gli fornirà una porta aperta alle forze del maligno che lo influenzeranno tramite la concupiscenza, l’egocentrismo, l’orgoglio ed altri peccati.

L’accettazione della grazia di Dio nel cuore è la risposta alla dipendenza sessuale. La decisione di rimuovere i muri che ti trattengono dal ricevere il dono è tua. Chiedi al Dio Vivente di esporre le barriere alla grazia nella tua vita, e poi demoliscile.

Ecco come si presentano alcuni muri:

  1. Indisponibilità a fare qualsiasi cosa per annientare gli ostacoli della

concupiscenza.

  1. L’amarezza nel cuore verso gli altri, il che vuol dire che il perdono è

necessario.

  1. Voler rimanere isolati, il che vuol dire dare più potere alla

concupiscenza.

  1. I peccati commessi contro gli altri, significa che dobbiamo chiedere

perdono.

  1. Le due bugie (Non posso essere amato e Dio non mi ama) devono

essere rimosse e sostituite dalla verità dell’amore di Dio per te.

  1. Orgoglio
  2. Un modo distorto di vedere Dio, spesso causato da ferite ricevute dal padre.
  3. Una indisponibilità ad affrontare e gestire il dolore ed il vuoto

interiore.

  1. Trauma irrisolto, come abuso sessuale o fisico.

Il dono della grazia di Dio non è qualcosa che può essere guadagnato, meritato, o che si può avere se si è “abbastanza buoni.” Come un padre che ama i suoi figli, così anche Dio ti ama profondamente, nonostante qualsiasi cosa tu abbia detto o fatto e sta aspettando che tu vada a Lui. La vergogna raggelante dal peccato sessuale cerca di convincerci che non possiamo mai essere amati, ma questa è una bugia. Nessun peccato è più grande della grazia di Dio.

Immagina di aver comprato per la tua persona speciale un grosso dono costoso; è così grande che devi usare entrambe le mani per tenerlo. Poi arriva il momento di dare a questa persona il regalo; prendi il regalo e corri verso di lei. Ma invece di accettartelo, questa persona, che sta tenendo un serpente nella mano destra ed un ragno peloso nell’altra mano, ti dice “non sono pronto a lasciare ancora queste cose. Forse dopo.”

Il Creatore dell’Universo sta aspettando che tu vada a Lui ed accetti il dono del Suo amore vivificante. La domanda che devi porti è “sei pronto ad accettarlo?” La sfida più dura per che chi lotta con la concupiscenza è di accettare il semplice dono della grazia di Dio. Perché è così? Perché le bugie che abbiamo preso per buone per tutta la vita sono nel profondo, ed abbiamo trascorso anni a rinforzarle con la vergogna delle nostre azioni. Permetti che le seguenti verità dalla parola di Dio possano imprimersi nella tua anima:

“Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio affinché chiunque creda in Lui non perisca ma abbia vita eterna.” Giovanni 3:16

“Gesù le rispose: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva’” Giovanni 4:10

“Voi investigate le Scritture, perché pensate d’aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me; eppure non volete venire a me per aver la vita!” Giovanni 5:39-40

“Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.” Romani 6:23

“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” Efesini 2:8-9

“Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore.” Giovanni 15:9

“Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.” Romani 5:5

“Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” Romani 5:8

“Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti.” Efesini 2:4-9

Gesù è pronto, disponibile e non vede l’ora di darti la vita e l’amore di cui sei affamato. Sei pronto ad accettare il fatto che Dio ti ama e vuole darti la vita? Sei pronto a salutare per sempre la concupiscenza, correre al Dio Vivente ed accettare il Suo dono della grazia?

Se si, allora vai a Lui con tutto il tuo cuore:

“…cercherai il SIGNORE, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua.” Deuteronomio 4:29

“quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, perché, o SIGNORE, tu non abbandoni quelli che ti cercano.” Salmo 9:10

“Il mio cuore mi dice da parte tua: ‘Cercate il mio volto!»Io cerco il tuo volto, o SIGNORE.’” Salmo 27:8

“O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba; di te è assetata l’anima mia, a te anela il mio corpo languente in arida terra, senz’acqua.” Salmo 63:1

“Cercate il SIGNORE e la sua forza, cercate sempre il suo volto!” Salmo 105:4

“Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;” Geremia 29:13

 

Dio ha promesso che tu Lo troverai se Lo cerchi con tutto il tuo cuore. Il tuo grido del cuore è per il Dio Vivente; di sentire le Sue parole di gentilezza, e di essere riempito con il Suo amore e la Sua pace. Vai dietro a Lui con lo stesso impeto con cui andavi dietro alla concupiscenza, alle ragazze, al lavoro, e alle cose materiali. ChiediGli di rivelarti Se stesso, e di mettere da parte il tuo piano. Sposta la tua attenzione dal peccato, e mettila completamente su di Lui. Aggrappati a Lui, non lasciarLo andare e non smettere di cercare il Suo volto fino a quando Lui non cambia la tua vita.

 

