Indice

 

Isaia. 3

Peccati di Giuda e castigo. 3

Gloria futura di Gerusalemme. 5

Giudizio contro gli idolatri e gli orgogliosi 5

Giudizio contro gli abitanti di Gerusalemme. 6

Purificazione e gloria d'Israele. 8

Israele, la vigna del Signore. 8

Peccati d'Israele e suoi castighi 9

Vocazione e missione d'Isaia. 10

Guerra contro Giuda. 11

Annunzio della nascita di Emmanuele. 11

Giudizio contro Israele. 12

Rovina dei regni di Siria e d'Israele. 12

Tempi messianici 14

Giudizio contro Israele e Giuda. 15

L'Assiria umiliata. 16

Il Messia e il suo regno. 18

Lode al Signore. 19

Profezia contro Babilonia. 19

Gioia d'Israele dopo la sconfitta di Babilonia. 21

Profezia contro l'Assiria. 22

Profezia contro i Filistei 22

Profezia contro Moab. 23

Angoscia di Moab. 23

Profezia contro la Siria. 24

Il disastro degli Assiri annunziato all'Etiopia. 25

Profezia contro l'Egitto. 26

Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi del re d'Assiria. 28

La caduta di Babilonia. 28

Profezia contro Edom e l'Arabia. 29

Profezia contro Gerusalemme. 29

Profezia contro Tiro. 31

Il mondo giudicato. 32

Lode al Signore. 33

Cantico dei redenti 34

Annunzio della restaurazione d'Israele. 35

Profezia contro Efraim.. 36

Profezia contro Gerusalemme. 38

Promesse per Israele. 40

Annunzio del castigo di Giuda. 40

Promesse per l'avvenire. 41

Giudizio contro gli Assiri 42

La salvezza proviene da Dio soltanto. 43

Futuro regno di pace e di giustizia. 43

Gerusalemme salvata. 45

Profezia contro Edom.. 47

Liberazione e ritorno d'Israele. 48

Sennacherib marcia contro Gerusalemme. 49

Preghiera di Ezechia. Profezia d'Isaia. Liberazione di Gerusalemme. 49

Malattia, guarigione e cantico di Ezechia. 51

L'ambasciata babilonese. 52

La prossima venuta del Signore; fragilità della creatura. 53

Potenza di Dio e vanità degli idoli 55

Il servo del Signore. 57

Il Signore solo è colui che salva Israele. 59

Il Signore e gli idoli 61

Ritorno d'Israele; intervento di Ciro. 62

Benedizioni universali 64

Sovranità di Dio; vanità degli idoli 65

La caduta di Babilonia. 66

Antiche e nuove predizioni 67

Esortazione ad ascoltare Dio. 68

Il Salvatore d'Israele e delle nazioni 69

Rimproveri del Signore al suo popolo. 71

Il servo del Signore oltraggiato e soccorso. 71

Promesse di liberazione. 72

Promessa della restaurazione d'Israele; visione di Gerusalemme. 74

Il servo del Signore e la sua opera. 75

L'avvenire glorioso d'Israele. 76

La salvezza è per tutti 77

Rimproveri ai capi e agli idolatri 79

Divine promesse. 80

Il digiuno vero e quello falso. 81

Le colpe di Giuda. 82

Giudizio contro Giuda; promessa di un redentore. 83

La futura gloria di Gerusalemme. 84

La salvezza proclamata. 85

La salvezza di Gerusalemme. 86

Il giorno della vendetta. 87

Ricordo del passato. 88

Preghiera. 88

Retribuzioni di Dio. 90

La nuova Gerusalemme; giudizio degli empi 91

 


Isaia

(Gr 25:4-6; 1P 1:10-11, 15-16; Ap 15:4)

 

Peccati di Giuda e castigo

De 32:1-29; 2Cr 28

  1:1 Visione che Isaia, figlio di Amots, ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.

  1:2 Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio!

Poiché il SIGNORE parla:

«Ho nutrito dei figli e li ho allevati,

ma essi si sono ribellati a me.

  1:3 Il bue conosce il suo possessore,

e l'asino la greppia del suo padrone,

ma Israele non ha conoscenza,

il mio popolo non ha discernimento».

  1:4 Guai alla nazione peccatrice, popolo carico d'iniquità,

razza di malvagi, figli corrotti!

Hanno abbandonato il SIGNORE, hanno disprezzato il Santo d'Israele,

hanno voltato le spalle e si sono allontanati.

  1:5 Per quale ragione colpirvi ancora?

Aggiungereste altre rivolte.

Tutto il capo è malato,

tutto il cuore è languente.

  1:6 Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso:

non ci sono che ferite, contusioni, piaghe aperte,

che non sono state ripulite, né fasciate,

né lenite con olio.

  1:7 Il vostro paese è desolato,

le vostre città sono consumate dal fuoco,

i vostri campi li divorano degli stranieri, sotto i vostri occhi;

tutto è devastato, come per un sovvertimento di barbari.

  1:8 La figlia di Sion è rimasta

come un frascato in una vigna,

come una capanna in un campo di cocomeri,

come una città assediata.

  1:9 Se il SIGNORE degli eserciti

non ci avesse lasciato un piccolo residuo,

saremmo come Sodoma,

somiglieremmo a Gomorra.

 

Sl 50:7, ecc.; Am 5:21, ecc.; Ro 14:17

  1:10 Ascoltate la parola del SIGNORE, capi di Sodoma!

Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, popolo di Gomorra!

  1:11 «Che m'importa dei vostri numerosi sacrifici?» dice il SIGNORE;

«io sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate;

il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri,

io non lo gradisco.

  1:12 Quando venite a presentarvi davanti a me,

chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili?

  1:13 Smettete di portare offerte inutili;

l'incenso io lo detesto;

e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni,

io non posso sopportare l'iniquità unita all'assemblea solenne.

  1:14 L'anima mia odia i vostri noviluni e le vostre feste stabilite;

mi sono un peso che sono stanco di portare.

  1:15 Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi;

anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto;

le vostre mani sono piene di sangue.

 

Is 55:7; Gr 7:1-7; Ez 18:27-32

  1:16 Lavatevi, purificatevi,

togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni;

smettete di fare il male;

  1:17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia,

rialzate l'oppresso,

fate giustizia all'orfano,

difendete la causa della vedova!

  1:18 «Poi venite, e discutiamo», dice il SIGNORE:

«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,

diventeranno bianchi come la neve;

anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.

  1:19 Se siete disposti a ubbidire,

mangerete i frutti migliori del paese;

  1:20 ma se rifiutate e siete ribelli,

sarete divorati dalla spada»;

poiché la bocca del SIGNORE ha parlato.

 

Ez 22:1-22; Is 10:20-23

  1:21 Come mai la città fedele è diventata una prostituta?

Era piena di rettitudine, la giustizia vi abitava,

e ora è invece un covo di assassini!

  1:22 Il tuo argento si è cambiato in scorie,

il tuo vino è stato tagliato con acqua.

  1:23 I tuoi prìncipi sono ribelli e compagni di ladri;

tutti amano i regali e corrono dietro alle ricompense;

non fanno giustizia all'orfano,

e la causa della vedova non giunge fino a loro.

  1:24 Perciò il Signore, il SIGNORE degli eserciti,

il Potente d'Israele, dice:

«Guai! Io avrò soddisfazione dai miei avversari,

e mi vendicherò dei miei nemici!

  1:25 Ti rimetterò la mano addosso,

ti purificherò delle tue scorie, come fa la potassa,

e toglierò da te ogni particella di piombo.

  1:26 Ristabilirò i tuoi giudici com'erano anticamente,

e i tuoi consiglieri com'erano al principio.

Dopo questo, sarai chiamata la città della giustizia,

la città fedele».

  1:27 Sion sarà salvata mediante il giudizio,

e quelli che in lei si convertiranno saranno salvati mediante la giustizia;

  1:28 ma i ribelli e i peccatori andranno in rovina assieme,

e quelli che abbandonano il SIGNORE saranno distrutti.

  1:29 Allora avrete vergogna dei terebinti che avete amati,

e arrossirete dei giardini che vi siete scelti.

  1:30 Infatti sarete come un terebinto dalle foglie appassite,

e come un giardino senz'acqua.

  1:31 L'uomo forte sarà come stoppa,

e l'opera sua come scintilla;

entrambe bruceranno assieme,

e non vi sarà chi spenga.

 

Gloria futura di Gerusalemme

=Mi 4:1-5; Is 11:4-10

  2:1 Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione, riguardo a Giuda e a Gerusalemme.

  2:2 Avverrà, negli ultimi giorni,

che il monte della casa del SIGNORE

si ergerà sulla vetta dei monti,

e sarà elevato al di sopra dei colli;

e tutte le nazioni affluiranno a esso.

  2:3 Molti popoli vi accorreranno, e diranno:

«Venite, saliamo al monte del SIGNORE,

alla casa del Dio di Giacobbe;

egli ci insegnerà le sue vie,

e noi cammineremo per i suoi sentieri».

Da Sion, infatti, uscirà la legge,

e da Gerusalemme la parola del SIGNORE.

  2:4 Egli giudicherà tra nazione e nazione

e sarà l'arbitro fra molti popoli;

ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro,

e le loro lance, in falci;

una nazione non alzerà più la spada contro un'altra,

e non impareranno più la guerra.

  2:5 Casa di Giacobbe,

venite, e camminiamo alla luce del SIGNORE!

 

Giudizio contro gli idolatri e gli orgogliosi

2R 17:7-20

  2:6 Infatti tu, SIGNORE, hai abbandonato il tuo popolo,

la casa di Giacobbe,

perché sono pieni di pratiche divinatorie,

praticano le arti occulte come i Filistei,

fanno alleanza con i figli degli stranieri.

  2:7 Il suo paese è pieno d'argento e d'oro,

e ha tesori a non finire;

il suo paese è pieno di cavalli,

e ha carri a non finire.

  2:8 Il suo paese è pieno d'idoli:

si prostra davanti all'opera delle sue mani,

davanti a ciò che le sue dita hanno fatto.

 

(Is 5:15-16; 13:11; Sl 76:7-12; Lu 16:15; Ap 6:15-17)

  2:9 Perciò l'uomo sarà umiliato; ognuno sarà abbassato.

Tu non li perdonare.

  2:10 Entra nella roccia,

e nasconditi nella polvere

per sottrarti al terrore del SIGNORE

e allo splendore della sua maestà.

  2:11 Lo sguardo altero dell'uomo sarà umiliato,

e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato;

il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno.

  2:12 Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno

contro tutto ciò che è orgoglioso e altero,

e contro chiunque s'innalza, per abbassarlo;

  2:13 contro tutti i cedri del Libano, alti, elevati,

e contro tutte le querce di Basan;

  2:14 contro tutti i monti alti,

e contro tutti i colli elevati;

  2:15 contro ogni torre eccelsa,

e contro ogni muro fortificato;

  2:16 contro tutte le navi di Tarsis,

e contro tutto ciò che piace allo sguardo.

  2:17 L'alterigia dell'uomo sarà umiliata,

e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato;

il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno.

  2:18 Gli idoli scompariranno del tutto.

  2:19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce

e negli antri della terra

per sottrarsi al terrore del SIGNORE e allo splendore della sua maestà,

quando egli sorgerà per far tremare la terra.

  2:20 In quel giorno, gli uomini getteranno

ai topi e ai pipistrelli

gli idoli d'argento e d'oro,

che si erano fatti per adorarli;

  2:21 ed entreranno nelle fessure delle rocce

e nei crepacci delle rupi

per sottrarsi al terrore del SIGNORE e allo splendore della sua maestà,

quando egli sorgerà per far tremare la terra.

  2:22 Smettete di confidarvi nell'uomo,

nelle cui narici non c'è che un soffio;

infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire?

 

Giudizio contro gli abitanti di Gerusalemme

Is 2:6-22; Sl 9:20 (2Cr 28:5-7, 19) Pr 11:11

  3:1 Ecco, il Signore, il SIGNORE degli eserciti,

sta per togliere a Gerusalemme e a Giuda

ogni risorsa e ogni appoggio,

ogni risorsa di pane

e ogni risorsa d'acqua,

  3:2 il prode e il guerriero,

il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano,

  3:3 il capo di cinquantina e il notabile,

il consigliere, l'artefice esperto, e l'abile incantatore.

  3:4 Io darò loro dei ragazzini come prìncipi,

e dei bambini domineranno su di essi.

  3:5 Il popolo sarà oppresso,

uomo da uomo, ciascuno dal suo prossimo;

il giovane sarà arrogante con il vecchio,

l'infame contro colui che è onorato.

  3:6 Quando uno prenderà il fratello nella sua casa paterna

e gli dirà: «Tu hai un mantello, sii nostro capo,

prendi in mano queste rovine»,

  3:7 egli, in quel giorno, alzerà la voce, e dirà: «Io non sarò vostro medico,

nella mia casa non c'è né pane né mantello;

non fatemi capo del popolo!»

 

Is 5:18-19; Mi 3:1-12; Ga 6:7-9; Pr 11:21, 31; Mi 6:1-2, 9, ecc.

  3:8 Infatti Gerusalemme vacilla

e Giuda crolla,

perché la loro lingua e le loro opere sono contro il SIGNORE,

al punto da provocare l'ira del suo sguardo maestoso.

  3:9 L'aspetto del loro volto testimonia contro di essi,

proclamano il loro peccato, come Sodoma; non lo nascondono.

Guai a loro,

perché procurano a sé stessi del male.

  3:10 Ditelo che il giusto avrà del bene,

perché egli mangerà il frutto delle sue opere!

  3:11 Guai all'empio! Il male ricadrà sul suo capo,

perché gli sarà reso quanto le sue mani hanno fatto.

  3:12 Il mio popolo ha come oppressori dei bambini,

e delle donne dominano su di lui.

Popolo mio, coloro che ti guidano ti sviano,

e distruggono il sentiero per cui devi passare!

  3:13 Il SIGNORE si presenta per discutere la causa,

e sta in piedi per giudicare i popoli.

  3:14 Il SIGNORE entra in giudizio

con gli anziani del suo popolo e con i prìncipi di esso:

«Voi siete quelli che hanno devastato la vigna!

Le spoglie del povero sono nelle vostre case!

  3:15 Con quale diritto opprimete il mio popolo

e pestate la faccia agli indifesi?»

Dice il Signore, il SIGNORE degli eserciti.

 

Is 11:1-16; 32:9-14

  3:16 Il SIGNORE dice ancora: «Poiché le figlie di Sion sono altere,

camminano con il collo teso,

lanciando sguardi provocanti,

procedendo a piccoli passi

e facendo tintinnare gli anelli dei loro piedi,

  3:17 il Signore farà venire la tigna sulla testa delle figlie di Sion,

il SIGNORE metterà a nudo le loro vergogne.

  3:18 In quel giorno, il Signore toglierà via il lusso degli anelli dei piedi,

delle reti e delle mezzelune,

  3:19 degli orecchini, dei braccialetti, dei veli,

  3:20 dei diademi, delle catenelle dei piedi, delle cinture,

dei vasetti di profumo, degli amuleti,

  3:21 degli anelli, dei cerchietti da naso,

  3:22 degli abiti da festa, delle mantelline,

degli scialli, delle borse,

  3:23 degli specchi, delle camicie finissime,

dei turbanti e delle mantiglie.

  3:24 Invece del profumo si avrà fetore;

invece di cintura, una corda;

invece di riccioli, calvizie;

invece di ampio mantello, un sacco stretto;

un marchio di fuoco invece di bellezza.

  3:25 I tuoi uomini cadranno di spada,

e i tuoi prodi in battaglia.

  3:26 Le porte di Sion gemeranno e saranno in lutto;

tutta desolata, siederà per terra.

  4:1 In quel giorno, sette donne afferreranno un uomo e diranno:

«Noi mangeremo il nostro pane,

ci vestiremo delle nostre vesti;

facci solo portare il tuo nome!

Togli via da noi il disonore!»

 

Purificazione e gloria d'Israele

Gr 23:5-6 (So 3:12-15; Is 33:20-24)

  4:2 In quel giorno, il germoglio del SIGNORE

sarà lo splendore e la gloria

degli scampati d'Israele,

e il frutto della terra sarà il loro vanto e il loro ornamento.

  4:3 Avverrà che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme

saranno chiamati santi:

chiunque, cioè, in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi,

  4:4 una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion,

e avrà purificato Gerusalemme dal sangue che vi è stato sparso,

con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio.

  4:5 Il SIGNORE creerà su tutta la distesa del monte Sion

e sulle sue assemblee

una nuvola di fumo per il giorno

e uno splendore di fuoco fiammeggiante per la notte;

perché su tutta la gloria vi sarà un padiglione.

  4:6 Ci sarà un riparo per far ombra di giorno e proteggere dal caldo,

e per servir di rifugio e d'asilo durante la tempesta e la pioggia.

 

Israele, la vigna del Signore

(Sl 80:8-16; Gr 2:21) Mt 21:33-44

  5:1 Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna.

Il mio amico aveva una vigna

sopra una fertile collina.

  5:2 La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte,

vi costruì in mezzo una torre,

e vi scavò uno strettoio per pigiare l'uva.

Egli si aspettava che facesse uva,

invece fece uva selvatica.

  5:3 Ora, abitanti di Gerusalemme e voi, uomini di Giuda,

giudicate fra me e la mia vigna!

  5:4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna

più di quanto ho fatto per essa?

Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva,

ha fatto uva selvatica?

  5:5 Ebbene, ora vi farò conoscere

ciò che sto per fare alla mia vigna:

le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie;

abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata.

  5:6 Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata,

vi cresceranno i rovi e le spine;

darò ordine alle nuvole

che non vi lascino cadere pioggia.

  5:7 Infatti la vigna del SIGNORE degli eserciti è la casa d'Israele,

e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta;

egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue;

giustizia, ed ecco grida d'angoscia!

 

Peccati d'Israele e suoi castighi

Mi 2:1-5; Am 6; Is 3:8-15; 30:8-14

  5:8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa,

che uniscono campo a campo,

finché non rimanga più spazio,

e voi restiate soli ad abitare nel paese!

  5:9 Questo mi ha detto all'orecchio il SIGNORE degli eserciti:

«In verità case numerose saranno desolate,

queste case grandi e belle saranno private d'abitanti;

  5:10 dieci iugeri di vigna non daranno che un bato,

e un omer di seme non darà che un efa».

  5:11 Guai a quelli che la mattina si alzano presto

per correre dietro alle bevande alcoliche

e fanno tardi la sera,

finché il vino li infiammi!

  5:12 La cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto e il vino

rallegrano i loro banchetti!

Ma non pongono mente a ciò che fa il SIGNORE,

e non considerano l'opera delle sue mani.

  5:13 Perciò il mio popolo sarà deportato,

a causa della sua ignoranza;

i suoi nobili moriranno di fame,

e le sue folle saranno inaridite dalla sete.

  5:14 Perciò il soggiorno dei morti si è aperto bramoso,

e ha spalancato oltremisura la gola;

laggiù scende lo splendore di Sion

e la sua folla chiassosa e festante.

  5:15 L'uomo è umiliato, ognuno è abbassato,

e abbassati sono gli sguardi alteri;

  5:16 ma il SIGNORE degli eserciti è esaltato mediante il giudizio,

e il Dio santo è santificato per la sua giustizia.

  5:17 Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli

e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi!

  5:18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde del vizio,

e il peccato come con le corde di un cocchio,

  5:19 e dicono: «Faccia presto, affretti l'opera sua,

che noi la vediamo!

Venga e si esegua il disegno del Santo d'Israele,

affinché noi lo conosciamo!»

  5:20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene,

che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,

che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!

  5:21 Guai a quelli che si ritengono saggi

e si credono intelligenti!

  5:22 Guai a quelli che sono prodi nel bere il vino,

e abili nel tagliare le bevande alcoliche;

  5:23 che assolvono il malvagio per un regalo,

e privano il giusto del suo diritto!

  5:24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia

e come la fiamma consuma l'erba secca,

così la loro radice sarà come marciume,

e il loro fiore sarà portato via come polvere,

perché hanno rifiutato la legge del SIGNORE degli eserciti,

e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.

  5:25 Per questo divampa l'ira del SIGNORE contro il suo popolo;

egli stende contro di esso la sua mano, e lo colpisce;

tremano i monti,

i cadaveri sono come spazzatura in mezzo alle vie;

con tutto ciò, la sua ira non si calma

e la sua mano rimane distesa.

 

Gr 5:15-17; 6:22-26

  5:26 Egli alza un vessillo per le nazioni lontane;

fischia a un popolo, che è all'estremità della terra;

ed eccolo che arriva, pronto, leggero.

  5:27 In esso nessuno è stanco o vacilla,

nessuno sonnecchia o dorme;

a nessuno si scioglie la cintura dei fianchi

o si rompe il legaccio dei calzari.

  5:28 Le sue frecce sono appuntite,

tutti i suoi archi sono tesi;

gli zoccoli dei suoi cavalli paiono pietre,

le ruote dei suoi carri, un turbine.

  5:29 Il suo ruggito è come quello di un leone;

rugge come il leoncello; rugge, afferra la preda,

la porta via al sicuro, senza che nessuno gliela strappi.

  5:30 In quel giorno, egli muggirà contro Giuda,

come mugge il mare;

e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia,

e la luce che si oscura mediante le sue nuvole.

 

Vocazione e missione d'Isaia

(Ez 1; Da 7:9-10; Ap 4:2, ecc.) Gb 42:5-6

  6:1 Nell'anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio.

  6:2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava.

  6:3 L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!»

  6:4 Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.

  6:5 Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il SIGNORE degli eserciti!»

  6:6 Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall'altare.

  6:7 Mi toccò con esso la bocca, e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

 

(Mt 13:13-15; Gv 12:39-41; At 28:25-29) Ro 11:1-5

  6:8 Poi udii la voce del Signore che diceva:

«Chi manderò? E chi andrà per noi?»

Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

  6:9 Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo:

"Ascoltate, sì, ma senza capire;

guardate, sì, ma senza discernere!"

  6:10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,

rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi,

in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi,

non intenda con il cuore,

non si converta e non sia guarito!»

  6:11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?»

Egli rispose: «Finché le città siano devastate,

senza abitanti,

non vi sia più nessuno nelle case,

e il paese sia ridotto in desolazione;

  6:12 finché il SIGNORE abbia allontanato gli uomini,

e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

  6:13 Se vi rimane ancora un decimo della popolazione,

esso a sua volta sarà distrutto;

ma, come al terebinto e alla quercia,

quando sono abbattuti, rimane il ceppo,

così rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa».

 

Guerra contro Giuda

2R 16:1-5; Is 51:12

  7:1 Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda, Resin, re di Siria e Pecà, figlio di Remalia, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono a espugnarla.

  7:2 Fu riferita alla casa di Davide questa notizia: «La Siria si è confederata con Efraim». Il cuore di Acaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento.

  7:3 Allora il SIGNORE disse a Isaia: «Va' incontro ad Acaz, tu con Sear-Iasub, tuo figlio, verso l'estremità dell'acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del lavandaio e digli:

  7:4 "Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti si avvilisca il cuore

a causa di questi due avanzi di tizzoni fumanti,

a causa dell'ira furente di Resin e della Siria, e del figlio di Remalia.

  7:5 Siccome la Siria, Efraim e il figlio di Remalia

meditano del male a tuo danno, essi dicono:

  7:6 «Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo,

apriamo una breccia

e proclamiamo re in mezzo a esso il figlio di Tabbeel».

  7:7 Così dice il Signore DIO:

«Questo non avrà effetto; non succederà!

  7:8 Poiché Damasco è la capitale della Siria

e Resin è il capo di Damasco,

fra sessantacinque anni

Efraim sarà fiaccato al punto che non sarà più popolo.

  7:9 Samaria è la capitale di Efraim

e il figlio di Remalia è il capo di Samaria.

Se voi non avete fede,

certo, non potrete sussistere».

 

Annunzio della nascita di Emmanuele

(Mt 1:18-25; Gv 1:14) Is 8:1-4

  7:10 Il SIGNORE parlò di nuovo ad Acaz, e gli disse:

  7:11 «Chiedi un segno al SIGNORE, al tuo Dio! Chiedilo giù nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi!»

  7:12 Acaz rispose: «Non chiederò nulla; non tenterò il SIGNORE».

  7:13 Isaia disse:

«Ora ascoltate, o casa di Davide!

È forse poca cosa per voi lo stancar gli uomini,

che volete stancare anche il mio Dio?

  7:14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno:

Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio,

e lo chiamerà Emmanuele.

  7:15 Egli mangerà panna e miele

finché sappia rigettare il male e scegliere il bene.

  7:16 Ma prima che il bambino sappia rigettare il male e scegliere il bene,

il paese del quale tu temi i due re, sarà devastato.

 

Giudizio contro Israele

Is 8:5-8; 2R 18:13, ecc.; Os 9:7

  7:17 «Il SIGNORE farà venire su di te,

sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre

dei giorni, come non se ne ebbero mai

dal giorno che Efraim si è separato da Giuda:

vale a dire il re d'Assiria.

  7:18 In quel giorno il SIGNORE fischierà alle mosche

che sono all'estremità dei fiumi d'Egitto

e alle api che sono nel paese d'Assiria».

  7:19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte,

nelle fessure delle rocce,

su tutti i cespugli

e su tutti i pascoli.

  7:20 In quel giorno, il Signore, con un rasoio preso a noleggio

di là dal fiume,

cioè con il re d'Assiria,

raderà la testa, i peli dei piedi

e porterà via anche la barba.

  7:21 In quel giorno

avverrà che uno nutrirà una giovenca e due pecore,

  7:22 ed esse daranno tale abbondanza di latte,

che egli mangerà panna;

poiché panna e miele mangerà

chiunque sarà rimasto superstite nel paese.

  7:23 In quel giorno,

ogni terreno contenente mille viti,

del valore di mille sicli d'argento,

sarà abbandonato in balìa dei rovi e dei pruni.

  7:24 Vi si entrerà con le frecce e con l'arco,

perché tutto il paese non sarà che rovi e pruni.

  7:25 Tutti i colli che si dissodavano con la vanga,

non saranno più frequentati per timore dei rovi e dei pruni;

vi si lasceranno andare i buoi, e le pecore ne calpesteranno il suolo.

 

Rovina dei regni di Siria e d'Israele

(2R 15:29; 16:9) Is 8:18

  8:1 Il SIGNORE mi disse: «Prendi una tavoletta grande e scrivici sopra in caratteri leggibili: Affrettate il saccheggio! Presto, al bottino!»

  8:2 Mi scelsi come testimoni fedeli il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Ieberechia.

  8:3 Mi unii pure alla profetessa, e lei concepì e partorì un figlio. Allora il SIGNORE mi disse: «Chiamalo "Affrettate il saccheggio. Presto al bottino";

  8:4 poiché prima che il bambino sappia chiamare papà e mamma, le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re d'Assiria».

 

Is 36; 37; Sl 33:10-11

  8:5 Il SIGNORE mi parlò ancora e mi disse:

  8:6 «Siccome questo popolo ha disprezzato le acque di Siloe che scorrono placide,

e si rallegra a causa di Resin e del figlio di Remalia,

  8:7 ecco, il Signore sta per far salire su di loro

le potenti e grandi acque del fiume,

cioè il re d'Assiria e tutta la sua gloria;

esso s'innalzerà dappertutto sopra il suo livello,

e strariperà su tutte le sue sponde.

  8:8 Passerà sopra Giuda, inonderà, e passerà oltre;

arriverà fino al collo,

e le sue ali spiegate

copriranno tutta la larghezza del tuo paese, o Emmanuele!»

  8:9 Mandate pure grida di guerra, o popoli; sarete frantumati!

Prestate orecchio, o voi tutti di paesi lontani!

Preparatevi pure alla lotta; sarete frantumati!

  8:10 Fate pure dei piani, e saranno sventati!

Dite pure la parola, e rimarrà senza effetto,

perché Dio è con noi!

 

Is 7:1-14 (1P 2:6-8; Mt 21:42-44; Ro 9:31-33)

  8:11 Così infatti mi ha parlato il SIGNORE, quando la sua mano mi ha afferrato,

ed egli m'ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, e mi ha detto:

  8:12 «Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura;

non temete ciò che esso teme, e non vi spaventate.

