Invidia religiosa. Il conflitto tra il piano umano e quello spirituale.
Predicazione audio tratto dal capitolo 5 (versetti 17/32) degli Atti degli Apostoli. Miracolosa liberazione degli apostoli dal carcere e loro testimonianza al sinedrio.
 
 

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Giuseppe Martelli
15 dicembre 2013
Chiesa Cristiana Evangelica - Borgata Finocchio Roma
 
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Il sommo sacerdote e tutti quelli che erano con lui, cioè la setta dei sadducei, si alzarono, pieni di invidia,
e misero le mani sopra gli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica.
Ma un angelo del Signore, nella notte, aprì le porte della prigione e, condottili fuori, disse:
«Andate, presentatevi nel tempio e annunciate al popolo tutte le parole di questa vita».
 
Essi, udito ciò, entrarono sul far del giorno nel tempio, e insegnavano. Ora il sommo sacerdote e quelli che erano con lui vennero, convocarono il sinedrio e tutti gli anziani del popolo d'Israele, e mandarono alla prigione per far condurre davanti a loro gli apostoli.
Ma le guardie che vi andarono non li trovarono nella prigione; e, tornate, fecero il loro rapporto,
dicendo: «La prigione l'abbiamo trovata chiusa con ogni diligenza, e le guardie in piedi davanti alle porte; abbiamo aperto, ma non abbiamo trovato nessuno dentro».

Quando il capitano del tempio e i capi dei sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi sul conto loro, non sapendo cosa ciò potesse significare.
Ma sopraggiunse uno che disse loro: «Ecco, gli uomini che voi metteste in prigione sono nel tempio, e stanno insegnando al popolo».

Allora il capitano, con le guardie, andò e li condusse via, senza far loro violenza, perché temevano di essere lapidati dal popolo.
Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò, dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo».

Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.
Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù che voi uccideste appendendolo al legno
e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati.
Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».

Atti 5.17/32
Inviato da alex il

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