Autore: Mike Genung

alex

Era un tardo autunno del 1998. Ero stato fuori per viaggio di lavoro e avevo di nuovo fatto una scorpacciata di film porno nelle stanze d’hotel, ma senza masturbarmi. Pur non avendo praticato autoerotismo, le immagini, la sporcizia e la vergogna che mi attraversavano la mente, non erano meno intense. Il mio problema era la definizione di sobrietà sessuale di un programma in 12 tappe. Iniziava con “niente autoerotismo o sesso con altre persone oltre al proprio coniuge”, il che andava bene; e poi c’era una strana affermazione su “la vera sobrietà è una vittoria progressiva sui desideri carnali”. Poiché il concetto di “vittoria progressiva” era difficile da afferrare (anzi, privo di significato), tutti si focalizzavano sull’aspetto fisico della definizione. Il grande traguardo del gruppo era che tutti diventassero puri; i ragazzi che vantavano un anno o più di sobrietà erano riveriti come profeti e i nuovi arrivati si accalcavano intorno a loro per carpirne i segreti. Nei primi anni ‘90, quando iniziai questo programma di auto-aiuto in 12 tappe, vi entrai con estremo entusiasmo, accumulando 18 mesi di sobrietà. Ora ero uno dei prescelti a cui gli altri facevano i complimenti. Iniziai a condurre degli incontri e a sponsorizzarne degli altri, dispensando la mia saggezza come se fossi stato Platone. Ero diventato l’“Oracolo della Sobrietà”, o almeno così pensavo. Il dizionario definisce la sobrietà come “moderazione o astinenza nel consumo di bevande alcoliche o nell’uso di sostanze chimiche”. Anche se io mi astenevo da un anno e mezzo a quella parte, da pornografia, masturbazione e sesso al di fuori del matrimonio, vi era ancora un vuoto interiore persistente che mi rodeva. Quel vuoto spirituale ebbe la meglio durante un mio viaggio di lavoro in Canada, quando persi i miei 18 mesi di sobrietà chiamando al telefono una hot line e dandomi ai bagordi con la masturbazione. Nel giro di una notte svanì il mio status di “uomo saggio” e mi ritrovai al punto di partenza insieme alle altre assolute nullità. Però mi ripresi in fretta, conquistando altri tre anni di sobrietà. Potendo vantare un periodo di tre anni, mi sembrava che gli altri avrebbero dovuto inchinarsi ogni volta che facevo ingresso in una riunione. Come avrei potuto ricadere, pensavo, dopo così tanto tempo passato senza agire nel modo sbagliato? Ci trasferimmo da Los Angeles a Colorado Springs nel 1995. Non avendo più la mia base di supporto, il sempre presente vuoto interiore si intensificò diventando un forte ruggito. Caddi malamente e persi nuovamente la sobrietà con una scorpacciata di pornografia e masturbazione. Questa volta non riuscii a rialzarmi e scivolai in un triennio di eccessi sessuali, vergogna e tristezza. Ho fatto molti errori (ed ho visto altri farli) perché il mio traguardo era l’astinenza sessuale. Ho visto ragazzi che si abbuffavano di pornografia definirsi “puri” solo per il fatto che non si masturbavano. Sono stato uno di quelli. E’ come se un alcoolizzato dicesse che lui è sobrio perché beve birra invece di whisky. L’orgoglio sul periodo di “sobrietà” è una facile trappola in cui si può cadere, ed io ci sono caduto fino in fondo. E’ difficile attraversare le enormi buche nella strada con un airbag di ego davanti alla faccia. Ho spesso costeggiato il bordo del precipizio, cercando di vedere quanta concupiscenza potevo avere senza perdere la mia “sobrietà”. La verità è che non avevo preso l’impegno di fuggire dal peccato sessuale, mentre invece giocherellavo ancora con esso. Lo standard di sobrietà che stavo seguendo veramente invitava a fare così. La purezza e la sobrietà non sono la stessa cosa. Il dizionario definisce la purezza come: 1. La qualità o condizione di essere puri. 2. La liberazione dal peccato o dalla colpa; innocenza; castità. Essenzialmente, dobbiamo guardare a Dio per lo standard di purezza sessuale, e quello che ha stabilito Lui va molto oltre l’aspetto esterno: “Voi avete udito che fu detto: “Non commettere adulterio”. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.” Si noti che Gesù passò dal concetto fisico a quello spirituale quando stabilì lo standard della purezza sessuale. Gli uomini possono anche focalizzarsi sugli aspetti esterni per definire la “sobrietà”, ma Dio guarda al cuore, poiché da lì vengono “pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni” (Matteo 15:19). Quando Gesù stabilì lo standard divino per la purezza sessuale, aveva in mente qualcosa di molto più profondo. Gesù non lasciò possibili scappatoie quando stabilì lo standard per la purezza sessuale: nell’istante in cui concupiamo un’altra persona, abbiamo peccato, ovvero “perso la sobrietà”. Non esiste la “regola dei tre secondi” in base alla quale possiamo fissare una donna con intenti carnali per tre istanti dopo i quali la cosa diventa un peccato – come qualcuno ha proposto. Con lo standard di purezza sessuale che ha Dio, sono obbligato a cadere in ginocchio e ad arrendermi. Ricevo delle e-mail da uomini non contenti del fatto che io sostenga l’astinenza dalla masturbazione; dicono cose di questo tipo: “è impossibile – chi può essere all’altezza di uno standard del genere?! Nessuno