  8:13 Santificate il SIGNORE degli eserciti!

Sia lui quello per cui provate timore e paura!

  8:14 Egli sarà un santuario,

ma anche una pietra d'intoppo,

un sasso d'inciampo per le due case d'Israele,

un laccio e una rete

per gli abitanti di Gerusalemme.

  8:15 Molti di loro inciamperanno,

cadranno, saranno infranti,

rimarranno nel laccio e saranno presi.

  8:16 Chiudi questa testimonianza,

sigilla questa legge tra i miei discepoli».

 

(De 18:9-18; Gv 5:45-47) Is 40:8; Lu 10:26

  8:17 Io aspetto il SIGNORE

che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe;

in lui ripongo la mia speranza.

  8:18 Eccomi con i figli che il SIGNORE mi ha dati;

noi siamo dei segni e dei presagi in Israele

da parte del SIGNORE degli eserciti,

che abita sul monte Sion.

  8:19 Se vi si dice:

«Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini,

quelli che sussurrano e bisbigliano»,

rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio?

Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi?

  8:20 Alla legge! Alla testimonianza!»

Se il popolo non parla così,

non vi sarà per lui nessuna aurora!

  8:21 Andrà peregrinando per il paese, affranto, affamato;

quando avrà fame, si irriterà,

maledirà il suo re e il suo Dio;

volgerà lo sguardo in alto,

  8:22 lo volgerà verso terra,

ed ecco, non vedrà che difficoltà,

tenebre, oscurità piena d'angoscia;

sarà sospinto in mezzo a fitte tenebre.

 

Tempi messianici

Mt 4:12-17 (Mi 5:1-3; Lu 1:31-33; 2:10-11; Eb 1; Gr 23:5-6)

  8:23 Ma le tenebre non dureranno sempre

sulla terra che è ora nell'angoscia.

Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio

il paese di Zabulon e il paese di Neftali,

così nei tempi a venire coprirà di gloria

la terra vicina al mare, di là dal Giordano,

la Galilea dei Gentili.

  9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre,

vede una gran luce;

su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte,

la luce risplende.

  9:2 Tu moltiplichi il popolo,

tu gli largisci una gran gioia;

esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra

al tempo della mietitura,

come uno esulta quando spartisce il bottino.

  9:3 Infatti il giogo che gravava su di lui,

il bastone che gli percoteva il dorso,

la verga di chi l'opprimeva

tu li spezzi, come nel giorno di Madian.

  9:4 Difatti ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia,

ogni mantello sporco di sangue,

saranno dati alle fiamme,

saranno divorati dal fuoco.

  9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,

e il dominio riposerà sulle sue spalle;

sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,

Padre eterno, Principe della pace,

  9:6 per dare incremento all'impero

e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno,

per stabilirlo fermamente e sostenerlo

mediante il diritto e la giustizia,

da ora e per sempre:

questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.

 

Giudizio contro Israele e Giuda

(Os 7:10-16; Am 5:18-20) Sl 56:7; Eb 12:25

  9:7 Il Signore manda una parola a Giacobbe,

ed essa cade sopra Israele.

  9:8 Tutto il popolo ne avrà conoscenza,

Efraim e gli abitanti di Samaria,

che nel loro orgoglio e nella superbia del loro cuore dicono:

  9:9 «I mattoni sono caduti,

ma noi costruiremo con pietre squadrate;

i sicomori sono stati tagliati,

ma noi li sostituiremo con cedri».

  9:10 Per questo il SIGNORE farà sorgere contro il popolo gli avversari di Resin,

ed ecciterà i suoi nemici:

  9:11 i Siri da oriente, i Filistei da occidente;

essi divoreranno Israele a bocca spalancata.

Con tutto ciò, la sua ira non si calma

e la sua mano rimane distesa.

  9:12 Il popolo non torna a colui che lo colpisce,

e non cerca il SIGNORE degli eserciti.

  9:13 Perciò il SIGNORE reciderà da Israele capo e coda,

palma e giunco,

in un medesimo giorno.

  9:14 L'anziano e il notabile sono il capo,

e il profeta che insegna la menzogna è la coda.

  9:15 Quelli che guidano questo popolo lo sviano,

e quelli che si lasciano guidare vanno in rovina.

  9:16 Perciò il SIGNORE non si compiacerà dei giovani del popolo,

né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove;

perché tutti quanti sono empi e perversi,

e ogni bocca proferisce follia.

Con tutto ciò, la sua ira non si calma,

e la sua mano rimane distesa.

  9:17 Infatti la malvagità arde come il fuoco

che divora rovi e pruni;

divampa nel folto della foresta,

da cui s'innalzano vorticosamente colonne di fumo.

  9:18 Per l'ira del SIGNORE degli eserciti il paese è in fiamme

e il popolo è in preda al fuoco;

nessuno risparmia il fratello.

  9:19 Si saccheggia a destra, e si ha fame;

si divora a sinistra, e non si è saziati;

ognuno divora la carne del proprio braccio:

  9:20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse;

insieme piombano su Giuda.

Con tutto ciò, la sua ira non si calma,

e la sua mano rimane distesa.

 

Am 5:11-12; Mi 3:1-4; Gr 5:9, 29; Gm 2:13

  10:1 Guai a quelli che fanno decreti iniqui

e a quelli che mettono per iscritto sentenze ingiuste,

  10:2 per negare giustizia ai deboli,

per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo,

per far delle vedove la loro preda

e degli orfani il loro bottino!

  10:3 Che farete il giorno che Dio vi visiterà,

il giorno che la rovina giungerà da lontano?

Presso chi fuggirete in cerca di soccorso?

Dove lascerete la vostra gloria?

  10:4 Non rimarrà loro che curvarsi tra i prigionieri

o cadere fra gli uccisi.

Con tutto ciò, la sua ira non si calma,

e la sua mano rimane distesa.

 

L'Assiria umiliata

(2R 18:9, ecc.; 19) Is 14:24-27; 37:7, 35-36; Na 1-3

  10:5 «Guai all'Assiria, verga della mia ira!

Ha in mano il bastone della mia punizione.

  10:6 Io la mando contro una nazione empia

e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira,

con l'ordine di darsi al saccheggio, di far bottino,

di calpestarlo come il fango delle strade.

  10:7 Ma essa non la intende così;

non così la pensa in cuor suo;

essa ha in cuore di distruggere,

di sterminare nazioni in gran numero.

  10:8 Infatti dice:

"I miei prìncipi non sono forse tanti re?

  10:9 Forse Calno non è come Carchemis?

O Camat come Arpad?

O Samaria come Damasco?

  10:10 Come la mia mano è giunta a colpire i regni degli idoli

dove le immagini erano più numerose che a Gerusalemme e a Samaria,

  10:11 non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli,

fare anche a Gerusalemme e alle sue statue?"»

  10:12 Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera

sul monte Sion e a Gerusalemme,

«io», dice il SIGNORE, «punirò il re d'Assiria per il frutto della superbia del suo cuore

e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri.

  10:13 Infatti egli dice: "Io l'ho fatto grazie alla forza della mia mano

e alla mia saggezza, perché sono intelligente;

ho rimosso i confini dei popoli, ho saccheggiato i loro tesori;

e, potente come sono, ho detronizzato dei re.

  10:14 La mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli;

e come uno raccoglie delle uova abbandonate,

così io ho raccolto tutta la terra;

e nessuno ha mosso l'ala

o aperto il becco o mandato un grido"».

  10:15 La scure si vanta forse contro colui che la maneggia?

La sega si inorgoglisce forse contro colui che la muove?

Come se la verga facesse muovere colui che l'alza,

come se il bastone alzasse colui che non è di legno!

  10:16 Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà

la consunzione tra i suoi più robusti;

e sotto la sua gloria accenderà un fuoco,

come il fuoco di un incendio.

  10:17 La luce d'Israele diventerà un fuoco,

e il suo Santo una fiamma,

che arderà e divorerà i suoi rovi e i suoi pruni

in un solo giorno.

  10:18 La gloria della sua foresta e della sua fertile campagna

egli la consumerà, anima e corpo;

sarà come il deperimento di un uomo che langue.

  10:19 Il resto degli alberi della sua foresta sarà così minimo

che un bambino potrebbe farne il conto.

  10:20 In quel giorno

il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe

smetteranno di appoggiarsi su colui che li colpiva,

e si appoggeranno con sincerità sul SIGNORE, sul Santo d'Israele.

  10:21 Un residuo, il residuo di Giacobbe,

tornerà al Dio potente.

  10:22 Infatti, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare,

un residuo soltanto ne tornerà;

uno sterminio è decretato, che farà traboccare la giustizia.

  10:23 Poiché lo sterminio che ha decretato,

il Signore, DIO degli eserciti, lo effettuerà in mezzo a tutto il paese.

  10:24 Così dunque dice il Signore, DIO degli eserciti:

«Popolo mio, che abiti a Sion, non temere l'Assiro

che ti batte con la verga

e alza su di te il bastone, come fece l'Egitto!

  10:25 Ancora un breve, brevissimo tempo,

e la mia indignazione sarà finita,

la mia ira si volgerà a distruggere loro».

  10:26 Il SIGNORE degli eserciti alzerà contro di lui la frusta,

come quando colpì Madian alla roccia di Oreb;

come alzò il suo bastone sul mare,

così l'alzerà ancora, come in Egitto.

  10:27 In quel giorno, il suo carico ti cadrà dalle spalle,

e il suo giogo dal collo;

il giogo sarà scosso dalla tua forza rigogliosa.

  10:28 L'Assiro marcia contro Aiat, attraversa Migron,

depone i suoi bagagli a Micmas.

  10:29 Valicano il passo,

trascorrono la notte a Gheba;

Rama trema,

Ghibea di Saul è in fuga.

  10:30 Grida forte a tutta voce, o figlia di Gallim!

Tendi l'orecchio, o Lais! Povera Anatot!

  10:31 Madmenà è in fuga precipitosa,

gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio.

  10:32 Oggi stesso sosterà a Nob,

agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion,

contro la collina di Gerusalemme.

  10:33 Ecco, il Signore, DIO degli eserciti,

tronca i rami in modo tremendo;

i più alti sono tagliati,

i più superbi sono atterrati.

  10:34 Egli abbatte con il ferro il folto della foresta,

e il Libano cade sotto i colpi del Potente.

 

Il Messia e il suo regno

(Is 42:1-4; Gr 23:5-6) Is 65:17-25

  11:1 Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai,

e un rampollo spunterà dalle sue radici.

  11:2 Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui:

Spirito di saggezza e d'intelligenza,

Spirito di consiglio e di forza,

Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE.

  11:3 Respirerà come profumo il timore del SIGNORE,

non giudicherà dall'apparenza,

non darà sentenze stando al sentito dire,

  11:4 ma giudicherà i poveri con giustizia,

pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese.

Colpirà il paese con la verga della sua bocca,

e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio.

  11:5 La giustizia sarà la cintura delle sue reni,

e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.

  11:6 Il lupo abiterà con l'agnello,

e il leopardo si sdraierà accanto al capretto;

il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme,

e un bambino li condurrà.

  11:7 La vacca pascolerà con l'orsa,

i loro piccoli si sdraieranno assieme,

e il leone mangerà il foraggio come il bue.

  11:8 Il lattante giocherà sul nido della vipera,

e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente.

  11:9 Non si farà né male né danno

su tutto il mio monte santo,

poiché la conoscenza del SIGNORE riempirà la terra,

come le acque coprono il fondo del mare.

  11:10 In quel giorno, verso la radice d'Isai,

issata come vessillo dei popoli,

si volgeranno premurose le nazioni,

e la sua residenza sarà gloriosa.

 

(Ro 15:8-12; 11:25-26)(Gr 23:7-8; Za 10:8-12)

  11:11 In quel giorno, il Signore stenderà una seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo

rimasto in Assiria e in Egitto,

a Patros e in Etiopia,

a Elam, a Scinear e a Camat,

e nelle isole del mare.

  11:12 Egli alzerà un vessillo verso le nazioni,

raccoglierà gli esuli d'Israele,

e radunerà i dispersi di Giuda

dai quattro canti della terra.

  11:13 La gelosia di Efraim scomparirà,

e gli avversari di Giuda saranno annientati;

Efraim non invidierà più Giuda,

e Giuda non sarà più ostile a Efraim.

  11:14 Essi piomberanno a volo sulle spalle dei Filistei a occidente,

insieme faranno razzia tra i figli dell'oriente;

metteranno le mani addosso a Edom e a Moab,

e i figli di Ammon saranno loro sudditi.

  11:15 Il SIGNORE metterà interamente a secco la lingua del mar d'Egitto;

agiterà minacciosamente la mano contro il fiume, e, con il suo soffio impetuoso,

lo spartirà in sette canali;

farà in modo che lo si passi con i sandali.

  11:16 Ci sarà una strada per il residuo del suo popolo

rimasto in Assiria,

come ce ne fu una per Israele

il giorno che uscì dal paese d'Egitto.

 

Lode al Signore

(Is 52:8-10; Gr 31:10-14; So 3:14-15) Sl 98

  12:1 In quel giorno dirai:

«Io ti lodo, SIGNORE!

Infatti, dopo esserti adirato con me,

la tua ira si è calmata, e tu mi hai consolato.

  12:2 Ecco, Dio è la mia salvezza;

io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla;

poiché il SIGNORE, il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico;

egli è stato la mia salvezza».

  12:3 Voi attingerete con gioia l'acqua

dalle fonti della salvezza,

  12:4 e in quel giorno direte:

«Lodate il SIGNORE, invocate il suo nome,

fate conoscere le sue opere tra i popoli,

proclamate che il suo nome è eccelso!

  12:5 Salmeggiate al SIGNORE, perché ha fatto cose grandiose;

siano esse note a tutta la terra!

  12:6 Abitante di Sion, grida, esulta,

poiché il Santo d'Israele è grande in mezzo a te».

 

Profezia contro Babilonia

(Is 21:1-10; 47; Gr 50; 51)

  13:1 Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figlio di Amots.

  13:2 Sopra un nudo monte, innalzate un vessillo,

chiamateli a gran voce,

fate segno con la mano,

ed entrino nelle porte dei prìncipi!

  13:3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati,

ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira,

quelli che esultano nella mia grandezza.

  13:4 Si ode sui monti un rumore di gente,

come quello di un popolo immenso;

il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate:

il SIGNORE degli eserciti passa in rivista l'esercito che va a combattere.

  13:5 Vengono da un paese lontano,

dall'estremità dei cieli,

il SIGNORE e gli strumenti della sua ira,

per distruggere tutto il paese.

  13:6 Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino;

esso viene come una devastazione dell'Onnipotente.

  13:7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche,

ogni cuor d'uomo viene meno.

  13:8 Sono colti da spavento,

sono presi da spasimi e da doglie;

si contorcono come donna che partorisce,

si guardano l'un l'altro sbigottiti,

le loro facce sono facce di fuoco.

  13:9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge:

giorno crudele, d'indignazione e d'ira furente,

che farà della terra un deserto

e ne distruggerà i peccatori.

  13:10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo

non faranno più brillare la loro luce;

il sole si oscurerà mentre sorge,

la luna non farà più risplendere il suo chiarore.

  13:11 Io punirò il mondo per la sua malvagità

e gli empi per la loro iniquità;

farò cessare l'alterigia dei superbi

e abbatterò l'arroganza dei tiranni.

  13:12 Renderò gli uomini più rari dell'oro fino,

più rari dell'oro di Ofir.

  13:13 Perciò farò tremare i cieli,

e la terra sarà scossa dal suo luogo

per l'indignazione del SIGNORE degli eserciti,

nel giorno della sua ira furente.

  13:14 Allora, come gazzella inseguita,

o come pecora che nessuno raccoglie,

ognuno si volgerà verso il suo popolo,

ognuno fuggirà al proprio paese.

  13:15 Chiunque sarà trovato, sarà trafitto,

chiunque sarà preso, cadrà di spada.

  13:16 I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi,

le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate.

  13:17 Ecco, io spingo contro di loro i Medi,

i quali non fanno alcun caso dell'argento

e non prendono alcun piacere nell'oro.

  13:18 I loro archi atterreranno i giovani

ed essi non avranno pietà del frutto del seno:

l'occhio loro non risparmierà i bambini.

  13:19 Babilonia, lo splendore dei regni,

la superba bellezza dei Caldei,

sarà come Sodoma e Gomorra quando Dio le distrusse.

  13:20 Essa non sarà mai più abitata,

di epoca in epoca nessuno vi si stabilirà più;

l'Arabo non vi pianterà più la sua tenda,

né i pastori vi faranno più riposare le loro greggi;

  13:21 ma vi riposeranno le bestie del deserto

e le sue case saranno piene di gufi;

vi faranno dimora gli struzzi,

le capre selvatiche vi balleranno.

  13:22 Gli sciacalli ululeranno nei suoi palazzi,

i cani selvatici nelle sue ville deliziose.

Il suo tempo sta per venire,

i suoi giorni non saranno prolungati.

 

Gioia d'Israele dopo la sconfitta di Babilonia

Ed 1; Sl 126

  14:1 Il SIGNORE infatti avrà pietà di Giacobbe,

sceglierà ancora Israele,

e li ristabilirà sul loro suolo;

lo straniero si unirà a essi

e si stringerà alla casa di Giacobbe.

  14:2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo,

e la casa d'Israele li possederà nel paese del SIGNORE

come servi e come serve;

essi terranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri

e domineranno sui loro oppressori.

  14:3 Il giorno che il SIGNORE ti avrà dato riposo

dal tuo affanno, dalle tue agitazioni

e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato,

tu pronunzierai questo canto sul re di Babilonia

e dirai:

 

Da 5 (Ez 31; 32:18, ecc.) Gr 50:17-40

  14:4 «Come! Il tiranno è finito?

È finito il tormento?

  14:5 Il SIGNORE ha spezzato il bastone degli empi,

lo scettro dei despoti.

  14:6 Colui che furiosamente percoteva i popoli

con colpi senza tregua,

colui che dominava rabbiosamente sulle nazioni,

è inseguito senza misericordia.

  14:7 Tutta la terra è in riposo, è tranquilla,

la gente manda grida di gioia.

  14:8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a motivo di te.

"Da quando tu sei atterrato", essi dicono, "il boscaiolo non sale più contro di noi".

  14:9 Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te,

per venire a incontrarti al tuo arrivo;

esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra;

fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni.

  14:10 Tutti prendono la parola e ti dicono:

«Anche tu dunque sei diventato debole come noi?

Anche tu sei divenuto dunque simile a noi?»

  14:11 Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti;

sotto di te sta un letto di vermi,

e i vermi sono la tua coperta.

  14:12 Come mai sei caduto dal cielo,

astro mattutino, figlio dell'aurora?

Come mai sei atterrato,

tu che calpestavi le nazioni?

  14:13 Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo,

innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio;

mi siederò sul monte dell'assemblea,

nella parte estrema del settentrione;

  14:14 salirò sulle sommità delle nubi,

sarò simile all'Altissimo».

  14:15 Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti,

nelle profondità della fossa!

 

  14:16 Coloro che ti vedono fissano in te lo sguardo,

ti esaminano attentamente,

e dicono: «È questo l'uomo che faceva tremare la terra,

che agitava i regni,

  14:17 che riduceva il mondo in un deserto,

ne distruggeva le città,

e non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri?»

  14:18 Tutti i re delle nazioni,

tutti quanti riposano gloriosi, ciascuno nella propria casa;

  14:19 ma tu sei stato gettato lontano dalla tua tomba

come un rampollo abominevole

coperto di uccisi trafitti con la spada,

calati sotto i sassi della fossa,

come un cadavere calpestato.

  14:20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura,

perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo;

della razza dei malfattori non si parlerà mai più.

  14:21 Preparate il massacro dei suoi figli,

a causa della iniquità dei loro padri!

Che non si rialzino più a conquistare la terra,

a riempire il mondo di città!

  14:22 «Io sorgerò contro di loro»,

dice il SIGNORE degli eserciti;

«sterminerò di Babilonia il nome, i superstiti,

la razza e la discendenza», dice il SIGNORE.

  14:23 «Ne farò dominio del porcospino, un luogo di paludi,

la spazzerò con la scopa della distruzione»,

dice il SIGNORE degli eserciti.

 

Profezia contro l'Assiria

Is 10:5, ecc.; 37:21, ecc.; Sl 135:5-6

  14:24 Il SIGNORE degli eserciti l'ha giurato, dicendo:

«In verità, come io penso, così sarà;

come ho deciso, così avverrà.

  14:25 Frantumerò l'Assiro nel mio paese,

lo calpesterò sui miei monti;

allora il suo giogo sarà tolto da essi,

e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle».

  14:26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra;

questa è la mano stesa contro tutte le nazioni.

  14:27 Il SIGNORE degli eserciti ha fatto questo piano; chi potrà frustrarlo?

La sua mano è stesa; chi gliela farà ritirare?

 

Profezia contro i Filistei

(2Cr 28:18; 2R 18:8) Ez 25:15-17

  14:28 L'anno della morte di Acaz fu pronunciata questa profezia:

  14:29 Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta,

perché la verga che ti colpiva è spezzata.

Poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera

e il suo frutto sarà un drago volante.

  14:30 I più poveri avranno di che pascersi

e i bisognosi riposeranno al sicuro;

ma io farò morir di fame la tua radice

e quel che rimarrà di te sarà ucciso.

  14:31 Urla, o porta! Grida, o città!

Trema, o Filistia tutta quanta!

Poiché dal nord viene un fumo

e nessuno si sbanda dalla sua schiera.

  14:32 Che cosa si risponderà ai messaggeri di questa nazione?

«Che il SIGNORE ha fondato Sion

e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio».

 

Profezia contro Moab

(Gr 48; Ez 25:8-11; Am 2:1-3)

  15:1 Oracolo su Moab.

Sì, nella notte in cui è devastata,

Ar-Moab perisce!

Sì, nella notte in cui è devastata,

Chir-Moab perisce!

  15:2 Si sale al tempio e a Dibon,

sugli alti luoghi, per piangere;

Moab urla su Nebo e su Medeba:

tutte le teste sono rase,

tutte le barbe sono tagliate.

  15:3 Per le strade tutti indossano sacchi,

sui tetti e per le piazze

ognuno urla, piangendo a dirotto.

  15:4 Chesbon ed Eleale gridano;

la loro voce si ode fino a Iaas;

perciò i guerrieri di Moab si lamentano,

il loro cuore trema.

  15:5 Il mio cuore geme per Moab,

i cui fuggiaschi sono già a Soar,

a Eglat-Selisia;

perché fanno, piangendo, la salita di Luit

e mandano grida d'angoscia sulla via di Coronaim;

  15:6 perché le acque di Nimrim sono un deserto,

l'erba è seccata, l'erba minuta è scomparsa,

non c'è più verdura;

  15:7 perciò le ricchezze che hanno accumulate,

le provviste che hanno fatte,

essi le trasportano oltre il torrente dei salici.

  15:8 Le grida fanno il giro dei confini di Moab,

il suo urlo rintrona fino a Eglaim,

il suo urlo rintrona fino a Beer-Elim.

  15:9 Le acque di Dimon sono piene di sangue,

ma infliggerò a Dimon nuovi guai:

un leone contro gli scampati di Moab

e contro quel che resta del paese.

 

Angoscia di Moab

  16:1 Mandate gli agnelli per il dominatore del paese,

mandateli da Sela, per la via del deserto,

al monte della figlia di Sion!

  16:2 Come uccelli che fuggono, come una nidiata dispersa,

così saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon.

  16:3 Consigliaci, fa' giustizia!

In pieno mezzogiorno, stendi su di noi l'ombra tua densa come la notte,

nascondi gli esuli,

non tradire i fuggiaschi;

  16:4 lascia abitare presso di te gli esuli di Moab,

sii tu per loro un rifugio contro il devastatore!

L'oppressione infatti è finita, la devastazione è cessata,

gli invasori sono scomparsi dal paese.

  16:5 Il trono è stabilito fermamente sulla clemenza

e sul trono sta seduto fedelmente, nella tenda di Davide,

un giudice amico del diritto e pronto a far giustizia.

  16:6 Noi conosciamo l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissima,

la sua alterigia, la sua superbia, la sua arroganza, il suo vantarsi senza fondamento!

  16:7 Perciò gema Moab per Moab, tutti gemano!

Rimpiangete, costernati, i grappoli d'uva di Chir-Areset!

  16:8 Poiché le campagne di Chesbon languono;

languono i vigneti di Sibma, le cui viti scelte, che inebriavano i padroni delle nazioni,

arrivavano fino a Iazer, erravano per il deserto,

e avevano propaggini che si espandevano lontano, e attraversavano il mare.

  16:9 Piango, perciò, come piange Iazer, i vigneti di Sibma;

io vi inondo con le mie lacrime, o Chesbon, o Eleale!

Poiché sui vostri frutti d'estate e sulla vostra mietitura

si è abbattuto un grido di guerra.

  16:10 La gioia, l'esultanza sono scomparse dalla fertile campagna;

nelle vigne non ci sono più canti, né grida di gioia;

il vendemmiatore non pigia più l'uva nei tini;

io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia.

  16:11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa

e geme il mio cuore per Chir-Eres.

  16:12 Quando Moab si presenterà, quando si affaticherà sull'alto luogo

ed entrerà nel suo santuario a pregare, esso nulla otterrà.

  16:13 Questa è la parola che il SIGNORE già da lungo tempo pronunziò contro Moab.

  16:14 Ora il SIGNORE parla e dice:

«Fra tre anni, contati come quelli di un operaio,

la gloria di Moab cadrà in disprezzo,

nonostante i suoi numerosi abitanti;

e ciò che ne resterà sarà poca, pochissima cosa, senza forza».

 

Profezia contro la Siria

(Am 1:3-5; Gr 49:23-27) Is 7:1-9; 8:1-4 (2R 16:9; 17:1-6) 2Cr 30:1-11, 18

  17:1 Oracolo contro Damasco.

«Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città

e non sarà più che un ammasso di rovine.

  17:2 Le città d'Aroer sono abbandonate;

sono lasciate alle mandrie che vi si riposano,

e nessuno le spaventa.

  17:3 Non ci sarà più fortezza in Efraim

né reame in Damasco;

del residuo di Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d'Israele»,

dice il SIGNORE degli eserciti.

  17:4 «In quel giorno, la gloria di Giacobbe sarà diminuita

e il grasso del suo corpo dimagrirà.

  17:5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano

e con il braccio falcia le spighe;

avverrà come quando si raccolgon le spighe

nella valle di Refaim.

  17:6 Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l'olivo,

restano due o tre olive nelle cime più alte,

quattro o cinque nei rami più carichi»,

dice il SIGNORE, Dio d'Israele.

  17:7 In quel giorno, l'uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore

e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele;

  17:8 non volgerà più lo sguardo verso gli altari,

opera delle sue mani;

non guarderà più a ciò che le sue dita hanno fatto,

agli idoli di Astarte e alle colonne solari.

  17:9 In quel giorno, le sue fortezze saranno abbandonate,

come le foreste e le sommità dei monti furono abbandonate

all'avvicinarsi dei figli d'Israele:

sarà una desolazione.

  17:10 Poiché hai dimenticato il Dio della tua salvezza

e non ti sei ricordato della ròcca della tua forza,

ti sei fatto piantagioni piacevoli,

e hai piantato tralci stranieri.

  17:11 Il giorno che li piantasti li circondasti di una siepe

e ben presto facesti fiorire le tue piante,

ma la raccolta ti sfugge nel giorno dell'angoscia,

del disperato dolore.

 

(Is 30:27-33; 37:33-38) Sl 93:3-4

  17:12 Oh, che rumore di popoli numerosi!

muggono, come muggono i mari.

Che tumulto di nazioni!

  17:13 Le nazioni rumoreggiano come rumoreggiano le grandi acque.

Ma Egli le minaccia, ed esse fuggono lontano,

cacciate, come la pula dei monti dal vento,

come un turbine di polvere dall'uragano.

  17:14 Alla sera, ecco il terrore;

prima del mattino, non sono più.

