Indice

 

Abdia. 1

Profezia sulla rovina di Edom.. 1

 


Abdia

Sl 137:7; La 4:21-22; Gl 3:18-19; So 2:10-11; Za 14:9

 

Profezia sulla rovina di Edom

(Gr 49:7-22; Ez 25:12-14; 35; Is 34) Lu 14:11

  1 Visione di Abdia.

Così parla il Signore, DIO, riguardo a Edom:

«Abbiamo ricevuto un messaggio dal SIGNORE

e un ambasciatore è stato mandato alle nazioni:

"Alzatevi! Alziamoci contro di lui, alla guerra!"

  2 Ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni,

tu sei profondamente disprezzato.

  3 L'orgoglio del tuo cuore ti ha ingannato,

o tu che abiti nei crepacci delle rocce,

e stabilisci la tua abitazione in alto;

tu che dici in cuor tuo:

"Chi potrà farmi precipitare a terra?"

  4 Anche se tu facessi il tuo nido in alto come l'aquila,

anche se tu lo mettessi fra le stelle,

io ti farò precipitare di lassù», dice il SIGNORE.

  5 «Se ladri o briganti venissero a te di notte,

come saresti rovinato!

Non ruberebbero forse a loro piacimento?

Se dei vendemmiatori venissero da te,

non lascerebbero niente da racimolare.

  6 Oh, come è stato frugato Esaù!

Come sono stati cercati i suoi nascondigli!

  7 Tutti i tuoi alleati ti hanno respinto sino alla frontiera;

quelli che erano in pace con te ti hanno ingannato, hanno avuto il sopravvento su di te;

quelli che mangiano il tuo pane tendono un'insidia sotto i tuoi piedi,

e tu non hai discernimento!

  8 Quel giorno», dice il SIGNORE,

«io farò sparire i saggi da Edom

e il discernimento dal monte di Esaù.

  9 I tuoi prodi, o Teman, saranno terrorizzati,

e così tutti quelli del monte di Esaù periranno nel massacro.

  10 A causa della violenza fatta a tuo fratello Giacobbe,

tu sarai coperto di vergogna

e sarai sterminato per sempre.

  11 Quel giorno tu eri presente,

il giorno in cui gli stranieri portavano via il suo esercito,

e i forestieri entravano per le sue porte

e tiravano a sorte su Gerusalemme;

anche tu eri come uno di loro.

  12 Ah! non gioire per il giorno della sventura di tuo fratello.

Non ti rallegrare per i figli di Giuda nel giorno della loro rovina.

Non parlare con tanta arroganza nel giorno dell'angoscia.

  13 Non passare per la porta del mio popolo il giorno della sua sventura;

non gioire, anche tu, della sua afflizione il giorno della sua sventura;

non metter le mani sul suo esercito il giorno della sua sventura.

  14 Non appostarti ai bivi per sterminare i suoi fuggiaschi

e non consegnare al nemico i suoi superstiti, nel giorno della sventura!

  15 Infatti il giorno del SIGNORE è vicino per tutte le nazioni

e come hai fatto, così sarà fatto a te:

le tue azioni ti ricadranno sul capo.

  16 Come voi avete bevuto sul mio monte santo,

così berranno tutte le nazioni;

berranno e si ingozzeranno,

e saranno come se non fossero mai state.

 

(Gl 3:17, 19; Is 11:11-14)(Ez 37:21-28; Mi 4:6-7)

  17 «Ma sul monte Sion ci saranno degli scampati, ed esso sarà santo;

e la casa di Giacobbe possederà ciò che le appartiene.

  18 La casa di Giacobbe sarà un fuoco, e la casa di Giuseppe una fiamma;

e la casa d'Esaù come paglia

che essi incendieranno e consumeranno;

non rimarrà più nulla della casa di Esaù»,

perché il SIGNORE ha parlato.

  19 Quelli della regione meridionale possederanno il monte di Esaù;

quelli della pianura possederanno il paese dei Filistei,

il territorio di Efraim e quello di Samaria;

e Beniamino possederà Galaad.

  20 I deportati di questo esercito, i figli d'Israele,

possederanno il paese dei Cananei fino a Sarepta,

e i deportati di Gerusalemme che sono a Sefarad,

possederanno le città della regione meridionale.

  21 I salvati saliranno sul monte Sion

per giudicare la montagna di Esaù.

Allora il regno sarà del SIGNORE.