può ripulire il suo cuore!” Sono d’accordo. Se siamo onesti, lo standard divino per la purezza sessuale è impossibile e secondo me Lui voleva che così fosse. Poiché soltanto Dio può trasformare un cuore sudicio, libidinoso ed egocentrico in un cuore puro, sono obbligato ad abbandonare ogni speranza nelle mie capacità e ad appoggiarmi su di Lui. Sono condannato al fallimento ogni volta che provo a vivere secondo lo standard di Dio, visto che non posso pulire il mio cuore. Questo vuol dire che devo abbandonare l’idea che ho la capacità “per essere abbastanza buono” ed appoggiarmi saldamente a Dio ogni giorno, se voglio vivere libero dalla concupiscenza. Ezechiele 36:26 dice: “Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.” Non posso vantarmi di tot mesi o giorni di “sobrietà” perché la libertà dal peccato che ho oggi è un dono dal Signore. Scoprire la vera purezza sessuale, che è libertà dalla concupiscenza nel cuore, non proviene dall’astinenza. La libertà si trova quando un cuore vuoto, affamato e miserabile viene riempito dall’amore di Dio. Se un uomo si astiene dal peccato ma ha ancora un cuore vuoto, alla fine tornerà alla concupiscenza o qualche altro tipo d’amore contraffatto (come ho fatto io). Quello che stiamo veramente cercando è di avere il nostro cuore colmo con qualcosa di molto più potente, meraviglioso, e puro della concupiscenza. Nel libro “La ricerca di Dio”, A.W. Tozer scrive: Infatti non sono le sole parole a nutrire l’anima, ma Dio Stesso – se, e fino a quando coloro che ascoltano non trovano Dio nell’esperienza personale, essi non sono persone migliori solo perché hanno ascoltato la verità. La Bibbia non è fine a se stessa, ma è un mezzo per portare gli uomini a una conoscenza intima e soddisfacente di Dio, affinché essi possano entrare in Lui, godere pienamente della Sua presenza, gustare e conoscere l’intima dolcezza di Dio Stesso nel profondo nucleo del loro cuore. Una volta gustata e conosciuta la “dolcezza interiore di Dio stesso nella profondità del tuo cuore”, otterrai la potenza di vivere al Suo standard impossibile di purezza sessuale. Un cuore che prospera ed è ripieno dell’ amore di Dio non ha fame di contraffazioni patetiche come la concupiscenza. Quando conoscere ed amare Dio sarà il tuo obiettivo, otterrai la purezza sessuale. Ma quando praticherai semplicemente dell’astinenza (o sobrietà, come la chiamano gli uomini) non raggiungerai mai il tuo traguardo, perché non c’è nessuna potenza nell’astinenza. L’imperativo delle Scritture non è di “essere abbastanza buono affinché Dio ti ami” ma di conoscerLo, come Paolo ha scritto in Filippesi 3:8-10: “Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte.” Per esempio, la rettitudine e un cuore puro, vengono dopo aver conosciuto Cristo e dopo averLo eletto il Signore delle nostre vite. Lui non sprecherà tempo a cercare di competere con gli altri nostri dei, come concupiscenza, lavoro, cibo, rapporti, piaceri della vita o il nostro orgoglio per qualcosa come la “sobrietà”. Dobbiamo impegnarci completamente, coerentemente e senza compromessi per far si che Lui sia primo; come Paolo, che “ha rinunciato a tutto.” “Perché non sono le sole parole che nutrono l’anima, ma Dio stesso …” La Bibbia non è fine a se stessa, ma un mezzo per portare gli uomini ad un’intima e soddisfacente conoscenza di Dio” scrive Tozer. Incontro molti sesso-dipendenti cristiani che hanno volumi della Bibbia registrati nella loro mente, hanno svolto tanti ministeri meravigliosi, ma non hanno mai permesso che le loro anime fossero nutrite da Gesù. Non hanno “gustato e conosciuto la dolcezza interiore di Dio stesso nella profondità del proprio cuore.” Forse conoscono la teologia della grazia, ma essa non ha toccato il loro cuore. Sono vuoti e miserabili proprio come lo ero io. Quello che trattiene i sesso-dipendenti cristiani dalla gioia della presenza di Dio è un sentimento interiore di vergogna riguardo la propria esistenza che non avevano mai affrontato. Una volta liberi dal ceppo delle bugie, sono liberi di crogiolarsi nell’amore di Dio, e le ossessioni e compulsioni verso la concupiscenza svaniscono. Realizzare lo standard di Dio della purezza sessuale non cancella il bisogno di non isolarsi, di andare a dei gruppi di sostegno, incontrarsi con qualcuno a cui rendere conto, o di togliere fuori le pietre d’inciampo della tentazione (Matteo 5:29-30). Il 100% della responsabilità di “non seguire la carne nei suoi desideri” è nostra (Romani 13:14). Dio non butterà quella pila di riviste pornografiche, o non spegnerà la TV o il computer al posto tuo. La tua parte nell’accordo è di scappare fortemente dall’immoralità sessuale e non cercare di stare sul bordo del precipizio (1 Corinzi 6:18). L’astinenza dagli atti esteriori del peccato sessuale è il punto di partenza, non la fine. La liberazione dal peccato sessuale nel cuore, cioè la vera sobrietà, avviene dopo che noi ripristiniamo il nostro Primo Amore. “Tu m’insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.” Salmo 16:11 “Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti, che lo cercano con tutto il cuore e non commettono il male, ma camminano nelle sue vie.” Salmo 119:2-3