Ecco la fine di quanti ci spogliano,

ecco la sorte di chi ci saccheggia!

 

Il disastro degli Assiri annunziato all'Etiopia

Is 20; Sl 68:31

  18:1 Oh, paese dalle ali strepitanti

oltre i fiumi dell'Etiopia,

  18:2 che invia messaggeri per mare

in navicelle di papiro, voganti a pelo d'acqua!

Andate, veloci messaggeri, verso la nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida,

verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane,

nazione potente che calpesta tutto,

il cui paese è solcato da fiumi!

  18:3 Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra,

quando il vessillo sarà issato sui monti, guardate!

Quando la tromba sonerà, ascoltate!

  18:4 Poiché così mi ha detto il SIGNORE:

«Io me ne starò tranquillo e guarderò dal mio posto,

come un calore sereno alla luce del sole,

come una nube di rugiada nel calore della mietitura».

  18:5 Ma prima della mietitura, quando la fioritura sarà passata

e il fiore sarà divenuto grappolo formato,

egli taglierà i tralci con il coltello,

taglierà e reciderà i pampini.

  18:6 Gli Assiri saranno tutti assieme abbandonati agli uccelli rapaci dei monti

e alle bestie della terra:

gli uccelli rapaci passeranno l'estate sui loro cadaveri

e le bestie della terra vi passeranno l'inverno.

  18:7 In quel tempo, offerte saranno portate al SIGNORE degli eserciti

dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida,

dal popolo temuto fin nelle regioni lontane,

dalla nazione potente che calpesta tutto,

il cui paese è solcato da fiumi:

saranno portate al luogo dov'è il nome del SIGNORE degli eserciti,

sul monte Sion.

 

Profezia contro l'Egitto

Gr 46; Ez 29-32

  19:1 Oracolo sull'Egitto.

Ecco, il SIGNORE cavalca una nuvola leggera ed entra in Egitto;

gli idoli d'Egitto tremano davanti a lui

e all'Egitto si scioglie il cuore nel petto.

  19:2 «Io inciterò Egiziani contro Egiziani,

combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino,

città contro città, regno contro regno.

  19:3 Lo spirito che anima l'Egitto svanirà,

io renderò vani i suoi disegni;

quelli consulteranno gli idoli, gli incantatori,

gli evocatori di spiriti e gli indovini.

  19:4 Io darò l'Egitto in mano di un signore duro,

un re crudele dominerà su di lui»,

dice il Signore, DIO degli eserciti.

  19:5 Le acque verranno meno al mare,

il fiume diverrà secco, arido;

  19:6 i ruscelli diventeranno infetti,

i canali d'Egitto scemeranno, e resteranno asciutti,

le canne e i giunchi deperiranno.

  19:7 Le praterie lungo il Nilo e alla foce del Nilo,

tutti i seminati presso il Nilo seccheranno,

diverranno brulli, spariranno.

  19:8 I pescatori gemeranno,

tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo saranno in lutto;

quelli che stendono le reti sulle acque languiranno.

  19:9 Coloro che lavorano il lino pettinato

e i tessitori di cotone saranno confusi.

  19:10 Le colonne del paese saranno infrante,

tutti quelli che vivono di un salario saranno nella tristezza.

  19:11 I prìncipi di Soan non sono che degli stolti;

i più saggi tra i consiglieri del faraone danno dei consigli insensati.

Come potete mai dire al faraone:

«Io sono figlio dei saggi, figlio degli antichi re?»

  19:12 Dove sono i tuoi saggi?

Te lo annunzino essi

e lo riconoscano essi stessi ciò che il SIGNORE degli eserciti ha deciso contro l'Egitto!

  19:13 I prìncipi di Soan sono diventati stolti,

i prìncipi di Nof s'ingannano;

hanno traviato l'Egitto, essi, la pietra angolare delle sue tribù.

  19:14 Il SIGNORE ha messo in loro uno spirito di vertigine

ed essi fanno barcollare l'Egitto in ogni sua impresa,

come l'ubriaco, che barcolla vomitando.

  19:15 Nulla gioverà all'Egitto

di ciò che potranno fare il capo o la coda,

la palma o il giunco.

  19:16 In quel giorno, l'Egitto sarà come le donne:

tremerà, sarà spaventato,

vedendo la mano del SIGNORE degli eserciti che si agita,

che si agita minacciosa contro di lui.

  19:17 Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto;

tutte le volte che gli verrà menzionato, ne sarà spaventato

a causa della decisione presa contro di lui dal SIGNORE degli eserciti.

 

Za 2:11-12; 8:20-23; Is 2:3; Mi 7:12

  19:18 In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città

che parleranno la lingua di Canaan

e che giureranno per il SIGNORE degli eserciti;

una di esse si chiamerà: Città del sole.

  19:19 In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto,

ci sarà un altare eretto al SIGNORE;

e presso la frontiera, una colonna consacrata al SIGNORE.

  19:20 Sarà per il SIGNORE degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d'Egitto;

quand'essi grideranno al SIGNORE a motivo dei loro oppressori,

egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli.

  19:21 Il SIGNORE si farà conoscere all'Egitto

e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno il SIGNORE,

gli offriranno un culto con sacrifici e offerte,

faranno voti al SIGNORE e li adempiranno.

  19:22 Così il SIGNORE colpirà gli Egiziani:

li colpirà e li guarirà;

essi si convertiranno al SIGNORE,

che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà.

  19:23 In quel giorno, ci sarà una strada dall'Egitto in Assiria;

gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria;

gli Egiziani serviranno il SIGNORE con gli Assiri.

  19:24 In quel giorno, Israele sarà terzo

con l'Egitto e con l'Assiria,

e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra.

  19:25 Il SIGNORE degli eserciti li benedirà, dicendo:

«Benedetti siano l'Egitto, mio popolo,

l'Assiria, opera delle mie mani,

e Israele, mia eredità!»

 

Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi del re d'Assiria

Is 31:1-3; 36:4-6; 37:9

  20:1 L'anno in cui Tartan, mandato da Sargon, re d'Assiria, marciò contro Asdod, la cinse d'assedio e la prese,

  20:2 verso quel tempo, il SIGNORE parlò per mezzo d'Isaia, figlio di Amots, e gli disse: «Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i calzari dai piedi». Questi fece così e camminò seminudo e scalzo.

  20:3 Il SIGNORE disse: «Come il mio servo Isaia è andato seminudo e scalzo, segno e presagio, per tre anni, contro l'Egitto e contro l'Etiopia,

  20:4 così il re d'Assiria condurrà via i prigionieri dall'Egitto e i deportati dall'Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto.

  20:5 Quelli saranno costernati e confusi, a causa dell'Etiopia in cui avevano riposto la loro speranza, e a causa dell'Egitto di cui si vantavano.

  20:6 Gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: «Ecco a che è ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d'aiuto, per essere liberati dal re d'Assiria! Ora noi come faremo a scampare?»

 

La caduta di Babilonia

Is 13; 14; Da 5

  21:1 Oracolo contro il deserto marittimo.

Come gli uragani, quando si scatenano, nella regione meridionale,

egli viene dal deserto, da un paese spaventoso.

  21:2 Una visione terribile mi è stata data:

il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta.

Sali, Elam! Metti l'assedio, Media!

Io faccio cessare ogni gemito.

  21:3 Perciò i miei fianchi sono pieni di dolori;

delle doglie mi hanno còlto,

come le doglie di una partoriente;

io mi contorco, per quello che sento;

sono spaventato da ciò che vedo.

  21:4 Il mio cuore si smarrisce,

il terrore s'impossessa di me;

la sera, alla quale anelavo, è diventata per me uno spavento.

  21:5 Si prepara la mensa, vegliano le guardie, si mangia, si beve.

In piedi, o capi! Ungete lo scudo!

  21:6 Poiché così mi ha parlato il Signore:

«Va', metti una sentinella;

che essa annunzi quanto vedrà!

  21:7 Vedrà carri, cavalieri a due a due,

truppa a dorso d'asini, truppa a dorso di cammelli;

osservi, osservi attentamente».

  21:8 Poi la vedetta gridò:

«Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta

e tutte le notti sono in piedi nel mio posto di guardia.

  21:9 Ed ecco venire un carro con un uomo e due cavalli.

Quello gridava:

"Caduta, caduta è Babilonia!

E tutte le immagini scolpite dei suoi dèi sono frantumate al suolo"».

  21:10 Popolo mio, che sei trebbiato come il grano della mia aia,

ciò che ho udito dal SIGNORE degli eserciti, dal Dio d'Israele,

io te l'ho annunziato!

 

Profezia contro Edom e l'Arabia

(Gr 49:7-22; Ad 1) Gr 49:28-33

  21:11 Oracolo contro Duma.

Mi si grida da Seir:

«Sentinella, a che punto è la notte?

Sentinella, a che punto è la notte?»

  21:12 La sentinella risponde:

«Viene la mattina, e viene anche la notte.

Se volete interrogare, interrogate pure;

tornate un'altra volta».

  21:13 Oracolo contro l'Arabia.

Passerete la notte nelle foreste, in Arabia,

o carovane dei Dedaniti!

  21:14 Venite incontro all'assetato con acqua,

o abitanti del paese di Tema;

portate pane ai fuggiaschi.

  21:15 Poiché essi fuggono davanti alle spade,

davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso,

davanti al furore della battaglia.

  21:16 Poiché così mi ha parlato il Signore:

«Fra un anno, contato come quello di un operaio,

tutta la gloria di Chedar sarà svanita;

  21:17 ciò che resterà del numero dei valorosi arcieri di Chedar sarà poca cosa»;

poiché il SIGNORE, Dio d'Israele, l'ha detto.

 

Profezia contro Gerusalemme

Pr 1:30-32; La 3:64-66

  22:1 Oracolo contro la Valle della Visione.

Che hai tu dunque che sei tutta quanta salita sui tetti,

  22:2 o città piena di clamori, città di tumulti,

città piena di gaiezza?

I tuoi uccisi non sono uccisi di spada

né morti in battaglia.

  22:3 Tutti i tuoi capi fuggono assieme,

sono fatti prigionieri senza che l'arco sia stato tirato;

tutti quelli dei tuoi che sono trovati sono fatti prigionieri,

benché fuggiti lontano.

  22:4 Perciò dico: «Distogliete da me lo sguardo,

io voglio piangere amaramente;

non insistete a volermi consolare

del disastro della figlia del mio popolo!»

  22:5 È infatti un giorno di tumulto, di calpestio, di perplessità,

il giorno del Signore, del DIO degli eserciti,

nella Valle delle Visioni.

Si abbattono le mura,

il grido d'angoscia giunge fino ai monti.

  22:6 Elam porta la faretra

con delle truppe sui carri, e dei cavalieri;

Chir snuda lo scudo.

  22:7 Le tue più belle valli sono piene di carri,

i cavalieri prendono posizione davanti alle tue porte.

  22:8 Il velo è strappato a Giuda;

in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale della casa della Foresta,

  22:9 osservate che le brecce della città di Davide sono numerose

e raccogliete le acque del serbatoio di sotto;

  22:10 contate le case di Gerusalemme

e demolite le case per fortificare le mura;

  22:11 fate un bacino fra le due mura

per le acque del serbatoio antico,

ma non volgete lo sguardo a colui che ha fatto queste cose

e non vedete colui che da lungo tempo le ha preparate.

  22:12 Il Signore, DIO degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento,

a radervi il capo, a indossare il sacco,

  22:13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa!

Si ammazzano buoi, si scannano pecore,

si mangia carne, si beve vino.

«Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!»

  22:14 Ma il SIGNORE degli eserciti me l'ha rivelato chiaramente:

«No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte»,

dice il Signore, DIO degli eserciti.

 

Sl 75:4-8; Da 4:37

  22:15 Così parla il SIGNORE, Dio degli eserciti:

«Va' a trovare questo cortigiano,

Sebna, prefetto del palazzo, e digli:

  22:16 Che hai tu qui, e chi hai tu qui,

che ti sei fatto scavare qui un sepolcro?

Scavarsi un sepolcro in alto!...

Lavorarsi una dimora nella roccia!...

  22:17 Ecco, il SIGNORE ti lancerà via con braccio vigoroso,

farà di te un gomitolo,

  22:18 ti farà rotolare, rotolare, come una palla

sopra una spaziosa pianura.

Laggiù morirai, laggiù saranno i tuoi carri superbi,

o vergogna della casa del tuo Signore!

  22:19 Io ti scaccerò dal tuo ufficio

e tu sarai buttato giù dal tuo posto!

  22:20 In quel giorno,

io chiamerò il mio servo Eliachim, figlio di Chilchia;

  22:21 lo vestirò della tua tunica, gli allaccerò la tua cintura,

rimetterò la tua autorità nelle sue mani;

egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme

e per la casa di Giuda.

  22:22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide;

egli aprirà, e nessuno chiuderà;

egli chiuderà, e nessuno aprirà.

  22:23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo solido;

egli diverrà un trono di gloria per la casa di suo padre.

  22:24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre,

i suoi rampolli nobili e ignobili,

tutti i vasi più piccoli,

dalle coppe alle bottiglie».

  22:25 «In quel giorno» dice il SIGNORE degli eserciti,

«il chiodo piantato in luogo solido sarà tolto,

sarà strappato, cadrà;

tutto ciò che vi era appeso sarà distrutto»,

poiché il SIGNORE l'ha detto.

 

Profezia contro Tiro

Gr 25:22; Ez 26-28; Am 1:9-10; Za 9:2-4

  23:1 Oracolo contro Tiro.

Urlate, o navi di Tarsis!

Essa infatti è distrutta; non più case! Non c'è più nessuno che entri in essa!

Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.

  23:2 Siate pieni di stupore, o abitanti della costa,

che i mercanti di Sidone, solcando il mare, affollavano!

  23:3 Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo,

il raccolto del fiume, erano la sua entrata;

essa era il mercato delle nazioni.

  23:4 Vergognati, o Sidone!

Poiché così parla il mare, la fortezza del mare:

«Io non sono stata in doglie, e non ho partorito,

non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini».

  23:5 Quando la notizia giungerà in Egitto,

tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.

  23:6 Passate a Tarsis,

urlate, o abitanti della costa!

  23:7 È questa la vostra città sempre gaia,

la cui origine data dai giorni antichi?

I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.

  23:8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro,

la dispensatrice di corone,

i cui mercanti erano prìncipi,

i cui negozianti erano dei nobili della terra?

  23:9 L'ha decretato il SIGNORE degli eserciti,

per offuscare l'orgoglio di ogni splendore,

per avvilire tutti i grandi della terra.

  23:10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo,

figlia di Tarsis! Non c'è più giogo!

  23:11 Il SIGNORE ha steso la sua mano sul mare,

ha fatto tremare i regni,

ha ordinato riguardo a Canaan che siano distrutte le sue fortezze,

  23:12 e ha detto: «Tu non continuerai più a far festa,

o figlia di Sidone, vergine disonorata!

Àlzati, passa nel paese di Chittim!

Neppure là troverai riposo».

  23:13 Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva,

il paese che l'Assiro assegnò a questi abitatori del deserto.

Essi innalzano le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro,

ne fanno un monte di rovine.

  23:14 Urlate, o navi di Tarsis,

perché la vostra fortezza è distrutta.

 

Gr 25:11-14 (At 21:3-6; Sl 45:12)

  23:15 In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni,

per la durata della vita di un re.

Dopo settant'anni, avverrà di Tiro

ciò che dice la canzone della prostituta:

  23:16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città,

o prostituta dimenticata;

suona bene, moltiplica i canti,

perché qualcuno si ricordi di te».

  23:17 Dopo settant'anni, il SIGNORE visiterà Tiro

ed essa tornerà ai suoi guadagni;

si prostituirà con tutti i regni del mondo

sulla faccia della terra.

  23:18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati al SIGNORE;

non saranno accumulati né riposti;

poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno in presenza del SIGNORE,

perché mangino, si sazino e si vestano d'abiti sontuosi.

 

Il mondo giudicato

Le 26:14-33; 2R 21:12-15

  24:1 Ecco, il SIGNORE vuota la terra e la rende deserta;

ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti.

  24:2 Avverrà al sacerdote lo stesso che al popolo,

al padrone lo stesso che al suo servo,

alla padrona lo stesso che alla serva,

a chi vende lo stesso che a chi compra,

a chi presta lo stesso che a chi prende a imprestito,

al creditore lo stesso che al debitore.

  24:3 La terra sarà del tutto vuotata, sarà del tutto abbandonata al saccheggio,

poiché il SIGNORE ha pronunziato questa parola.

  24:4 La terra è in lutto, è spossata,

il mondo langue, è spossato,

gli altolocati fra il popolo della terra languono.

  24:5 La terra è profanata dai suoi abitanti,

perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno violato il comandamento,

hanno rotto il patto eterno.

  24:6 Perciò una maledizione ha divorato la terra

e i suoi abitanti ne portano la pena;

perciò gli abitanti della terra sono consumati

e poca è la gente che ne è rimasta.

  24:7 Il mosto è in lutto, la vigna langue,

tutti quelli che avevano la gioia nel cuore sospirano.

  24:8 L'allegria dei tamburelli è cessata,

il chiasso della gente in festa è finito,

il suono allegro dell'arpa è cessato.

  24:9 Non si beve più vino in mezzo ai canti,

la bevanda alcolica è amara ai bevitori.

  24:10 La città deserta è in rovina;

ogni casa è serrata, nessuno più vi entra.

  24:11 Per le strade si odono lamenti, perché non c'è vino;

ogni gioia è tramontata,

l'allegrezza è andata via dal paese.

  24:12 Nella città non resta che la desolazione

e la porta sfondata cade in rovina.

  24:13 Poiché avviene in mezzo alla terra, fra i popoli,

ciò che avviene quando si scuotono gli olivi,

quando si racimola dopo la vendemmia.

 

Gr 51:10, 29, 54-57

  24:14 I superstiti alzano la voce, mandano grida di gioia,

acclamano dal mare la maestà del SIGNORE.

  24:15 Glorificate dunque il SIGNORE nelle regioni dell'aurora,

glorificate il nome del SIGNORE, Dio d'Israele, nelle isole del mare!

  24:16 Dall'estremità della terra udiamo cantare: «Gloria al Giusto!»

Ma io dico: Ahimè! Ahimè! Guai a me!

I perfidi agiscono perfidamente, sì, i perfidi raddoppiano di perfidia.

  24:17 Spavento, fossa, laccio

ti sovrastano, o abitante della terra!

  24:18 Avverrà che chi fuggirà davanti alle grida di spavento cadrà nella fossa;

chi risalirà dalla fossa resterà preso nel laccio.

Poiché si apriranno dall'alto le cateratte,

e le fondamenta della terra tremeranno.

  24:19 La terra si schianterà tutta:

la terra si screpolerà interamente,

la terra tremerà, traballerà.

  24:20 La terra barcollerà come un ubriaco,

vacillerà come una capanna.

Il suo peccato grava su di lei;

essa cade e non si rialzerà mai più.

 

Ez 38; 39; Ap 11:15, ecc.; 12:7-12

  24:21 In quel giorno il SIGNORE punirà nei luoghi eccelsi l'esercito di lassù,

e giù sulla terra i re della terra;

  24:22 saranno riuniti assieme, come si fa dei prigionieri nel carcere sotterraneo;

saranno rinchiusi nella prigione

e dopo molti giorni saranno puniti.

  24:23 La luna sarà coperta di rossore

e il sole di vergogna;

poiché il SIGNORE degli eserciti regnerà

sul monte Sion e in Gerusalemme,

fulgido di gloria in presenza dei suoi anziani.

 

Lode al Signore

Es 15:1-13; Sl 9

  25:1 SIGNORE, tu sei il mio Dio;

io ti esalterò, loderò il tuo nome,

perché hai fatto cose meravigliose;

i tuoi disegni, concepiti da tempo, sono fedeli e stabili.

  25:2 Poiché tu hai ridotto la città in un mucchio di pietre,

la città forte in un monte di rovine;

il castello degli stranieri non è più una città,

non sarà mai più ricostruito.

  25:3 Perciò il popolo forte ti glorifica,

le città delle nazioni possenti ti temono,

  25:4 perché tu sei stato una fortezza per il povero,

una fortezza per l'indifeso nella sua angoscia,

un rifugio contro la tempesta,

un'ombra contro l'arsura;

poiché il soffio dei tiranni

era come una tempesta che batte la muraglia.

  25:5 Come il calore è domato in una terra arida,

così tu hai domato il tumulto degli stranieri;

come il calore è diminuito dall'ombra d'una nuvola,

così il canto dei tiranni è stato attenuato.

 

Is 24:23 (Sl 22:26-29; Mt 22:1-10) Is 2:1-5; Gr 48

  25:6 Il SIGNORE degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte

un convito di cibi succulenti,

un convito di vini vecchi,

di cibi pieni di midollo,

di vini vecchi raffinati.

  25:7 Distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli

e la coperta stesa su tutte le nazioni.

  25:8 Annienterà per sempre la morte;

il Signore, Dio, asciugherà le lacrime da ogni viso,

toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo,

perché il SIGNORE ha parlato.

  25:9 In quel giorno, si dirà:

«Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato,

ed egli ci ha salvati.

Questo è il SIGNORE in cui abbiamo sperato;

esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!»

  25:10 Infatti la mano del SIGNORE riposerà su questo monte,

mentre Moab sarà trebbiato sulla sua terra

come si pigia la paglia nel letamaio.

  25:11 Dal letamaio egli stenderà le mani

come le stende il nuotatore per nuotare,

ma il SIGNORE farà cadere la sua superbia

con le trame che ha ordite.

  25:12 Demolirà l'alta fortezza delle tue mura,

l'abbatterà fin nella polvere.

 

Cantico dei redenti

Is 60:17-18; 25:1-5; Mi 7:7-10

  26:1 In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda:

Noi abbiamo una città forte;

il SIGNORE vi pone la salvezza con mura e bastioni.

  26:2 Aprite le porte

ed entri la nazione giusta, che si mantiene fedele.

  26:3 A colui che è fermo nei suoi sentimenti

tu conservi la pace, la pace,

perché in te confida.

  26:4 Confidate per sempre nel SIGNORE,

perché il SIGNORE, sì il SIGNORE, è la roccia dei secoli.

  26:5 Egli ha umiliato quelli che stavano in alto;

egli ha abbassato la città elevata,

l'ha abbassata fino a terra,

l'ha stesa nella polvere;

  26:6 i piedi la calpestano,

i piedi dell'oppresso; vi passano sopra i poveri.

  26:7 La via del giusto è diritta;

tu rendi perfettamente piano il sentiero del giusto.

  26:8 Sulla via dei tuoi giudizi, SIGNORE, noi ti abbiamo aspettato!

Al tuo nome, al tuo ricordo anela l'anima.

  26:9 Con l'anima mia ti desidero, durante la notte;

con lo spirito che è dentro di me, ti cerco;

poiché, quando i tuoi giudizi si compiono sulla terra,

gli abitanti del mondo imparano la giustizia.

  26:10 Se si fa grazia all'empio, egli non impara la giustizia;

agisce da perverso nel paese della rettitudine

e non considera la maestà del SIGNORE.

  26:11 SIGNORE, la tua mano è alzata,

ma quelli non la scorgono!

Essi vedranno lo zelo che hai per il tuo popolo e saranno confusi;

il fuoco divorerà i tuoi nemici.

  26:12 SIGNORE, tu ci darai la pace;

poiché ogni opera nostra

la compi tu per noi.

  26:13 SIGNORE, Dio nostro, altri signori, fuori di te, hanno dominato su di noi;

ma, grazie a te solo, noi possiamo lodare il tuo nome.

  26:14 Quelli sono morti, e non rivivranno più;

sono ombre, e non risorgeranno più;

tu li hai così puniti, li hai distrutti,

ne hai fatto perire ogni ricordo.

 

Gr 29:11-14; Sl 38; Ez 37:1-14

  26:15 Tu hai aumentato la nazione, o SIGNORE!

Hai aumentato la nazione, ti sei glorificato,

hai allargato tutti i confini del paese.

  26:16 SIGNORE, essi, nell'angoscia ti hanno cercato;

si sono effusi in umile preghiera, quando il tuo castigo li colpiva.

  26:17 Come una donna incinta che sta per partorire

si contorce e grida durante le sue doglie,

così siamo stati noi davanti a te, o SIGNORE.

  26:18 Abbiamo concepito, siamo stati in doglie,

e, quando abbiamo partorito, era vento;

non abbiamo portato nessuna salvezza al paese

e non sono nati degli abitanti nel mondo.

  26:19 Rivivano i tuoi morti!

Risorgano i miei cadaveri!

Svegliatevi ed esultate, o voi che abitate nella polvere!

Poiché la tua rugiada è rugiada di luce, e la terra ridarà alla vita le ombre.

 

Is 8:17; Sl 12:5; 94:15, 23; Gr 51:34-37

  26:20 Va', o mio popolo, entra nelle tue camere,

chiudi le tue porte, dietro a te;

nasconditi per un istante,

finché sia passata l'indignazione.

  26:21 Poiché, ecco, il SIGNORE esce dal suo luogo

per punire l'iniquità degli abitanti della terra;

la terrà metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto

e non terrà più coperti gli uccisi.

  27:1 In quel giorno, il SIGNORE punirà con la sua spada dura, grande e forte,

il leviatano, l'agile serpente,

il leviatano, il serpente tortuoso,

e ucciderà il mostro che è nel mare!

 

Annunzio della restaurazione d'Israele

Sl 80:8, ecc.; Gv 15:1

  27:2 In quel giorno,

cantate la vigna dal vino vermiglio!

  27:3 Io, il SIGNORE, ne sono il guardiano,

io la irrigo a ogni istante;

la custodisco notte e giorno,

affinché nessuno la danneggi.

  27:4 Nessuna ira è in me.

Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni,

io andrei contro di loro, e li brucerei tutti assieme!

  27:5 A meno che non mi si prenda per rifugio,

che non si faccia la pace con me,

che non si faccia la pace con me.

 

Gr 30:11; Mi 5:9-13

  27:6 In avvenire, Giacobbe metterà radice,

Israele fiorirà e germoglierà,

e copriranno di frutta la faccia del mondo.

  27:7 Il SIGNORE ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui?

L'ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui?

  27:8 Tu l'hai punito con misura mandandolo lontano,

portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.

  27:9 In questo modo è stata espiata l'iniquità di Giacobbe,

e questo è il frutto della rimozione del suo peccato:

egli ha ridotto tutte le pietre degli altari

come pietre di calce frantumate,

in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.

  27:10 Infatti la città fortificata è una solitudine,

un pascolo abbandonato, abbandonato come il deserto;

vi pascoleranno i vitelli, vi si sdraieranno, e ne divoreranno gli arbusti.

  27:11 Quando i rami saranno secchi, saranno rotti;

verranno le donne a bruciarli;

poiché è un popolo senza intelligenza;

perciò colui che l'ha fatto non ne avrà compassione,

colui che l'ha formato non gli farà grazia.

 

Os 11:10-11

  27:12 In quel giorno

il SIGNORE scrollerà i suoi frutti,

dal corso del fiume al torrente d'Egitto;

voi sarete raccolti a uno a uno, o figli d'Israele.

  27:13 In quel giorno sonerà una gran tromba;

quelli che erano perduti nel paese d'Assiria

e quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto

verranno e si prostreranno davanti al SIGNORE,

sul monte santo, a Gerusalemme.

 

Profezia contro Efraim

2R 17:1-8

  28:1 Guai alla superba corona degli ubriachi di Efraim

e al fiore che appassisce, splendido ornamento

che sta sul capo della grassa valle degli storditi dal vino!

  28:2 Ecco venire, da parte del Signore, un uomo forte, potente,

come una tempesta di grandine, un uragano distruttore,

come una piena di grandi acque che straripano;

egli getta quella corona a terra con violenza.

  28:3 La superba corona degli ubriachi di Efraim

sarà calpestata;

  28:4 il fiore che appassisce, lo splendido ornamento

che sta sul capo della grassa valle

sarà come il fico primaticcio che precede l'estate;

appena uno lo scorge, l'ha in mano, e lo ingoia.

