Giorni fa meditavamo un versetto, tra l'altro molto usato in maniera distorta dai Testimoni di Geova.
Quello del ladrone, erano due, crocifissi insieme al Signore.
I TdG lo usano modificandolo per far comprendere, attraverso dei punti che non ci sono nel testo, che Gesù non sarebbe asceso al paradiso in quel giorno ma avrebbe detto: Oggi io ti dico: tu sarai con me, etc..
Riporto il versetto in maniera corretta:

Luca 23:38
Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO È IL RE DEI GIUDEI.
Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!»
Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?
Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male».
E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!»
Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso».

Non voglio soffermarmi sul perchè il Corpo Direttivo, il vertice dei Testimoni di Geova, modifica nella Bibbia che divulga il versetto, probabilmente per collimare alcune sue dottrine, ma è bene più d'ogni altra cosa sottolineare la Grazia di Gesù.

Il ladrone, certamente un poco di buono per essere li, non come Gesù che era ingiustamente sul Golgota, ad un certo punto non fa altro che, di cuore, riconoscere Gesù come il Signore.
E' bello vedere che a questo punto, benchè agonizzante, Gesù si rivolge al ladrone facendogli quella bella promessa........

Non gli chiede nulla ne lo vaglia per le opere che ha fatto, in verità forse ben poche o nessuna, ma il ladrone lo aveva riconosciuto come il Cristo..... bhe mi immagino quel giorno, Gesù ritorna in paradiso accompagnato non da un re, ne da un patriarca, ne da un grosso religioso, politico, benestante ma da un ladrone.........

Come dire ... "ecco ho fatto la pace io per loro....."

GLORIA A DIO !

Quanti insegnamenti in pochi versetti.... eppure l'orgoglio umano troppe  volte utilizza simili splendidi passi per "litigare" piuttosto che riflettere sulla Grazia e sul privilegio che ci è posto davanti, sulla buona notizia che ci è giunta dall'alto.

Il messaggio del vangelo seppur davanti a noi passa, spesso, in secondo piano accecati come si è, tavvolta, dalla necessità di difendere idee e credi, magari anche "fondati". Ma quanto rifletto su quanto Mi vuole dire Dio?
a volte sono più preso da quello che voglio dire ad altri che non ascolto Lui, Dio perdona anche questo. Importante è.... riceverLo.


Romani 5:6

Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi.

Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire;

Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira.

Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione.

 

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- Leggi questo libro (pdf)  - Crisi di Coscenza. Fedeltà a Dio o alla propria religione? di Raymond Franz
 

 

Inviato da alex il

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