Autore: Mike Genung

alex

La nostra cultura è saturata della concupiscenza. Accendi la TV e sei esposto a 6,7 scene con contenuto sessuale ogni ora (fonte: rivista Citizen). Guardi la tua posta e trovi un catalogo d’intimo femminile non richiesto. I quotidiani sono spesso strapieni di foto di donne solo in mutande; e nelle ultime pagine ci sono gli inserti per le escort e gli spogliarelli. Le riviste sono piene di pubblicità sessualmente provocatorie. Poi c’è internet, dove anche i siti legittimi di notizie mostrano in prominenza delle foto “soft” porno.
Se vai in edicola, le immagini di donne svestite colpiranno la tua attenzione. Se cammini nelle corsie di un supermercato vedrai un sacco di prodotti che sono confezionati con foto di donne svestite.
Mentre guidi lungo la strada, spesso troverai dei cartelloni pubblicitari che usano donne quasi nude per vendere un prodotto o per promuovere un night o un locale di spogliarello. Accendi la radio sulla stazione sbagliata e sentirai uomini e donne che cantano del peccato sessuale.
Un caldo giorno d’estate, mentre cammini in una via affollata della tua città, ci potrebbero essere numerose donne che hanno addosso dei vestiti molto succinti che accentuano ogni curva. E vedi questo anche in chiesa.
Al centro commerciale ci sono molti negozi con immagini enormi di donne seminude (o neanche). Alcuni mettono apposta della pornografia “soft” dove tutti la possono vedere. Se vai in una qualsiasi libreria troverai una sezione piena di libri che parlano di sesso. Spesso questi si trovano accanto al reparto dei libri di psicologia in cui ci sono testi di auto aiuto… puoi guardare pornografia e comprare un libro sul recupero dalla dipendenza sessuale nella stessa corsia.
Vivere con un cuore puro in un letamaio di liquami culturali è abbastanza difficile, ma un uomo che ha contaminato la sua mente con la pornografia lotta, anche se è da solo, in una stanza con dei muri bianchissimi. Come un computer infettato da virus, la nostra mente è satura di popup porno; trascorrere solo 5 minuti senza pensare ad una fantasia sessuale è una sfida.
Sappiamo che abbiamo bisogno di vivere con una mente pura, ma la domanda difficile è: come possiamo pulire la nostra mente e gestire la tentazione sessuale? E cosa facciamo con la nostra carne peccaminosa che ama concupire?
Quando sono tentato da un forte desiderio sessuale, posso gestirla in diversi modi:
1) Posso non fare niente e cercare di ignorare i pensieri. Questo non funziona perché essi continuano a tornare.
2) Posso giocare con le immagini. In questo modo si gioca col fuoco; una volta che inizio a far scorrere immagini di fantasie sessuali nella mia mente dò alla concupiscenza il completo controllo e la situazione peggiorerà solamente.
3) Posso provare a “cacciare” o “comandare a satana di andare via”. Questo funzionerebbe se la tentazione fosse strettamente di tipo spirituale, ma non metterà a tacere la mia carne o fermerà la mia mente corrotta dai popup concupiscenti.
4) Posso chiamare un amico. Questo funziona se puoi parlargli subito, ma cosa succede se ci vogliono varie ore per metterti in contatto con lui? Non posso permettere a pensieri concupiscenti di correre indisturbati nella mia mente fino a quando posso parlare con qualcuno; ho bisogno di un modo per gestire i pensieri nel momento in cui arrivano.
Ci deve essere un altro modo. Il Signore ci ha comandato di vivere con un cuore puro cosicché possiamo vivere nel modo in cui Lui desidera. Il principio si trova in questo versetto:
“se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.” 2 Cronache 7:14.
Nel contesto di 2 Cronache 7:14, pentirsi significa convertirsi dalle proprie vie malvagie. Noi non combattiamo il peccato o cerchiamo di batterlo; giriamo le spalle al peccato e cerchiamo la faccia di Dio. Questo semplice principio è la risposta che stiamo cercando.
Nell’attimo in cui un pensiero o immagine concupiscente attraversa la nostra mente non dobbiamo lottare con esso. Lottare con la concupiscenza e con la nostra carne è uno spreco di tempo; entrambe sono più forti e scaltre di noi. Invece, andiamo a Dio e incontriamoci con Lui chiedendoGli di combattere a nostro fianco.
Ecco come si svolgerebbe: sono seduto nel mio ufficio e un’immagine di una ex ragazza mi viene in mente. Subito, mi rivolgo a Dio in preghiera, nel mio cuore, e dico “Signore, crea in me un cuore puro. Io non voglio altre donne eccetto la moglie che Tu mi hai dato.” Immagino il Signore, seduto sul suo trono bianco brillante e luccicante nello splendore dei cieli. La mia attenzione ora si è spostata dalla concupiscenza al Signore. Non lotto con il pensiero; gli ho solo voltato le spalle ed ho fissato la mia mente su di Lui. Il mio pensiero peccaminoso si affievolisce mentre vengo alla presenza del Signore, e la Sua potenza mi cambia. Io sto educando la mia immaginazione a cibarsi di Dio invece che della concupiscenza e incontrandomi con Colui di cui la mia anima ha veramente sete.
E’ fondamentale che gestiamo i pensieri nel momento in cui arrivano. Qualcuno una volta parlò della regola dei tre secondi, ed il concetto è che puoi guardare ad una donna per tre secondi prima che diventi un peccato. In questo modo si fanno dei giochi mentali (e forse anche si cerca di giustificare un po’ di peccato) perché posso svestire una donna nella mia mente in meno di un secondo. Non possiamo permettere alla concupiscenza di prendere piede nella nostra mente neanche per un istante: una volta che apriamo leggermente la porta, essa entra e fa dei grandi danni.
Un altro esempio. Sto camminando lungo il corridoio nel mio posto di lavoro e vedo una giovane ventenne che sta entrando nel mio campo visivo. Senza guardarla attentamente, posso vedere che indossa vestiti stretti e succinti, so che non voglio andare a finire lì. Immediatamente, vado a Dio in completa onestà: “Signore, non voglio guardare, ma sono stanco e so quello che vorrebbe la mia carne, quindi aiutami. Crea in me un cuore puro, Signore, io ti voglio. Questa ragazza non è il mio dio”. Ho ammesso la mia completa dipendenza dalla potenza del Signore, e il mio cuore entra in comunione con Lui. Allo stesso tempo mantengo su i miei occhi e non li faccio guardare in giù. Se saluta, ricambio educatamente e la guardo negli occhi quando le parlo. Se ho una questione lavorativa di cui le devo parlare, fisserò il suo viso. A volte prego come se stessi parlando: “Signore aiutami a tenere i miei occhi su…” “Io avevo stretto un patto con i miei occhi; come potevo quindi fissare lo sguardo su una vergine?” Giobbe 31:1.
In questo mondo, posso permettermi di fissare il corpo di una donna ed è quello di mia moglie. Mentre con le altre donne manterrò i miei occhi fissi sul loro viso quando parlo con loro. Forse noterò il loro aspetto fisico nel mio campo visivo, ma non lascerò i miei occhi “cadere e fissare”. Tra l’altro non c’è niente di male o peccaminoso nel notare belle donne o bei uomini (se abbiamo tendenze omosessuali). Non possiamo vivere in una società senza vedere altre persone, e ci sono delle volte in cui abbiamo bisogno di interagire con una persona che è attraente fisicamente. Noi non vogliamo concupire, o vivere nella paura di essa. Imparare ad interagire con altre persone, senza andare da qualche parte con la nostra mente dove non dobbiamo andare, fa parte della nostra crescita.
Quando giriamo le spalle alla tentazione sessuale e cerchiamo Dio, neghiamo al peccato la possibilità di intrappolarci. Una delle strategie dell’inferno è farci guardare l’oggetto della concupiscenza, anche se stiamo lottando contro. La strategia di Satana è di gabbarci nel cerchio, ma se noi non ci facciamo adescare, lui perde.
Nella Parola di Dio ci viene sempre detto di scappare dalla concupiscenza (“Fuggite la fornicazione”, 1 Corinzi 6:18), non di lottarci con le nostre forze. Quando la moglie di Potifar afferrò Giuseppe, lui scappò da lei; lui non cercò di trattare con lei mentre lo stava toccando.
Se hai trascorso anni a inzuppare la tua mente con la concupiscenza allora ci vorrà tempo prima di vedere una riduzione di popup porno. Ti potresti trovare a pregare molto all’inizio, anche varie volte in un’ora. Non scoraggiarti. Ci vorrà tempo per costruire i tuoi muscoli spirituali. Se tu dovessi iniziare a fare sollevamento pesi, all’inizio ci vorrà un grande sforzo e non potrai sollevare così tanto. Ma se continui a farlo i tuoi muscoli si adatterebbero all’allenamento e crescerebbero. La tua mente funziona allo stesso modo. Man mano che continui ad andare al Signore la tua mente si trasformerà da una focalizzata sulla concupiscenza ad una focalizzata su Dio, e dire no alla tentazione diventerà più facile.
“Non cessate mai di pregare.” 1 Tessalonicesi 5:17
Ci sono delle volte quando le immagini concupiscenti continuano a venire anche quando stiamo pregando e incontrandoci con Dio. Questo potrebbe essere un attacco spirituale ed è in questi momenti che con la nostra autorità in Cristo dobbiamo comandare alle forze delle tenebre di andare via. Persevera nella preghiera, e se i pensieri cessano, saprai che la tentazione era d’origine spirituale.
Possiamo anche trovarci sommersi da pensieri concupiscenti quando c’è peccato irrisolto nella nostra vita, perché questa è una porta aperta all’influenza spirituale. Se ho detto qualcosa di forte o non gentile a mia moglie, o se sto trascurando il rapporto con lei e ci stiamo allontanando, la frequenza delle tentazioni concupiscenti nella mente possono aumentare. L’aumento di tentazione è un calibro che rivela il bisogno di esaminare la nostra vita. Se questo succede, chiedi al Signore di rivelare le radici del problema, e poi passa subito all’azione.
Essere tentati non è peccato; è quando noi collaboriamo con la tentazione ed iniziamo a far passare fantasie sessuali nella nostra mente che diventa peccato. Satana usa la paura della concupiscenza quanto la tentazione. Lui potrebbe infilare un’immagine sessuale nella tua mente e poi metterti a tappeto con pensieri come “tu hai peccato…sei un ipocrita, sei senza speranza…a questo punto puoi anche fare il passo successivo…” Chiedi al Signore per discernimento in queste aree, e stai sempre lontano dall’isolamento. I tuoi fratelli possono aiutarti a capire quello che ti sta succedendo.
“Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” Filippesi 4:8