 

(Is 22:1-14; 30:8-17) 1P 2:6-8; Pr 1:20, ecc.

  28:5 In quel giorno il SIGNORE degli eserciti sarà

una splendida corona, un diadema d'onore

al resto del suo popolo,

  28:6 uno spirito di giustizia a colui che siede come giudice,

la forza di quelli che respingono il nemico fino alle sue porte.

  28:7 Ma anche questi barcollano per il vino,

e vacillano per le bevande inebrianti;

sacerdote e profeta barcollano per le bevande inebrianti,

affogano nel vino,

vacillano per le bevande inebrianti,

barcollano mentre hanno visioni;

tentennano mentre fanno da giudici.

  28:8 Tutte le tavole sono piene di vomito, di lordure,

non c'è più posto pulito.

  28:9 «A chi vuol dare insegnamenti?

A chi vuole far capire la lezione?

A dei bambini appena divezzati,

staccati dalle mammelle?

  28:10 Poiché è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto,

regola dopo regola, regola dopo regola,

un poco qui, un poco là!»

  28:11 Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti

e mediante una lingua straniera

che il SIGNORE parlerà a questo popolo.

  28:12 Egli aveva detto loro: «Ecco il riposo:

lasciar riposare lo stanco;

questo è il refrigerio!»

Ma quelli non hanno voluto ascoltare.

  28:13 La parola del SIGNORE è stata per loro

precetto dopo precetto, precetto dopo precetto,

regola dopo regola, regola dopo regola,

un poco qui, un poco là,

affinché essi andassero a cadere a rovescio, fossero fiaccati,

còlti al laccio, e presi!

  28:14 Ascoltate dunque la parola del SIGNORE, o schernitori,

che dominate questo popolo di Gerusalemme!

  28:15 Voi dite: «Noi abbiamo fatto alleanza con la morte,

abbiamo fatto un patto con il soggiorno dei morti;

quando l'inondante flagello passerà, non giungerà fino a noi

perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo messi al sicuro dietro l'inganno».

  28:16 Perciò così parla il Signore, DIO:

«Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra,

una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido;

chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire.

  28:17 Io metterò il diritto per livella,

e la giustizia per piombino;

la grandine spazzerà via il rifugio di menzogna,

e le acque inonderanno il vostro riparo.

  28:18 La vostra alleanza con la morte sarà annullata,

e il vostro patto con il soggiorno dei morti non reggerà;

quando l'inondante flagello passerà,

voi sarete da esso calpestati.

  28:19 Ogni volta che passerà, vi afferrerà;

poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte»;

e sarà spaventevole imparare una tale lezione!

  28:20 Poiché il letto sarà troppo corto per distendervisi,

e la coperta troppo stretta per avvolgervisi.

  28:21 Poiché il SIGNORE sorgerà come al monte Perazim,

si adirerà come nella valle di Gabaon,

per fare la sua opera, l'opera sua singolare,

per compiere il suo lavoro, lavoro inaudito.

  28:22 Ora non fate gli schernitori,

affinché le vostre catene non abbiano a rafforzarsi!

Poiché io ho udito, da parte del Signore, del DIO degli eserciti,

che è deciso uno sterminio completo di tutto il paese.

 

Ec 3:1-8; Gr 32; 19; Ro 11:33

  28:23 Porgete orecchio, e date ascolto alla mia voce!

State attenti, e ascoltate la mia parola!

  28:24 L'agricoltore ara sempre per seminare?

Rompe ed erpica sempre la sua terra?

  28:25 Quando ne ha appianata la superficie,

non vi semina l'aneto, non vi sparge il comino,

non vi mette il frumento a solchi,

l'orzo nel luogo designato,

e la spelta entro i limiti ad essa assegnati?

  28:26 Il suo Dio gli insegna la regola da seguire

e lo istruisce.

  28:27 L'aneto non si trebbia con la trebbia,

né si fa passare sul comino la ruota del carro;

ma l'aneto si batte con il bastone,

e il comino con la verga.

  28:28 Si trebbia il grano,

tuttavia non lo si trebbia sempre;

vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli,

ma non si schiaccia.

  28:29 Anche questo procede dal SIGNORE degli eserciti;

meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza.

 

Profezia contro Gerusalemme

Is 36:1-2; 37:33-37; 41:11-12

  29:1 Guai ad Ariel, ad Ariel,

città dove accampò Davide!

Aggiungete anno ad anno,

compiano le feste il loro ciclo!

  29:2 Poi stringerò Ariel da vicino;

vi saranno lamenti e gemiti,

e mi sarà come un Ariel.

  29:3 Io porrò il mio accampamento attorno a te come un cerchio,

io ti circonderò di fortilizi,

eleverò contro di te opere d'assedio.

  29:4 Sarai abbassata, parlerai da terra

e la tua parola uscirà sommessamente dalla polvere;

la tua voce salirà dal suolo come quella di uno spettro

e la tua parola sorgerà dalla polvere come un bisbiglio.

  29:5 Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta

e la folla di quei terribili, come pula che vola;

ciò avverrà a un tratto, in un attimo.

  29:6 Sarai visitata dal SIGNORE degli eserciti

con tuoni, terremoti e grandi rumori,

con turbine, tempesta,

con fiamma di fuoco divorante.

  29:7 La folla di tutte le nazioni che marciano contro Ariel,

di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella

e la stringono da vicino,

sarà come un sogno, come una visione notturna.

  29:8 Come un affamato sogna ed ecco che mangia,

poi si sveglia e ha lo stomaco vuoto;

come uno che ha sete sogna che beve,

poi si sveglia ed eccolo stanco e assetato,

così avverrà della folla di tutte le nazioni

che marciano contro il monte Sion.

 

(Is 6:9-12; At 28:25-27) Mr 7:6-13

  29:9 Stupitevi pure... sarete stupiti!

Chiudete pure gli occhi... diventerete ciechi!

Costoro sono ubriachi, ma non di vino;

barcollano, ma non per bevande alcoliche.

  29:10 È il SIGNORE che ha sparso su di voi uno spirito di torpore;

ha chiuso i vostri occhi, i profeti,

ha velato i vostri capi, i veggenti.

  29:11 Tutte le visioni profetiche sono divenute per voi come le parole di uno scritto sigillato

che si desse a uno che sa leggere, dicendogli: «Ti prego, leggi questo!»

Egli risponderebbe: «Non posso,

perché è sigillato!»

  29:12 Oppure come uno scritto che si desse a uno che non sa leggere, dicendogli:

«Ti prego, leggi questo!»

Egli risponderebbe: «Non so leggere».

  29:13 Il Signore ha detto: «Poiché questo popolo si avvicina a me

con la bocca e mi onora con le labbra,

mentre il suo cuore è lontano da me

e il timore che ha di me

non è altro che un comandamento imparato dagli uomini,

  29:14 in mezzo a questo popolo io continuerò a fare delle meraviglie,

meraviglie su meraviglie;

la saggezza dei suoi saggi perirà

e l'intelligenza dei suoi intelligenti sparirà».

  29:15 Guai a quelli che si allontanano dal SIGNORE in luoghi profondi

per nascondere i loro disegni,

che fanno le loro opere nelle tenebre

e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?»

  29:16 Che perversità è la vostra!

Il vasaio sarà forse considerato al pari dell'argilla

al punto che l'opera dica all'operaio:

«Egli non mi ha fatto?»

Al punto che il vaso dica del vasaio:

«Non ci capisce nulla?»

 

Promesse per Israele

Is 32:15-17; 2Co 3:13-16

  29:17 Ancora un brevissimo tempo,

e il Libano sarà mutato in un frutteto,

e il frutteto sarà considerato come una foresta.

  29:18 In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro

e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre,

gli occhi dei ciechi vedranno;

  29:19 gli umili avranno abbondanza di gioia nel SIGNORE

e i più poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d'Israele;

  29:20 poiché il violento sarà scomparso, il beffardo non sarà più,

e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità,

  29:21 che condannano un uomo per una parola,

che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta

e violano il diritto del giusto per un nulla.

  29:22 Perciò così dice il SIGNORE alla casa di Giacobbe,

il SIGNORE che riscattò Abraamo:

«Giacobbe non avrà più da vergognarsi

e la sua faccia non impallidirà più.

  29:23 Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l'opera delle mie mani,

santificheranno il mio nome,

santificheranno il Santo di Giacobbe,

e temeranno grandemente il Dio d'Israele;

  29:24 i traviati di spirito impareranno la saggezza

e i mormoratori accetteranno l'istruzione».

 

Annunzio del castigo di Giuda

Is 31:1-3; 20; Gr 17:5

  30:1 Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelli

che formano dei disegni, ma senza di me,

che contraggono alleanze, ma senza il mio spirito,

per accumulare peccato su peccato;

  30:2 che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca,

per rifugiarsi sotto la protezione del faraone,

e cercare riparo all'ombra dell'Egitto!

  30:3 La protezione del faraone vi tornerà a confusione,

e il riparo all'ombra dell'Egitto, a vergogna.

  30:4 I prìncipi di Giuda sono già a Soan

e i suoi ambasciatori sono già arrivati a Canes;

  30:5 ma tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova loro,

che non reca aiuto né giovamento alcuno,

ma è la loro infamia e la loro vergogna.

  30:6 È pronto il carico delle bestie per la regione meridionale;

attraverso un paese di pericoli e angoscia,

da cui vengono la leonessa e il leone,

la vipera e il drago volante;

essi portano le loro ricchezze sul dorso degli asinelli

e i loro tesori sulla gobba dei cammelli,

a un popolo che non gioverà loro nulla.

  30:7 Poiché il soccorso dell'Egitto è un soffio, una vanità;

per questo io chiamo quel paese: Gran rumore per nulla.

 

Is 28:14-22; Gr 5:23-29; Sl 52:7; 62:9-11

  30:8 Ora vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola,

e scrivile in un libro,

perché rimangano per i giorni futuri,

per sempre.

  30:9 Poiché questo è un popolo ribelle,

sono figli bugiardi,

figli che non vogliono ascoltare la legge del SIGNORE,

  30:10 che dicono ai veggenti: «Non vedete!»

E a quelli che hanno visioni: «Non ci annunziate visioni di cose vere!

Diteci cose piacevoli,

vedete cose immaginarie!

  30:11 Uscite fuori di strada,

abbandonate il sentiero retto,

allontanateci dagli occhi il Santo d'Israele!»

  30:12 Perciò così dice il Santo d'Israele:

«Poiché voi disprezzate questa parola

e confidate nell'oppressione e nelle vie oblique,

e ne fate il vostro appoggio,

  30:13 questa iniquità sarà per voi

come una breccia che minaccia rovina,

che sporge in un alto muro,

il cui crollo avviene a un tratto, in un istante,

  30:14 e che si spezza come si spezza un vaso del vasaio

che uno frantuma senza pietà,

e tra i rottami del quale non si trova frammento

che serva a prendere fuoco dal focolare

o ad attingere acqua dalla cisterna.

  30:15 Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d'Israele:

«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza;

nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza;

ma voi non avete voluto!

  30:16 Avete detto: "No, noi galopperemo sui nostri cavalli!"

E per questo galopperete!

E: "Cavalcheremo su veloci destrieri!"

E per questo quelli che v'inseguiranno saranno veloci!

  30:17 Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo;

alla minaccia di cinque vi darete alla fuga,

finché rimaniate

come un palo in vetta a un monte,

come uno stendardo sopra un colle».

 

Promesse per l'avvenire

Is 37:21, ecc.; Sl 30:5

  30:18 Tuttavia il SIGNORE desidera farvi grazia,

per questo sorgerà per concedervi misericordia;

poiché il SIGNORE è un Dio di giustizia.

Beati quelli che sperano in lui!

  30:19 Sì, o popolo di Sion che abiti a Gerusalemme,

tu non piangerai più!

Egli, certo, ti farà grazia, all'udire il tuo grido;

appena ti avrà udito, ti risponderà.

  30:20 Il Signore vi darà, sì, del pane d'angoscia

e dell'acqua d'oppressione,

ma quelli che ti insegnano non dovranno più nascondersi;

e i tuoi occhi vedranno chi ti insegna.

  30:21 Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra,

le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà:

«Questa è la via; camminate per essa!»

  30:22 Considererete come cose contaminate le vostre immagini scolpite,

ricoperte d'argento,

e le vostre immagini fuse, rivestite d'oro;

le getterete via come una cosa impura,

«Fuori di qui!» Direte loro.

  30:23 Egli ti darà la pioggia per la semenza con cui avrai seminato il suolo,

e il pane, che il suolo produrrà saporito e abbondante;

in quel giorno, il tuo bestiame pascolerà in vasti pascoli;

  30:24 i buoi e gli asini che lavorano la terra

mangeranno foraggi salati,

ventilati con la pala e il ventilabro.

  30:25 Sopra ogni alto monte e sopra ogni elevato colle

ci saranno ruscelli, acque correnti,

nel giorno del gran massacro,

quando cadranno le torri.

  30:26 La luce della luna sarà come la luce del sole

e la luce del sole sarà sette volte più viva,

come la luce di sette giorni assieme,

nel giorno che il SIGNORE fascerà la ferita del suo popolo

e guarirà la piaga da lui fatta con le sue percosse.

 

Giudizio contro gli Assiri

Is 29:5-8; 2Cr 32:21-23; Sl 92:5-11

  30:27 Ecco, il nome del SIGNORE viene da lontano;

la sua ira è ardente, grande è il suo furore;

le sue labbra sono piene d'indignazione,

la sua lingua è come un fuoco divorante;

  30:28 il suo fiato è come un torrente che straripa, che arriva fino al collo.

Egli viene a vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione,

e a mettere tra le mascelle dei popoli

un morso che li faccia fuorviare.

  30:29 Allora intonerete dei canti, come la notte quando si celebra una festa;

avrete la gioia nel cuore, come colui che cammina al suono del flauto

per andare al monte del SIGNORE, alla Ròcca d'Israele.

  30:30 Il SIGNORE farà udire la sua voce maestosa

e mostrerà come colpisce con il suo braccio,

nel furore della sua ira,

tra le fiamme di un fuoco divorante,

in mezzo a una tempesta, a un diluvio di pioggia, e a una gragnuola di sassi.

  30:31 Poiché, alla voce del SIGNORE, l'Assiro sarà costernato;

il SIGNORE lo colpirà con il suo bastone;

  30:32 ogni passaggio del flagello destinatogli,

che il SIGNORE gli farà piombare addosso,

sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre;

il SIGNORE combatterà contro di lui a mano alzata.

  30:33 Poiché da lungo tempo Tofet è preparato;

è pronto anche per il re;

è profondo e ampio;

sul suo rogo c'è fuoco e legna in abbondanza;

 

La salvezza proviene da Dio soltanto

Is 30:1-7; 36:6, 9; Sl 20:7-8

  31:1 Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso,

hanno fiducia nei cavalli,

confidano nei carri, perché sono numerosi, e nei cavalieri,

perché sono molto potenti,

ma non guardano al Santo d'Israele

e non cercano il SIGNORE!

  31:2 Eppure, anch'egli è saggio; fa venire il male

e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa dei malvagi

e contro il soccorso degli artefici d'iniquità.

  31:3 Gli Egiziani sono uomini, e non Dio;

i loro cavalli sono carne, e non spirito;

quando il SIGNORE stenderà la sua mano,

il protettore inciamperà, cadrà il protetto,

e periranno tutti assieme.

 

Is 30:27, ecc.; 37:26, ecc.; Pr 21:30-31

  31:4 Poiché così mi ha detto il SIGNORE:

«Come il leone o il leoncello rugge sulla sua preda,

benché una folla di pastori gli sia raccolta contro,

non si spaventa alla loro voce,

né si lascia intimidire dallo strepito che fanno,

così scenderà il SIGNORE degli eserciti

a combattere sul monte Sion e sul suo colle.

  31:5 Come gli uccelli spiegano le ali sulla loro nidiata,

così il SIGNORE degli eserciti proteggerà Gerusalemme;

la proteggerà, la libererà,

la risparmierà, la farà scampare».

  31:6 Tornate a colui dal quale vi siete così profondamente allontanati,

o figli d'Israele!

  31:7 Poiché, in quel giorno, ognuno getterà via i suoi idoli d'argento

e i suoi idoli d'oro,

che le vostre mani hanno fatto per peccare.

  31:8 «Allora l'Assiro cadrà, non per una spada d'uomo;

una spada, che non è d'uomo, lo divorerà;

egli fuggirà davanti alla spada

e i suoi giovani saranno resi schiavi.

  31:9 La sua ròcca fuggirà spaventata

e i suoi prìncipi saranno atterriti davanti al vessillo»,

dice il SIGNORE che ha il suo fuoco in Sion

e la sua fornace in Gerusalemme.

 

Futuro regno di pace e di giustizia

2R 18:1-8; Gr 23:5-6; 2P 3:13

  32:1 Ecco, un re regnerà secondo giustizia

e quanto ai prìncipi governeranno con equità.

  32:2 Quell'uomo sarà come un riparo dal vento,

come un rifugio contro l'uragano,

come dei corsi d'acqua in luogo arido,

come l'ombra di una gran roccia in una terra riarsa.

  32:3 Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati

e gli orecchi di quelli che odono saranno attenti.

  32:4 Il cuore degli sconsiderati capirà la saggezza,

e la lingua dei balbuzienti parlerà veloce e distinta.

  32:5 Lo scellerato non sarà più chiamato nobile,

e l'impostore non sarà più chiamato magnanimo.

  32:6 Poiché lo scellerato proferisce scelleratezze

e il suo cuore si dà all'iniquità

per commettere cose empie

e dir cose malvagie contro il SIGNORE;

per lasciare a bocca asciutta colui che ha fame,

e far mancare da bere a chi ha sete.

  32:7 Le armi dell'impostore sono malvagie;

egli forma criminosi disegni

per distruggere l'indifeso con parole bugiarde,

e il bisognoso quando afferma ciò che è giusto.

  32:8 Ma l'uomo nobile forma nobili disegni;

egli si impegna per cose nobili.

 

Is 3:16, ecc.; 24:1-13; 10:12-27

  32:9 O donne spensierate,

alzatevi e ascoltate la mia voce!

O figlie troppo fiduciose,

porgete orecchio alla mia parola!

  32:10 Fra un anno e qualche giorno,

voi tremerete, o donne troppo fiduciose,

poiché la vendemmia è passata,

e non si farà raccolta.

  32:11 Abbiate spavento, o donne spensierate!

Tremate, o troppo fiduciose!

Spogliatevi, denudatevi,

mettetevi il cilicio ai fianchi,

  32:12 picchiandovi il seno

a motivo dei campi una volta così belli,

e delle vigne una volta così feconde.

  32:13 Sulla terra del mio popolo,

cresceranno pruni e rovi;

sì, su tutte le case di piacere

della gaia città.

  32:14 Il palazzo infatti sarà abbandonato,

la città rumorosa sarà resa deserta,

la collina e la torre saranno per sempre ridotte in caverne,

in luogo di spasso per gli onagri e di pascolo per greggi,

  32:15 finché su di noi sia sparso lo Spirito dall'alto

e il deserto divenga un frutteto,

e il frutteto sia considerato come una foresta.

 

Ez 34:25-30; 36:24-30

  32:16 Allora la rettitudine abiterà nel deserto,

e la giustizia abiterà nel frutteto.

  32:17 L'opera della giustizia sarà la pace

e l'azione della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre.

  32:18 Il mio popolo abiterà in un territorio di pace,

in abitazioni sicure,

in quieti luoghi di riposo.

  32:19 Ma la foresta cadrà sotto la grandine

e la città sarà profondamente abbassata.

  32:20 Beati voi che seminate in riva a tutte le acque

e che lasciate andar libero il piede del bue e dell'asino!

 

Gerusalemme salvata

Is 10:5-19; Sl 46

  33:1 Guai a te che devasti e non sei stato devastato,

che sei perfido e non t'è stata usata perfidia!

Quando avrai finito di devastare sarai devastato;

quando avrai finito di essere perfido, ti sarà usata perfidia.

  33:2 SIGNORE, abbi pietà di noi!

Noi speriamo in te.

Sii tu il braccio del popolo ogni mattina,

la nostra salvezza in tempo di angoscia!

  33:3 Alla tua voce tonante

fuggono i popoli;

quando tu sorgi,

si disperdono le nazioni.

  33:4 Il vostro bottino sarà mietuto,

come miete il bruco;

altri vi si precipiterà sopra,

come si precipita la locusta.

  33:5 Eccelso è il SIGNORE

perché abita in alto;

egli riempie Sion

di equità e di giustizia.

  33:6 I tuoi giorni saranno resi sicuri;

la saggezza e la conoscenza sono una ricchezza di liberazione;

il timore del SIGNORE è il tesoro di Sion.

  33:7 Ecco, i loro eroi

gridano là fuori;

i messaggeri di pace

piangono amaramente.

  33:8 Le strade sono deserte,

nessuno passa più per le vie.

Il nemico ha rotto il patto, disprezza i testimoni,

non tiene in nessun conto gli uomini.

  33:9 Il paese è nel lutto e langue;

il Libano si vergogna e intristisce;

Saron è come un deserto,

Basan e il Carmelo hanno perduto il fogliame.

  33:10 «Ora sorgerò»,

dice il SIGNORE;

«ora sarò esaltato,

ora mi innalzerò.

  33:11 Voi avete concepito pula,

e partorirete stoppia;

il vostro fiato

è un fuoco che vi divorerà».

  33:12 I popoli saranno

come fornaci da calce,

come rovi tagliati,

che si danno alle fiamme.

 

Eb 10:26-27; Sl 15

  33:13 O voi che siete lontani, udite quello che ho fatto!

Voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza!

  33:14 I peccatori sono presi da spavento in Sion,

un tremito si è impadronito degli empi.

«Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante?

Chi di noi potrà resistere alle fiamme eterne?»

  33:15 Colui che cammina per le vie della giustizia,

e parla rettamente;

colui che disprezza i guadagni estorti,

che scuote le mani per non accettar regali,

che si tura gli orecchi per non udir parlare di sangue

e chiude gli occhi per non vedere il male.

  33:16 Egli abiterà in luoghi elevati,

le ròcche fortificate saranno il suo rifugio;

il suo pane gli sarà dato,

la sua acqua gli sarà assicurata.

 

2Cr 32:22, ecc.; Ap 21:2-4

  33:17 Gli occhi tuoi ammireranno il re nella sua bellezza,

contempleranno il paese, che si estende lontano.

  33:18 Il tuo cuore mediterà sui terrori passati:

«Dov'è il contabile? Dov'è colui che pesava il denaro?

Dov'è colui che teneva il conto delle torri?»

  33:19 Tu non lo vedrai più quel popolo feroce,

quel popolo dal linguaggio oscuro che non si comprende,

che balbetta una lingua che non si capisce.

  33:20 Contempla Sion, la città delle nostre solennità!

I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, soggiorno tranquillo,

tenda che non sarà mai trasportata,

i cui picchetti non saranno mai divelti,

il cui cordame non sarà mai strappato.

  33:21 Là il SIGNORE sta per noi in tutta la sua maestà,

in luogo di torrenti e di larghi fiumi,

dove non giunge nave da remi,

dove non passa potente vascello.

  33:22 Poiché il SIGNORE è il nostro giudice,

il SIGNORE è il nostro legislatore,

il SIGNORE è il nostro re,

egli è colui che ci salva.

  33:23 I tuoi cordami, nemico, si sono allentati,

non tengono più fermo in piedi l'albero, e non spiegano più le vele.

Allora si spartirà la preda di un ricco bottino;

gli stessi zoppi prenderanno parte al saccheggio.

  33:24 Nessun abitante dirà: «Io sono malato».

Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquità.

 

Profezia contro Edom

Is 63:1-6; Gr 49:7-22; Ez 25:12-14; Ad 1, ecc.

  34:1 Accostatevi, nazioni, per ascoltare!

Voi, popoli, state attenti!

Ascolti la terra con ciò che la riempie,

il mondo con tutto ciò che produce!

  34:2 Poiché il SIGNORE è indignato contro tutte le nazioni,

è adirato contro tutti i loro eserciti;

egli le vota allo sterminio,

le dà in balia alla strage.

  34:3 I loro uccisi sono gettati via,

i loro cadaveri esalano fetore

e i monti si sciolgono nel loro sangue.

  34:4 Tutto l'esercito del cielo si dissolve;

i cieli sono arrotolati come un libro

e tutto il loro esercito cade,

come cade la foglia della vite,

come cade il fogliame morto dal fico.

  34:5 La mia spada si è inebriata nel cielo;

ecco, essa sta per piombare su Edom,

sul popolo che ho votato allo sterminio, per farne giustizia.

  34:6 La spada del SIGNORE è piena di sangue, è coperta di grasso,

di sangue d'agnelli e di capri,

di grasso di rognone di montoni;

poiché il SIGNORE fa un sacrificio a Bosra

e una grande strage nel paese di Edom.

  34:7 Cadono con quelli i bufali,

i vitelli e i tori;

il loro suolo è inebriato di sangue,

la loro polvere è impregnata di grasso.

  34:8 Poiché è il giorno della vendetta del SIGNORE,

l'anno della retribuzione per la causa di Sion.

  34:9 I torrenti di Edom saranno mutati in pece

e la sua polvere in zolfo;

la sua terra diventerà pece ardente.

  34:10 Non si spegnerà né notte né giorno,

il fumo ne salirà per sempre;

di età in età rimarrà deserta,

nessuno vi passerà mai più.

  34:11 Il pellicano e il porcospino ne prenderanno possesso,

la civetta e il corvo vi abiteranno;

il SIGNORE vi stenderà la corda della desolazione,

il livello del deserto.

  34:12 Quanto ai suoi nobili, non ce ne saranno più per proclamare un re;

tutti i suoi prìncipi saranno ridotti a nulla.

  34:13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine;

nelle sue fortezze, le ortiche e i cardi;

diventerà luogo di sciacalli,

un recinto per gli struzzi.

  34:14 Le bestie del deserto vi incontreranno i cani selvatici,

le capre selvatiche vi chiameranno le compagne;

là Lilit farà la sua abitazione,

e vi troverà il suo luogo di riposo.

  34:15 Là il serpente farà il suo nido, deporrà le sue uova,

le coverà e raccoglierà i suoi piccoli sotto di sé;

là si raccoglieranno gli avvoltoi, l'uno chiamando l'altro.

  34:16 Cercate nel libro del SIGNORE e leggete;

nessuna di quelle bestie vi mancherà;

nessuna sarà privata della sua compagna;

poiché la sua bocca l'ha comandato

e il suo soffio li radunerà.

  34:17 Egli stesso ha tirato a sorte per essi,

la sua mano ha diviso tra di loro con la corda il paese;

quelli ne avranno il possesso per sempre,

vi abiteranno di età in età.

 

Liberazione e ritorno d'Israele

(Is 41:17-20; 40:1-10)(Mt 11:2-5; Lu 4:16-22)(Is 51:9-11; Gr 31:7-14)

  35:1 Il deserto e la terra arida si rallegreranno,

la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa;

  35:2 si coprirà di fiori,

festeggerà con gioia e canti d'esultanza;

le sarà data la gloria del Libano,

la magnificenza del Carmelo e di Saron.

Essi vedranno la gloria del SIGNORE,

la magnificenza del nostro Dio.

  35:3 Fortificate le mani infiacchite,

rafforzate le ginocchia vacillanti!

  35:4 Dite a quelli che hanno il cuore smarrito:

«Siate forti, non temete!

Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta,

la retribuzione di Dio;

verrà egli stesso a salvarvi».

  35:5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi

e saranno sturati gli orecchi dei sordi;

  35:6 allora lo zoppo salterà come un cervo

e la lingua del muto canterà di gioia;

perché delle acque sgorgheranno nel deserto

e dei torrenti nei luoghi solitari;

  35:7 il terreno riarso diventerà un lago,

e il suolo assetato si muterà in sorgenti d'acqua;

nel luogo dove dimorano gli sciacalli

vi sarà erba, canne e giunchi.

  35:8 Là sarà una strada maestra, una via

che sarà chiamata la Via Santa;

(nessun impuro vi passerà) essa sarà per quelli soltanto;

quelli che la seguiranno, anche gli insensati, non potranno smarrirvisi.

