Se un angelo, che per migliaia di anni fosse stato davanti al trono di Dio, venisse dal cielo quaggiù sulla terra per abitare con noi e condividere il tesoro della conoscenza delle cose divine, quanto zelo avremmo nel cercarlo e come vigileremo per conservare le sue parole nella nostra mente.

Ma la Bibbia è meglio di un divino messaggero, e ci viene donata da Dio come il migliore e perfetto maestro.
Iddio nel Suo grande amore e nella Sua infinita sapienza ha ispirato degli scrivani per trasmetterci, proprio quella che concerne i nostri bisogni e la posizione nel mondo, per meglio intenderLo e riceverLo.
Dio ci ha rivelato cose che anche gli angeli desiderano riguardare addentro, (1 Pietro 1:12).

Cosa potrebbe essere più prezioso delle parole che ci rivelano i pensieri ed i propositi più profondi del Suo cuore?
Certamente dovremmo sfogliare la Bibbia con gratitudine, infatti essa è un tesoro che ha un valore inestimabile «perché i suoi precetti sono più desiderabili dell' oro, anzi, più di molto oro finissimo; son più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi» (Salmo 19:10).

Quando leggiamo la Bibbia dobbiamo farlo con timore, con uno spirito attento e con un cuore serio, pronto ad apprendere.
Dobbiamo essere molto grati per questa rivelazione divina, per la sua pienezza e semplicità, per le grandiose verità che essa rivela e per i consigli precisi che racchiude, per il suo insegnamento ed il conforto che dà per il passato di cui essa narra e perle profezie riguardo il futuro, per l'esempio e le molteplici esperienze dei figli di Dio.

Quando diciamo che é nostro dovere leggere la Bibbia, facciamo uso di una espressione debole ed impropria che non corrisponde per nulla con la vera natura e sentimenti di un cristiano.
Dove vi è adorazione, amore, fiducia, dove l' allegrezza nasce dalla comunione con Dio, é improprio dire che la lettura della Bibbia un dovere fra i tanti.

Ascoltare la voce di Dio non è uno dei molteplici doveri, ma è la fonte che regola tutti i doveri cristiani.
Leggere e meditare le scritture raccolte nella Bibbia non è solo un giusto compito dichiarato tale dalla nostra coscienza, ma é una necessità che scaturisce dal nostro interiore, dalla nostra volontà d conoscere Dio, dalla nostra mente assetata di rinnovamento. Il nostro "uomo nuovo" riceve dalla Parola, luce e forza.

Pensiamo che leggere e meditare le Sacre Scritture è importante come nutrirsi con cibi sani e respirare aria pura e fresca.
Leggere la Bibbia non è un obbligo o una costrizione che ci viene imposta come un peso o é contraria alla nostra natura, ma é una necessità che scaturisce dal profondo della nostra vita spirituale che brama cibarsi di questa Parola e che senza la quale non può prosperare.

Una vita spirituale pesante e debole non viene dal semplice fatto che respiriamo poca "aria biblica"?
Prediche, opuscoli e libri cristiani non potranno mai contenere pienamente ciò di cui è invece munita la Parola di Dio.

Leggiamo le sacre scritture per intero

Le Sacre Scritture sono un tutto unico senza soluzione di continuità.
Non dobbiamo trascurare né i libri storici, né i libri profetici e neppure quelli d'ammaestramento.
Non dimentichiamo il libro dei Proverbi, né la corta lettera a Filemone.
Allontaniamoci dal pensiero che nel libro delle Cronache non vi sia alcun cibo spirituale.

Dio ci ha dato tutto il Suo consiglio, quindi tutto è utile per il nostro insegnamento, per il nostro convincimento e come riprensione ed ammaestramento nella giustizia.

Non dobbiamo amare la Bibbia solo perchè ci nutre e ci ammaestra, ma amiamola perché è la rivelazione di Dio, che trasforma la nostra anima ed i sentimenti del nostro cuore.

Vogliamo essere veri discepoli, i quali né decidono, né rifiutano, ma accolgono tutto ciò che il nostro Signore ha voluto trasmetterci nella Sua misericordia e per il nostro nsegnamento.

Mentre leggiamo con gratitudine libri in cui scrittori esprimono i loro pensieri e narrano le loro esperienze, dobbiamo dare a quest'ultimi sempre un posto di second'ordine riguardo alla Bibbia.
Più la Bibbia assume importanza per noi, più grande sarà la nostra capacità di discernimento e quindi riusciremo ad usufruire meglio dei libri scritti dagli uomini.