 

Autore: Mike Genung

alex

Pubblicato il aprile 01, 2016 at 15:28 PM

E’ importante capire l’appiglio della pornografia: Quali sono i veri motivi che spingono gli uomini a sempre tornare alla pornografia. Penso che ci siano 4 motivi principali:

  1. La pornografia è facile, ma i rapporti umani sono difficili.

I rapporti umani, specialmente quelli più intimi, richiedono lavoro.

Ogni giorno abbiamo il dovere di preoccuparci di cosa sta succedendo nelle vite degli altri. Dobbiamo sopportare cattivi umori, atteggiamenti offensivi e l’egoismo – sia in noi stessi che negli altri.

Al contrario, la pornografia offre la possibilità di avere intimità senza rischi.

La pornografia offre alle persone quel mondo di fantasia in cui non c’è bisogno di conoscere nessuno, non c’è il corteggiamento o nessun sacrificio per il beneficio degli altri. E per molti, questo è ottimo: non solo puoi evitare le difficoltà dei veri rapporti, ma puoi anche avere il piacere di avere milioni di donne virtuali che provvedono a ogni tuo capriccio.

  1. La pornografia è comoda, ma la vita è stressante.

Nella vita le cose vanno male. Siamo frustrati dalle nostre aspettative irrealizzate. Le persone ci deludono. Le tragedie succedono. Ci ammaliamo. Ci stanchiamo. Ci troviamo a volte in forte dissenso con gli altri. La vita è stressante.

In contrasto, la pornografia offre un mondo comodo in cui non c’è niente che va male. La pornografia è una montatura già pronta in cui noi sappiamo che avremo esattamente quello che vogliamo.

Di sicuro, sappiamo che è tutto finto. E’ come il “wrestling” che fanno vedere in TV od un reality show. Tutte queste cose hanno successo non perché ci ingannano in farci credere che queste storie siano vere, ma hanno successo perché noi chiediamo di essere ingannati. Noi siamo contenti di avere la possibilità di sospendere la realtà.

  1. La pornografia è eccitante, mentre la vita è noiosa.

La parola “noia” inizialmente fu usata da autori francesi quando scrivevano di sentirsi scontenti quando la vita diventava stancante.

Mentre il sentimento di noia probabilmente c’è sempre stato, è solo negli ultimi 300 anni che l’abbiamo visto diventare un’epidemia sociale. Blaise Pascal diceva che la noia era il dilemma dell’uomo moderno quando “gli mancano le distrazioni e non ha nessuna passione o passatempo che lo assorbe.”

La noia è frutto di una cultura orientata al piacere. Mentre ricchezze e tempo libero aumentano, così anche la nostra fame per le distrazioni.

Nell’aspettarci stimoli ed eccitazioni costanti, la vita di ogni giorno può sembrare monotona in confronto. Con Google a portata di mano, l’informazione è ovunque, ma noi possiamo facilmente distaccarci, diventare anonimi spettatori che raramente prendono i rischi di coinvolgimento vulnerabile od impegno appassionato.

Culturalmente noi siamo colpevoli del peccato di tolleranza, cioè il peccato che crede in niente, non s’importa di niente, cerca di non sapere niente, interferisce con il niente, si gode niente, odia niente, trova scopo in niente, vive per il niente e rimane vivo perché non c’è niente per cui vale la pena morire.

La pornografia offre un mondo di eccitazione sessuale alle nostre menti annoiate. La pornografia è una forma altamente “sessualizzata” della cultura in cui viviamo, basata sulle immagini, un mondo in cui miliardi di immagini stanno dipingendo mille parole a velocità allucinanti. La pornografia offre una fantasia puramente di stimoli sessuali.

  1. La pornografia fa sentire forti gli uomini, mentre la vera vita li fa sentire impotenti.

E’ facile sentirsi piccoli in questo mondo. Intuitivamente sappiamo che il mondo non gira intorno a noi, ma questo non ci ferma a sperare che lo facesse veramente. Noi vogliamo che altri prestano attenzione a noi, a farci sentire importanti, a metterci al primo posto. Questo desiderio è a volte così forte che ad un certo punto potremmo iniziare a sentirci che ne abbiamo diritto: Vogliamo un piccolo angolo del mondo in cui noi siamo il re.

La pornografia offre un sacco di potere. In un mondo irreale alimentato dalla pornografia, le ragazze non dicono mai no. Nella pornografia non ci sono barriere sociali tra un uomo e la donna dei suoi sogni. La pornografia ti vende l’idea che le belle donne sono dei trofei – pezzi da collezione che mostrano al mondo cos’è un vero uomo. La pornografia rende anche il dominio maschile in un modo sessuale, permettendo agli uomini di fantasticare riguardo un mondo dove le donne adorano essere trattate come degli oggetti.