  35:9 In quella via non ci saranno leoni;

nessuna bestia feroce vi metterà piede

o vi apparirà;

ma vi cammineranno i redenti.

  35:10 I riscattati dal SIGNORE torneranno,

verranno a Sion con canti di gioia;

una gioia eterna coronerà il loro capo;

otterranno gioia e letizia;

il dolore e il gemito scompariranno.

 

Sennacherib marcia contro Gerusalemme

= 2R 18:13-37; 2Cr 32:1-16; Is 10:1-16; Sl 94:3-5, 7

  36:1 Il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le conquistò.

  36:2 Il re d'Assiria mandò Rabsachè, da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia con un grande esercito; e Rabsachè si fermò presso l'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio.

  36:3 Allora Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio d'Asaf, l'archivista, si recarono da lui.

  36:4 Rabsachè disse loro: «Dite a Ezechia: "Così parla il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia è questa che tu hai?

  36:5 Io te lo dico; non sono che parole delle labbra; per la guerra ci vuol prudenza e forza; ora, in chi hai riposto la tua fiducia per ribellarti a me?

  36:6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in quel sostegno di canna rotta, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e gliela fora; così è il faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui.

  36:7 Forse mi dirai: «Noi confidiamo nel SIGNORE, nel nostro Dio». Ma non è forse quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: «Voi adorerete davanti a questo altare?»

  36:8 Ora fa' una scommessa con il mio signore, il re d'Assiria: io ti darò duemila cavalli se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da cavalcarli.

  36:9 Come potresti tu far voltare le spalle a un ufficiale, uno dei minimi servitori del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per avere carri e cavalieri.

  36:10 Adesso sono forse salito senza il volere del SIGNORE contro questo paese per distruggerlo? Il SIGNORE mi ha detto: Sali contro questo paese e distruggilo!"»

  36:11 Allora Eliachim, Sebna e Ioa dissero a Rabsachè: «Ti prego, parla ai tuoi servi in lingua aramaica, poiché noi la comprendiamo; non parlarci in lingua giudaica, poiché il popolo che sta sulle mura ascolta».

  36:12 Ma Rabsachè rispose: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te solamente? Non mi ha forse mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura e che presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?»

  36:13 Allora Rabsachè, stando in piedi, gridò ad alta voce e disse in lingua giudaica: «Udite le parole del gran re, del re d'Assiria!

  36:14 Così parla il re: Non v'inganni Ezechia, poiché egli non potrà liberarvi;

  36:15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nel SIGNORE, dicendo: "Il SIGNORE ci libererà di certo; questa città non sarà data nelle mani del re d'Assiria".

  36:16 Non date retta a Ezechia, perché così dice il re d'Assiria: Fate la pace con me, arrendetevi a me, e ognuno di voi mangerà il frutto della sua vite e del suo fico, e berrà l'acqua della sua cisterna,

  36:17 finché io venga e vi conduca in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne.

  36:18 Non vi inganni Ezechia dicendovi: "Il SIGNORE ci libererà". Qualcuno degli dèi delle nazioni ha forse liberato il suo paese dalle mani del re d'Assiria?

  36:19 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano?

  36:20 Fra tutti gli dèi di questi paesi quali sono quelli che hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Il SIGNORE potrà forse liberare Gerusalemme dalla mia mano?»

  36:21 E quelli tacquero e non risposero nulla, perché il re aveva dato quest'ordine: «Non gli rispondete».

  36:22 Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio d'Asaf, l'archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabsachè.

 

Preghiera di Ezechia. Profezia d'Isaia. Liberazione di Gerusalemme

= 2R 19:1-7; 1S 2:3

  37:1 Quando il re Ezechia ebbe udito questo, si stracciò le vesti, si coprì di un sacco, ed entrò nella casa del SIGNORE.

  37:2 Mandò Eliachim, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e i più anziani sacerdoti, coperti di sacchi, dal profeta Isaia, figlio di Amots.

  37:3 Essi gli dissero: «Così parla Ezechia: Oggi è giorno d'angoscia, di castigo e di disonore; poiché i figli stanno per uscire dal seno materno, però manca la forza per partorirli.

  37:4 Forse il SIGNORE, il tuo Dio, ha udito le parole di Rabsachè, che il re di Assiria, suo signore, ha mandato per insultare il Dio vivente; e forse il SIGNORE, il tuo Dio, punirà le parole che ha udite. Rivolgigli dunque una preghiera in favore del resto del popolo che rimane ancora».

  37:5 I servi del re Ezechia andarono dunque da Isaia.

  37:6 E Isaia disse loro: «Così direte al vostro signore: "Così dice il SIGNORE: Non temere le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno insultato.

  37:7 Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese"».

 

Is 10:12, ecc. (= 2R 19:8-37; 2Cr 32:16-22) Sl 46; 75; 76; 1S 2:4, 9-10

  37:8 Rabsachè tornò dal re d'Assiria e lo trovò che assediava Libna; poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis.

  37:9 Il re ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d'Etiopia: «Egli si è mosso per farti guerra». Udito questo, inviò dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio:

  37:10 «Dite così a Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: "Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria".

  37:11 Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno distrutti; e tu riusciresti a scampare?

  37:12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, e dei figli di Eden che sono a Telassar, riuscirono forse a liberarle?

  37:13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d'Ivva?»

  37:14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa del SIGNORE, e la spiegò davanti al SIGNORE.

  37:15 Ezechia pregò il SIGNORE, dicendo:

  37:16 «SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini! Tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.

  37:17 SIGNORE, porgi l'orecchio e ascolta! SIGNORE, apri i tuoi occhi e guarda! Ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandate per insultare il Dio vivente!

  37:18 È vero, SIGNORE; i re d'Assiria hanno devastato tutte quelle nazioni e i loro paesi,

  37:19 e hanno dato alle fiamme i loro dèi; perché quelli non erano dèi; ma erano opera di mano d'uomo: legno e pietra; e li hanno distrutti.

  37:20 Ma ora, SIGNORE, Dio nostro, liberaci dalle mani di Sennacherib, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, sei il SIGNORE!»

  37:21 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il SIGNORE, Dio d'Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria.

  37:22 Questa è la parola che il SIGNORE ha pronunziata contro di lui:

«La vergine, figlia di Sion,

ti disprezza e si fa beffe di te;

la figlia di Gerusalemme

scrolla il capo dietro a te.

  37:23 Chi hai insultato e oltraggiato?

Contro chi hai alzato la voce

e levati in alto i tuoi occhi?

Contro il Santo d'Israele.

  37:24 Per bocca dei tuoi servi tu hai insultato il Signore,

e hai detto:

"Con la moltitudine dei miei carri

io sono salito in cima alle montagne,

sui fianchi del Libano;

io abbatterò i suoi cedri più alti

e i suoi cipressi più belli;

arriverò al suo più remoto nascondiglio,

alla sua magnifica foresta.

  37:25 Io, io ho scavato, e bevuto dell'acqua;

con la pianta dei miei piedi prosciugherò

tutti i fiumi d'Egitto".

  37:26 Non l'hai udito? Da lungo tempo ho preparato questo;

da tempi antichi ne ho ideato il progetto;

ora ho fatto in modo che si compia:

che tu riduca città forti in monti di rovine.

  37:27 I loro abitanti, privi di forza,

sono spaventati e confusi;

sono come l'erba dei campi, come la tenera verdura,

come l'erbetta dei tetti,

come grano riarso prima che metta la spiga.

  37:28 Ma io so quando ti siedi, quando esci, quando entri

e quando t'infuri contro di me.

  37:29 Poiché ti sei infuriato contro di me,

e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie,

io ti metterò il mio anello al naso, e il mio morso in bocca

e ti farò tornare per la via da cui sei venuto.

  37:30 E questo, Ezechia, ti servirà di segno: quest'anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che cresce da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete; pianterete vigne e ne mangerete il frutto.

  37:31 E il resto della casa di Giuda che sarà scampato metterà ancora radici in basso, e porterà frutto in alto.

  37:32 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e dal monte di Sion usciranno degli scampati. Lo zelo del SIGNORE degli eserciti farà questo.

  37:33 Perciò così parla il SIGNORE riguardo al re d'Assiria:

Egli non entrerà in questa città,

e non vi lancerà freccia;

non l'assalirà con scudi,

e non alzerà terrapieno contro di essa.

  37:34 Egli se ne tornerà per la via da cui è venuto,

e non entrerà in questa città», dice il SIGNORE.

  37:35 «Io proteggerò questa città per salvarla,

per amor di me stesso e per amor di Davide, mio servo».

  37:36 L'angelo del SIGNORE uscì e colpì, nel campo degli Assiri, centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, eccovi tanti cadaveri.

  37:37 Allora Sennacherib, re di Assiria, tolse l'accampamento, partì e tornò a Ninive, dove rimase.

  37:38 Mentre stava prostrato nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec e Sareser, suoi figli, lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Ed Esaraddon, suo figlio, regnò al suo posto.

 

Malattia, guarigione e cantico di Ezechia

2R 20:1-11; 2Cr 32:24; 1S 2:6; Gb 5:18

  38:1 In quel tempo, Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui, e gli disse: «Così parla il SIGNORE: Dà i tuoi ordini alla tua casa, perché sei un uomo morto; non guarirai».

  38:2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò il SIGNORE dicendo:

  38:3 «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.

  38:4 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Isaia, in questi termini:

  38:5 «Va', e di' a Ezechia: "Così parla il SIGNORE Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni;

  38:6 libererò te e questa città dalle mani del re d'Assiria, e proteggerò questa città.

  38:7 E, da parte del SIGNORE, questo ti servirà di segno che il SIGNORE adempirà la parola da lui pronunziata:

  38:8 ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l'ombra dei gradini, che per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini di Acaz"». E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov'era disceso.

 

Gn 2:2-10; Sl 30:1, ecc.

  38:9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male.

  38:10 Io dicevo: «Al declino dei miei giorni devo andarmene

alle porte del soggiorno dei morti;

io sono privato del resto dei miei anni!»

  38:11 Io dicevo: «Non vedrò più il SIGNORE,

il SIGNORE, sulla terra dei viventi;

fra gli abitanti del mondo dei trapassati,

non vedrò più nessun uomo.

  38:12 La mia abitazione è divelta e portata via lontano da me,

come una tenda di pastore.

Io ho arrotolato la mia vita, come fa il tessitore;

egli mi taglia via dalla trama;

dal giorno alla notte tu mi avrai finito.

  38:13 Io speravo fino al mattino...

ma come un leone, egli mi spezzava tutte le ossa;

dal giorno alla notte tu mi avrai finito.

  38:14 Io stridevo come la rondine, come la gru,

io gemevo come la colomba:

i miei occhi erano stanchi di guardare in alto.

SIGNORE, mi si fa violenza; sii tu il mio garante».

  38:15 Che dirò? Egli mi ha parlato, ed egli l'ha fatto;

io camminerò con umiltà durante i miei anni,

ricordando l'amarezza della mia anima.

  38:16 Signore, mediante queste cose si vive

e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito;

guariscimi dunque, e rendimi la vita!

  38:17 Ecco, è per la mia pace che io ho avuto grande amarezza;

ma tu, nel tuo amore, mi hai liberato dalla fossa della decomposizione,

perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati.

  38:18 Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti,

non è la morte che ti possa celebrare;

quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella tua fedeltà.

  38:19 Il vivente, il vivente è quello che ti loda,

come faccio io quest'oggi;

il padre farà conoscere ai suoi figli la tua fedeltà.

  38:20 Il SIGNORE mi salva!

Soneremo melodie,

tutti i giorni della nostra vita,

nella casa del SIGNORE.

  38:21 Isaia aveva detto: «Si prenda un impiastro di fichi secchi, lo si applichi sull'ulcera e il re guarirà».

  38:22 Ezechia aveva detto: «Da quale segno riconoscerò che io salirò alla casa del SIGNORE?»

 

L'ambasciata babilonese

= 2R 20:12-19; 2Cr 32:25-26, 31

  39:1 In quel tempo, Merodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che egli era stato malato ed era guarito.

  39:2 Ezechia se ne rallegrò, e mostrò agli ambasciatori le stanze dove erano le sue cose preziose, l'argento, l'oro, gli aromi, gli oli finissimi, tutto il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi magazzini; non vi fu cosa, nel suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro.

  39:3 Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia, e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove ti sono venuti?» Ezechia rispose: «Sono venuti da me da un paese lontano, da Babilonia».

  39:4 Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?» Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c'è in casa mia; non c'è nulla nei miei tesori che io non abbia mostrato loro».

  39:5 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del SIGNORE degli eserciti:

  39:6 Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c'è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla, dice il SIGNORE.

  39:7 Saranno presi alcuni dei tuoi figli, usciti da te e da te generati, per farne degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia».

  39:8 Ezechia rispose a Isaia: «La parola del SIGNORE che tu hai pronunziata, è buona». Poi aggiunse: «Perché ci sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita».

 

La prossima venuta del Signore; fragilità della creatura

Ed 1; Lu 3:1-6; Is 52:7-12; 62:10-11 (Ez 34:12-16; Gv 10:11-30)

  40:1 Consolate, consolate il mio popolo,

dice il vostro Dio.

  40:2 Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele

che il tempo della sua schiavitù è compiuto;

che il debito della sua iniquità è pagato,

che essa ha ricevuto dalla mano del SIGNORE

il doppio per tutti i suoi peccati.

  40:3 La voce di uno grida:

«Preparate nel deserto la via del SIGNORE,

appianate nei luoghi aridi

una strada per il nostro Dio!

  40:4 Ogni valle sia colmata,

ogni monte e ogni colle siano abbassati;

i luoghi scoscesi siano livellati,

i luoghi accidentati diventino pianeggianti.

  40:5 Allora la gloria del SIGNORE sarà rivelata,

e tutti, allo stesso tempo, la vedranno;

perché la bocca del SIGNORE l'ha detto».

  40:6 Una voce dice: «Grida!»

E si risponde: «Che griderò?»

«Grida che ogni carne è come l'erba

e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo.

  40:7 L'erba si secca, il fiore appassisce

quando il soffio del SIGNORE vi passa sopra;

certo, il popolo è come l'erba.

  40:8 L'erba si secca, il fiore appassisce,

ma la parola del nostro Dio dura per sempre».

  40:9 Tu che porti la buona notizia a Sion,

sali sopra un alto monte!

Tu che porti la buona notizia a Gerusalemme,

alza forte la voce!

Alzala, non temere!

Di' alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!»

  40:10 Ecco il Signore, DIO, viene con potenza,

con il suo braccio egli domina.

Ecco, il suo salario è con lui,

la sua ricompensa lo precede.

  40:11 Come un pastore, egli pascerà il suo gregge:

raccoglierà gli agnelli in braccio,

li porterà sul petto,

condurrà le pecore che allattano.

 

Ro 11:33-36 (Sl 8:1-4; Gb 38; 26:7-14; 12:7, ecc.) Gr 10:6-16

  40:12 Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano

o preso le dimensioni del cielo con il palmo?

Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura

o pesato le montagne con la stadera

e i colli con la bilancia?

  40:13 Chi ha preso le dimensioni dello spirito del SIGNORE

o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa?

  40:14 Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione

e gli insegnasse il sentiero della giustizia,

gli impartisse la saggezza

e gli facesse conoscere la via del discernimento?

  40:15 Ecco, le nazioni sono come una goccia

che cade da un secchio,

come la polvere minuta delle bilance;

ecco, le isole sono come pulviscolo che vola.

  40:16 Il Libano non basterebbe a procurare il fuoco

e i suoi animali non basterebbero per l'olocausto.

  40:17 Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui;

egli le valuta meno che nulla, una vanità.

  40:18 A chi vorreste assomigliare Dio?

Con quale immagine lo rappresentereste?

  40:19 Un artista fonde l'idolo,

l'orafo lo ricopre d'oro

e vi salda delle catenelle d'argento.

  40:20 Colui che la povertà costringe a offrir poco

sceglie un legno che non marcisca,

e si procura un abile artigiano,

per fare un idolo che non vacilli.

  40:21 Ma non lo sapete? Non l'avete sentito?

Non vi è stato annunziato fin dal principio?

Non avete riflettuto sulla fondazione della terra?

  40:22 Egli è assiso sulla volta della terra,

da lì gli abitanti appaiono come cavallette;

egli distende i cieli come una cortina

e li spiega come una tenda per abitarvi;

  40:23 egli riduce i prìncipi a nulla,

e annienta i giudici della terra;

  40:24 appena piantati, appena seminati,

appena il loro fusto ha preso radici in terra,

egli vi soffia contro, e quelli inaridiscono

e l'uragano li porta via come stoppia.

  40:25 «A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?»

dice il Santo.

  40:26 Levate gli occhi in alto e guardate:

Chi ha creato queste cose?

Egli le fa uscire e conta il loro esercito,

le chiama tutte per nome;

per la grandezza del suo potere

e per la potenza della sua forza,

non ne manca una.

 

Is 41:10-14; Sl 84:5, 12

  40:27 Perché dici tu, Giacobbe

e perché parli così, Israele:

«La mia via è occulta al SIGNORE

e al mio diritto non bada il mio Dio?»

  40:28 Non lo sai tu? Non l'hai mai udito?

Il SIGNORE è Dio eterno,

il creatore degli estremi confini della terra;

egli non si affatica e non si stanca;

la sua intelligenza è imperscrutabile.

  40:29 Egli dà forza allo stanco

e accresce il vigore a colui che è spossato.

  40:30 I giovani si affaticano e si stancano;

i più forti vacillano e cadono;

  40:31 ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze,

si alzano a volo come aquile,

corrono e non si stancano,

camminano e non si affaticano.

 

Potenza di Dio e vanità degli idoli

Is 45:1-7; Sl 97:1, 7-9

  41:1 «Isole, fate silenzio davanti a me!

Riprendano nuove forze i popoli,

si accostino e poi parlino!

Veniamo assieme in giudizio!

  41:2 Chi ha suscitato dall'oriente

colui che la giustizia chiama sui suoi passi?

Egli dà in sua balìa le nazioni e lo fa dominare sui re;

egli riduce la loro spada in polvere

e il loro arco come pula portata via dal vento.

  41:3 Egli li insegue e passa in trionfo

per una via che i suoi piedi non hanno mai calcato.

  41:4 Chi ha operato, chi ha fatto questo?

Colui che fin dal principio ha chiamato le generazioni alla vita.

Io, il SIGNORE, sono il primo;

io sarò con gli ultimi».

  41:5 Le isole lo vedono e sono prese da paura;

le estremità della terra tremano.

Essi si avvicinano, arrivano!

  41:6 Si aiutano a vicenda;

ognuno dice al suo fratello: «Coraggio!»

  41:7 Il fabbro incoraggia l'orafo;

chi usa il martello per levigare incoraggia colui che batte l'incudine,

e dice della saldatura: «È buona!»

Egli fissa l'idolo con dei chiodi, perché non si smuova.

 

Is 43:1-7, 19-21; Mi 4:10-13; Ap 2:10, 26-27

  41:8 «Ma tu, Israele, mio servo,

Giacobbe che io ho scelto,

discendenza di Abraamo, l'amico mio,

  41:9 tu che ho preso dalle estremità della terra,

che ho chiamato dalle parti più remote di essa,

a cui ho detto: "Tu sei il mio servo",

ti ho scelto e non ti ho rigettato.

  41:10 Tu, non temere, perché io sono con te;

non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio;

io ti fortifico, io ti soccorro,

io ti sostengo con la destra della mia giustizia.

  41:11 Ecco, tutti quelli che si sono infiammati contro di te

saranno svergognati e confusi;

i tuoi avversari saranno ridotti a nulla e periranno;

  41:12 tu li cercherai e non li troverai più.

Quelli che litigavano con te,

quelli che ti facevano guerra, saranno come nulla,

come cosa che più non è;

  41:13 perché io, il SIGNORE, il tuo Dio,

fortifico la tua mano destra

e ti dico: Non temere,

io ti aiuto!

  41:14 Non temere, o Giacobbe, vermiciattolo,

o residuo d'Israele.

Io ti aiuto», dice il SIGNORE.

«Il tuo redentore è il Santo d'Israele.

  41:15 Ecco, io faccio di te un erpice nuovo

dai denti aguzzi;

tu trebbierai i monti e li ridurrai in polvere,

e renderai le colline simili alla pula.

  41:16 Tu li ventilerai e il vento li porterà via;

il turbine li disperderà;

ma tu esulterai nel SIGNORE

e ti glorierai del Santo d'Israele.

  41:17 I miseri e i poveri cercano acqua, e non ce n'è;

la loro lingua è secca dalla sete.

Io, il SIGNORE, li esaudirò.

Io, il Dio d'Israele, non li abbandonerò.

  41:18 Io farò scaturire dei fiumi sulle nude alture,

delle fonti in mezzo alle valli;

farò del deserto uno stagno,

della terra arida una terra di sorgenti;

  41:19 pianterò nel deserto il cedro, l'acacia,

il mirto e l'olivo selvatico;

metterò nei luoghi sterili

il cipresso, il platano e il larice tutti assieme,

  41:20 affinché quelli vedano, sappiano,

considerino e capiscano tutti quanti

che la mano del SIGNORE ha operato questo

e che il Santo d'Israele ne è il creatore».

 

Is 43:9-12; 44:7-20; Gr 10:5

  41:21 «Presentate la vostra causa»,

dice il SIGNORE;

«esponete le vostre ragioni»,

dice il re di Giacobbe.

  41:22 «Le espongano essi

e ci dichiarino quel che avverrà.

Le vostre predizioni di prima quali sono?

Ditecele, perché possiamo porvi mente,

e riconoscerne il compimento;

oppure fateci udire le cose future.

  41:23 Annunziateci quel che succederà più tardi

e sapremo che siete degli dèi;

sì, fate del bene o del male,

affinché noi lo vediamo e lo consideriamo assieme.

  41:24 Ecco, voi siete niente,

l'opera vostra non vale nulla.

È una cosa abominevole scegliere voi!

  41:25 Io l'ho suscitato dal settentrione ed egli viene;

dall'oriente, ed egli invoca il mio nome;

egli calpesta i prìncipi come fango,

come il vasaio che calca l'argilla.

  41:26 Chi ha annunziato questo fin dal principio perché lo sapessimo?

Già da molto prima perché dicessimo: "È vero?"

Nessuno l'ha annunziato, nessuno l'ha predetto,

nessuno ha udito i vostri discorsi.

  41:27 Io per primo ho detto a Sion: "Guardate, eccoli!"

A Gerusalemme ho inviato un messaggero di buone notizie.

  41:28 E guardo... e non c'è nessuno;

non c'è tra di loro nessuno che sappia dare un consiglio,

che, se io lo interrogo, possa darmi risposta.

  41:29 Ecco, tutti quanti costoro non sono che vanità;

le loro opere non sono nulla,

i loro idoli non sono che vento e cose da niente.

 

Il servo del Signore

Is 49:1-9 (Mt 12:15-21; Ro 15:8-12)

  42:1 «Ecco il mio servo, io lo sosterrò;

il mio eletto di cui mi compiaccio;

io ho messo il mio spirito su di lui,

egli manifesterà la giustizia alle nazioni.

  42:2 Egli non griderà, non alzerà la voce,

non la farà udire per le strade.

  42:3 Non frantumerà la canna rotta

e non spegnerà il lucignolo fumante;

manifesterà la giustizia secondo verità.

  42:4 Egli non verrà meno e non si abbatterà

finché abbia stabilito la giustizia sulla terra;

e le isole aspetteranno fiduciose la sua legge».

  42:5 Così parla Dio, il SIGNORE,

che ha creato i cieli e li ha spiegati,

che ha disteso la terra con tutto quello che essa produce,

che dà il respiro al popolo che c'è sopra

e lo spirito a quelli che vi camminano.

  42:6 «Io, il SIGNORE, ti ho chiamato secondo giustizia

e ti prenderò per la mano;

ti custodirò e farò di te l'alleanza del popolo,

la luce delle nazioni,

  42:7 per aprire gli occhi dei ciechi,

per far uscire dal carcere i prigionieri

e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre.

  42:8 Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome;

io non darò la mia gloria a un altro,

né la lode che mi spetta agli idoli.

  42:9 Ecco, le cose di prima sono avvenute

e io ve ne annunzio delle nuove;

prima che germoglino, ve le rendo note».

  42:10 Cantate al SIGNORE un cantico nuovo,

cantate le sue lodi all'estremità della terra,

o voi che scendete sul mare, e anche gli esseri che esso contiene,

le isole e i loro abitanti!

  42:11 Il deserto e le sue città alzino la voce!

Alzino la voce i villaggi occupati da Chedar!

Esultino gli abitanti di Sela,

prorompano in grida di gioia dalla vetta dei monti!

  42:12 Diano gloria al SIGNORE,

proclamino la sua lode nelle isole!

 

Gr 50:1, ecc. (2Co 10:4-5; Ap 6:2)

  42:13 Il SIGNORE avanzerà come un eroe,

ecciterà il suo ardore come un guerriero;

manderà un grido, un grido tremendo,

trionferà sui suoi nemici.

  42:14 «Per lungo tempo ho taciuto,

me ne sono stato tranquillo, mi sono trattenuto;

ora griderò come una che sta per partorire,

respirerò affannosamente e sbufferò a un tempo.

  42:15 Io devasterò montagne e colline,

ne farò seccare tutte le erbe;

ridurrò i fiumi in isole,

asciugherò gli stagni.

  42:16 Farò camminare i ciechi per una via che ignorano,

li guiderò per sentieri che non conoscono;

cambierò davanti a loro le tenebre in luce,

renderò pianeggianti i luoghi impervi.

Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò.

  42:17 Ma volgeranno le spalle, coperti d'infamia,

quelli che confidano negli idoli scolpiti

e dicono alle immagini fuse:

"Voi siete i nostri dèi!"

 

Mt 13:9-15; De 28:30-34; Am 4:6-11

  42:18 «Ascoltate, sordi,

e voi, ciechi, guardate e vedete!

  42:19 Chi è cieco, se non il mio servo,

e sordo come il messaggero inviato da me?

Chi è cieco come colui che è mio amico,

cieco come il servo del SIGNORE?

  42:20 Tu hai visto molte cose, ma non vi hai posto mente;

gli orecchi erano aperti, ma non hai udito nulla».

  42:21 Il SIGNORE si è compiaciuto, per amore della sua giustizia,

di rendere la sua legge grande e magnifica;

  42:22 ma questo è un popolo saccheggiato e spogliato;

sono tutti legati in caverne,

rinchiusi nelle prigioni.

Sono abbandonati al saccheggio, e non c'è chi li liberi;

spogliati, e non c'è chi dica: «Restituisci!»

 

  42:23 Chi di voi presterà orecchio a questo?

Chi starà attento e ascolterà in avvenire?

  42:24 Chi ha abbandonato Giacobbe al saccheggio

e Israele in balia dei predoni?

Non è stato forse il SIGNORE?

Colui contro il quale abbiamo peccato,

nelle cui vie non si è voluto camminare

e alla cui legge non si è ubbidito?

  42:25 Perciò egli ha riversato su Israele la sua ira furente

e la violenza della guerra;

la guerra l'ha avvolto nelle sue fiamme, ed egli non ha capito;

l'ha consumato, ed egli non se l'è presa a cuore.

 

Il Signore solo è colui che salva Israele

(De 7:6-9; 1S 12:22)(Is 48:20; 51:10-11; Gr 32:36-38)

  43:1 Ma ora così parla il SIGNORE, il tuo Creatore, o Giacobbe,

colui che ti ha formato, o Israele!

Non temere, perché io ti ho riscattato,

ti ho chiamato per nome; tu sei mio!

  43:2 Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te;

quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno;

quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato

e la fiamma non ti consumerà,

  43:3 perché io sono il SIGNORE, il tuo Dio,

il Santo d'Israele, il tuo salvatore;

io ho dato l'Egitto come tuo riscatto,

l'Etiopia e Seba al tuo posto.

  43:4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi,

sei stimato e io ti amo,

io do degli uomini al tuo posto,

e dei popoli in cambio della tua vita.

  43:5 Non temere, perché io sono con te;

io ricondurrò la tua discendenza da oriente,

e ti raccoglierò da occidente.