Uno studio attento delle Sacre Scritture ci dà la capacità a non considerarci estranei e staccati dall'uomo per imparare da tutti i figli di Dio.
Vi è mai stato un cristiano che sul letto di morte si sia pentito di aver trascorso molto tempo nella lettura della Bibbia e poco tempo nella lettura di altri libri?
No! Anzi al contrario, molti figli di Dio hanno provato rammarico per non aver studiato spesso la Parola di Dio.

Vogliamo fare noi ciò che essi avrebbero fatto, se la loro vita fosse stata prolungata?
Vogliamo iniziare ciò che loro, alla chiara luce della fine dei loro giorni, riconobbero  come buono, sapiente e ricco di benedizione?
Vogliamo prenderci il tempo di leggere e meditare giornalmente e con cura «tutta la  Scrittura», leggendo la Bibbia libro dopo libro.

Per mezzo di una sola riga o di un unico versetto possiamo meditare ricevendo rivelazione di riconoscere che la profondità di ciò che è scritto è inesauribile.

Altre volte però inciampiamo su alcune parole e non riusciamo a comprendere significato di tutto il capitolo o di tutta la lettera.
Leggere con timore vuol dire porre la massima attenzione aprendo il nostro spirito all'opera  dello Spirito Santo.

Ci é stato rivelato che lo Spirito Santo ci farà comprendere tutta la verità della Scrittura e che Egli ci parlerà personalmente.
Il risultato dell' opera dello Spirito Santo sta però nella franchezza dei nostri sentimenti riguardo la Bibbia.
Se leggiamo la Bibbia avendone una strana impressione o per compiere solo un dovere o perchè pensiamo che in un modo o nell'altro, ciò può valersi utile, allora travisiamo la natura della Bibbia.

La Bibbia viene usata dallo Spirito Santo per convincere, per insegnare, per consolare, per guidare.
Tutto sta al nostro intendimento, alla nostra apertura ed ai nostri sentimenti.
E' per questo motivo che nella Bibbia troviamo storie, argomenti, poesie, regole e principi, consigli ed esortazione.
Vogliamo leggere la Bibbia spesso e con franchezza, nella dipendenza della misericordia di Dio e con l'aiuto dello Spirito Santo.

Mettere in atto nella vita quotidiana

Non dobbiamo dimenticare che Dio ci ha donato la Sua Parola in prima linea per conoscere Lui, certo non per soddisfare la nostra curiosità o per avere materiale di lettura tantomeno per allenare il nostro talento ad imparare o per liberarci dal nostro cattivo umore.

Vogliamo considerare questo libro elemento indispensabile per fortificare la nostra fede e man mano che lo riceviamo dobbiamo riconoscere per esperienza la sua utilità. Così giorno dopo giorno il carattere soprannaturale della Bibbia si manifesterà al nostro spirito.
Dio, solo Dio è vita.
Lui ha la vita in sé ed anche le Sue parole hanno vita.
La parola di Dio è vivente (Ebrei 4:12) e se viene riconosciuta come tale, allora sarà potente.
Le parole di Cristo sono spirito e vita (Giovanni 6:63) e vengono confrontate con la semenza, la quale inizialmente sembra di poco significato, ma se tocca buon terreno ecco essa si farà vedere nella sua forza vitale.

Se accettiamo la Parola di Dio come tale, essa non resterà in noi come un semplice arricchimento della nostra cultura, ma sarà continuamente attiva e crescerà nei nostri pensieri e darà vita alle nostre parole, plasmerà il nostro carattere come creta e porterà frutto, per alcuni per trenta volte di più, per altri sessanta e per altri ancora per cento volte di più.
E' scritto che dobbiamo mettere tutto da parte ed apprendere con mansuetudine la Parola seminata (Giacomo 1:21).
Possiamo ricevere la Parala, imprimerla nei nostri cuori e vigilare che il nemico non la strappi via dalla nostra mente e dal nostro cuore.

Ancora una figura: questa Parola, viva e potente è come una spada. Possiede un energia penetrante, che stacca, che divide, che penetra nella profondità dello spirito dell'uomo, rivelando i pensieri e sentimenti del nostro cuore (Ebrei 4:12).

Con una estrema precisione e fedeltà, essa scruta ed analizza le nostre motivazioni; essa discerne tra lo spirito e la carne, tra la vecchia e la nuova vita. Scava proprio dove noi, nella nostra cecità ed autosufficienza, pensiamo sia tutto a posto e gradito a Dio.
La parola di Dio è uno specchio limpido e chiaro, nel quale ci possiamo specchiare.

Uno specchio non ha la funzione di essere guardato, ma serve per rifletterci in esso, quindi useremo la Bibbia così come piace a Dio se ci osserviamo attentamente in essa.
Se trascuriamo l'uso soggettivo e personale della Bibbia, ogni ammirazione «oggettiva» di essa come specchio per il mondo e la comunità, ingrandisce solo la nostra colpa.