 

Autore: Mike Genung

alex

Nel mercato delle immagini il sesso costituisce una delle voci più importanti per dimensioni, fatturato e influenza culturale. All’interno di tale mercato è tuttavia decisivo distinguere tra hard-core, soft-core e corpo glamour. Le tre offerte sono destinate a consumatori differenti ma nella nostra società hanno finito per assumere alcuni rilevanti tratti in comune: 1) veicolano la medesima idea di orgasmocrazia, ossia un’idea del sesso concentrata sull’orgasmo e sul suo raggiungimento il maggior numero di volte possibile nella giornata e nel corso della vita; 2) azzerano o quasi gli aspetti emotivi della sessualità per cui la carne prevale sulla psiche; 3) erotizzano fino al parossismo il corpo della donna, la quale, nell’attuale ordine visivo, è sottoposta al piacere dello sguardo maschile che essa stessa ha interiorizzato. Movimento che John Berger ha ben riassunto – e ancor meglio problematizzato – nella formula: “Gli uomini guardano le donne. Le donne guardano se stesse mentre sono guardate”.


La formula di Berger vale soprattutto per il soft-core e il corpo glamour, ormai completamente legittimati nel nostro ordine visivo in nome di un anticonformismo pilotato dal mercato delle immagini e trasformato così in una nuova forma di conformismo. Tant’è che oggi è forse più rivoluzionario recuperare il senso del pudore che dare quotidiane prove di disinibizione. Diverso è il discorso sull’hard-core. Il quale, con l’avvento del World Wide Web, è praticamente scomparso dalle edicole, ha condotto alla quasi estinzione dei cinema a luci rosse e spostato on-line il videonoleggio. Il che sul piano delle relazioni faccia a faccia presenta il vantaggio di aver messo acquirenti e spettatori al riparo da giudizi, rimproveri e pettegolezzi. E tuttavia, nonostante tale vantaggio, sul piano delle relazioni virtuali la completa clandestinità non è consentita al navigatore perché ogni movimento in Rete è osservato, tracciato e valutato. Ma con le dovute accortezze (ad esempio, cancellare la cronologia o attivare la funzione “navigazione in incognito”) la reputazione nel mondo reale è salva e si può consumare materiale pornografico con relativa tranquillità...

Patrizio Paolinelli

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alex

In Gesu’ abbiamo la vittoria

“Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiche’ egli e’ stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.” Ebrei 4:15

Si potrebbe dire che fu Gesu’ a scrivere il libro sul come resistere alle tentazioni; infatti, durante tutta la sua vita, Gesu’ fu tentato in ogni modo, ma non pecco’ e resistette pienamente alla tentazione.

Come fece? Lo possiamo sapere leggendo i passi seguenti che parlano di come Gesu’ resistette alle tentazioni piu’ difficili attuate da Satana in persona.

“Gesu’ appena fu battezzato, sali’ fuori dall’acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed Egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.” Matteo 3:16

“Allora Gesu’ fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani”. Ma egli rispose: “Sta scritto: “Non di pane soltanto vivra’ l’uomo, me di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”.  Allora il diavolo lo porto’ con se’ nella citta’ santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, gettati giu’; poiche’ sta scritto: “Egli dara’ ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perche’ tu non urti con il piede contro una pietra”. Gesu’ gli rispose: “E’ altresi’ scritto: “Non tentare il Signore Dio tuo”. Di nuovo il diavolo lo porto’ con se’ sopra un monte altissimo e gli mostro’ tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: “Tutte queste cose ti daro’, se tu ti prostri e mi adori”. Allora Gesu’ gli disse: “Vattene Satana, poiche’ sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”.  Allora il diavolo lo lascio’, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano. Gesu’, udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritiro’ in Galilea.”Matteo 4:1-12

Questi sono i punti cruciali: Prima di affrontare Satana, Gesu’ fu battezzato e, ripieno dello Spirito Santo fu guidato dallo stesso nel deserto, dove digiuno’ per quaranta giorni. Lo Spirito Santo ha un ruolo vitale nell’aiutarci a resistere le tentazioni del diavolo. Percio’, se hai ricevuto Gesu’ Cristo come tuo Signore e Salvatore, hai anche ricevuto lo Spirito Santo che ora vive in te. Egli ti aiutera’ nel processo difficile del morire al peccato e crocifiggere la carne.

Quando Gesu’ fu tentato, rispose e ribatte’ con dei passi della Scrittura adeguati. La potenza della Parola di Dio parlata sconfisse Satana. Gesu’ avrebbe potuto facilmente far scendere dal cielo del fuoco, o legioni di angeli guerrieri per sconfiggere l’avversario; invece Egli cito’ la scrittura e poi inizio’ il suo ministerio in Galilea.

Prendendo Gesu’ come esempio, impariamo a conoscere la scrittura ed usarla come arma offensiva contro il nemico.

“Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che e’ la parola di Dio”Efesini 6:17 

“Infatti la parola di Dio e’ vivente ed efficace, piu’ affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.” Ebrei 4:12

alex

Una delle lamentele che si ricevono piu’ frequentemente nei nostri siti e’ quella delle mogli che hanno mariti porno-dipendenti; quest’ultimi non hanno riguardo verso i sentimenti delle loro mogli. Quasi ogni giorno riceviamo richieste d’aiuto da mogli di uomini che vedono materiale pornografico e negano l’evidenza. Queste donne spesso ci dicono che i loro mariti fanno il cosiddetto “scarica barile”, cioe’ danno a loro la colpa per aver visto materiale pornografico usando scuse come :”Se tu avessi fatto questa o quella cosa, non avrei sentito il bisogno di vedere materiale pornografico” o “Se tu dimagrissi un po’ io la smetterei.”

La scusa, la giustificazione della propria colpa, piu’ frequente che sentiamo e’ quella di un marito che dice alla propria moglie: “Tu sei solo insicura…lo fanno tutti gli uomini.” Con queste poche parole scarica barile due volte: prima sposta la causa del dolore della moglie su di lei dicendo “tu sei insicura” e poi da’ la colpa alla societa’ dicendo che “tutti lo fanno” dunque e’ OK! Due frasi, due bugie! L’uomo non si ferma a considerare che sta soltanto ulteriormente ferendo il cuore di sua moglie.

Ma cosa sta veramente succedendo? E’ la moglie che per natura e’ insicura o e’ il comportamento di suo marito che ha piantato il seme dell’ insicurezza nel suo cuore? Il marito crede veramente che “tutti gli uomini usino la pornografia” o vorrebbe che questo fosse vero? Ogni uomo che ferisce la sua sposa con l’uso della pornografia lo fa intenzionalmente o c’e’ qualcos’altro sotto? In questo articolo vorremmo mettere luce su questa questione.