  43:6 Dirò al settentrione: «Da'!»

E al mezzogiorno: «Non trattenere»;

fa' venire i miei figli da lontano

e le mie figlie dalle estremità della terra:

  43:7 tutti quelli cioè che portano il mio nome,

che io ho creati per la mia gloria,

che ho formati, che ho fatti.

 

Is 41:21-29

  43:8 Fa' uscire il popolo cieco che ha occhi,

e i sordi che hanno orecchi!

  43:9 Si adunino tutte assieme le nazioni,

si riuniscano i popoli!

Chi tra di loro può annunziare queste cose

e farci udire delle predizioni antiche?

Procurino i loro testimoni e stabiliscano il loro diritto,

affinché, dopo averli uditi, si dica: «È vero!»

  43:10 I miei testimoni siete voi, dice il SIGNORE,

voi, e il mio servo che io ho scelto,

affinché voi lo sappiate,

mi crediate, e riconosciate che io sono.

Prima di me nessun Dio fu formato,

e dopo di me, non ve ne sarà nessuno.

  43:11 Io, io sono il SIGNORE,

e fuori di me non c'è salvatore.

  43:12 Io ho annunziato, salvato, predetto,

e non un dio straniero in mezzo a voi;

voi me ne siete testimoni, dice il SIGNORE;

io sono Dio.

  43:13 Da che fu il giorno, io sono;

nessuno può liberare dalla mia mano;

io opererò; chi potrà impedire la mia opera?

 

Es 14; Is 48:14, 20-21; Gr 23:7-8

  43:14 Così parla il SIGNORE,

il vostro redentore, il Santo d'Israele:

«Per amor vostro io mando il nemico contro Babilonia;

volgerò tutti in fuga

e i Caldei scenderanno sulle navi di cui sono così fieri.

  43:15 Io sono il SIGNORE, il vostro Santo,

il creatore d'Israele, il vostro re».

  43:16 Così parla il SIGNORE,

che aprì una strada nel mare

e un sentiero fra le acque potenti,

  43:17 che fece uscire carri e cavalli,

un esercito di prodi guerrieri;

tutti quanti furono atterrati e mai più si rialzarono;

furono estinti, spenti come un lucignolo.

  43:18 Non ricordate più le cose passate,

non considerate più le cose antiche:

  43:19 Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare;

non la riconoscerete?

Sì, io aprirò una strada nel deserto,

farò scorrere dei fiumi nella steppa.

  43:20 Le bestie dei campi, gli sciacalli e gli struzzi,

mi glorificheranno,

perché avrò dato l'acqua al deserto,

fiumi alla steppa,

per dar da bere al mio popolo, al mio eletto.

  43:21 Il popolo che mi sono formato

proclamerà le mie lodi.

 

Ez 36:17-24; 2Cr 36:14-17

  43:22 Tu non mi hai invocato, Giacobbe,

anzi ti sei stancato di me, Israele!

  43:23 Tu non mi hai portato l'agnello dei tuoi olocausti

e non mi hai onorato con i tuoi sacrifici;

io non ti ho tormentato con richieste di offerte,

né ti ho stancato domandandoti incenso.

  43:24 Tu non hai comprato con denaro canna odorosa per me

e non mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici;

ma tu mi hai tormentato con i tuoi peccati,

mi hai stancato con le tue iniquità.

  43:25 Io, io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni

e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.

  43:26 Risveglia la mia memoria, discutiamo assieme,

parla tu stesso per giustificarti!

  43:27 Il tuo primo progenitore ha peccato,

i tuoi mediatori si sono ribellati a me;

  43:28 perciò io ho trattato come profani i capi del santuario,

ho votato Giacobbe allo sterminio,

ho abbandonato Israele all'infamia.

 

Il Signore e gli idoli

(Ez 36:24-30; Gl 2:28-29; At 2:16-18) Za 2:10-11

  44:1 «Ora ascolta, Giacobbe, mio servo,

o Israele, che io ho scelto!

  44:2 Così parla il SIGNORE che ti ha fatto,

che ti ha formato fin dal seno materno,

colui che ti soccorre:

Non temere, Giacobbe mio servo,

o Iesurun che io ho scelto!

  44:3 Io infatti spanderò le acque sul suolo assetato

e i ruscelli sull'arida terra;

spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza

e la mia benedizione sui tuoi rampolli;

  44:4 essi germoglieranno come in mezzo all'erba,

come salici in riva a correnti d'acque.

  44:5 L'uno dirà: "Io sono del SIGNORE";

l'altro si chiamerà Giacobbe,

e un altro scriverà sulla sua mano: "Del SIGNORE",

e si onorerà di portare il nome d'Israele.

 

Is 43:8-13 (Sl 135:15-18; Is 46:1-8; Gr 10:1-16; 2:26-28)

  44:6 «Così parla il SIGNORE, re d'Israele e suo redentore,

il SIGNORE degli eserciti:

Io sono il primo e sono l'ultimo,

e fuori di me non c'è Dio.

  44:7 Chi, come me, proclama l'avvenire

fin da quando fondai questo popolo antico?

Che egli lo dichiari e me lo provi!

Lo annunzino essi l'avvenire, e quanto avverrà!

  44:8 Non vi spaventate, non temete!

Non te l'ho io annunziato e dichiarato da tempo?

Voi me ne siete testimoni.

C'è forse un Dio fuori di me?

Non c'è altra Ròcca; io non ne conosco nessuna».

  44:9 Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanità;

i loro idoli più cari non giovano a nulla;

i loro testimoni non vedono,

non capiscono nulla,

perché essi siano coperti di vergogna.

  44:10 Chi fabbrica un dio o fonde un'immagine

che non gli serva a nulla?

  44:11 Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno coperti di vergogna,

e gli artefici stessi non sono che uomini!

Si radunino tutti, si presentino!...

Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme.

  44:12 Il fabbro lima il ferro,

lo mette nel fuoco,

forma l'idolo a colpi di martello

e lo lavora con braccio vigoroso;

soffre perfino la fame e la forza gli vien meno;

non beve acqua e si affatica.

  44:13 Il falegname stende la sua corda,

disegna l'idolo con la matita,

lo lavora con lo scalpello,

lo misura con il compasso,

ne fa una figura umana,

una bella forma d'uomo,

perché abiti una casa.

  44:14 Si tagliano dei cedri,

si prendono degli elci, delle querce,

si fa la scelta fra gli alberi della foresta,

si piantano dei pini

che la pioggia fa crescere.

  44:15 Poi tutto questo serve all'uomo per fare fuoco,

ed egli ne prende per riscaldarsi,

ne accende anche il forno per cuocere il pane;

e ne fa pure un dio e lo adora,

ne scolpisce un'immagine, davanti alla quale si inginocchia.

  44:16 Ne brucia la metà nel fuoco,

con l'altra metà prepara la carne,

la fa arrostire, e si sazia.

Poi si scalda e dice: «Ah!

mi riscaldo, godo a veder questa fiamma!»

  44:17 Con l'avanzo si fa un dio, il suo idolo,

gli si prostra davanti, lo adora, lo prega

e gli dice: «Salvami,

perché tu sei il mio dio!»

  44:18 Non sanno nulla, non capiscono nulla;

hanno impiastrato loro gli occhi perché non vedano,

e il cuore perché non comprendano.

  44:19 Nessuno rientra in sé stesso

e ha conoscimento e intelletto per dire:

«Ne ho bruciato la metà nel fuoco,

sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane,

vi ho arrostito la carne che ho mangiata;

con il resto farei un idolo abominevole?

Mi inginocchierei davanti a un pezzo di legno?»

  44:20 Un tal uomo si pasce di cenere,

il suo cuore sviato lo inganna

al punto che non può liberarsene e dire:

«Ciò che stringo nella mia destra non è forse una menzogna?»

 

Ritorno d'Israele; intervento di Ciro

(Os 14:1-4; Mi 7:18-20)(Is 48:12-16, 20; Ed 1)

  44:21 «Ricòrdati di queste cose, o Giacobbe,

o Israele, perché tu sei mio servo;

io ti ho formato, tu sei il mio servo,

Israele, tu non sarai da me dimenticato.

  44:22 Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube,

e i tuoi peccati, come una nuvola;

torna a me,

perché io ti ho riscattato».

  44:23 Cantate, o cieli, poiché il SIGNORE ha operato!

Giubilate, o profondità della terra!

Prorompete in grida di gioia, o montagne,

o foreste con tutti gli alberi vostri!

Poiché il SIGNORE ha riscattato Giacobbe

e manifesta la sua gloria in Israele!

  44:24 Così parla il SIGNORE, il tuo redentore,

colui che ti ha formato fin dal seno materno:

Io sono il SIGNORE, che ha fatto tutte le cose;

io solo ho spiegato i cieli,

ho disteso la terra, senza che vi fosse nessuno con me;

  44:25 io rendo vani i presagi degli impostori

e rendo insensati gli indovini;

io faccio indietreggiare i saggi

e muto la loro scienza in follia;

  44:26 io confermo la parola del mio servo

e realizzo le predizioni dei miei messaggeri;

io dico di Gerusalemme: "Essa sarà abitata!"

Delle città di Giuda dico: "Saranno ricostruite

e io ne rialzerò le rovine".

  44:27 Io dico all'abisso: "Fatti asciutto.

Io prosciugherò i tuoi fiumi!"

  44:28 Io dico di Ciro: "Egli è il mio pastore;

egli adempirà tutta la mia volontà,

dicendo a Gerusalemme: 'Sarai ricostruita!'

e al tempio: 'Le tue fondamenta saranno gettate!'"

 

Is 44:26-28; 13:1-5; 43:9-14

  45:1 «Così parla il SIGNORE al suo unto, a Ciro,

che io ho preso per la destra

per atterrare davanti a lui le nazioni,

per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,

per aprire davanti a lui le porte,

in modo che nessuna gli resti chiusa.

  45:2 Io camminerò davanti a te,

e appianerò i luoghi impervi;

frantumerò le porte di bronzo,

spezzerò le sbarre di ferro;

  45:3 io ti darò i tesori nascosti nelle tenebre,

le ricchezze riposte in luoghi segreti,

affinché tu riconosca

che io sono il SIGNORE che ti chiama per nome,

il Dio d'Israele.

  45:4 Per amor di Giacobbe, mio servo,

e d'Israele, mio eletto,

io ti ho chiamato per nome,

ti ho designato, sebbene non mi conoscessi.

  45:5 Io sono il SIGNORE, e non ce n'è alcun altro;

fuori di me non c'è altro Dio!

Io ti ho preparato, sebbene non mi conoscessi,

  45:6 perché da oriente a occidente si riconosca

che non c'è altro Dio fuori di me.

Io sono il SIGNORE, e non ce n'è alcun altro.

  45:7 Io formo la luce, creo le tenebre,

do il benessere, creo l'avversità;

io, il SIGNORE, sono colui che fa tutte queste cose.

  45:8 Cieli, stillate dall'alto;

le nuvole facciano piovere la giustizia!

Si apra la terra e sia feconda di salvezza;

faccia germogliare la giustizia al tempo stesso.

Io, il SIGNORE, creo tutto questo.

 

(Gr 18:1-10; Ro 9:20-21) 2Cr 36:22-23; Is 44:6-11

  45:9 Guai a colui che contesta il suo creatore,

egli, rottame fra i rottami di vasi di terra!

L'argilla dirà forse a colui che la forma: "Che fai?"

L'opera tua potrà forse dire: "Egli non ha mani?"

  45:10 Guai a colui che dice a suo padre: "Perché generi?"

e a sua madre: "Perché partorisci?"

  45:11 Così parla il SIGNORE, il Santo d'Israele, colui che l'ha formato:

Voi m'interrogate circa le cose future!

Mi date degli ordini circa i miei figli e circa l'opera delle mie mani!

  45:12 Io ho fatto la terra

e ho creato l'uomo su di essa;

io, con le mie mani, ho spiegato i cieli

e comando tutto il loro esercito.

  45:13 Io ho suscitato Ciro, nella giustizia,

e appianerò tutte le sue vie;

egli ricostruirà la mia città

e rimanderà liberi i miei esuli

senza prezzo di riscatto e senza doni,

dice il SIGNORE degli eserciti».

 

Benedizioni universali

  45:14 Così parla il SIGNORE:

«Il frutto delle fatiche dell'Egitto e del traffico dell'Etiopia

e dei Sabei dalla grande statura

passerà a te, e ti apparterrà;

quei popoli cammineranno dietro a te,

passeranno incatenati,

si prostreranno davanti a te, e ti supplicheranno dicendo:

"Certo Dio è in mezzo a te, e non ce n'è alcun altro;

non c'è altro Dio"».

  45:15 In verità tu sei un Dio che ti nascondi,

o Dio d'Israele, o Salvatore!

  45:16 Saranno svergognati, sì, tutti quanti delusi;

se ne andranno tutti assieme coperti di vergogna

i fabbricanti d'idoli;

  45:17 ma Israele sarà salvato dal SIGNORE

mediante una salvezza eterna;

voi non sarete svergognati né delusi,

mai più in eterno.

  45:18 Infatti così parla il SIGNORE

che ha creato i cieli,

il Dio che ha formato la terra, l'ha fatta, l'ha stabilita,

non l'ha creata perché rimanesse deserta,

ma l'ha formata perché fosse abitata:

«Io sono il SIGNORE e non ce n'è alcun altro.

  45:19 Io non ho parlato in segreto

in qualche luogo tenebroso della terra;

io non ho detto alla discendenza di Giacobbe:

"Cercatemi invano!"

Io, il SIGNORE, parlo con giustizia,

dichiaro le cose che sono rette.

 

(Is 43:9; Sl 98:2-3)(Mr 16:15-16; Gv 3:14-16)(Ro 14:9-11; Fl 2:9-11)

  45:20 «Adunatevi, venite, accostatevi tutti assieme,

voi che siete scampati dalle nazioni!

Non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno

e pregano un dio che non può salvare.

  45:21 Proclamatelo, fateli avvicinare,

si consiglino pure assieme!

Chi ha annunziato queste cose fin dai tempi antichi

e le ha predette da lungo tempo?

Non sono forse io, il SIGNORE?

Fuori di me non c'è altro Dio, Dio giusto,

e non c'è Salvatore fuori di me.

  45:22 Volgetevi a me e siate salvati,

voi tutte le estremità della terra!

Poiché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro.

  45:23 Per me stesso io l'ho giurato;

è uscita dalla mia bocca una parola di giustizia, e non sarà revocata:

Ogni ginocchio si piegherà davanti a me,

ogni lingua mi presterà giuramento.

  45:24 "Solo nel SIGNORE", si dirà di me, "è la giustizia e la forza"».

A lui verranno, pieni di vergogna,

quanti si erano adirati contro di lui.

  45:25 Nel SIGNORE sarà giustificata e si glorierà

tutta la discendenza d'Israele.

 

Sovranità di Dio; vanità degli idoli

Gr 50:2; 10:1-15

  46:1 Bel crolla, Nebo cade;

le loro statue sono messe sopra animali, su bestie da soma;

questi idoli che voi portavate qua e là sono diventati un carico;

un peso per la bestia stanca!

  46:2 Sono caduti, sono crollati assieme,

non possono salvare il carico,

essi stessi se ne vanno in prigionia.

  46:3 «Ascoltatemi, o casa di Giacobbe,

voi tutti, residuo della casa d'Israele,

voi di cui mi sono caricato dal giorno che nasceste,

che siete stati portati fin dal seno materno!

  46:4 Fino alla vostra vecchiaia io sono,

fino alla vostra canizie io vi porterò;

io vi ho fatti, e io vi sosterrò;

sì, vi porterò e vi salverò.

  46:5 A chi mi assomigliereste, a chi mi eguagliereste,

a chi mi paragonereste, quasi fossimo pari?

  46:6 Costoro prelevano l'oro dalla loro borsa,

pesano l'argento nella bilancia,

pagano un orefice perché ne faccia un dio

per prostrarglisi davanti, per adorarlo.

  46:7 Se lo caricano sulle spalle, lo trasportano,

lo mettono sul suo piedistallo;

esso sta in piedi e non si muove dal suo posto;

benché uno gridi a lui, esso non risponde

né lo salva dalla sua afflizione.

  46:8 Ricordatevi di questo e mostratevi uomini!

O trasgressori, rientrate in voi stessi!

 

Is 41

  46:9 Ricordate il passato, le cose antiche;

perché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro;

sono Dio, e nessuno è simile a me.

  46:10 Io annunzio la fine sin dal principio,

molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute;

io dico: Il mio piano sussisterà,

e metterò a effetto tutta la mia volontà;

  46:11 chiamo da oriente un uccello da preda,

da una terra lontana l'uomo che effettui il mio disegno.

Sì, io l'ho detto e lo farò avvenire;

ne ho formato il disegno e l'eseguirò.

  46:12 Ascoltatemi, o gente dal cuore ostinato,

che siete lontani dalla giustizia!

  46:13 Io faccio avvicinare la mia giustizia; essa non è lontana,

la mia salvezza non tarderà;

io metterò la salvezza in Sion

e la mia gloria sopra Israele.

 

La caduta di Babilonia

(Is 13; Gr 50; 51; Da 5) Ap 18

  47:1 «Scendi e siedi sulla polvere,

vergine figlia di Babilonia!

Siediti in terra, senza trono,

figlia dei Caldei!

Infatti non sarai chiamata più la delicata, la voluttuosa.

  47:2 Metti mano alla mola e macina farina;

lèvati il velo, àlzati lo strascico,

scopriti la gamba e passa i fiumi!

  47:3 Si scopra la tua nudità,

si veda la tua vergogna;

io farò vendetta

e non risparmierò anima viva.

  47:4 Il nostro redentore si chiama SIGNORE degli eserciti,

il Santo d'Israele.

  47:5 Siediti in silenzio e va' nelle tenebre,

figlia dei Caldei,

poiché non sarai più chiamata la signora dei regni.

 

  47:6 Io mi adirai contro il mio popolo, profanai la mia eredità

e li diedi in mano tua;

tu non avesti per essi alcuna pietà;

facesti gravare duramente il tuo giogo sul vecchio,

  47:7 e dicesti: "Io sarò signora per sempre".

Non prendesti a cuore e non immaginasti la fine di tutto questo.

  47:8 Ora ascolta questo, o voluttuosa,

che abiti al sicuro,

e dici in cuor tuo:

"Io, e nessun altro all'infuori di me;

io non rimarrò mai vedova

e non conoscerò privazione di figli";

  47:9 ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno:

privazione di figli e vedovanza;

ti piomberanno addosso tutte assieme,

nonostante la moltitudine dei tuoi sortilegi

e la grande abbondanza dei tuoi incantesimi.

  47:10 Tu ti fidavi della tua malizia

e dicevi: "Nessuno mi vede",

la tua saggezza e la tua scienza ti hanno sviata

e tu dicevi in cuor tuo:

"Io, e nessun altro fuori di me".

  47:11 Ma un male verrà sopra di te,

che non saprai come scongiurare;

una calamità ti piomberà addosso,

che non potrai allontanare con alcuna espiazione:

ti cadrà improvvisamente addosso una rovina imprevedibile.

  47:12 Sta' pure con i tuoi incantesimi

e con i tuoi numerosi sortilegi,

nei quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza!

Forse potrai trarne profitto,

forse riuscirai a incutere terrore.

  47:13 Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni;

si alzino dunque quelli che misurano il cielo,

che osservano le stelle,

che fanno pronostici a ogni novilunio;

ti salvino essi dalle cose che ti piomberanno addosso!

  47:14 Ecco, essi sono come stoppia; il fuoco li consuma;

non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma;

non ne rimarrà brace a cui scaldarsi,

né fuoco davanti al quale sedersi.

  47:15 Così sarà la sorte di quelli intorno a cui ti sei affaticata.

Quelli che hanno trafficato con te fin dalla tua giovinezza

andranno senza meta ognuno per conto suo

e non ci sarà nessuno che ti salvi.

 

Antiche e nuove predizioni

Is 42:8-9, 17-20; 43:8-12, 22-25; Ml 3:6

  48:1 «Ascoltate questo, casa di Giacobbe,

voi che siete chiamati con il nome d'Israele

e che siete usciti dalla sorgente di Giuda;

voi che giurate per il nome del SIGNORE

e menzionate il Dio d'Israele,

ma senza sincerità; senza giustizia!

  48:2 Poiché prendono il loro nome dalla città santa,

si appoggiano sul Dio d'Israele,

che si chiama SIGNORE degli eserciti!

  48:3 Già anticamente io annunziai le cose verificatesi;

esse uscirono dalla mia bocca, io le feci sapere;

a un tratto io le effettuai, ed esse avvennero.

  48:4 Siccome io sapevo, Israele, che tu sei ostinato,

che il tuo collo ha muscoli di ferro

e che la tua fronte è di bronzo,

  48:5 io ti annunziai queste cose anticamente;

te le feci sapere prima che avvenissero,

perché tu non avessi a dire: "Le ha fatte il mio idolo,

le ha ordinate la mia immagine scolpita, la mia immagine fusa".

  48:6 Tu hai udito e visto tutto.

Non dovreste forse testimoniarlo voi stessi?

Ora io ti annunzio cose nuove,

cose occulte, a te ignote.

  48:7 Esse vengono create ora, non risalgono ai tempi antichi;

prima di oggi, non ne avevi udito parlare,

perché tu non abbia a dire: "Ecco, io le sapevo".

  48:8 No, tu non ne hai udito nulla, non ne hai saputo nulla,

nulla in passato te ne è mai venuto alle orecchie,

perché sapevo che ti saresti comportato perfidamente

e che ti chiami Ribelle fin dal seno materno.

  48:9 Per amore del mio nome io rinvierò la mia ira,

e per amor della mia gloria io mi freno

per non sterminarti.

  48:10 Ecco, io ti ho voluto affinare, ma senza ottenere argento;

ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione.

  48:11 Per amor di me stesso, per amor di me stesso io voglio agire;

perché infatti dovrei lasciare profanare il mio nome?

Io non darò la mia gloria a un altro.

 

Esortazione ad ascoltare Dio

(Is 43:8-21; 44:21, ecc.) Sl 81:8-16; Is 40:9-11

  48:12 Ascoltami, Giacobbe,

e tu, Israele, che io ho chiamato.

Io sono; io sono il primo

e sono pure l'ultimo.

  48:13 La mia mano ha fondato la terra,

la mia destra ha spiegato i cieli;

quando io li chiamo, si presentano assieme.

  48:14 Adunatevi tutti quanti e ascoltate!

Chi di voi ha annunziato queste cose?

Colui che il SIGNORE ama eseguirà il suo volere contro Babilonia,

alzerà il suo braccio contro i Caldei.

  48:15 Io, io ho parlato, io l'ho chiamato;

io l'ho fatto venire e la sua impresa riuscirà.

  48:16 Avvicinatevi a me, ascoltate questo:

Fin dal principio io non ho parlato in segreto;

quando questi fatti avvenivano, io ero presente;

ora, il Signore, DIO, mi manda con il suo spirito.

  48:17 Così parla il SIGNORE, il tuo redentore, il Santo d'Israele:

Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene,

che ti guida per la via che devi seguire.

  48:18 Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti

la tua pace sarebbe come un fiume,

la tua giustizia, come le onde del mare,

  48:19 la tua discendenza sarebbe come la sabbia,

il frutto del tuo seno come la sabbia del mare;

il suo nome non sarebbe cancellato né distrutto davanti a me».

  48:20 Uscite da Babilonia, fuggite lontano dai Caldei!

Con voce gioiosa, annunziatelo, proclamatelo,

diffondetelo fino alle estremità della terra!

Dite: «Il SIGNORE ha riscattato il suo servo Giacobbe».

  48:21 Essi non hanno avuto sete quando egli li ha condotti attraverso i deserti;

egli ha fatto scaturire per essi acqua dalla roccia;

ha spaccato la roccia

e ne è colata acqua.

  48:22 «Non c'è pace per gli empi», dice il SIGNORE.

 

Il Salvatore d'Israele e delle nazioni

(Is 42:1-7; 53:1-3; 52:13-15)(Lu 1:31; 2:30-32; At 13:46-47)

  49:1 Isole, ascoltatemi!

Popoli lontani, state attenti!

Il SIGNORE mi ha chiamato fin dal seno materno,

ha pronunziato il mio nome fin dal grembo di mia madre.

  49:2 Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente,

mi ha nascosto nell'ombra della sua mano;

ha fatto di me una freccia appuntita,

mi ha riposto nella sua faretra,

  49:3 e mi ha detto: «Tu sei il mio servo, Israele,

per mezzo di te io manifesterò la mia gloria».

  49:4 Ma io dicevo: «Invano ho faticato;

inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza;

ma certo, il mio diritto è presso il SIGNORE,

la mia ricompensa è presso il mio Dio».

  49:5 Ora parla il SIGNORE

che mi ha formato fin dal grembo materno per essere suo servo,

per ricondurgli Giacobbe,

per raccogliere intorno a lui Israele;

io sono onorato agli occhi del SIGNORE,

il mio Dio è la mia forza.

  49:6 Egli dice: «È troppo poco che tu sia mio servo

per rialzare le tribù di Giacobbe

e per ricondurre gli scampati d'Israele;

voglio fare di te la luce delle nazioni,

lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra».

  49:7 Così parla il SIGNORE, il Redentore, il Santo d'Israele,

a colui che è disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione,

schiavo dei potenti:

«Dei re lo vedranno e si alzeranno;

dei prìncipi pure e si prostreranno,

a causa del SIGNORE che è fedele,

del Santo d'Israele che ti ha scelto».

 

(Is 61:1-4; 42:6-7; 11:10-12) Ap 7:13-17

  49:8 Così parla il SIGNORE:

«Nel tempo della grazia io ti esaudirò,

nel giorno della salvezza ti aiuterò;

ti preserverò e farò di te l'alleanza del popolo,

per rialzare il paese,

per rimetterli in possesso delle eredità devastate,

  49:9 per dire ai prigionieri: "Uscite",

e a quelli che sono nelle tenebre: "Mostratevi!"

Essi pasceranno lungo le vie

e troveranno il loro pascolo su tutte le alture;

  49:10 non avranno fame né sete,

né miraggio né sole li colpirà più;

poiché colui che ha pietà di loro li guiderà,

li condurrà alle sorgenti d'acqua.

  49:11 Io trasformerò tutte le mie montagne in vie,

le mie strade saranno elevate.

  49:12 Guardate! Questi vengono da lontano;

ecco, questi altri vengono da settentrione e da occidente,

e questi dal paese dei Sinim».

  49:13 Esultate, cieli,

e tu, terra, festeggia!

Prorompete in grida di gioia, monti,

poiché il SIGNORE consola il suo popolo

e ha pietà dei suoi afflitti.

 

1S 12:22; Ro 11; Is 60:1-16

  49:14 Ma Sion ha detto: «Il SIGNORE mi ha abbandonata,

il Signore mi ha dimenticata».

  49:15 Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta,

smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere?

Anche se le madri dimenticassero,

non io dimenticherò te.

  49:16 Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani;

le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi.

  49:17 I tuoi figli accorrono;

i tuoi distruttori, i tuoi devastatori

si allontanano da te.

  49:18 Volgi lo sguardo intorno, e guarda:

essi si radunano tutti e vengono da te.

«Com'è vero che io vivo», dice il SIGNORE,

«tu ti rivestirai di essi come di un ornamento,

te ne adornerai come una sposa.

  49:19 Nelle tue rovine, nei tuoi luoghi desolati,

nel tuo paese distrutto,

sarai ora troppo allo stretto per i tuoi abitanti;

quelli che ti divoravano si allontaneranno da te.

  49:20 I figli di cui fosti privata

ti diranno ancora all'orecchio:

"Questo posto è troppo stretto per me;

fammi spazio, perché io possa stabilirmi".

  49:21 Tu dirai in cuor tuo: "Questi, chi me li ha generati?

Infatti io ero privata dei miei figli, sterile,

esule, scacciata. Questi chi li ha allevati?

Ecco, io ero rimasta sola; questi, dov'erano?"»

