E l'angelo entrato da lei disse: Ti saluto o favorita dalla grazia, il Signore è teco.  (Luca 1:26-38)
Queste sono le parole che Gabriele l'an­gelo di Dio, usò per annunciare a Maria, il segreto mirabile della scelta divina.
L'angelo la salutò con grande solennità, perchè lei aveva «trovato grazia presso Dio», era stata favorita dalla grazia, per­chè la potenza dell'Altissimo l'avrebbe coperta della Sua ombra, e sarebbe stata, per virtù dello Spirito Santo, la madre terrena del Salvatore.

Il mondo religioso cristiano, nel tempo si è diviso in due diverse attitudini, verso Ma­ria, da un lato il cattolicesimo romano, che l'ha collocata tra l'uomo e Dio come corredentrice, e dall'altra parte il protestantesimo, che in opposizione alla Mariolatria, parla pochissimo di lei.
Nessuno può disconoscere lo spazio che la Scrittura dà a questa «ancella del Signore», il suo ruolo è ben preciso è «favorita dalla grazia», tipo di tutti coloro che in seguito sarebbero stati anche favoriti dalla grazia divina, mediante l'opera espiatrice di Gesù Cristo, il Salvatore.

Maria come appartenente all'umanità, ebbe bisogno della salvezza, e dovette essere partecipe per fede, alla redenzione provveduta dal suo Figliolo; per questo nel «Magnificat» esclama: L'anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio mio Salvatore (Luca 1:46).
Il suo esempio, la sua umiltà, il suo consiglio rimane sempre come un riverente richiamo ai credenti di ogni tempo: FATE TUTTO QUELLO CHE (GESÜ) VI DIRÀ (GIOVANNI 2:5).

Maria, «favorita dalla grazia» si troverà in Gerusalemme con gli Apostoli, nella sala di sopra, e persevererà con loro, di pari consentimento nella preghiera, in attesa dello Spirito Santo (Atti 1:13-14) Anche noi, favoriti dalla grazia, seguiamo Cristo per fede, secondo l'insegnamento di tutto l'Evangelo.

• SANTO È IL SUO NOME (Luca 1:39-56)

«Poichè il Potente mi ha fatto grandi cose. Santo è il suo Nome».
Maria, dopo aver esultato e festeggiato in Dio per la grazia ricevuta, e dopo aver proclamata la propria beatitudine, ai vv.49-50, sotto l'impulso dello Spirito San­to, dichiara tre verità, che rappresentano elementi fondamentali della fede cristiana:

1)SANTO È IL SUO NOME, Maria proclama la santità del Nome del Signore, cioè mette in risalto una delle sue perfezioni, per cui Egli, non solo è libero dal peccato, ma non può tollerarlo. Il Suo Nome Santo, nessuno potrà usarlo invano, o usarlo troppo facilmente per giustificare il proprio operato, o quello di altri, perchè Dio non terrà per innocente colui che avrà usato il Suo Nome invano.

2)LA SUA MISERICORDIA E PER OGNI ETÀ, la misericordia di Dio non è altro che la compassione e la bontà, che Egli esercita nei confronti dell'umanità. Tale miseri­cordia, Dio l'ha manifestata col dono del Suo Figliolo, mediante il quale ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e di Satana, facendoci eredi della gloria eterna.
Questa misericordia, non si è esaurita col dono del Salvatore, ma si rinnova ogni mattina, donandoci vita e forza e tutto ciò che ci è necessario per vivere in comunione con Lui.

3) PER QUELLI CHE LO TEMONO, qui Maria chiarisce verso chi tale misericordia viene esercitata. Certamente essa è per tutti gli uomini indistintamente, ma in senso pieno e assoluto la misericordia di Dio si manifesta verso coloro che lo temono. Temere Dio però, non vuol dire avere paura, terrore o spavento di Lui, non è quel timo­re che il servo ha nei confronti del suo padrone, ma si tratta del timore riverenziale, che il figliolo ha nei confronti del proprio padre. Quindi temere Dio, vuol dire amarLo, servirLo, osservare i suoi comandamenti, adorarLo con tutto il cuore.

Quali figli di Dio, riconosciamo sulla nostra vita la Sua Signoria e con grande umiltà, prostriamoci ai Suoi piedi, ed offriamogli il nostro culto e la nostra adorazione.
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Inviato da Gianni57 il

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