Come in qualsiasi altro caso di dipendenza , e’ fondamentale capire il fatto che il dipendente e’ il solo “titolare” della sua dipendenza e che tutte le scuse immaginabili e le tattiche di scarica barile non cambieranno la realta’ che questo comportamento appartiene esclusivamente a lui. Anche se il matrimonio stesso porta con se’ delle difficolta’ e dei problemi che rendono l’intimita’ difficile , il rifiuto della moglie di condivisione sessuale con il marito (scusa frequentemente usata) , non giustifica l’uso di materiale pornografico ne’ l’andare al di fuori del matrimonio per soddisfare i propri bisogni sessuali. La realta’ e’ che la pornografia non soddisfa mai; da l’illusione di soddisfare ma non risponde alla vera necessita’ che c’e’ alla radice dei problemi associati con l’uso di materiale pornografico. Cio’ che fa e’ soltanto aumentare il desiderio di vedere altro materiale. La pornografia mostra quanto il marito in realta’ sia debole; infatti, una vita vissuta in purezza richiede molta piu’ diligenza e forza di volonta’ che una vissuta in totale liberta’ e dissolutezza.

Nasce la domanda : “Se mio marito sa quanto mi sta ferendo profondamente , perche’ continua ad usare materiale pornografico?” La risposta piu’ semplice e’ che forse non sa che ti sta facendo del male.Forse vede le tue lacrime, puo’ anche accorgersi quando ti chiudi in te stessa, nel tuo mondo, ma non riesce mai veramente a comprendere nel proprio cuore e nella propria mente la realta’ del tuo dolore. Alla radice di tutto cio’, ci sono dei problemi emotivi che agiscono come barriere e che gli impediscono di vedere al di la’ di cio’ che egli ha davanti…il suo bisogno neurochimico di avere altro materiale pornografico.

I bisogni di intimita’, sicurezza, stabilita’ emotiva di una donna sono reali. Ma crediamo che le mogli che pensano di essere state derubate della loro auto stima si farebbero un grande favore capendo che il loro valore, la considerazione che hanno di se’ non viene dai mariti ne da se stesse. Al contrario di tanti insegnamenti del mondo noi non siamo Dio. Non ci siamo creati ne’ abbiamo le capacita’ di creare valori dal nostro interiore. Anche se il comportamento illecito di un marito porta la moglie a sentirsi umanamente inferiore, lei ha bisogno di capire che il suo senso di auto stima non puo’ avere origine, ne’ provenire dal marito e dunque non puo’ esserle attribuito da lui. Ognuno di noi ha valore, non perche’ un altro essere umano glielo da’ ma perche’ il Creatore vide in noi del valore prima che fossimo nati. Persone con cui abbiamo rapporti possono rinforzare il sentimento del valore che abbiamo, la stima di noi stessi o possono anche contribuire nel far diminuire o perdere questa stima, ma in realta’ non possono farci perdere il nostro vero valore.

Mogli, sia che siate state picchiate o fatte oggetto di violenza verbale o sessuale per mano di un marito che ha avuto la mente e il cuore avariati dalla pornografia, o che siate invece state abbracciate e ben custodite, avete lo stesso valore agli occhi di Dio. In qualunque di queste categorie vi troviate, Dio vi ha tanto amato che ha mandato Suo Figlio a morire sulla croce per ristabilire ed avere un rapporto personale con voi. Nessun uomo puo’ uguagliare questo amore ne’ puo’ dare un valore cosi’ grande.

Mariti, fatevi un favore lasciando perdere l’idea che “tutti gli uomini usano la pornografia,” non e’ vero. E se anche fosse vero che tutti i nostri amici ne fanno uso, questa non e’ una scusa per commettere adulterio(Matteo 5:28) contro la vostra sposa. Anch’io mi sono trovato nelle vostre stesse condizioni. Sono stato dipendente della pornografia per oltre 20 anni. Ho usato ogni scusa esistente per giustificarmi e nessuna era solida quanto la verita’ che chi dipende dalla pornografia e’ il solo responsabile per aver perso il controllo della propria mente e del proprio cuore. Non e’ la moglie ad esserne la causa e il fatto che anche gli amici hanno lo stesso vizio non rende la cosa giusta da fare.

I mariti hanno bisogno di capire bene questa realta’ anche se a loro non piace. Anche se non ci credono, devono sapere che il loro consumo di materiale pornografico e’ una fonte di grande dolore per molte spose e che i loro comportamenti sono degradanti sia per loro sia per le loro mogli. Non c’e’ assolutamente niente di “macho” nel fuggire via dalla propria moglie anche attraverso mezzi come la pornografia. Nella Parola di Dio sono gli uomini che sono stati chiamati ad essere i capi, i profeti, i sacerdoti e i re nelle loro case e famiglie. Niente puo’ rovinare di piu’ questo modello quanto l’invasione della pornografia nel cuore, nella mente , e nella famiglia.

Dunque, se un marito non sa che sta ferendo sua moglie, o se una moglie crede che il marito abbia distrutto la sua auto stima esiste ancora speranza per il matrimonio? Certamente! Ma soltanto se tutti e due si rendono conto che stanno percorrendo due strade diverse. Il marito deve comprendere che il suo comportamento e’ distruttivo sia verso sua moglie che verso il matrimonio. Invece la moglie dovrebbe smettere di cercare affermazione da un marito che non e’ in grado di dargliela visto lo stato mentale e di cuore in cui si trova, a causa della sua dipendenza, guardando piuttosto al suo Creatore.

Infine, entrambi i coniugi dovrebbero mettere il proprio egoismo piu’ lontano possibile. Mentre la Bibbia chiaramente ci invita a chiedere solo e direttamente a Dio, nel Nome di Gesu’ Cristo, le cose di cui abbiamo bisogno, per esempio un matrimonio puro, rende noto, nello stesso tempo, che dobbiamo mettere i bisogni dell’altro prima dei nostri. Noi dobbiamo “stimare gli altri piu’ di noi stessi.”
(Filippesi 2:3).

I cambiamenti inizieranno quando pregheremo il Signore con un cuore altruista . Se un uomo preghera’ che i bisogni della moglie vengano soddisfatti, anche se lui non li capisce,comincera’ a vedere dei cambiamenti anche in se’ stesso. Vedra’ questo cambiamento perche’ i bisogni di sua moglie non saranno soddisfatti finche’ lui non cambiera’, diventando l’uomo che Dio ha creato e ha chiamato ad essere. I bisogni matrimoniali della moglie non possono essere soddisfatti finche’ non si verifica un cambiamento nel marito.