  49:22 Così parla il Signore, DIO:

«Ecco, io alzerò la mia mano verso le nazioni,

innalzerò la mia bandiera verso i popoli,

ed essi ti ricondurranno i tuoi figli in braccio,

ti riporteranno le tue figlie sulle spalle.

  49:23 I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno le tue balie;

essi si inchineranno davanti a te con la faccia a terra,

lambiranno la polvere dei tuoi piedi;

tu riconoscerai che io sono il SIGNORE,

che coloro che sperano in me non saranno delusi».

 

Gr 30:10-18; Eb 2:14-15

  49:24 Si potrà forse strappare il bottino al forte?

I giusti, una volta prigionieri, potranno fuggire?

  49:25 «Sì»; così dice il SIGNORE: «Anche i prigionieri del forte verranno liberati,

e il bottino del tiranno fuggirà;

io combatterò contro chi ti combatte

e salverò i tuoi figli.

  49:26 Farò mangiare ai tuoi oppressori la propria carne,

s'inebrieranno con il proprio sangue, come con il mosto;

ogni carne riconoscerà che io, il SIGNORE, sono il tuo salvatore,

il tuo redentore, il Potente di Giacobbe».

 

Rimproveri del Signore al suo popolo

(Is 59:1-4; Gr 3:6-8) Gr 32:17-23

  50:1 Così parla il SIGNORE:

«Dov'è la lettera di divorzio di vostra madre con cui io l'ho ripudiata?

Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti?

Ecco, per le vostre colpe siete stati venduti,

per i vostri misfatti vostra madre è stata ripudiata.

  50:2 Perché, quando io sono venuto, non si è trovato nessuno?

Perché, quando ho chiamato, nessuno mi ha risposto?

La mia mano è davvero troppo corta per liberare,

oppure non ho la forza di poter salvare?

Ecco; con la mia minaccia io prosciugo il mare,

riduco i fiumi in deserto;

il loro pesce diventa fetido per mancanza d'acqua

e muore di sete.

  50:3 Io rivesto i cieli di nero,

do loro un cilicio come coperta».

 

Il servo del Signore oltraggiato e soccorso

(Sl 40:6-13; Lu 18:31-33; Fl 2:5-11; Eb 5:7-10) La 3:19-33

  50:4 Il Signore, DIO, mi ha dato una lingua pronta,

perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco.

Egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio,

perché io ascolti, come ascoltano i discepoli.

  50:5 Il Signore, DIO, mi ha aperto l'orecchio

e io non sono stato ribelle,

non mi sono tirato indietro.

  50:6 Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva,

e le mie guance a chi mi strappava la barba;

io non ho nascosto il mio vòlto

agli insulti e agli sputi.

  50:7 Ma il Signore, DIO, mi ha soccorso;

perciò non sono stato abbattuto;

perciò ho reso la mia faccia dura come la pietra

e so che non sarò deluso.

  50:8 Vicino è colui che mi giustifica;

chi mi potrà accusare?

Mettiamoci a confronto simultaneamente!

  50:9 _Chi è il mio avversario?

Mi venga vicino!

  50:10 Il Signore, DIO, mi verrà in aiuto;

chi è colui che mi condannerà?

Ecco, tutti costoro diventeranno logori come un vestito,

la tignola li roderà.

  50:11 Chi di voi teme il SIGNORE

e ascolta la voce del suo servo?

Sebbene cammini nelle tenebre, privo di luce,

confidi nel nome del SIGNORE

e si appoggi al suo Dio!

  50:12 Ecco, voi tutti che accendete un fuoco,

che siete armati di tizzoni,

andatevene nelle fiamme del vostro fuoco e fra i tizzoni che avete accesi!

Questo avrete dalla mia mano:

voi vi coricherete nel dolore.

 

Promesse di liberazione

(Is 49:18-20; Ez 36:33-35)(Is 42:1-6; 45:22-25) Sl 103:15-18

  51:1 «Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia,

che cercate il SIGNORE!

Considerate la roccia da cui foste tagliati,

la buca della cava da cui foste cavati.

  51:2 Considerate Abraamo vostro padre

e Sara che vi partorì;

poiché io lo chiamai, quand'egli era solo,

lo benedissi e lo moltiplicai.

  51:3 Così il SIGNORE sta per consolare Sion,

consolerà tutte le sue rovine;

renderà il suo deserto pari a un Eden,

la sua solitudine pari a un giardino del SIGNORE.

Gioia ed esultanza si troveranno in mezzo a lei,

inni di lode e melodia di canti.

  51:4 Prestami attenzione, popolo mio!

Porgimi orecchio, mia nazione!

Poiché la legge procederà da me

e io porrò il mio diritto come luce dei popoli.

  51:5 La mia giustizia è vicina, la mia salvezza sta per apparire,

le mie braccia giudicheranno i popoli;

le isole spereranno in me,

confideranno nel mio braccio.

  51:6 Alzate i vostri occhi al cielo e abbassateli sulla terra!

I cieli infatti si dilegueranno come fumo,

la terra invecchierà come un vestito;

anche i suoi abitanti moriranno;

ma la mia salvezza durerà in eterno,

la mia giustizia non verrà mai meno.

  51:7 Ascoltatemi, voi che conoscete la giustizia,

popolo che hai nel cuore la mia legge!

Non temete gli insulti degli uomini,

né siate sgomenti per i loro oltraggi.

  51:8 Infatti la tignola li divorerà come un vestito,

e la tarma li roderà come la lana;

ma la mia giustizia rimarrà in eterno,

la mia salvezza, per ogni epoca».

 

Sl 74:12-23 (Is 35:3-4, 10; 65:17-19)

  51:9 Risvégliati, risvégliati, rivéstiti di forza, braccio del SIGNORE!

Risvégliati come nei giorni di una volta,

come nelle antiche età!

Non sei tu che facesti a pezzi Raab,

che trafiggesti il dragone?

  51:10 Non sei tu che prosciugasti il mare,

le acque del grande abisso,

che facesti delle profondità del mare

una via per il passaggio dei redenti?

  51:11 I riscattati del SIGNORE torneranno,

verranno con canti di gioia a Sion;

letizia eterna coronerà il loro capo,

otterranno felicità e gioia;

il dolore e il gemito fuggiranno.

  51:12 «Io, io sono colui che vi consola;

chi sei tu che temi l'uomo che deve morire,

il figlio dell'uomo che passerà come l'erba?

  51:13 Hai dimenticato il SIGNORE che ti ha fatto,

che ha disteso i cieli e fondato la terra?

Tu tremi continuamente, tutto il giorno,

davanti al furore dell'oppressore,

quando si prepara a distruggere.

Ma dov'è il furore dell'oppressore?

  51:14 Colui che è curvo nei ceppi sarà presto liberato:

non morirà nella fossa,

non gli mancherà il pane.

  51:15 Io infatti sono il SIGNORE, il tuo Dio.

Io sollevo il mare, e ne faccio muggire le onde;

il mio nome è il SIGNORE degli eserciti.

  51:16 Io ho messo le mie parole nella tua bocca

e ti ho coperto con l'ombra della mia mano

per spiegare nuovi cieli e fondare una nuova terra,

per dire a Sion: "Tu sei il mio popolo"».

 

Gr 50:17, ecc.; Sl 129

  51:17 Risvégliati, risvégliati, àlzati, Gerusalemme,

che hai bevuto il calice, la coppa di stordimento,

e l'hai succhiata sino in fondo!

  51:18 Fra tutti i figli da lei partoriti

non c'è nessuno che la guidi;

fra tutti i figli da lei allevati

non c'è nessuno che la prenda per mano.

  51:19 Queste due cose ti sono avvenute:

- chi ti compiangerà? -

Desolazione e rovina, fame e spada;

- e chi ti consolerà? -

  51:20 I tuoi figli venivano meno, gettati a ogni angolo di strada,

come un'antilope nella rete,

prostrati dal furore del SIGNORE,

dalle minacce del tuo Dio.

  51:21 Perciò, ascolta ora questo, o infelice e ubriaca,

ma non di vino!

  51:22 Così parla il tuo Signore, il SIGNORE,

il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo:

«Io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore;

tu non la berrai più!

  51:23 Io la metterò in mano ai tuoi persecutori,

che ti dicevano: "Chìnati, ché ti passiamo addosso!"

Tu facevi del tuo dorso un suolo,

una strada per i passanti!»

 

Promessa della restaurazione d'Israele; visione di Gerusalemme

Is 51:17, ecc.; 25:9

  52:1 Risvégliati, risvégliati, rivéstiti della tua forza, Sion!

Mettiti le tue più splendide vesti, Gerusalemme, città santa!

Poiché da ora in poi non entreranno più in te, né l'incirconciso né l'impuro.

  52:2 Scuotiti di dosso la polvere, àlzati,

mettiti seduta, Gerusalemme!

Sciogliti le catene dal collo,

figlia di Sion che sei in schiavitù!

  52:3Infatti così parla il SIGNORE:

«Voi siete stati venduti per nulla

e sarete riscattati senza denaro».

  52:4 Poiché così parla il Signore, DIO:

«Il mio popolo discese già in Egitto per abitarvi;

poi l'Assiro lo oppresse senza motivo.

  52:5 Ora che faccio io qui, dice il SIGNORE,

quando il mio popolo è stato deportato per nulla?»

«Quelli che lo dominano lanciano urli», dice il SIGNORE,

«e il mio nome è del continuo, tutti i giorni insultato;

  52:6 perciò il mio popolo conoscerà il mio nome;

perciò saprà, in quel giorno

che sono; io ho parlato. Eccomi!»

 

Ro 10:15 (Gr 31:7-14; Sl 98:1-3)

  52:7 Quanto sono belli, sui monti,

i piedi del messaggero di buone notizie,

che annunzia la pace,

che è araldo di notizie liete,

che annunzia la salvezza,

che dice a Sion:

«Il tuo Dio regna!»

  52:8 Ascolta le tue sentinelle!

Esse alzano la voce,

prorompono tutte assieme in grida di gioia;

esse infatti vedono con i propri occhi

il SIGNORE che ritorna a Sion.

  52:9 Prorompete assieme in grida di gioia,

rovine di Gerusalemme!

Poiché il SIGNORE consola il suo popolo,

salva Gerusalemme.

  52:10 Il SIGNORE ha rivelato il suo braccio santo

agli occhi di tutte le nazioni;

tutte le estremità della terra vedranno

la salvezza del nostro Dio.

  52:11 Partite, partite, uscite di là!

Non toccate nulla d'impuro!

Uscite di mezzo a lei!

Purificatevi, voi che portate i vasi del SIGNORE!

  52:12 Voi infatti non partirete in fretta,

non ve ne andrete come chi fugge;

poiché il SIGNORE camminerà davanti a voi,

il Dio d'Israele sarà la vostra retroguardia.

 

Il servo del Signore e la sua opera

(Lu 24:25-27; Fl 2:5-11)(Sl 22; Mt 26-28; At 8:32-35; 13:27-39)(1P 2:21-25; Eb 9:11, ecc.; 10:1-4) Gv 1:29

  52:13 Ecco, il mio servo prospererà,

sarà innalzato, esaltato, reso sommamente eccelso.

  52:14 Come molti, vedendolo, sono rimasti sbigottiti

(tanto era disfatto il suo sembiante al punto da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d'uomo),

  52:15 così molte saranno le nazioni, di cui egli desterà l'ammirazione;

i re chiuderanno la bocca davanti a lui,

poiché vedranno quello che non era loro mai stato narrato,

apprenderanno quello che non avevano udito.

  53:1 Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato?

A chi è stato rivelato il braccio del SIGNORE?

  53:2 Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella,

come una radice che esce da un arido suolo;

non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi,

né aspetto tale da piacerci.

  53:3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,

uomo di dolore, familiare con la sofferenza,

pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,

era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

  53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

  53:5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

  53:6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore,

ognuno di noi seguiva la propria via;

ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.

 

  53:7 Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la bocca.

Come l'agnello condotto al mattatoio,

come la pecora muta davanti a chi la tosa,

egli non aprì la bocca.

  53:8 Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo;

e tra quelli della sua generazione chi rifletté

che egli era strappato dalla terra dei viventi

e colpito a causa dei peccati del mio popolo?

  53:9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi,

ma nella sua morte, egli è stato con il ricco,

perché non aveva commesso violenze

né c'era stato inganno nella sua bocca.

  53:10 Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti.

Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato,

egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni,

e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani.

  53:11 Dopo il tormento dell'anima sua vedrà la luce, e sarà soddisfatto;

per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti,

si caricherà egli stesso delle loro iniquità.

  53:12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,

egli dividerà il bottino con i molti,

perché ha dato sé stesso alla morte

ed è stato contato fra i malfattori;

perché egli ha portato i peccati di molti

e ha interceduto per i colpevoli.

 

L'avvenire glorioso d'Israele

(Ga 4:22-27; Is 49:14-23)(Gr 29:10-14; 32:36-42)

  54:1 «Esulta, o sterile, tu che non partorivi!

Da' in grida di gioia e rallégrati, tu che non provavi doglie di parto!

Poiché i figli dell'abbandonata saranno più numerosi

dei figli di colei che ha marito», dice il SIGNORE.

  54:2 «Allarga il luogo della tua tenda,

si spieghino i teli della tua abitazione,

senza risparmio;

allunga i tuoi cordami,

rafforza i tuoi picchetti!

  54:3 Poiché ti spanderai a destra e a sinistra;

la tua discendenza possederà le nazioni

e popolerà le città deserte.

  54:4 Non temere, perché tu non sarai più confusa;

non avere vergogna, perché non dovrai più arrossire;

ma dimenticherai la vergogna della tua giovinezza,

non ricorderai più l'infamia della tua vedovanza.

  54:5 Poiché il tuo creatore è il tuo sposo;

il suo nome è: il SIGNORE degli eserciti;

il tuo redentore è il Santo d'Israele,

che sarà chiamato Dio di tutta la terra.

  54:6 Poiché il SIGNORE ti richiama come una donna abbandonata,

il cui spirito è afflitto,

come la sposa della giovinezza, che è stata ripudiata», dice il tuo Dio.

  54:7 «Per un breve istante io ti ho abbandonata,

ma con immensa compassione io ti raccoglierò.

  54:8 In un accesso d'ira, ti ho per un momento nascosto la mia faccia,

ma con un amore eterno io avrò pietà di te»,

dice il SIGNORE, il tuo salvatore.

  54:9 «Avverrà per me come delle acque di Noè;

poiché, come giurai che le acque di Noè non si sarebbero più sparse sopra la terra,

così io giuro di non irritarmi più contro di te,

di non minacciarti più.

  54:10 Anche se i monti si allontanassero

e i colli fossero rimossi,

l'amore mio non si allontanerà da te,

né il mio patto di pace sarà rimosso»,

dice il SIGNORE, che ha pietà di te.

 

Is 60:17, ecc.; Ap 21:10, ecc.; Ro 8:31, 33, 37

  54:11 «O afflitta, sbattuta dalla tempesta, sconsolata,

ecco, io incasserò le tue pietre nell'antimonio,

e ti fonderò sopra zaffiri.

  54:12 Farò i tuoi merli di rubini,

le tue porte di carbonchi,

e tutto il tuo recinto di pietre preziose.

  54:13 Tutti i tuoi figli saranno discepoli del SIGNORE

e grande sarà la pace dei tuoi figli.

  54:14 Tu sarai stabilita fermamente mediante la giustizia;

sarai lontana dall'oppressione, perché non avrai niente da temere,

e dalla rovina, perché non si accosterà a te.

  54:15 Ecco, potranno fare alleanze, ma senza di me.

Chiunque farà alleanza contro di te, cadrà davanti a te.

  54:16 Ecco, io ho creato il fabbro; egli soffia nel fuoco sui carboni

e forgia uno strumento per il suo lavoro;

io pure ho creato il devastatore per distruggere.

  54:17 Nessuna arma fabbricata contro di te riuscirà;

ogni lingua che sorgerà in giudizio contro di te,

tu la condannerai.

Questa è l'eredità dei servi del SIGNORE,

la giusta ricompensa che verrà loro da me»,

dice il SIGNORE.

 

La salvezza è per tutti

(Mt 22:1-14; Lu 14:15-24)(At 13:32-34; Ro 15:8-12)

  55:1 «O voi tutti che siete assetati, venite alle acque;

voi che non avete denaro

venite, comprate e mangiate!

Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte!

  55:2 Perché spendete denaro per ciò che non è pane

e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia?

Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono,

gusterete cibi succulenti!

  55:3 Porgete l'orecchio e venite a me;

ascoltate e voi vivrete;

io farò con voi un patto eterno,

vi largirò le grazie stabili promesse a Davide.

  55:4 Ecco, io l'ho dato come testimonio ai popoli,

come principe e governatore dei popoli.

  55:5 Ecco, tu chiamerai nazioni che non conosci,

e nazioni che non ti conoscono accorreranno a te,

a motivo del SIGNORE, del tuo Dio,

del Santo d'Israele, perché egli ti avrà glorificato».

 

(Ez 18:27-32; Lu 24:46-47)(Ro 11:32-33; Mi 7:20) Gr 31:7-14

  55:6 Cercate il SIGNORE, mentre lo si può trovare;

invocatelo, mentre è vicino.

  55:7 Lasci l'empio la sua via

e l'uomo iniquo i suoi pensieri;

si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui,

al nostro Dio che non si stanca di perdonare.

  55:8 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,

né le vostre vie sono le mie vie»,

dice il SIGNORE.

  55:9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra,

così sono le mie vie più alte delle vostre vie,

e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

  55:10 Come la pioggia e la neve scendono dal cielo

e non vi ritornano

senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare,

affinché dia seme al seminatore

e pane da mangiare,

  55:11 così è della mia parola, uscita dalla mia bocca:

essa non torna a me a vuoto,

senza aver compiuto ciò che io voglio

e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata.

  55:12 Sì, voi partirete con gioia

e sarete ricondotti in pace;

i monti e i colli proromperanno in grida di gioia davanti a voi,

tutti gli alberi della campagna batteranno le mani.

  55:13 Nel luogo del pruno si eleverà il cipresso,

nel luogo del rovo crescerà il mirto;

ciò sarà per il SIGNORE un motivo di gloria,

un monumento perenne che non sarà distrutto».

 

(Mi 6:8; Is 58:13-14) 1R 8:41-43; At 10:34-35; Lu 13:29

  56:1 Così parla il SIGNORE:

«Rispettate il diritto e fate ciò che è giusto;

poiché la mia salvezza sta per venire,

la mia giustizia sta per essere rivelata.

  56:2 Beato l'uomo che fa così,

il figlio dell'uomo che si attiene a questo,

che osserva il sabato astenendosi dal profanarlo,

che trattiene la mano dal fare qualsiasi male!»

  56:3 Lo straniero che si è unito al SIGNORE non dica:

«Certo, il SIGNORE mi escluderà dal suo popolo!»

Né dica l'eunuco:

«Ecco, io sono un albero secco!»

  56:4 Infatti così parla il SIGNORE

circa gli eunuchi che osserveranno i miei sabati,

che sceglieranno ciò che a me piace

e si atterranno al mio patto:

  56:5 «Io darò loro, nella mia casa e dentro le mie mura, un posto e un nome,

che avranno più valore di figli e di figlie;

darò loro un nome eterno,

che non perirà più.

  56:6 Anche gli stranieri che si saranno uniti al SIGNORE per servirlo,

per amare il nome del SIGNORE,

per essere suoi servi,

tutti quelli che osserveranno il sabato astenendosi dal profanarlo

e si atterranno al mio patto,

  56:7 io li condurrò sul mio monte santo

e li rallegrerò nella mia casa di preghiera;

i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare,

perché la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli».

  56:8 Il Signore, DIO,

che raccoglie gli esuli d'Israele, dice:

«Io ne raccoglierò intorno a lui anche degli altri, oltre a quelli dei suoi che sono già raccolti».

 

Rimproveri ai capi e agli idolatri

(Ez 3:17-18; Mi 3:5, 11; Gr 6:13-15; 23:9-15)(Nu 23:10; Ap 14:13)

  56:9 O voi tutte, bestie dei campi,

venite a mangiare, venite, o voi tutte, bestie della foresta!

  56:10 I guardiani d'Israele sono tutti ciechi, senza intelligenza;

sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare;

sognano, stanno sdraiati,

amano sonnecchiare.

  56:11 Sono cani ingordi, che non sanno cosa sia l'essere sazi;

sono pastori che non capiscono nulla;

sono tutti vòlti alla propria via,

ognuno mira al proprio interesse, dal primo all'ultimo.

  56:12 «Venite», dicono, «io andrò a cercare del vino

e c'inebrieremo di bevande forti!

Il giorno di domani sarà come questo,

anzi sarà più grandioso ancora!»

  57:1 Il giusto muore, e nessuno vi bada;

gli uomini buoni sono tolti di mezzo, e nessuno considera

che il giusto è tolto di mezzo per sottrarlo ai mali che sopraggiungono.

  57:2 Egli entra nella pace;

quelli che hanno camminato per la retta via riposano sui loro letti.

 

Gr 3:6-10 (Is 30:1-7; Gr 2:36-37)

  57:3 «Ma voi, avvicinatevi qua, figli della incantatrice,

discendenza dell'adultero e della prostituta!

  57:4 Alle spalle di chi vi divertite?

Verso chi aprite larga la bocca

e cacciate fuori la lingua?

Voi non siete forse figli di ribellione,

progenie della menzogna,

  57:5 voi, che v'infiammate fra i terebinti

sotto ogni albero verdeggiante,

che scannate i figli nelle valli

sotto i crepacci delle rocce?

  57:6 La tua sorte è fra le pietre lisce del torrente;

quelle, quelle son la fine che ti è toccata;

a quelle tu hai fatto libazioni

e hai presentato offerte.

Posso io tollerare queste cose?

  57:7 Tu poni il tuo letto sopra un monte alto, elevato,

e inoltre sali lassù a offrire sacrifici.

  57:8 Hai messo il tuo memoriale dietro le porte e dietro gli stipiti;

poiché, lontano da me, tu scopri il tuo letto, vi monti,

l'allarghi, e fermi il patto con loro;

tu ami il loro letto e in esso ti scegli un posto.

  57:9 Tu vai dal re con dell'olio

e gli porti profumi in grande quantità;

mandi lontano i tuoi ambasciatori

e ti abbassi fino al soggiorno dei morti.

  57:10 Per il tuo lungo cammino ti stanchi,

ma non dici: "È inutile!"

Tu trovi ancora del vigore nella tua mano,

perciò non ti senti esausta.

  57:11 Di chi dunque hai timore? Di chi hai paura per rinnegarmi così,

per non più ricordarti di me, per non dartene più pensiero?

Non me ne sono io rimasto in silenzio e da molto tempo?

Per questo tu non mi temi più.

  57:12 Io farò conoscere la tua giustizia

e le tue opere non ti gioveranno a nulla.

  57:13 Quando tu griderai, venga a salvarti la moltitudine dei tuoi idoli!

Il vento li porterà via tutti, un soffio li toglierà di mezzo;

ma chi si rifugia in me possederà il paese,

erediterà il mio monte santo».

 

Divine promesse

(Is 66:1-2; 65:8-12)(Os 14:1-4; At 10:36)

  57:14 Si dirà: «Aggiustate, aggiustate, preparate la via,

togliete gli ostacoli dalla via del mio popolo!»

  57:15 Infatti così parla Colui che è l'Alto, l'eccelso,

che abita l'eternità, e che si chiama il Santo.

«Io dimoro nel luogo eccelso e santo,

ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito

per ravvivare lo spirito degli umili,

per ravvivare il cuore degli oppressi.

  57:16 Io infatti non voglio contendere per sempre

né serbare l'ira in eterno,

affinché gli spiriti, le anime che io ho fatte,

non vengano meno davanti a me.

  57:17 Per l'iniquità della sua cupidigia io mi sono adirato

e l'ho colpito;

mi sono nascosto, mi sono indignato;

ma egli, ribelle, ha seguito la via del suo cuore.

  57:18 Io ho visto le sue vie,

e lo guarirò;

lo guiderò

e ridarò le mie consolazioni a lui e a quelli dei suoi che sono afflitti.

  57:19 Io metterò la lode sulle sue labbra.

Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino», dice il SIGNORE,

«io lo guarirò!»

  57:20 Ma gli empi sono come il mare agitato,

quando non si può calmare

e le sue acque cacciano fuori fango e pantano.

  57:21 «Non c'è pace per gli empi», dice il mio Dio.

 

Il digiuno vero e quello falso

Is 1:10-20 (Mt 6:16-18; Gn 3:5-10)(Mi 6:8; Mt 3:8)(Is 56:2-7; Gr 17:19, ecc.)

  58:1 «Grida a piena gola, non ti trattenere,

alza la tua voce come una tromba;

dichiara al mio popolo le sue trasgressioni,

alla casa di Giacobbe i suoi peccati.

  58:2 Mi cercano giorno dopo giorno,

prendono piacere a conoscere le mie vie,

come una nazione che avesse praticato la giustizia

e non avesse abbandonato la legge del suo Dio;

mi domandano dei giudizi giusti,

prendono piacere ad accostarsi a Dio.

  58:3 "Perché", dicono essi, "quando abbiamo digiunato, non ci hai visti?

Quando ci siamo umiliati, non lo hai notato?"

Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate i vostri affari

ed esigete che siano fatti tutti i vostri lavori.

  58:4 Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni,

e colpite con pugno malvagio;

oggi, voi non digiunate

in modo da far ascoltare la vostra voce in alto.

  58:5 È forse questo il digiuno di cui mi compiaccio,

il giorno in cui l'uomo si umilia?

Curvare la testa come un giunco,

sdraiarsi sul sacco e sulla cenere,

è dunque questo ciò che chiami digiuno,

giorno gradito al SIGNORE?

  58:6 Il digiuno che io gradisco non è forse questo:

che si spezzino le catene della malvagità,

che si sciolgano i legami del giogo,

che si lascino liberi gli oppressi

e che si spezzi ogni tipo di giogo?

  58:7 Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame,

che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo,

che quando vedi uno nudo tu lo copra

e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne?

  58:8 Allora la tua luce spunterà come l'aurora,

la tua guarigione germoglierà prontamente;

la tua giustizia ti precederà,

la gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia.

  58:9 Allora chiamerai e il SIGNORE ti risponderà;

griderai, ed egli dirà: Eccomi!

Se tu togli di mezzo a te il giogo,

il dito accusatore e il parlare con menzogna;

  58:10 se tu supplisci ai bisogni dell'affamato, e sazi l'afflitto,

la tua luce spunterà nelle tenebre,

e la tua notte oscura sarà come il mezzogiorno;

  58:11 il SIGNORE ti guiderà sempre,

ti sazierà nei luoghi aridi,

darà vigore alle tue ossa;

tu sarai come un giardino ben annaffiato,

come una sorgente la cui acqua non manca mai.

  58:12 I tuoi ricostruiranno sulle antiche rovine;

tu rialzerai le fondamenta gettate da molte età

e sarai chiamato il riparatore delle brecce,

il restauratore dei sentieri per rendere abitabile il paese.

  58:13 Se tu trattieni il piede dal violare il sabato,

facendo i tuoi affari nel mio santo giorno;

se chiami il sabato una delizia

e venerabile ciò che è sacro al SIGNORE;

se onori quel giorno anziché seguire le tue vie

e fare i tuoi affari e discutere le tue cause,

  58:14 allora troverai la tua delizia nel SIGNORE;

io ti farò cavalcare sulle alture del paese,

ti nutrirò della eredità di Giacobbe tuo padre»,

poiché la bocca del SIGNORE ha parlato.

 

Le colpe di Giuda

Is 50:1-3 (Mi 3:1-4, 9-10; 6:12-13; Gr 9:2-9)

  59:1 Ecco, la mano del SIGNORE non è troppo corta per salvare,

né il suo orecchio troppo duro per udire;

  59:2 ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio;

i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi,

per non darvi più ascolto.

  59:3 Le vostre mani infatti sono contaminate dal sangue,

le vostre dita dall'iniquità;

le vostre labbra proferiscono menzogna,

la vostra lingua sussurra perversità.

  59:4 Nessuno muove causa con giustizia,

nessuno la discute con verità;

si appoggiano su ciò che non è, dicono menzogne,

concepiscono il male, partoriscono l'iniquità.