Noi siamo i soggetti: «tu sei l'uomo», «riconosci te stesso», sono stati nell'antichità argomento di consiglio della sapienza umana, ma questa regola non tiene conto di una grossa difficoltà: «...il cuore dell'uomo è ingannevole più di ogni altra cosa...» (Geremia 17:9).
Chi più di Dio può riconoscere le misteriose sorgenti dalle quali passano tutti gli eventi della nostra vita?
Solo Dio Conosce e scruta i cuori, quindi abbiamo bisogno di uno specchio speciale, che l'uomo non può produrre.
Mentre questo specchio da un lato ci mostra la realtà della nostra posizione, dall'altro ci permette di ricercare e conoscere e contemplare il volto del nostro Signore.
LUI è la nostra giustizia, la sua natura in noi ci porterà ad adorare ed onorare il Padre.

Semenza, spada. specchio, ecco i tre aspetti pratici delle Sacre Scritture.
Se le leggiamo conformemente all' intenzione di Dio, nella fiducia allo Spirito Santo, allora verrà esercitato su noi un meraviglioso influsso, riceveremo le promesse direttamente
da Dio.
La Parola di Dio ci insegna l'importanza dell'essere sapienti, secondo la volontà di Dio.

Il mondo spesso confonde la furbizia o l'avvedutezza, con la sapienza e giudica stolto colui che è distaccato dal mondo.

Dalle Sacre Scritture impariamo che la vera sapienza viene dall' alto, perché Cristo è la nostra sapienza.
Se ci lasciamo guidare dalla Parola, se miriamo al regno di Dio ed alla sua giustizia, se portiamo i nostri occhi su una promessa, ed il nostro amore si indirizza per le vie divine, allora emaniamo la Sua calma, la Sua pace; le nostre parole saranno sobrie, conformi alla verità e gentili, e le nostre opere rette ed avvedute.

Come meravigliosa e completa è la guida di Dio nelle Sacre Scritture!
Se ubbidissimo a Dio in tutte le cose, nel corpo come nello spirito, interiormente come esteriormente, quanto più sarebbe benedetta ed avvincente la nostra vita!
Ciò a cui l'uomo cerca di arrivare, lo realizza la Parola di Dio.

Cristo nelle sacre scritture

Ciò che è la Parola, lo è per la sua relazione con Cristo.
La Parola del Signore è vivente?
Si. perché Cristo è vita.
E' potente?
Si, perché Cristo è la potenza di Dio.
Essa è più affilata di ogni spada a due tagli. penetra fino a separare l'anima dallo spirito, fino a dividere le giunture dalle midolla?
Si, perché Cristo trafigge l‘umanità.
«Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l‘ira di Dio rimane su di lui» (Giovanni 3:36).
Si, perché Gesù separa il Pietro che lo riconosce come Figlio ai Dio dal Pietro che, influenzato da satana, tenta Gesù.

Essa fa giudizio fra i pensieri e le intenzioni del cuore?
Si, perché Cristo conosce ciò che è nell'uomo, perchè Egli vede Natanaele sotto il fico e lo definisce «israelita dove non c'è frode» (Giovanni 1:48) come vede anche i farisei che nel loro cuore pensano il male.

Così dice la Parola di Dio: «...poiché non c' è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto» ( Matteo 10:26).
Si, perchè la Parola detta e scritta è la Parola del Signore, i quali occhi sono come fiamme di fuoco, ed è la Parola del Figlio dell'uomo al quale è stata data ogni potestà.
Si parla della Parola come di un ragionevole e genuino latte per il cibo spirituale?
Si, perchè Cristo è il pane della vita.
Viene lodato come la luce che splende nelle tenebre?
Si, perchè Cristo è sapienza.
Il centro delle Sacre Scritture è il Liberatore, Egli accentra e comprende ogni cosa che riguarda la vita ed il timore in Dio.
Chi ha trovato Gesù Cristo, Lo ritrova e Lo riconosce nelle Sacre Scritture.
Gesù è la porta per la quale entriamo in comunione con Dio.
Se veniamo a Gesù comprendiamo anche la Parola di Dio, perchè Egli ha parole di vita eterna. Esse gli appartengono e solo Lui può dare la Parola (Giovanni 17:14).
Come abbiamo ricevuto la Parola per mezzo di Lui e Lui è con noi, così

Lo troviamo nella Bibbia.

Saphir A.

Tratto e liberamente adattato da «L'ARALDO della Sua venuta» Agosto 1996

Trascritto da: Mario de Liso

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