Cosi’ anche la moglie, quando preghera’ con un cuore altruista, non per il bisogno di auto stima , ma per i veri bisogni di suo marito , vedra’ un cambiamento nella sua vita. Quando il bisogno dell’uomo di avere un rapporto personale con il suo Padre Celeste sara’ soddisfatto, ella vedra’ soddisfati i suoi desideri di avere un rapporto sano, di valore con suo marito. Infatti solo quando la relazione fra marito e moglie sara’ conforme alla volonta’ di Dio, l’uomo non sentira’ piu’ il bisogno della pornografia e la donna conservera’ il suo reale senso di valore e di auto stima. Avranno esperimentato che i vuoti nei loro cuori sono stati pienamente e perfettamente riempiti.

Tratto da “Fires of Darkness Newsletter”
di Tom Buford
Winter 2002/2003 issue

http://www.firesofdarkness.com

alex

da Pureintimacy…

Vogliamo segnalare questo sito, Pureintimacy , dove troverete la testimonianza di un famosissimo serial killer, Ted Bundy, condannato a morte per l’uccisione di 28 ragazze. E’ senz’altro un caso estremo ma ascoltatelo. Nell’ultima settimana di vita aveva qualche cosa di molto importante da dire al mondo. Non volendo parlare ai 300 giornalisti presenti fece chiamare il rinomato Psicologo Cristiano Evangelico, Dr.James Dobson, autore e fondatore di “Focus on the Family”. Leggete da voi stessi cosa quest’uomo volle dire al mondo riguardo la pornografia, ecco alcuni spunti: 

“Sono cresciuto in una casa meravigliosa con due genitori che mi amavano ed eravamo 5 fratelli, frequentavamo una Chiesa…..”

“Come una dipendenza, desideri qualcosa sempre piu’ forte che ti eccita sempre di piu’, fino al punto che la pornografia non basta…..”

” Ero una persona normale, avevo buoni amici. Vivevo una vita normale, ad eccezione di quest’unica, piccola ma potente e distruttiva parte che tenevo segretamente dentro di me …….”

“Ho vissuto in prigione per molto tempo ora, e ho conosciuto molti uomini che erano motivati a commettere violenze. Ognuno di loro era coinvolto, senza eccezioni, con la pornografia, profondamente consumati da questa dipendenza…..”

“Ci sono quelli come me che girano liberamente nei loro paesi e vengono alimentati dai media, quotidianamente, con violenza in varie forme, particolarmente quella sessuale…….” 

Ted Bundy fu giustiziato alle 7:15 il giorno dopo l’intervista. Potete pure ordinarvi la cassetta video e audio dell’intervista.

alex

Ho 42 anni, sono una donna, ed è tutta la vita che combatto contro la pornografia.

Mi sono scontrata contro questa dipendenza fin dal primo fidanzato quando ero adolescente.
Adesso con l’avvento di internet la società ha solo facilitato questo cancro terribile, ma già prima che esistesse la rete esso era già ampiamente diffuso.

Attualmente sono sposata con un uomo che ha lottato (con me) e vinto la sua dipendenza, non solo: consacrando ogni sua azione a Dio, rifugge la visione di nudità femminili in ogni luogo.

Purtroppo viviamo in una società che adopera ogni mezzo per facilitare nei maschi l’eccitazione sessuale con spinta visiva, mentre spinge le femmine a mostrare sempre più il proprio corpo per sedurre o attrarre le attenzioni degli uomini.
La società dell’immagine.

Mi sono chiesta cosa stia DIETRO a questo martellamento continuo, quale vantaggio ci sia e per chi sia vantaggioso.
Vorrei che quante più persone possibili cerchino con me di dare delle risposte a questa domanda.
Io personalmente ho trovato queste risposte.

Credo che l’umanità, ben lungi dall’aver trovato il giusto equilibrio, una maturità etica, sia vittima di esagerazioni aberranti, tutte lontane dalla Via di Mezzo, tranquillamente indicata da Dio, senza che venga vista dagli uomini (troppo agitati ed in preda a passioni perché possano realmente vedere).

Da una parte la società islamica, che dà estrema importanza al fatto che le donne non mostrino il proprio corpo.
Questo è giusto, ma la violenza con cui questa cosa viene imposta, e l’eccesso di questo principio, portano ad una società piena di contraddizioni, comunque lontana dalla spiritualità.

Dall’altra parte la società occidentale, che invece fa del corpo femminile uno specchietto per le allodole, utilizzato dalle pubblicità, dalla TV per anestetizzare la popolazione con trasmissioni che abbassano il target intellettuale, da riviste di moda per indurre le donne ad imitare impossibili modelli, con conseguenze psicologiche a volte devastanti (si vedano gli esempi delle frquenti donne morte per operazioni estetiche).

In tutta questa allucinazione globale, siamo sempre più lontani dalla semplice Verità, dalla Via indicata da Gesù: castità, rispetto di tutti gli esseri umani, amore.

Io credo che il progetto per la nostra società occidentale sfrenata, colpevole di provocare anche queste pulsioni e quindi questa dipendenza di cui trattiamo, sia quello di sfruttare il sesso per scopi economici, e per tenere la popolazione a bada con zuccherini anestetici. Dare i dolcetti ai neonati perché non piangano può essere un bene immediato (il neonato smette di piangere), ma porta poi ad un male futuro: il neonato crescerà con denti cariati.

Alla fine l’umanità continua a dimenticarsi una lezione importante: il benessere procurato senza morale, senza etica, quello che fa del male a qualcun altro, è un benessere che porta benefici immediati, ma alla lunga ci chiederà SEMPRE un conto da pagare.
E poiché gli uomini sono tutti legati tra di loro, chi fa del male a qualcun altro per procurarsi un beneficio, prima o poi dovrà pagarne delle conseguenze.

Questa società impazzita, dove l’impiegato non è considerato “cool” se si rifiuta di scambiare i calendari di donne nude col collega, dove chi non guarda la TV perché la considera fonte di spazzatura interiore è visto come fuori dal mondo, sta generando mostri.
Dove andremo a finire???

B. S.

http://www.liberidalporno.com/

Inviato da alex il

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