  59:5 Covano uova di serpente,

tessono tele di ragno;

chi mangia le loro uova muore,

e l'uovo che uno schiaccia, dà fuori una vipera.

  59:6 Le loro tele non diventeranno vestiti,

né costoro si copriranno delle loro opere;

le loro opere sono opere d'iniquità,

nelle loro mani vi sono atti di violenza.

  59:7 I loro piedi corrono al male,

essi si affrettano a spargere sangue innocente;

i loro pensieri sono pensieri iniqui,

la desolazione e la rovina sono sulla loro strada.

  59:8 La via della pace non la conoscono,

non c'è equità nel loro procedere;

si fanno dei sentieri tortuosi,

chiunque vi cammina non conosce la pace.

 

(Mi 7:2-6; Ed 9:6-7)

  59:9 Perciò la rettitudine è lontana da noi,

e non arriva fino a noi la giustizia;

noi aspettiamo la luce, ma ecco le tenebre;

aspettiamo il chiarore del giorno, ma camminiamo nel buio.

  59:10 Andiamo tastando la parete come i ciechi,

andiamo a tastoni come chi non ha occhi;

inciampiamo in pieno mezzogiorno come nel crepuscolo,

in mezzo all'abbondanza sembriamo dei morti.

  59:11 Tutti quanti grugniamo come orsi,

andiamo gemendo come colombe;

aspettiamo la rettitudine, ma essa non viene;

la salvezza, ma essa si allontana da noi.

  59:12 Poiché le nostre trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te

e i nostri peccati testimoniano contro di noi;

sì, i nostri peccati ci stanno davanti

e le nostre iniquità le conosciamo.

  59:13 Siamo stati ribelli al SIGNORE e l'abbiamo rinnegato,

ci siamo rifiutati di seguire il nostro Dio,

abbiamo parlato di oppressione e di rivolta,

abbiamo concepito e meditato in cuore parole di menzogna.

  59:14 La rettitudine si è ritirata,

e la giustizia si è tenuta lontana;

la verità infatti soccombe sulla piazza pubblica,

e il diritto non riesce ad avvicinarvisi;

  59:15 la verità è scomparsa,

e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato.

 

Giudizio contro Giuda; promessa di un redentore

(De 32:35-43; Is 63:1-6) Ro 11:25-27

Il SIGNORE ha visto, e gli è dispiaciuto

che non vi sia più rettitudine;

  59:16 ha visto che non c'era più un uomo

e si è stupito che nessuno intervenisse;

allora il suo braccio gli è venuto in aiuto,

la sua giustizia lo ha sorretto;

  59:17 egli si è rivestito di giustizia come di una corazza,

si è messo in capo l'elmo della salvezza,

ha indossato gli abiti della vendetta,

si è avvolto di gelosia come in un mantello.

  59:18 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere;

il furore ai suoi avversari,

il contraccambio ai suoi nemici;

alle isole darà la loro retribuzione.

  59:19 Così si temerà il nome del SIGNORE dall'occidente,

e la sua gloria dall'oriente;

quando l'avversario verrà come una fiumana,

lo spirito del SIGNORE lo metterà in fuga.

  59:20 «Un salvatore verrà per Sion

e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta»,

dice il SIGNORE.

  59:21 «Quanto a me», dice il SIGNORE, «questo è il patto che io stabilirò con loro:

il mio spirito che riposa su di te

e le mie parole che ho messe nella tua bocca

non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza,

né dalla bocca della discendenza della tua discendenza»,

dice il SIGNORE, «da ora e per sempre».

 

La futura gloria di Gerusalemme

(Is 59:20-21; 49:18-23; 2:2-4) Ap 21:9-27

  60:1 «Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta,

e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!

  60:2 Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra

e una fitta oscurità avvolge i popoli;

ma su di te sorge il SIGNORE

e la sua gloria appare su di te.

  60:3 Le nazioni cammineranno alla tua luce,

i re allo splendore della tua aurora.

  60:4 Alza gli occhi e guàrdati attorno;

tutti si radunano e vengono da te;

i tuoi figli giungono da lontano,

arrivano le tue figlie, portate in braccio.

  60:5 Allora guarderai e sarai raggiante,

il tuo cuore palpiterà forte e si allargherà,

poiché l'abbondanza del mare si volgerà verso di te,

la ricchezza delle nazioni verrà da te.

  60:6 Una moltitudine di cammelli ti coprirà,

dromedari di Madian e di Efa;

quelli di Seba verranno tutti,

portando oro e incenso,

e proclamando le lodi del SIGNORE.

  60:7 Tutte le greggi di Chedar si raduneranno presso di te,

i montoni di Nebaiot saranno al tuo servizio;

saliranno sul mio altare come offerta gradita,

e io onorerò la mia casa gloriosa.

  60:8 Chi mai sono costoro che volano come una nuvola,

come colombi verso le loro colombaie?

  60:9 Sono le isole che spereranno in me

e avranno alla loro testa le navi di Tarsis,

per ricondurre i tuoi figli da lontano

con argento e con oro,

per onorare il nome del SIGNORE, tuo Dio,

del Santo d'Israele, che ti avrà glorificata.

  60:10 I figli dello straniero ricostruiranno le tue mura,

i loro re saranno al tuo servizio;

poiché io ti ho colpita nel mio sdegno,

ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.

  60:11 Le tue porte saranno sempre aperte;

non saranno chiuse né giorno né notte,

per lasciar entrare in te la ricchezza delle nazioni

e i loro re in corteo.

  60:12 Poiché la nazione e il regno che non vorranno servirti, periranno;

quelle nazioni saranno completamente distrutte.

  60:13 La gloria del Libano verrà a te,

il cipresso, il platano e il larice verranno assieme

per ornare il luogo del mio santuario,

e io renderò glorioso il luogo dove posano i miei piedi.

  60:14 I figli di quelli che ti avranno oppressa verranno da te, abbassandosi;

tutti quelli che ti avranno disprezzata si prostreranno fino alla pianta dei tuoi piedi

e ti chiameranno la città del SIGNORE,

la Sion del Santo d'Israele.

  60:15 Invece di essere abbandonata, odiata,

al punto che anima viva più non passava da te,

io farò di te il vanto dei secoli,

la gioia di tutte le epoche.

  60:16 Tu popperai il latte delle nazioni,

popperai al seno dei re,

e riconoscerai che io, il SIGNORE, sono il tuo salvatore,

io, il Potente di Giacobbe, sono il tuo redentore.

  60:17 Invece di rame, farò affluire oro;

invece di ferro, farò affluire argento;

invece di legno, rame;

invece di pietre, ferro;

io ti darò per magistrato la pace,

per governatore la giustizia.

  60:18 Non si udrà più parlare di violenza nel tuo paese,

di devastazione e di rovina entro i tuoi confini;

ma chiamerai le tue mura: Salvezza,

e le tue porte: Lode.

  60:19 Non più il sole sarà la tua luce, nel giorno;

e non più la luna t'illuminerà con il suo chiarore;

ma il SIGNORE sarà la tua luce perenne,

il tuo Dio sarà la tua gloria.

  60:20 Il tuo sole non tramonterà più,

la tua luna non si oscurerà più;

poiché il SIGNORE sarà la tua luce perenne,

i giorni del tuo lutto saranno finiti.

  60:21 Il tuo popolo sarà tutto un popolo di giusti;

essi possederanno il paese per sempre;

essi, che sono il germoglio da me piantato, l'opera delle mie mani,

per manifestare la mia gloria.

  60:22 Il più piccolo diventerà un migliaio;

il minimo, una nazione potente.

Io, il SIGNORE, affretterò le cose a suo tempo».

 

La salvezza proclamata

Lu 4:16-21

  61:1 Lo spirito del Signore, di DIO, è su di me,

perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili;

mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato,

per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi,

l'apertura del carcere ai prigionieri,

  61:2 per proclamare l'anno di grazia del SIGNORE,

il giorno di vendetta del nostro Dio;

per consolare tutti quelli che sono afflitti;

  61:3 per mettere, per dare agli afflitti di Sion

un diadema invece di cenere,

olio di gioia invece di dolore,

il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto,

affinché siano chiamati terebinti di giustizia,

la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria.

 

Is 14:1-2; Ez 36:33-36; So 3:19-20

  61:4 Essi ricostruiranno sulle antiche rovine,

rialzeranno i luoghi desolati nel passato,

rinnoveranno le città devastate,

i luoghi desolati delle trascorse generazioni.

  61:5 Là gli stranieri pascoleranno le vostre greggi,

i figli dello straniero saranno i vostri agricoltori e i vostri viticultori.

  61:6 Ma voi sarete chiamati sacerdoti del SIGNORE,

la gente vi chiamerà ministri del nostro Dio;

voi mangerete le ricchezze delle nazioni,

a voi toccherà la loro gloria.

  61:7 Invece della vostra vergogna, avrete una parte doppia;

invece di infamia, esulterete della vostra sorte.

Sì, nel loro paese possederanno il doppio

e avranno felicità eterna.

  61:8 Poiché io, il SIGNORE, amo la giustizia,

odio la rapina, frutto d'iniquità;

io darò loro fedelmente la ricompensa

e stabilirò con loro un patto eterno.

  61:9 La loro razza sarà conosciuta fra le nazioni,

la loro discendenza, fra i popoli;

tutti quelli che li vedranno riconosceranno

che sono una razza benedetta dal SIGNORE.

 

Is 62:1-5

  61:10 Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE,

l'anima mia esulterà nel mio Dio;

poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza,

mi ha avvolto nel mantello della giustizia,

come uno sposo che si adorna di un diadema,

come una sposa che si adorna dei suoi gioielli.

  61:11 Sì, come la terra produce la sua vegetazione

e come un giardino fa germogliare le sue semenze,

così il Signore, DIO, farà germogliare la giustizia e la lode

davanti a tutte le nazioni.

 

La salvezza di Gerusalemme

(Is 61:3-11; 65:15, 18-19) Os 2:20-25

  62:1 Per amor di Sion io non tacerò,

per amor di Gerusalemme io non mi darò posa,

finché la sua giustizia non spunti come l'aurora,

la sua salvezza come una fiaccola fiammeggiante.

  62:2 Allora le nazioni vedranno la tua giustizia,

tutti i re la tua gloria;

sarai chiamata con un nome nuovo,

che la bocca del SIGNORE pronunzierà;

  62:3 sarai una splendida corona in mano al SIGNORE,

un turbante regale nel palmo del tuo Dio.

  62:4 Non sarai chiamata più Abbandonata,

la tua terra non sarà più detta Desolazione,

ma tu sarai chiamata La mia delizia è in lei,

e la tua terra Maritata;

poiché il SIGNORE si compiacerà in te,

la tua terra avrà uno sposo.

  62:5 Come un giovane sposa una vergine,

così i tuoi figli sposeranno te;

come la sposa è la gioia dello sposo,

così tu sarai la gioia del tuo Dio.

 

(Sl 122:6-9; Ez 36:33-37; Mt 6:10)

  62:6 Sulle tue mura, Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle;

non taceranno mai, né giorno né notte.

Voi che destate il ricordo del SIGNORE,

non abbiate riposo,

  62:7 non date riposo a lui,

finché egli non abbia ristabilito Gerusalemme,

finché non abbia fatto di lei la lode di tutta la terra.

  62:8 Il SIGNORE l'ha giurato per la sua destra e per il suo braccio potente:

«Io non darò mai più il tuo frumento per cibo ai tuoi nemici;

i figli dello straniero non berranno più il tuo vino,

frutto delle tue fatiche;

  62:9 ma quelli che avranno raccolto il frumento lo mangeranno

e loderanno il SIGNORE;

quelli che avranno vendemmiato berranno il vino

nei cortili del mio santuario».

 

(Is 40:1-11; Za 9:9-12)

  62:10 Passate, passate per le porte!

Preparate la via per il popolo!

Aggiustate, aggiustate la strada,

toglietene le pietre,

alzate una bandiera davanti ai popoli!

  62:11 Ecco, il SIGNORE proclama fino agli estremi confini della terra:

«Dite alla figlia di Sion:

"Ecco la tua salvezza giunge;

ecco egli ha con sé il suo salario,

la sua retribuzione lo precede"».

  62:12 Quelli saranno chiamati Popolo santo, Redenti del SIGNORE,

e tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata.

 

Il giorno della vendetta

Is 2:10-22; 34:1-8; Ap 19:11, ecc.

  63:1 Chi è costui che giunge da Edom,

da Bosra, vestito splendidamente?

Costui, magnificamente ammantato,

che cammina fiero della grandezza della sua forza?

«Sono io, che parlo con giustizia,

che sono potente a salvare».

  63:2 Perché questo rosso sul tuo mantello

e perché le tue vesti sono come quelle di chi calca l'uva nel tino?

  63:3 «Io sono stato solo a calcare l'uva nel tino,

e nessun uomo di fra i popoli è stato con me;

io li ho calcati nella mia ira,

li ho calpestati nel mio furore;

il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti,

ho macchiato tutti i miei abiti.

  63:4 Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore,

e il mio anno di redenzione sono giunti.

  63:5 Io guardai, ma non c'era chi mi aiutasse;

fui stupito che nessuno mi sostenesse;

allora il mio braccio mi ha salvato,

e il mio furore mi ha sostenuto.

  63:6 Ho calpestato popoli nella mia ira,

li ho ubriacati nel mio furore,

ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra».

 

Ricordo del passato

Sl 78

  63:7 Io voglio ricordare le bontà del SIGNORE,

le lodi del SIGNORE,

considerando tutto quello che il SIGNORE ci ha elargito;

ricorderò il gran bene che ha fatto alla casa d'Israele,

secondo la sua misericordia

e secondo l'abbondanza della sua bontà.

  63:8 Egli aveva detto: «Certo, essi sono il mio popolo,

i figli che non m'inganneranno».

Fu il loro salvatore

  63:9 in tutte le loro angosce.

Non fu un inviato, né un angelo

ma lui stesso a salvarli;

nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense;

se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato;

  63:10 ma essi furono ribelli, contristarono il suo spirito santo;

perciò egli si mutò in loro nemico, ed egli stesso combatté contro di loro.

  63:11 Allora il suo popolo si ricordò dei giorni antichi di Mosè:

Dov'è colui che li fece uscire dal mare

con il pastore del suo gregge?

Dov'è colui che mise in mezzo a loro lo spirito suo santo,

  63:12 che fece andare il suo braccio glorioso alla destra di Mosè,

che divise le acque davanti a loro,

per acquistarsi una rinomanza eterna,

  63:13 che li condusse attraverso gli abissi,

come un cavallo nel deserto,

senza che inciampassero?

  63:14 Come il bestiame che scende nella valle,

lo spirito del SIGNORE li condusse al riposo.

Così tu guidasti il tuo popolo,

per acquistarti una rinomanza gloriosa.

 

Preghiera

Is 64:7-11

  63:15 Guarda dal cielo, e osserva,

dalla tua abitazione santa e gloriosa.

Dove sono il tuo zelo, i tuoi atti potenti?

Il fremito delle tue viscere e le tue compassioni

non si fanno più sentire verso di me.

  63:16 Tuttavia, tu sei nostro padre;

poiché Abraamo non sa chi siamo

e Israele non ci riconosce.

Tu, SIGNORE, sei nostro padre,

il tuo nome, in ogni tempo, è Salvatore nostro.

  63:17 SIGNORE, perché ci fai peregrinare lontano dalle tue vie

e rendi duro il nostro cuore perché non ti tema?

Ritorna, per amor dei tuoi servi,

delle tribù della tua eredità!

  63:18 Per poco tempo il tuo popolo santo ha posseduto il paese;

i nostri nemici hanno calpestato il tuo santuario.

  63:19 Noi siamo diventati come quelli che tu non hai mai governati,

come quelli che non portano il tuo nome!

 

(Sl 68:1-2, 7-8; Is 51:9-10)(Sl 31:20; 1Co 2:7-10) Ed 9:6-7

  64:1 Oh, squarciassi tu i cieli, e scendessi!

Davanti a te sarebbero scossi i monti.

  64:2 Come il fuoco accende i rami secchi,

come il fuoco fa bollire l'acqua,

tu faresti conoscere il tuo nome ai tuoi avversari

e le nazioni tremerebbero davanti a te.

  64:3 Quando facesti le cose tremende che noi non ci aspettavamo,

tu discendesti e i monti furono scossi davanti a te.

  64:4 Mai si era udito, mai orecchio aveva sentito dire,

mai occhio aveva visto che un altro dio, all'infuori di te,

agisse in favore di chi spera in lui.

  64:5 Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia,

a chi, camminando nelle tue vie, si ricorda di te;

ma tu ti sei adirato, perché abbiamo peccato nel tempo passato,

ma noi saremo salvati.

  64:6 Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro,

tutta la nostra giustizia come un abito sporco;

tutti quanti appassiamo come foglie

e la nostra iniquità ci porta via come il vento.

  64:7 Non c'è più nessuno che invochi il tuo nome,

che si risvegli per attenersi a te;

poiché tu ci hai nascosto la tua faccia,

e ci lasci consumare dalle nostre iniquità.

 

Is 63:15-19 (Sl 74; 79)

  64:8 Tuttavia, SIGNORE, tu sei nostro padre;

noi siamo l'argilla e tu colui che ci formi;

noi siamo tutti opera delle tue mani.

  64:9 Non adirarti fino all'estremo, o SIGNORE!

Non ricordarti dell'iniquità per sempre;

ecco, guarda, ti supplichiamo; noi siamo tutti tuo popolo.

  64:10 Le tue città sante sono un deserto;

Sion è un deserto,

Gerusalemme è una desolazione.

  64:11 La nostra santa e magnifica casa,

dove i nostri padri ti celebrarono,

è diventata preda delle fiamme,

quanto avevamo di più caro è stato devastato.

  64:12 Davanti a queste cose te ne rimarrai impassibile, o SIGNORE?

Tacerai e ci affliggerai fino all'estremo?

 

Retribuzioni di Dio

Ro 10:18-21; Is 66:3-4

  65:1 «Io sono stato ricercato da quelli che prima non chiedevano di me,

sono stato trovato da quelli che prima non mi cercavano;

ho detto: "Eccomi, eccomi",

a una nazione che non portava il mio nome.

  65:2 Ho steso tutto il giorno le mani verso un popolo ribelle,

che cammina per una via non buona,

seguendo i propri pensieri;

  65:3 verso un popolo che sempre mi provoca sfacciatamente,

che offre sacrifici nei giardini

e fa fumare profumi sui mattoni;

  65:4 che sta fra le tombe

e passa le notti nelle caverne,

che mangia carne di maiale

e ha nei suoi vasi cibi impuri;

  65:5 che dice: "Fatti in là,

non ti avvicinare perché io sono più santo di te".

Cose simili sono per me come un fumo nel naso,

un fuoco che arde da mattina a sera.

  65:6 Ecco, tutto ciò sta scritto davanti a me;

io non tacerò, anzi vi darò la retribuzione,

sì, vi verserò in grembo la retribuzione

  65:7 delle iniquità vostre», dice il SIGNORE, «e al tempo stesso delle iniquità dei vostri padri,

che hanno fatto fumare profumi sui monti

e mi hanno insultato sui colli;

io misurerò loro in grembo il salario della loro condotta passata».

 

Is 3:10-11; Gr 24:3-10 (Ml 4:1-3; Is 62:2)

  65:8 Così parla il SIGNORE:

«Come quando si trova del succo in un grappolo,

si dice: "Non lo distruggere

perché lì c'è una benedizione",

così farò io, per amor dei miei servi,

e non distruggerò tutto.

  65:9 Io farò uscire da Giacobbe una discendenza

e da Giuda un erede dei miei monti;

i miei eletti possederanno il paese,

i miei servi vi abiteranno.

  65:10 Saron sarà un recinto di greggi,

la valle d'Acor, un luogo di riposo alle mandrie,

per il mio popolo che mi avrà cercato.

  65:11 Ma voi, che abbandonate il SIGNORE,

che dimenticate il mio monte santo,

che apparecchiate la mensa a Gad

e riempite la coppa di vino profumato a Meni,

  65:12 io vi destino alla spada

e vi piegherete tutti per essere scannati;

poiché io ho chiamato, e voi non avete risposto;

ho parlato, e voi non avete dato ascolto;

ma avete fatto ciò che è male ai miei occhi

e avete preferito ciò che mi dispiace».

  65:13 Perciò, così parla il Signore, DIO:

«Ecco, i miei servi mangeranno, ma voi avrete fame;

ecco, i miei servi berranno, ma voi avrete sete;

ecco, i miei servi gioiranno, ma voi sarete delusi;

  65:14 ecco, i miei servi canteranno per la gioia del loro cuore,

ma voi griderete per l'angoscia del cuor vostro

e urlerete perché avrete lo spirito affranto.

  65:15 Lascerete il vostro nome come una imprecazione fra i miei eletti:

"Il Signore, DIO, ti faccia morire!"

Ma egli darà ai suoi servi un altro nome,

  65:16 in modo che chi si augurerà di essere benedetto nel paese,

lo farà per il Dio di verità,

e colui che giurerà nel paese,

lo farà per il Dio di verità;

perché le afflizioni di prima saranno dimenticate,

saranno nascoste ai miei occhi.

 

Is 51:16 (2P 3:10-14; Ap 21:1-5)(Am 9:13-15; Za 8:3-5; Is 11:6-9)

  65:17 Poiché, ecco, io creo nuovi cieli

e una nuova terra;

non ci si ricorderà più delle cose di prima;

esse non torneranno più in memoria.

  65:18 Gioite, sì, esultate in eterno

per quanto io sto per creare;

poiché, ecco, io creo Gerusalemme per il gaudio,

e il suo popolo per la gioia.

  65:19 Io esulterò a motivo di Gerusalemme

e gioirò del mio popolo;

là non si udranno più

voci di pianto né grida d'angoscia;

  65:20 non ci sarà più, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio

che non compia il numero dei suoi anni;

chi morirà a cent'anni morirà giovane

e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent'anni.

  65:21 Essi costruiranno case e le abiteranno;

pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.

  65:22 Non costruiranno più perché un altro abiti,

non pianteranno più perché un altro mangi;

poiché i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi;

i miei eletti godranno a lungo l'opera delle loro mani.

  65:23 Non si affaticheranno invano,

non avranno più figli per vederli morire all'improvviso;

poiché saranno la discendenza dei benedetti del SIGNORE

e i loro rampolli staranno con essi.

  65:24 Avverrà che, prima che m'invochino, io risponderò;

parleranno ancora, che già li avrò esauditi.

  65:25 Il lupo e l'agnello pascoleranno assieme,

il leone mangerà il foraggio come il bue,

e il serpente si nutrirà di polvere.

Non si farà né male né danno

su tutto il mio monte santo»,

dice il SIGNORE.

 

La nuova Gerusalemme; giudizio degli empi

(At 17:24-25; Is 57:15) Is 65:3-15; Lu 21:5-24

  66:1 Così parla il SIGNORE:

«Il cielo è il mio trono

e la terra è lo sgabello dei miei piedi;

quale casa potreste costruirmi?

Quale potrebbe essere il luogo del mio riposo?

  66:2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano,

e così sono tutte venute all'esistenza», dice il SIGNORE.

«Ecco su chi io poserò lo sguardo:

su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto

e trema alla mia parola.

  66:3 Chi scanna un bue è come se uccidesse un uomo;

chi sacrifica un agnello, come se accoppasse un cane;

chi presenta un'offerta, come se offrisse sangue di porco;

chi fa un profumo d'incenso, come se benedicesse un idolo.

Come costoro hanno scelto le proprie vie

e prendono piacere nelle loro abominazioni,

  66:4 così sceglierò io la loro sventura,

e farò piombare loro addosso ciò che temono;

poiché io ho chiamato, e nessuno ha risposto;

ho parlato, ed essi non hanno dato ascolto;

ma hanno fatto ciò che è male agli occhi miei

e hanno preferito ciò che mi dispiace».

  66:5 Ascoltate la parola del SIGNORE,

voi che tremate alla sua parola.

«I vostri fratelli, che vi odiano

e vi scacciano a causa del mio nome,

dicono: "Si mostri il SIGNORE nella sua gloria,

affinché possiamo vedere la vostra gioia!"

Ma essi saranno svergognati.

  66:6 Uno strepito esce dalla città,

un clamore viene dal tempio.

È la voce del SIGNORE,

che dà la retribuzione ai suoi nemici.

 

Ro 11:12, 15, 23-26 (Is 60:11-18; 65:17-25) Eb 12:22-24

  66:7 Prima di provare le doglie del parto,

essa ha partorito;

prima che le venissero i dolori,

ha dato alla luce un maschio.

  66:8 Chi ha udito mai cosa siffatta?

Chi ha mai visto qualcosa di simile?

Un paese nasce forse in un giorno?

Una nazione viene forse alla luce in una volta?

Ma Sion, non appena ha sentito le doglie, ha subito partorito i suoi figli.

  66:9 Io che preparo la nascita,

non farei partorire?» dice il SIGNORE.

«Io che faccio partorire,

chiuderei il grembo materno?» dice il tuo Dio.

  66:10 «Gioite con Gerusalemme

ed esultate a motivo di lei,

voi tutti che l'amate!

Rallegratevi grandemente con lei,

voi tutti che siete in lutto per essa,

  66:11 affinché siate allattati e saziati

al seno delle sue consolazioni;

affinché beviate a lunghi sorsi e con delizia

l'abbondanza della sua gloria».

  66:12 Poiché così parla il SIGNORE:

«Ecco, io dirigerò la pace verso di lei come un fiume,

la ricchezza delle nazioni come un torrente che straripa,

e voi sarete allattati,

sarete portati in braccio,

accarezzati sulle ginocchia.

  66:13 Come un uomo consolato da sua madre

così io consolerò voi,

e sarete consolati in Gerusalemme».

  66:14 Voi lo vedrete; il vostro cuore gioirà,

le vostre ossa, come l'erba, riprenderanno vigore;

la mano del SIGNORE si farà conoscere in favore dei suoi servi,

e la sua indignazione, contro i suoi nemici.

 

Ap 19:11-21 (Is 11:10; 60:3-12) Eb 12:27-29

  66:15 Poiché ecco, il SIGNORE verrà nel fuoco,

e i suoi carri saranno come l'uragano

per dare la retribuzione della sua ira furente,

per eseguire le sue minacce con fiamme di fuoco.

  66:16 Poiché il SIGNORE eserciterà il suo giudizio con fuoco

e spada, contro ogni carne;

gli uccisi dal SIGNORE saranno molti.

  66:17 «Quelli che si santificano e si purificano per andare nei giardini

dietro all'idolo che è là in mezzo,

quelli che mangiano carne di porco,

cose abominevoli e topi,

saranno tutti consumati», dice il SIGNORE.

  66:18 «Io conosco le loro opere e i loro pensieri;

il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni

e tutte le lingue;

esse verranno e vedranno la mia gloria.

  66:19 Io metterò un segnale tra di loro,

e manderò alcuni dei loro scampati alle nazioni,

a Tarsis, a Pul e a Lud che tirano d'arco,

a Tubal e a Iavan,

alle isole lontane,

che non hanno mai udito la mia fama

e non hanno mai visto la mia gloria;

essi proclameranno la mia gloria tra le nazioni.

  66:20 Ricondurranno tutti i vostri fratelli, da tutte le nazioni,

come un'offerta al SIGNORE,

su cavalli, su carri, su lettighe,

su muli, su dromedari,

al mio monte santo,

a Gerusalemme», dice il SIGNORE,

«nel modo in cui i figli d'Israele portano le loro offerte

in un vaso puro

alla casa del SIGNORE.

  66:21 In mezzo a loro ne sceglierò

come sacerdoti e come Leviti», dice il SIGNORE.

  66:22 «Infatti come i nuovi cieli

e la nuova terra che io sto per creare

rimarranno stabili davanti a me», dice il SIGNORE,

«così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.

  66:23 Avverrà che, di novilunio in novilunio e di sabato in sabato,

ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice il SIGNORE.

  66:24 «Quando gli adoratori usciranno, vedranno

i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me;

poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà;

e saranno in orrore a ogni carne».